Associazione Sportiva Dilettantistica Novese

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U.S.D. Novese
Calcio
I Bianco-azzurri
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali File:600px-600px Celeste Bianco e Celeste (Strisce Orizzontali con croce rossa) svg.png celeste e bianco
Dati societari
Città File:Novi Ligure-Stemma.png Novi Ligure
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione UEFA
Federazione FIGC
Campionato Serie D
Fondazione 1919
Rifondazione1937
Rifondazione1974
Presidente Bandiera dell'Italia Renato Traverso
Allenatore Bandiera dell'Italia Giovanni Fasce
Stadio Costante Girardengo di Novi Ligure
(3.500 posti)
Sito web www.usnovese.it
Palmarès
Scudetto
Scudetti 1
Si invita a seguire il modello di voce

L'Unione Sportiva Dilettantistica Novese, comunemente chiamata Novese, è la principale società calcistica di Novi Ligure, appena ripescata nel campionato interregionale di Serie D.

Vinse lo scudetto nel 1922. Rappresenta l'unica squadra di una città non capoluogo di provincia ad aver mai primeggiato nel campionato italiano di calcio insieme al Casale.[1] Risulta, inoltre, essere l'unica società del calcio italiano (assieme alla succitata Pro Vercelli) ad aver vinto uno scudetto in qualità di neopromossa in massima serie (nel 1922).

Storia

La fondazione e gli inizi

Fu fondata il 31 marzo 1919 su impulso di tre giovani calciatori del Novi F.B.C., Natale Beretta, Agostino Montessoro e Armando Parodi. Primo presidente fu il cav. Pietro Catalano, e la sede storica in un locale in corso Regina Margherita (oggi corso Romualdo Marenco). Pochi mesi dopo viene eletto nuovo presidente Mario Ferretti. Le prime partite la videro contro l'Alessandria e contro il Derthona F.B.C. (entrambi gli incontri terminarono 1-1); perdette in trasferta (2-0) contro l'Andrea Doria e superò a Novi con identico punteggio la rappresentativa dei 44º Reggimento Fanteria. Grazie all'enorme successo iniziale (200 soci in pochi mesi) poté, già dall'anno successivo, pubblicare un giornale tutto suo, sotto la direzione dello stesso Ferretti.

Nella stagione 1920-21 prese parte al torneo regionale di Promozione Piemontese, dominandolo: trascinata da un campione quale Santamaria, vinse sia il girone B, che il girone finale, vincendo tutte le 16 partite disputate, con ben 55 gol fatti contro i soli 4 subiti; la vittoria del torneo giunse il 29 maggio 1921, battendo per 3-1 la Trinese.[2] Grazie a questo trionfo, la Novese venne promossa in Prima Categoria, la massima serie dell'epoca.

La vittoria dello scudetto

La Novese campione d'Italia nel 1922.
Lo stesso argomento in dettaglio: Prima Categoria 1921-1922.

