Luigi Manconi
Luigi Manconi | |
---|---|
Senatore della Repubblica Italiana | |
Legislature | XII, XIII, XVII |
Gruppo parlamentare |
XII: Progressisti-Verdi-La Rete XIII: Verdi-L'Ulivo XVII: Partito Democratico |
Coalizione | XII: Progressisti XIII: L'Ulivo XVII: Italia. Bene Comune |
Circoscrizione | XII-XIII: Marche XVII: Sardegna |
Collegio | XII: 1-Ascoli Piceno XIII: 3-Macerata |
Incarichi parlamentari | |
Presidente della commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani | |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Democratico (Dal 2007) In precedenza: LC (1969-1975) FdV (1996-2005) DS (2005-2007) |
Titolo di studio | Laurea in scienze politiche |
Università | Università degli Studi di Milano |
Professione | Docente universitario, giornalista, sociologo, critico musicale |
Luigi Manconi, noto anche con lo pseudonimo di Simone Dessì (Sassari, 21 febbraio 1948), è un politico, sociologo e critico musicale italiano.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Famiglia e inizi come docente universitario[modifica | modifica wikitesto]
Figlio del cargeghese Giangiacomo Manconi, dirigente dei Laureati cattolici dell'Azione cattolica italiana[1], si laureò in Scienze politiche presso l'Università Statale di Milano, poi dedicandosi all'insegnamento universitario, prima presso l'Università di Palermo e, successivamente, nella Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano, dove è stato professore associato di Sociologia dei fenomeni politici (s.s.d. SPS/11).
Impegno in Lotta Continua e critico di cinema, lettere e musica[modifica | modifica wikitesto]
Tra il 1969 e il 1975 ha militato in Lotta Continua. Negli stessi anni e fino al 1980 ha scritto sulla rivista Ombre rosse, diretta da Goffredo Fofi, come critico cinematografico e letterario, diventandone poi condirettore. Nella seconda metà degli anni settanta, con lo pseudonimo di Simone Dessì, collaborò a riviste musicali come Muzak e partecipò alla stesura di articoli e volumi sulla musica popolare e sulla musica leggera.
Nel corso dell'attività di critico musicale, è rimasto celebre il suo attacco a Fabrizio De André per l'album Storia di un impiegato, nel quale affermava «è un disco tremendo: il tentativo, clamorosamente fallito, di dare un contenuto "politico" a un impianto musicale, culturale e linguistico assolutamente tradizionale, privo di qualunque sforzo di rinnovamento e di qualunque ripensamento autocritico: la canzone Il bombarolo è un esempio magistrale di insipienza culturale e politica».[2] Nota anche la sua difesa, contro Giaime Pintor, di Buonanotte fiorellino di Francesco De Gregori.
Carriera da scrittore e giornalista[modifica | modifica wikitesto]
Dal 1987 è giornalista professionista iscritto all'Ordine dei Giornalisti del Lazio.
Nel 1980 pubblicò per Mondadori il romanzo poliziesco, Lavoro ai Fianchi, scritto con Marco Lombardo Radice.
Negli anni ottanta ha fondato e diretto, con Massimo Cacciari e Rossana Rossanda, la rivista Antigone. È stato editorialista e commentatore delle più importanti testate italiane, come Il Messaggero, il Corriere della Sera, La Stampa; attualmente è editorialista de Il Foglio e de la Repubblica.
La tesi sociologica di Manconi e di Raimondo Catanzaro, espressa nell'opera Storie di lotta armata, che definisce la violenza del terrorismo di destra come "fatto estetico spettacolare" e "processo di catarsi", al contrario di quella del terrorismo di sinistra che praticherebbe una "violenza razionale-strumentale", sollevò forti polemiche nel mondo accademico.[3]
Nel 1991 il suo rapporto di collaborazione con la Rai fu bruscamente interrotto e Manconi fu licenziato a seguito di un editoriale assai critico nei confronti dell'allora ministro del Bilancio, Paolo Cirino Pomicino, nel corso della trasmissione di Rai 3 Girone all'italiana, condotta da Andrea Barbato.[4]
Negli anni novanta è stato consulente delle trasmissioni televisive di Rai 3 "Profondo Nord" e Milano, Italia, ideate e condotte da Gad Lerner.
Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]
Senatore dei Verdi (1994-2001) e loro portavoce[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1994, da indipendente, fu eletto senatore nelle liste dei Verdi, e nuovamente eletto nella successiva legislatura (1996–2001). Partecipò ai lavori di numerose commissioni sulle tematiche che, da sempre, connotano la sua militanza e le sue attività di ricerca: la giustizia e il garantismo, le libertà individuali e le garanzie sociali, l'autonomia della persona e le “questioni di vita e di morte” (dalla libertà di cura al testamento biologico).
