Yvonne Craig

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Yvonne Craig nel 1960

Yvonne Joyce Craig (Taylorville, 16 maggio 1937Pacific Palisades, 17 agosto 2015) è stata un'attrice e ballerina statunitense, nota per aver interpretato Batgirl nella serie televisiva Batman e Marta, la schiava mentalmente instabile di Orione, nell'episodio Il sogno di un folle della terza stagione della serie televisiva Star Trek.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Yvonne Craig nel costume di Batgirl

Yvonne Craig nacque a Taylorville, nell'Illinois e crebbe a Columbus, nell'Ohio fino all'età di 14 anni. Dopo aver studiato per diventare ballerina, fece parte del corpo di ballo Balletti russi di Monte Carlo negli anni cinquanta[1]. Gradualmente entrò nel mondo del cinema e nel 1959 apparve in tre film: Là dove il sole brucia, accanto a Dennis Hopper, Ritmo diabolico e I cavalloni. Ottenne inoltre il ruolo principale di Beverly Mills nell'episodio Little Misso Wow della serie televisiva Mr. Lucky. Nel 1960 apparve come una procace giovane studentessa accanto a Bing Crosby nel film In due è un'altra cosa, sul cui set incontrò Jimmy Boyd, che sposò nello stesso anno.

L'anno seguente apparve nel film 7 donne dall'inferno, accanto a Cesar Romero, che avrebbe più tardi interpretato la parte del Joker nella serie Batman. L'attrice recitò poi nell'episodio Tracce di morte, della serie televisiva Perry Mason, in cui apparve anche Neil Hamilton nei panni del suocero, che in Batman avrebbe interpretato il Commissario Gordon, padre di Barbara Gordon.

Dopo aver divorziato dal marito nel 1962, Yvonne Craig prese parte a numerosi film, compresi due accanto a Elvis Presley, Bionde, rosse, brune... (1963) e Il monte di Venere (1964). Apparve inoltre in A noi piace Flint (1967), nei panni di una ballerina antagonista di James Coburn.

Alla metà degli anni sessanta, quando i ruoli cinematografici iniziarono a diminuire, apparve con maggior frequenza si concentrò maggiormente in produzioni televisive quali The Barbara Stanwyck Show, Death Valley Days, Hennesey, e Io e i miei tre figli. Uno dei suoi ruoli più memorabili fu quello nella serie televisiva Star Trek, nella parte di Marta, una schiava di Orione dalla pelle verde, nell'episodio della terza stagione Il sogno di un folle (1968).

Nell'episodio del 1965 The Brain Killer Affair, della serie Organizzazione U.N.C.L.E., aiuta a risolvere il mistero di un veleno che mette a rischio il cervello[2]. Nel 1966 dalla serie venne tratto il film Una spia di troppo, costruito con un episodio in due parti e scene di archivio, e raffigurante una maggiore carica di violenza rispetto a quanto mostrato in televisione. Yvonne Craig apparve mentre prende il sole seminuda e flirta con Napoleon Solo (Robert Vaughn).

Nel 1966, nell'episodio The Night of the Grand Emir della serie Selvaggio west, interpretò un'assassina che esegue una danza esotica araba. Interpretò anche l'infermiera della marina statunitense e ballerina esotica nell'episodio Pumpkin Takes Over della serie Un equipaggio tutto matto del 1965. Nello stesso anno apparve anche in un episodio del telefilm La grande vallata, accanto a Lee Majors e Barbara Stanwyck. Nel 1968, nell'episodio Haunted Honeymoon della serie La signora e il fantasma, interpretò una futura sposa bloccata per una notte al Gull Cottage.

Ma l'interpretazione più importante della sua carriera televisiva sarà quella di Batgirl, alter ego della bibliotecaria Barbara Gordon e figlia del Commissario Gordon, nella terza ed ultima stagione del telefilm Batman, al fianco di Adam West e Burt Ward[3]. Nella serie il suo personaggio appare spesso nella parte della vittima, legata, imbavagliata e impotente.

Yvonne Craig si sentiva coinvolta dal personaggio al punto da lamentarsi con la DC Comics per la sorte che spettò a Barbara Gordon quando viene paralizzata dal Joker nella graphic novel del 1988 Batman: The Killing Joke[4]. Dopo Batman, continuò a recitare sporadicamente in film e in televisione. Ruoli di rilievo furono quelli nelle serie Kentucky Jones, Operazione ladro, Mod Squad, i ragazzi di Greer e Squadra Emergenza. Dal 1969 al 1972 apparve in quattro episodi della sitcom Love, American Style. Sostenne inoltre un ruolo principale in un episodio di L'uomo da sei milioni di dollari nel 1974, e apparve come sé stessa in alcune edizioni di Family Feud dedicate alle celebrità[5].

In seguitò si dedica al mondo degli affari, svolgendo il ruolo di produttore nell'ambito di spettacoli musicali, e successivamente ebbe successo in ambito immobiliare. Si occupò di mantenere inoltre il suo sito internet ufficiale. Nel 1988 sposò Kenneth Aldrich.

Nel 2000 pubblicò la sua autobiografia intitolata From Ballet to the Batcave and Beyond. Dal 2009 partecipò al doppiaggio della serie televisiva animata Olivia, dando la voce al personaggio della nonna[5].

Yvonne Craig morì il 17 agosto 2015 nella sua casa di Pacific Palisades, a Los Angeles, in California, a causa di un cancro metastatico al seno, propagatosi al fegato.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attrice[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrice[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Libri[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) From Ballet to the Batcave and Beyond, Kudu Press, New York, 2000. ISBN 0-9678075-6-5

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ballets Russes, su zeitgeistfilms.com, Zeitgeist Films. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2010).
  2. ^ Yvonne Craig's Film and TV Credits, su geocities.com, 25 luglio 1959. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2009).
  3. ^ Yvonne Craig Movies - Yvonne Craig Film - Yvonne Craig TV Shows, su tv.com, 31 dicembre 1969. URL consultato il 17 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2009).
  4. ^ Up Close & Personal - Interviews, su yvonnecraig.com, Yvonne Craig. URL consultato il 22 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2013).
  5. ^ a b (EN) Yvonne Craig, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata

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