La promozione nella massima serie appena ottenuta rischiò però di essere compromessa dal tentativo delle grandi squadre del Nord di ridurre il campionato di massima serie a sole 24 squadre, escludendone, quindi, tra le altre, proprio la Novese. Le 24 maggiori società italiane, approvando la riforma di Pozzo (Progetto Pozzo) che proponeva la riduzione del campionato di massima serie a sole 24 società, si riunirono a Milano firmando il cosiddetto patto di Milano, che stabiliva che le squadre ammesse alla nuova Prima Divisione ridotta a 24 squadre sarebbero state solo loro.[3] La neopromossa Novese, per niente intenzionata a perdere il posto in massima serie appena conquistato sul campo, si mise a capo del gruppo di oppositrici al Progetto Pozzo, e spinse i club oppositori alla riforma a firmare il "patto di Novi" che in pratica, in opposizione al Progetto Pozzo, lasciava il campionato di Prima Categoria così com'era, con eliminatorie regionali a cui avrebbero partecipato 72 società. La Novese, che avrebbe poi vinto il campionato FIGC successivo, tramite il proprio organo di informazione, Il biancoceleste, dichiarò ironicamente di non essere del tutto contraria al progetto Pozzo ma che sarebbe stato meglio rinviare tale riforma per la stagione 1922-23, perché "...l'anno venturo vi saremo anche noi, nel novero delle migliori 24 squadre italiane!".[3] Fu così che Pozzo arrivò a presentare il suo progetto a Torino, sede della Federazione, in un clima di tensione la mattina di domenica 24 luglio, lo stesso giorno della finalissima fra Pro Vercelli e Pisa in programma nel pomeriggio nel capoluogo piemontese, e in occasione della quale il Consiglio Federale era stato convocato. Le piccole società, ritrovatesi a loro volta a Novi Ligure il giorno prima, erano decise a dar battaglia. E infatti il Consiglio Federale, con 113 voti contro 65, bocciò la riforma Pozzo. Questa volta, però, le grandi società non accettarono la vittoria numerica delle piccole. Riunitesi fra loro, decisero di dar vita privatamente al nuovo campionato, e nel giro di poche settimane le 24 migliori squadre, con l'intento, secondo i loro propositi, di migliorare il livello del gioco, lasciarono la Federcalcio en masse.

Nel 1921 si iscrisse al campionato di Prima Categoria (Serie A) della FIGC. All’epoca, il campionato di I Categoria era diviso in tre fasi: eliminatorie, semifinali e finali. Le eliminatorie erano divise in due gruppi con tre gironi ciascuno. I vincitori dei singoli gironi partecipavano ad un successivo girone a tre per le semifinali. I vincitori di ciascuna semifinale passavano alla finalissima, con incontro di andata e ritorno, per l'assegnazione dello scudetto. Si trattava comunque di un campionato anomalo: i club più forti e blasonati non erano infatti iscritti al campionato della FIGC, ma, in seguito ad una scissione, avevano composto una propria federazione, la C.C.I, che aveva un suo campionato.

La Novese fu inserita nel girone piemontese, comprendente le seguenti squadre: Biellese (passata poi alla C.C.I. e sostituita dalla U.S. Torinese), Giovani Calciatori di Vercelli, F.B.C. Pastore di Torino e Valenzana.

La squadra, vincendo sia il girone piemontese che il girone A di semifinale, giunse alla finale contro la Sampierdarenese. Il 7 maggio 1922 ebbe luogo a Sampierdarena la prima finale che terminò 0-0, così come l'incontro di ritorno che si disputò a Novi sul campo di Piazza d'Armi.[4][5] Lo spareggio si svolse il 28 maggio a Cremona, e la Novese vinse lo scudetto.[6] La formazione delle tre partite della finale era la seguente: Strizel; Vercelli, Grippi; Bonato (Cevenini I), Bertucci, Toselli; Gambarotta, Neri, Santamaria, Cevenini III, Asti (Parodi).

Il ridimensionamento e il primo scioglimento

Nell'estate 1922 CCI e FIGC si riunificarono (grazie al compromesso Colombo) e la Novese fu ammessa direttamente alla nuova Prima Divisione Lega Nord (Serie A) a 36 squadre senza nemmeno disputare gli spareggi salvezza previsti dal Compromesso Colombo.[7] Nella stagione 1922-23, tuttavia, per via della cessione dei suoi campioni (come Santamaria e i fratelli Cevenini) e della partecipazione al torneo delle grandi (che l'anno prima giocarono nel campionato CCI), la Novese non riuscì a ripetersi, sfiorando anzi addirittura la retrocessione in Seconda Divisione salvandosi per un soffio (8° e quintultimo posto in un'annata in cui, per ridurre il campionato da 36 a 24 squadre, erano eccezionalmente previste quattro retrocessioni per girone). L'anno successivo il miracolo non si ripeté e, terminando il Girone B al 12º e ultimo posto, la Novese retrocesse in Seconda Divisione.