Dal novembre del 1996 al giugno del 1999 è stato portavoce nazionale dei Verdi, impostando il programma del movimento sulla combinazione tra tematiche ambientali e diritti civili. Dopo la sconfitta alle elezioni europee 1999, diede immediatamente le dimissioni da portavoce nazionale e venne sostituito da Grazia Francescato; due anni dopo ha tuttavia polemizzato con l'allora leadership dei Verdi.[5]
Nel 2003 è stato nominato dal sindaco Walter Veltroni "garante dei diritti delle persone private della libertà" presso l'amministrazione comunale di Roma.
Iscrizione ai DS e sottosegretario nel secondo governo Prodi (2006-2008)[modifica | modifica wikitesto]
Nel 2005 si è iscritto ai Democratici di Sinistra, per i quali è stato responsabile del dipartimento nazionale per i diritti civili e membro della direzione nazionale. È stato sottosegretario di Stato alla giustizia, nel secondo governo Prodi, dal 2006 al 2008.
Senatore del PD (2013-2018)[modifica | modifica wikitesto]
Il 24 febbraio 2013 è stato eletto senatore nelle liste del Partito Democratico in Sardegna.[6] Assume l'incarico di presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, oltre ad essere componente della Commissione difesa del Senato.
Già esponente del No in occasione del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016,[7] il successivo 23 ottobre 2017 non partecipa ai voti di fiducia sul Rosatellum, la nuova legge elettorale.[8]
Nell'ottobre e dicembre 2017 lancia l'iniziativa di uno sciopero della fame per l'approvazione della legge dello ius soli, che tuttavia non raggiunge il numero legale al Senato.[9]
Al termine della legislatura, Manconi non è stato ricandidato dalla segreteria Renzi alle elezioni politiche del 2018.
Il 2 febbraio 2018 il presidente del Consiglio dei ministri Paolo Gentiloni nomina Manconi come coordinatore dell'UNAR, l'Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni istituito all'interno del Dipartimento per le pari opportunità[10].
Attività umanitaria[modifica | modifica wikitesto]
È iscritto ad Amnesty International e alla International Antiprohibitionist League. Con Laura Balbo ha promosso l'associazione “Italia-razzismo”. È presidente di "A buon diritto Onlus". È iscritto al Partito Radicale Transnazionale.
Dal 2008 dirige i siti abuondiritto.it, innocentievasioni.net dedicato ai luoghi e alle procedure di privazione della libertà, e italiarazzismo.it, dedicato al rapporto tra immigrazione straniera e società italiana.
Vita privata[modifica | modifica wikitesto]
È padre di tre figli: Davide, Giacomo e Giulia, quest'ultima avuta dalla seconda moglie, la giornalista Bianca Berlinguer.[11] Dal 2007 è affetto da una grave forma di ipovisione causata dal sommarsi di più fattori, tra i quali glaucoma, distacco della retina e forte miopia[12].
Incarichi politici ricoperti[modifica | modifica wikitesto]
- Segretario della Presidenza del Senato dal 5 giugno 1996 al 29 maggio 2001.
- Membro della 1ª Commissione permanente (Affari Costituzionali) dal 25 novembre 1998 al 1º maggio 2000.
- Membro della 11ª Commissione permanente (Lavoro, previdenza sociale) dal 24 luglio 1996 al 25 febbraio 1997 e dal 2 maggio 2000 al 29 maggio 2001.
- Membro della 13ª Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali) dal 30 maggio 1996 al 24 luglio 1996 e dal 25 febbraio 1997 al 24 novembre 1998.
- Membro della 2ª Commissione permanente (Giustizia) dal 7 maggio 2013
- Membro della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani dal 20 maggio 2013 al 20 maggio 2013
- Presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani dal 21 maggio 2013
Opere[modifica | modifica wikitesto]
- Cercando un altro Egitto. Canzonettiere ad uso delle giovani e giovanissime generazioni, a cura di Simone Dessì, Roma, Savelli, 1976.
- La chitarra e il potere. Gli autori della canzone politica contemporanea. Bertelli, Della Mea, Manfredi, Marini, Masi, Pietrangeli, a cura di Simone Dessì e Giaime Pintor, Roma, Savelli, 1976.
- Agenda rossa 1977. [La storia italiana dal '45 a oggi: politica, cultura e costume], a cura di e con Goffredo Fofi, Roma, Savelli, 1976.
