T

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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi T (disambigua).
T t
lettera dell'alfabeto latino
T in caratteri senza e con grazie
Come scrivere in corsivo italiano- T in maiuscolo.svg
Come scrivere in corsivo italiano- t in minuscolo.svg
T in corsivo
Alfabeto NATOTango
Codice Morse
Bandiera marittima
Alfabeto semaforico
Braille

T o t (chiamata ti in italiano) è la diciottesima lettera dell'alfabeto italiano, la ventesima dell'alfabeto latino moderno. Tâw era l'ultima lettera dell'alfabeto semitico occidentale - e dell'alfabeto ebraico. Il valore sonoro del Taw semitico, della Tαυ (tau), e della T etrusca e latina era [t]. Il simbolo corrisponde inoltre alla lettera tau dell'alfabeto greco, alla te dell'alfabeto cirillico e a una consonante occlusiva alveolare sorda nell'alfabeto fonetico internazionale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Probabile evoluzione del grafema
Taw fenicio Tau greco T etrusca T latina
Taw
Lettera T
Lettera T

Nell'alfabeto fenicio era la ventiduesima e ultima lettera e aveva una forma a croce di Sant'Andrea; invece nell'alfabeto greco il taglio si era raddrizzato e spostato sino alla sommità dell'asta divenuta verticale. La semplicità della sua forma l'ha protetta quasi completamente da modificazioni profonde, tranne l'arrotondamento dell'estremità inferiore dell'asta, per facilitarne l'unione alla lettera seguente, e l'abbassamento del taglio, che talvolta nel corsivo viene intrecciato al basso dell'asta stessa rimasta diritta.

Pronuncia[modifica | modifica wikitesto]

Esempio di capolettera

La t rappresenta l'occlusiva alveolare sorda, e in inglese una varietà molto vicina acusticamente, l'occlusiva alveolare sorda aspirata. In inglese quando è finale di parola, nella pronuncia tedesca settentrionale e nei dialetti toscani, l'esplosione è seguita da una leggera aspirazione [th]; e questa pronuncia è simile a quella del th nel sanscrito e in lingue indiane moderne, e a quella che aveva nel greco classico la θ (derivata dalla teth fenicia), passata poi nel greco moderno a segnare la fricativa dentale sorda. Quest'ultimo suono è una delle due pronunzie del digramma inglese th e quella del carattere Þ, proveniente dalle rune. Le lingue semitiche possiedono i due suoni: occlusivo alveolare e fricativo dentale; le lingue semitiche meridionali (arabo, etiope) hanno inoltre la cosiddetta t enfatica, che è una fricativa retroflessa sorda. La lingua siciliana possiede una t speciale, detta occlusiva retroflessa sorda, indicata nella scrittura con tr; essa è pronunciata appoggiando la parte anteriore della lingua contro gli alveoli e il palato anteriore, ed è la sorda del cosiddetto d cerebrale. Se la lingua è in posizione più ritratta si ha la t’ palatalizzata delle lingue slave e dell'ungherese (dove è scritta ty) che acusticamente è assai vicina al k’ palatalizzato. Attraverso una palatalizzazione simile, il ti + vocale del latino passò nel basso latino a z sorda e nelle lingue neolatine, variamente, a z, a s e financo a th interdentale.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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