Nella stagione 1924-25 la Novese sfiorò l'immediato ritorno in massima serie mancandolo per un punto: dopo aver vinto, infatti, il Girone A, alle Finali si classificò terza staccata solo di un punto da Parma e Udinese alla fine promosse; fatale fu la sconfitta per 3-2 subita a Parma nell'ultima giornata del torneo, che permise a parmensi e udinesini di scavalcare in classifica proprio la Novese, che risultò così beffata e privata di una promozione che sembrava ormai a portata di mano. Fu il canto del cigno per la Novese: la squadra, a causa di una crisi societaria, non riuscì nemmeno a portare a termine il torneo di Seconda Divisione 1925-1926, ritirandosi dopo quattordici giornate e venendo penalizzata dei sette punti conseguiti. Retrocessa, fu quindi sciolta, non essendo riuscita a risolvere la crisi societaria.

La rifondazione: le Ferriere di Novi

Nella stagione 1926-27 le Ferriere di Novi si iscrissero nei ruoli federali disputando il campionato di Terza Divisione. Nella stagione 1928-29, la società, vincendo il torneo regionale di Terza Divisione, risalì in Seconda Divisione (quarta serie), a partire dalla stagione 1930-31 di livello regionale.

Nella stagione 1937-38 la Novese si riaffiliò come squadra aziendale della ditta Ilva. Dopo aver disputato alcuni campionati di Prima Divisione Piemontese, nella stagione 1941-42 ottenne la prima promozione in Serie C: all'esordio in C, ottenne un discreto 4º posto nel girone F, prima che la guerra sospendesse ogni attività calcistica ufficiale per le stagioni 1943-44 e 1944-45.

Le stagioni del dopoguerra

Ripartito il campionato, nella stagione 1945-46, alla Ilva Novese venne offerto, in virtù del 4º posto ottenuto nell'ultima stagione della Serie C anteguerra, un posto nel Campionato Misto Serie B-C Alta Italia 1945-46, ma la società, a causa di strascichi bellici, fu costretta a declinare, non disputando alcun campionato in quella stagione. Nella stagione successiva (1946-47), invece, riuscì ad iscriversi, ripartendo dalla categoria dove si trovava nel 1943: la Serie C. La prima stagione nel dopoguerra per la Novese fu disastrosa: con un 13º (terzultimo) posto nel girone D della Lega Nord di Serie C, i piemontesi precipitarono nel campionato regionale di Prima Divisione, nel quale restò, tuttavia, per una sola stagione, venendo ripescata in Promozione (l'antesignana della Serie D) per meriti storici. La permanenza nel campionato di Promozione Interregionale durò una sola stagione: perdendo lo spareggio salvezza con la Bolzanetese, fece immediato ritorno in Prima Divisione. Vincendo tuttavia il proprio girone regionale di Prima Divisione nella stagione 1949-50, ritornò di nuovo in Promozione, dove ottenne risultati di degno rispetto: un 5º posto nel Girone F nella stagione 1950-51 e addirittura la vittoria del medesimo girone nella stagione 1951-52: in quest'ultimo caso, tuttavia, non venne promossa in Serie C per riforma dei tornei (istituzione della Serie C a girone unico), venendo invece ammessa nel nuovo campionato di IV Serie a 8 gironi con 4 promozioni in palio in Serie C. La prima stagione in IV Serie fu disastrosa: la Novese fu retrocessa in Promozione Ligure, nella quale tuttavia rimase per una sola stagione, ritornando immediatamente in IV Serie. Nonostante fosse neopromossa, la Novese lottò per la promozione in Serie C nella stagione 1954-55: terminò al 2º posto nel girone A, staccata di sei punti dalla Pro Vercelli (che comunque non venne promossa perdendo le finali promozione contro le vincenti degli altri gironi). Nelle stagioni successive, invece, la Novese non ebbe particolari problemi a salvarsi, ma nemmeno riuscì a confermarsi tra le migliori del girone, e così nella stagione 1959-60, trasformata la IV Serie in Serie D, disputò il suo primo campionato di Serie D, livello all'epoca gestito, insieme alla Serie C, dalla Lega Nazionale Semiprofessionisti, ovvero l'odierna Lega Pro.