- C'era una volta una gatta. I cantautori degli anni '60. Testi di Bindi, De André, Endrigo, Lauzi, Paoli, Tenco, a cura di Gianni Borgna e Simone Dessì, Roma, Savelli, 1977.
- Lucio Dalla. Il futuro dell'automobile, dell'anidride solforosa e di altre cose, a cura di Simone Dessì, Roma, Savelli, 1977.
- Agenda rossa 1978. A dieci anni dalla rivolta degli studenti. In 365 voci: gli avvenimenti del '68, le sue premesse, le sue conseguenze; le vicende e le idee del movimento del '77, a cura di e con Gad Lerner e Marino Sinibaldi, Roma, Savelli, 1977.
- Uno strano movimento di strani studenti. Composizione, politica e cultura dei non garantiti, con Gad Lerner e Marino Sinibaldi, Milano, Feltrinelli, 1978.
- Un uomo solo. Vita e opere di Fausto Coppi, a cura di e con Giorgio Casadio, Milano, Il Più Libri, 1979.
- Lavoro ai fianchi. Alcuni giorni nella vita del commissario Luigi Longo, con Marco Lombardo Radice, Milano, A. Mondadori, 1980.
- Vivere con il terrorismo, Milano, A. Mondadori, 1980.
- Il discorso delle armi. L'ideologia terroristica nel linguaggio delle Brigate Rosse e di Prima Linea, con Vittorio Dini, Roma, Savelli, 1981.
- La politica possibile, a cura di e con Vittorio Dini, Napoli, Pironti, 1983.
- I razzismi possibili, con Laura Balbo, Milano, Feltrinelli, 1990. ISBN 88-07-09023-6.
- Il nemico assoluto. Antifascismo e contropotere nella fase aurorale del terrorismo di sinistra, in Raimondo Catanzaro (a cura di), La politica della violenza, Bologna, Il Mulino, 1990. ISBN 88-15-02734-3.
- Solidarietà, egoismo. Buone azioni, movimenti incerti, nuovi conflitti, Bologna, Il Mulino, 1990. ISBN 88-15-02875-7.
- Legalizzare la droga. Una ragionevole proposta di sperimentazione, a cura di, Milano, Feltrinelli, 1991. ISBN 88-07-09028-7.
- I razzismi reali, con Laura Balbo, Milano, Feltrinelli, 1992. ISBN 88-07-09030-9.
- Razzismi. Un vocabolario, con Laura Balbo, Milano, Feltrinelli, 1993. ISBN 88-07-81256-8.
- Storie di lotta armata, a cura di e con Raimondo Catanzaro, Bologna, Il Mulino, 1995. ISBN 88-15-05067-1.
- Dignità nel morire. Atti del convegno Il diritto a una morte dignitosa, terapie contro il dolore, testamento biologico, eutanasia. Milano, 12 dicembre 2000, a cura di e con Roberta Dameno, Milano, Guerini studio, 2003. ISBN 88-8335-421-4.
- Quando hanno aperto la cella era già tardi perché... Suicidio e autolesionismo in carcere. 2002-2004, con Andrea Boraschi, in "Rassegna Italiana di Sociologia", n. 1/2006, pp. 117-150.
- Il dolore e la politica. Accanimento terapeutico, testamento biologico, libertà di cura, a cura di e con Andrea Boraschi, Milano, Bruno Mondadori, 2007. ISBN 978-88-6159-005-2.
- Terroristi Italiani. Le Brigate Rosse e la guerra totale. 1970-2008", Milano, Rizzoli, 2008. ISBN 978-88-17-02010-7.
- Un'anima per il PD. La sinistra e le passioni tristi, Roma, Nutrimenti, 2009. ISBN 978-88-95842-17-2.
- Il nemico dentro di sé. Ideologia e politica dell'immigrazione, con Federica Resta, in Schengenland. Immigrazione: politiche e culture in Europa, a cura di Isabella Peretti, Roma, Ediesse, 2010. ISBN 978-88-230-1530-2.
- Quando hanno aperto la cella. Stefano Cucchi e gli altri, con Valentina Calderone, Milano, Il Saggiatore, 2011. ISBN 978-88-428-1676-8; 2013. ISBN 978-88-565-0384-5.
- La musica è leggera. Racconto su mezzo secolo di canzoni, con Valentina Brinis, Milano, Il Saggiatore, 2012. ISBN 978-88-428-1629-4.
- Autodeterminazione individuale e manipolazione: contro il reato di plagio, in Credere è reato? Libertà religiosa nello Stato laico e nella società aperta, a cura di Luigi Berzano, Padova, Messaggero, 2012. ISBN 978-88-250-2842-3.
