Centro di gravità permanente

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Centro di gravità permanente
ArtistaFranco Battiato
Autore/iFranco Battiato e Giusto Pio
GenerePop
Edito daEdizioni musicali Belriver
Esecuzioni notevoliDes Dorides, Raphael Gualazzi, Ariete e Sangiovanni
Data1981
Certificazioni (digitale)
Dischi di platinoItalia (bandiera) Italia (2)[1]
(vendite: 200 000+)

Centro di gravità permanente è un brano musicale scritto da Franco Battiato e Giusto Pio[2].

Venne pubblicato in origine nell'album La voce del padrone e nei singoli Centro di gravità permanente/Summer on a Solitary Beach, pubblicato in Francia (EMI/Pathé Marconi, 2C 008 18564), Paesi Bassi (Capitol, 1A 006-18564) e in Argentina, cantata in italiano ma con il titolo tradotto in spagnolo come Centro De Gravedad Permanente (EMI, DIF 224).

Anche in Spagna il singolo è stato pubblicato cantato in lingua italiana ma con i titoli dei due brani in spagnolo, Centro De Gravedad Permanente/Verano En Una Playa Solitaria (EMI/Odeon, 10C 006-018.564); nel 1986 poi il brano è stato tradotto in spagnolo da Carlos Toro Montoro e pubblicato nel 45 giri Centro De Gravedad/Cuccurucucu (Iberofon, 006 1187527); questa versione in spagnolo è stata inclusa nello stesso anno nell'album Ecos de Danzas Sufi.

Lo stesso Battiato ha poi inserito il brano negli album dal vivo Giubbe rosse, pubblicato nel 1989, Last Summer Dance (2003) e Live in Roma, quest'ultimo inciso insieme ad Alice e pubblicato nel 2016.

La canzone fa riferimento al senso di smarrimento provato da Battiato[3]. Come Bandiera bianca e Cuccuruccucù, la canzone è basata su un testo giocato, in apparenza, su immagini casuali. Il “centro di gravità” evocato nel titolo (citando Gurdjieff[4]) è il luogo dell'intimità (il "" reale) dove il cantautore spera di trovare stabilità, ed essere un semplice osservatore.

I riferimenti culturali provengono probabilmente anche dalla frequentazione letteraria del mistico Georges Gurdjieff[5][6].

Altre apparizioni

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Nel 2020 il brano partecipa al concorso radiofonico I Love My Radio vedendo interpretato da Francesco Gabbani, a cui hanno preso parte in totale 45 canzoni.

Il brano fu pubblicato come singolo in Francia, dove vendette 60 000 copie.[7]

  1. ^ Centro di gravità permanente (certificazione), su FIMI. URL consultato il 28 ottobre 2024.
  2. ^ Sito SiAE, su servizionline.siae.it. URL consultato il 24 agosto 2023.
  3. ^ Guido Crainz, Il paese mancato: dal miracolo economico agli anni Ottanta, Donzelli Editore, 2003, p. 560.
  4. ^ Centro di Gravità Permanente: l'inizio di un corretto Lavoro su di Sé, su movimentidanzesacre.it, 13 giugno 2018. URL consultato il 7 gennaio 2021.
  5. ^ Rocco Bruno, Matrix, Una Parabola Moderna Libro I, 2002, p. 157.
  6. ^ Luigi Manconi, Valentina Brinis, La musica è leggera. Racconto su mezzo secolo di canzoni, Il Saggiatore, 2012, p. 288.
  7. ^ (FR) Les Meilleures Ventes "Tout Temps" de 45 T. / Singles / Téléchargement, su infodisc.fr. URL consultato il 20 aprile 2020.
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