Nella Serie D gestita dalla Lega Nazionale Semiprofessionisti (l'odierna Lega Pro), la Novese non riuscì mai a rendersi competitiva, terminando sempre a metà classifica: nella stagione 1965-66 arrivò addirittura la retrocessione nel campionato regionale di Prima Categoria, in virtù del 17º posto nel girone A di Serie D. Seguirono diverse stagioni nel massimo campionato regionale piemontese, fino alla stagione 1971-72, allorché, vincendo il Girone B della Promozione Piemontese, ritornò finalmente tra i Semiprofessionisti, venendo promossa in Serie D. Un anno dopo, nel 1973, tornò addirittura in Serie C, anche se non per meriti acquisiti sul campo, ma a seguito di una fusione-incorporazione della Gaviese, società del vicino centro di Gavi, che nella stagione 1972-73 aveva conquistato la promozione in C (mentre la Novese, che faceva parte dello stesso girone di Serie D, era giunta nella parte medio-bassa della classifica). La fusione, molto avversata soprattutto a Gavi, determinò la nascita della Gavinovese, con maglia "mista" fra il biancogranata della Gaviese e il biancazzurro della Novese, che disputò le partite interne al Girardengo della stagione 1973-74 ottenendo una sofferta salvezza, grazie alle 16 reti di Nerio Ulivieri (in seguito in A con Foggia e Udinese), capocannoniere del girone. L'anno seguente, ripristinata la denominazione di U.S. Novese e i colori sociali originari, non si riuscì invece ad evitare la retrocessione. La Novese manca dalla Serie C da quel 1975.

Tornata in Serie D, che fino al 1981 era semiprofessionistica, la Novese sfiorò la promozione nella neocostituita Serie C2 nella stagione 1977-78, quando si piazzò al 6º posto (quinto a pari merito ma sesto per peggiore differenza reti rispetto alla Sanremese) nel Girone A della Serie D: le migliori quattro di ogni girone sarebbero state promosse e per tre punti la Novese mancò la C2; quando poi fu deciso che anche le quinte di ogni girone sarebbero state ammesse in C2, la Lega Nazionale Semiprofessionisti ripescò la Sanremese al posto della Novese per miglior differenza reti rispetto ai piemontesi. La Novese dunque mancò la promozione in C2 solo per una questione di differenza reti, e, dopo un quarto posto nella stagione 1978-79, nella stagione 1979-80 la Novese precipitò addirittura in Promozione. Il campionato 1979-80 fu l'ultimo semiprofessionistico per la Novese: nella stagione 1980-81, vincendo il Girone B della Promozione Piemontese, fece immediato ritorno in Serie D, che però proprio in quell'anno (1981) fu ribattezzata Campionato Interregionale e affidata alla gestione della Lega Nazionale Dilettanti. Da quel momento in poi la Serie D non sarebbe stato più il più basso livello semiprofessionistico, ma il massimo livello dilettantistico. Il primo campionato di Interregionale fu molto positivo per la Novese, che, concludendo al 2º posto il Girone A nella stagione 1981-82, sfiorò immediatamente la promozione in Serie C2, ma già l'anno successivo i piemontesi precipitarono per l'ennessima volta nei campionati regionali.

Per il successivo quarto di secolo (1983-2007) la Novese militò soprattutto nei campionati regionali, con sporadiche partecipazioni al Campionato Nazionale Dilettanti/Serie D nel 1998-99, 1999-00 e 2004-05.

