Fontenoy (Aisne)

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Fontenoy
comune
Fontenoy – Stemma
Fontenoy – Veduta
Fontenoy – Veduta
Il Municipio
Localizzazione
StatoBandiera della Francia Francia
RegioneAlta Francia
Dipartimento Aisne
ArrondissementSoissons
CantoneVic-sur-Aisne
Territorio
Coordinate49°25′N 3°12′E / 49.416667°N 3.2°E49.416667; 3.2 (Fontenoy)
Superficie9,02 km²
Abitanti516[1] (2009)
Densità57,21 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale02290
Fuso orarioUTC+1
Codice INSEE02326
Cartografia
Mappa di localizzazione: Francia
Fontenoy
Fontenoy
Sito istituzionale

Fontenoy è un comune francese di 516 abitanti situato nel dipartimento dell'Aisne della regione dell'Alta Francia.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Nel febbraio 1915, dopo i combattimenti di Crouy, il 60º reggimento di fanteria era stanziato a Fontenoy. Il soldato Lucien Bersot rifiutò l'ordine d'indossare un pantalone sporco di escrementi e di sangue, preso a un cadavere. Il colonnello Auroux convocò un consiglio di guerra, da lui presieduto[2]. Egli fece condannare a morte Bersot per «rifiuto d'obbedienza di fronte al nemico» e 6 anni di lavori forzati i 2 soldati che tentarono d'intercedere per lui, Cottet-Dumoulin e Moline, per « ribellione ». Moline morì al bagno penale. La Corte di cassazione francese, con il suo decreto del 12 luglio 1922, riabilitò i 3 condannati[3]. Questo episodio della prima guerra mondiale fu oggetto d'un telefilm Le Pantalon.

Il 31 maggio 1918, nella seconda battaglia della Marna, il 30º corpo d'armata francese fu respinto entro il comune[4].

Il 18 luglio 1918, durante la battaglia di Soissons la linea del fronte si stabilì nel comune, e fu tenuta dalla 162ª divisione francese di fanteria.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ INSEE popolazione legale totale 2009
  2. ^ (FR) Nicolas Offenstadt, Les Fusillés de la Grande Guerre et la mémoire collective (1914-1999), p. 35; pubblicato nel 2000 e ripreso nella collezione dei tascabili delle edizioni Odile Jacob.
  3. ^ (FR) Nicolas Offenstadt, Les Fusillés de la Grande Guerre et la mémoire collective (1914-1999), p. 213, 2000, Odile Jacob.
  4. ^ (FR) André Laffargue, Foch et la bataille de 1918, éditions Arthaud, p. 191.
  5. ^ (FR) Foch et la bataille de 1918, éditions Arthaud

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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