- Accogliamoli tutti. Una ragionevole proposta per salvare l'Italia, gli Italiani e gli immigrati, con Valentina Brinis, Milano, Il Saggiatore, 2013. ISBN 978-88-428-1953-0.
- Abolire il carcere. [Una ragionevole proposta per la sicurezza dei cittadini], con Stefano Anastasia, Valentina Calderone e Federica Resta, Milano, Chiarelettere, 2015. ISBN 978-88-6190-683-9.
- La pena e i diritti. Il carcere nella crisi italiana, con Giovanni Torrente, Roma, Carocci, 2015. ISBN 978-88-430-7659-8.
- Corpo e anima. Se vi viene voglia di fare politica, Roma, Minimum fax, 2016. ISBN 978-88-7521-635-1.
- Non sono razzista, ma. La xenofobia degli italiani e gli imprenditori politici della paura, con Federica Resta, Milano, Feltrinelli, 2017.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Guido Rombi, Chiesa e società a Sassari dal 1931 al 1961, Vita e Pensiero - Università cattolica, Milano, 2000, pag. 102
- ^ Recensione di Simone Dessì pubblicata su Muzak e ristampata poi nel volume C'Era una volta una gatta, edizioni Savelli-Il pane e le rose, Roma, 1977, pag. 44
- ^ Alberto Berardi, Il diritto e il terrore: alle radici teoriche della finalità di terrorismo, Wolters Kluwer Italia, Padova, 2008, pag. 180
- ^ Beniamino Placido, La Repubblica, 5 novembre 1991: "Chi erano i fessi nell'anno sessantotto?".
- ^ Corriere della Sera Manconi: congresso truffa, usano il partito come una ditta di famiglia
- ^ Senato [1]
- ^ Referendum, dieci parlamentari del Pd per il No: "Vogliamo dar voce ai democratici contrari alla riforma", in Il Fatto Quotidiano, 4 agosto 2016. URL consultato il 28 gennaio 2019.
- ^ "Non parteciperemo al voto di fiducia sul Rosatellum". L'annuncio di cinque senatori "dissidenti" del Pd, in L'Huffington Post, 24 ottobre 2017. URL consultato il 24 ottobre 2017.
- ^ Wanda Marra, Sui diritti il Pd ha fallito, M5S deludente, su ilfattoquotidiano.it, 24 dicembre 2017 (archiviato il 29 maggio 2020).
- ^ Gentiloni recupera Manconi e lo nomina coordinatore dell'Ufficio antidiscriminazione, in L’Huffington Post, 2 febbraio 2018. URL consultato il 9 febbraio 2018.
- ^ Bianca Berlinguer, chi sono il marito e i figli della giornalista italiana?, su lettoquotidiano.it. URL consultato il 21/04/20.
- ^ Carlo Verdelli, Luigi Manconi: io, quasi cieco e la mia vita tra le ombre, La Repubblica, 14 giugno 2013
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Gianfranco Salvatore, Mogol-Battisti: l'alchimia del verso cantato, Castelvecchi, Roma, 1997
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Luigi Manconi
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Luigi Manconi
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Luigi Manconi (XII legislatura della Repubblica Italiana) / Luigi Manconi (XIII legislatura della Repubblica Italiana) / Luigi Manconi (XVII legislatura della Repubblica Italiana), su senato.it, Senato della Repubblica.
- Luigi Manconi, su Openpolis, Associazione Openpolis.
- Registrazioni di Luigi Manconi, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- Luigi Manconi su Bookogs
Controllo di autorità | VIAF (EN) 12379051 · ISNI (EN) 0000 0000 7832 3855 · SBN IT\ICCU\CFIV\035849 · LCCN (EN) n78070562 · GND (DE) 137890524 · BNF (FR) cb123286019 (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-n78070562 |
---|
- Senatori della XII legislatura della Repubblica Italiana
- Senatori della XIII legislatura della Repubblica Italiana
- Senatori della XVII legislatura della Repubblica Italiana
- Politici italiani del XX secolo
- Politici italiani del XXI secolo
- Sociologi italiani
- Critici musicali italiani
- Nati nel 1948
- Nati il 21 febbraio
- Nati a Sassari
- Studenti dell'Università degli Studi di Milano
- Politici di Lotta Continua
- Politici della Federazione dei Verdi
- Politici dei Democratici di Sinistra
- Politici del Partito Democratico (Italia)
- Governo Prodi II
- Professori della Libera università di lingue e comunicazione IULM
- Professori dell'Università degli Studi di Palermo