Recente passato

Nel febbraio 2007 la Novese ha conquistato, a scapito del RivoliCollegno, la Coppa Piemonte accedendo alla fase nazionale della Coppa Italia di Eccellenza. Nel giugno 2007 conquista il secondo posto nel campionato di Eccellenza dietro il Derthona F.B.C. ed è promossa in Serie D superando prima l'Alense Vivaldi, quindi nella finale nazionale dei play-off il Corsico con un doppio 1-0. Nell' anno successivo la squadra è costretta ai play-out per la salvezza, poi giunta a tavolino vista la mancata presentazione dell'Imperia, poi retrocessa e radiata. Il campionato 2008-2009 aveva visto i biancocelesti esordire con Claudio Maselli in panchina ed una rosa molto ambiziosa che, tuttavia, non riuscì ad andare oltre metà classifica sino a quando l'ex tecnico genoano non fu allontanato ed assieme a lui la maggior parte della prima squadra. Il girone di ritorno è stato affrontato, in piena crisi economica, dalla squadra juniores che è retrocessa a tre giornate dalla fine perdendo per 4-0 a Rivarolo Canavese. Tornata in Eccellenza, la squadra è stata sostenuta economicamente, oltre che dal presidente Walter Marletti (alla guida dal 2006 e artefice della promozione), da un gruppo di dirigenti provenienti dal Castellazzo, guidati da Lino Gaffeo, i quali hanno rinforzato la squadra con numerosi elementi della loro precedente squadra. La Novese, seconda a fine torneo, è stata eliminata nei play-off per la promozione in Serie D dal Savoia di Castiglione delle Stiviere, oggi Sterilgarda Castiglione. È stata tuttavia ripescata dal Comitato Interregionale in virtù dei suoi antichi meriti sportivi, e pertanto ha disputato il campionato 2010-11 in Serie D salvandosi con due giornate di anticipo[8]. Nel corso della stagione 2011-2012 è stata acquisita dalla vecchia dirigenza dell'altra squadra cittadina, l'Aquanera Comollo (fallita dopo pochi mesi), rinforzando il suo organico con i giocatori di entrambi i sodalizi sotto la guida di Fabrizio Viassi, già protagonista della promozione di 8 anni prima. La squadra ha raggiunto il 4º posto disputando i play-off del Girone A.

Colori e simbolo

I colori sociali della squadra sono l'azzurro e il bianco.

Stadio

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Costante Girardengo.

L'Unione Sportiva Novese gioca le partite casalinghe al "Costante Girardengo" di Novi Ligure.

Palmarès

1921-1922

Cronistoria

Cronistoria della Unione Sportiva Dilettantistica Novese
  • 1919: Nasce la Unione Sportiva Novese.
  • 1920-21: 1º in Promozione Piemontese gir. B. 1º nel girone finale. Promossa in Prima Categoria.
  • 1921-22: 1º Nel Campionato Piemontese di Prima Categoria. 1º nel Girone A di Semifinale. Vince la Finale nazionale con la Sampierdarenese per 2-1. Campione d'Italia F.I.G.C.
  • 1922-23: 8º in Prima Divisione gir. C.
  • 1923-24: 12º in Prima Divisione gir. B. Retrocessa in Seconda Divisione.
  • 1924-25: 1º in Seconda Divisione gir. A, 3º nel girone finale.
  • 1925-26: Ritirata dalla Seconda divisione gir. B. Retrocessa e scioltasi.
  • 1926-27: Le Ferriere di Novi si iscrivono nei ruoli federali disputando il campionato.
  • 1927-28: 4º in Terza Divisione.
  • 1928-29: 1º in Terza Divisione. Ammesso in Seconda Divisione (quarta serie).
  • 1929-30: 10° in Seconda Divisione gir. B.
  • 1930-31: 8º in Seconda Divisione gir. B.
  • 1931-32: 7º in Seconda Divisione gir. A.
  • 1932-33: -
  • 1933-34: -
  • 1934-35: -
  • 1935-36: -
  • 1936-37: -
  • 1937-38: - Ritorna la Novese come squadra aziendale della ditta Ilva.
  • 1938-39: in Prima Divisione Piemontese.
  • 1939-40: in Prima Divisione Piemontese gir. C.
  • 1940-41: in Prima Divisione Ligure gir. A.
  • 1941-42: 1° in Prima Divisione Ligure. Promossa in Serie C.
  • 1942-43: 4º in Serie C gir. F.
  • 1943-45: Campionato sospeso per motivi bellici.
  • 1945-46: Attività sospesa per strascichi bellici.
  • 1946-47: 13º nel girone D della Lega Nord di Serie C. Retrocessa in Prima Divisione.
  • 1947-48: ?° in Prima Divisione Piemontese. Ripescata in Promozione per meriti storici.
  • 1948-49: 15º nel girone A di Promozione perdendo lo spareggio con la Bolzanetese. Retrocessa in Prima Divisione.
  • 1949-50: 1º nel girone B di Prima Divisione Ligure. Promossa in Promozione.
  • 1950-51: 5º nel girone F di Promozione.
  • 1951-52: 1º nel girone F di Promozione. Ammessa alla nuova IV Serie.
  • 1952-53: 14º nel girone D di IV Serie. Retrocessa in Promozione Ligure.
  • 1953-54: 1º nel girone B di Promozione Ligure. Promossa in IV Serie.
  • 1954-55: 2º nel girone A di IV Serie.
  • 1955-56: 8º nel girone A di IV Serie.
  • 1956-57: 6º nel girone A di IV Serie.
  • 1957-58: 7º nel girone A di IV Serie d'eccellenza.
  • 1958-59: 8º nel girone A di IV Serie.
  • 1959-60: 6º in Serie D gir. A.
  • 1960-61: 8º in Serie D gir. A.
  • 1961-62: 5º in Serie D gir. A.
  • 1962-63: 10º in Serie D gir. A.
  • 1963-64: 11º in Serie D gir. B.
  • 1964-65: 10º in Serie D gir. A.
  • 1965-66: 17º in Serie D gir. A. Retrocessa in Prima Categoria.
  • 1966-67: 7º in Prima Categoria Piemontese gir. B.
  • 1967-68: 9º in Prima Categoria Piemontese gir. B. Ammesso alla Promozione Piemontese (nuova quinta serie).
  • 1968-69: 13º in Promozione Piemontese.
  • 1969-70: 12º in Promozione Piemontese.
  • 1970-71: 13º in Promozione Piemontese.
  • 1971-72: 1º in Promozione Piemontese gir. B. Promossa in Serie D.
  • 1972-73: 12º in Serie D gir. A.
  • 1973: Si fonde con la Gaviese, promossa in Serie C. Nasce la Gavinovese.
  • 1973-74: 16º in Serie C gir. A.
  • 1974: Riassume la denominazione di U.S. Novese.
  • 1974-75: 18º in Serie C gir. B. Retrocessa in serie D.
  • 1975-76: 8º in Serie D gir. A.
  • 1976-77: 7º in Serie D gir. A.
  • 1977-78: 6º in Serie D gir. A.
  • 1978-79: 4º in Serie D gir. A.
  • 1979-80: 16º in Serie D gir. A. Retrocessa in Promozione.
  • 1980-81: 1º in Promozione Piemontese gir. B. Promossa in Campionato Interregionale.
  • 1981-82: 2º in Interregionale gir. A.
  • 1982-83: 14º in Interregionale gir. A. Retrocessa in Promozione.
  • 1983-84: 5º in Promozione Piemontese gir. C.
  • 1984-85: 2º in Promozione Piemontese gir. C.
  • 1985-86: 5º in Promozione Piemontese gir. C.
  • 1986-87: 6° in Promozione Piemontese gir. C.
  • 1987-88: 4º in Promozione Piemontese gir. C.
  • 1989-90: 2º in Promozione Piemontese gir. B.
  • 1990-91: 2º in Promozione Piemontese gir. C. Ammesso in Eccellenza per nuova denominazione della categoria.
  • 1991-92: 11º in Eccellenza Piemontese gir. B.
  • 1992-93: 6º in Eccellenza Piemontese gir. A.
  • 1993-94: 6º in Eccellenza Piemontese gir. A.
  • 1994-95: 5º in Eccellenza Piemontese gir. A.
  • 1995-96: 6º in Eccellenza Piemontese gir. B.
  • 1996-97: 3º in Eccellenza Piemontese gir. B.
  • 1997-98: 1º in Eccellenza Piemontese gir. B. Promossa in Campionato Nazionale Dilettanti.
  • 1998-99: 14º in C.N.D. gir. A.
  • 1999-00: 16º in C.N.D. gir. A. Retrocessa in Eccellenza.
  • 2000-01: 13º in Eccellenza Piemontese gir. B.
  • 2001-02: 7º in Eccellenza Piemontese gir. B.
  • 2002-03: 3º in Eccellenza Piemontese gir. B.
  • 2003-04: 1º in Eccellenza Piemontese gir. B. Promossa in Serie D.
  • 2004-05: 18º in Serie D gir. A. Retrocessa in Eccellenza.
  • 2005-06: 12º in Eccellenza Piemontese gir. A.
  • 2006-07: 2º in Eccellenza Piemontese gir. B. Vince la finale playoff contro l'Acqui. Promossa in Serie D.
  • 2007-08: 14º Serie D gir. A.
  • 2008-09: 19º in Serie D gir. A. Retrocessa in Eccellenza.
  • 2009-10: 2º nel girone B dell'Eccellenza Piemontese. Vince i playoff regionali contro il Canelli ma perde le semifinali playoff nazionali contro il Castiglione Savoia. Ripescata in Serie D a completamento degli organici.
  • 2010-11: 14º Serie D gir. A.
  • 2011-12: 4º Serie D gir. A.
  • 2012-13: in Serie D gir. A.

Campionati disputati

Campionati nazionali

Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale

A

Prima Categoria 1 1921-1922 3
Prima Divisione 2 1922-1923 1923-1924

B

Seconda Divisione 2 1924-1925 1925-1926 2

C

Serie C 4 1942-1943 1974-1975 4

D

Promozione 3 1948-1949 1951-1952 31
IV Serie 6 1952-1953 1958-1959
Serie D (LNSP) 13 1959-1960 1979-1980
Campionato Interregionale 2 1981-1982 1982-1983
Campionato Nazionale Dilettanti 2 1998-1999 1999-2000
Serie D (LND) 5 2004-2005 2011-2012

Note

  1. ^ Negli anni degli scudetti anche Vercelli non era capoluogo di provincia
  2. ^ U.S. Novese batte U.S. Trinese e vince il Campionato piemontese di Promozione., su archiviolastampa.it, La Stampa, 30 maggio 1921, p. 4.
  3. ^ a b La Cronaca sportiva del lodigiano e del cremasco (15/lug/1921, Fasc. 26), p. 1
  4. ^ Né vincitori né vinti nelle due finali calcistiche., su archiviolastampa.it, La Stampa, 8 maggio 1922, p. 4.
  5. ^ Novese e Sampierdarenese (0-0)., su archiviolastampa.it, La Stampa, 15 maggio 1922, p. 4.
  6. ^ La Novese Campione d'Italia., su archiviolastampa.it, La Stampa, 30 maggio 1922, p. 2.
  7. ^ La pacificazione calcistica., su archiviolastampa.it, La Stampa, 23 giugno 1922, p. 6.
  8. ^ Derthona e Novese ripescate in serie D

Bibliografia

  • Serafino Cavazza, Una Novese da scudetto, Tortona, Scuola tipografica San Giuseppe, ISBN non esistente.
  • Novi Ligure, U.S. Novese: una citta, una squadra, edito dall'U.S. Novese con la collaborazione dei giornalisti novesi, Novi Ligure, 1994.
  • Novantese: una partita di novanta anni, 1919-2009, stampa a cura dell'U.S. Novese, Novi Ligure, 2009.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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