Primera División 1995-1996 (Spagna)

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Primera División 1995-1996
Competizione Primera División
Sport Calcio
Edizione 65ª
Organizzatore RFEF
Date dal 2 settembre 1995
al 25 maggio 1996
Luogo Bandiera della Spagna Spagna
Partecipanti 22
Formula Girone all'italiana
Risultati
Vincitore Atlético Madrid
(9º titolo)
Retrocessioni Albacete
CP Mérida
Salamanca
Statistiche
Miglior marcatore Bandiera della Spagna Juan Antonio Pizzi (31)
Incontri disputati 462
Gol segnati 1 246 (2,7 per incontro)
Cronologia della competizione
1994-1995 1996-1997

La Primera División 1995-1996 è stata la 65ª edizione della massima serie del campionato spagnolo di calcio, disputato tra il 2 settembre 1995 e il 25 maggio 1996 e concluso con la vittoria dell'Atlético Madrid al suo nono titolo.

Capocannoniere del torneo è stato Juan Antonio Pizzi (Tenerife) con 31 reti[1].

Stagione[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornamenti[modifica | modifica wikitesto]

Ubicazione delle squadre della Primera División 1995-1996

La sessantacinquesima edizione della Primera División spagnola fu caratterizzata dall'introduzione di numerose novità a livello regolamentare: in seguito alla controversa[2][3] vicenda che coinvolse Siviglia e Celta Vigo: inizialmente furono escluse dalla Primera División per problemi finanziari, al loro posto furono ripescate Albacete e Real Valladolid. In seguito furono riammesse[2] e si decise di ampliare quindi il lotto delle squadre partecipanti a 22 in maniera tale da includere anche Albacete e Real Valladolid. Ulteriori novità regolamentari riguardarono il sistema di assegnazione dei punti che ora prevedeva tre punti per la squadra vincitrice di un incontro e non più due[4], la possibilità di tesserare un massimo di cinque giocatori stranieri a squadra (fermo restando il limite di tre nella lista da consegnare all'arbitro il giorno della partita)[4], nonché l'aumento a tre del numero di sostituzioni[4]. Fu inoltre mandata in pensione la vecchia numerazione dall'1 all'11 per i giocatori, che ora ottenevano un numero fisso e la comparsa del nome sulla maglia[4].

Avvenimenti[modifica | modifica wikitesto]

All'avvio del torneo il Real Madrid si fece subito notare rifilando cinque reti al Rayo Vallecano, ma piombò ben presto nelle retrovie lasciando il via libera all'Atlético Madrid e all'Espanyol, entrambe capaci di rimanere a punteggio pieno fino alla quarta giornata. Il 1º ottobre, sconfiggendo di misura il Racing Santander, i Periquitos allungarono la striscia positiva proiettandosi al comando solitario della classifica: dopo quattro giorni fu di scena al Vicente Calderón il primo big-match della stagione, che vide i Colchoneros interrompere la striscia positiva degli avversari, sopravanzandoli al primo posto[5]. Tallonato da entrambe le squadre di Barcellona, l'Atlético Madrid effettuò un iniziale tentativo di fuga ma, la prima sconfitta stagionale rimediata nel derby del 18 novembre[6] permise a Periquitos e Blaugrana di agguantare la vetta. Già una settimana dopo i Colchoneros ripresero il comando solitario della classifica e, dopo aver prevalso nello scontro diretto del 9 dicembre contro il Barcellona[7], effettuarono nel periodo natalizio un allungo che permise loro di arrivare al giro di boa con sette punti di vantaggio sul sorprendente Compostela e otto sull'Espanyol terzo.

Con l'inizio del girone di ritorno l'Atlético Madrid allungò ulteriormente il distacco sulle inseguitrici totalizzando, dopo tre giornate, un vantaggio di 11 punti sulle due squadre di Barcellona. Sconfitto l'Espanyol nello scontro diretto del 18 febbraio[8], i Colchoneros gestirono il distacco nei confronti del Barcellona (unica avversaria rimasta in gara) fin quando, in seguito alla sconfitta nel derby del 30 marzo[9], persero terreno ottenendo due pareggi nelle successive due partite e arrivando alla vigilia dello scontro diretto (in programma al Camp Nou il 25 aprile) con soli tre punti di vantaggio sui Blaugrana. Una vittoria per 3-1[10] proiettò l'Atlético Madrid verso la vittoria del titolo: benché sconfitti dopo due giorni da un Valencia[11] che subentrerà al Barcellona in seconda posizione, i Colchoneros non persero più una gara ratificando, infine, il loro nono titolo il 25 maggio con una vittoria casalinga sull'Albacete.

In zona UEFA, l'esito della già disputata finale di Coppa del Re lasciò libero un posto valido per la qualificazione alla terza competizione europea: a beneficiare di tale situazione fu il Tenerife del capocannoniere Juan Antonio Pizzi, capace di avere la meglio su un Real Madrid che per la seconda volta nella propria storia e dopo diciannove anni, rimarrà escluso dalle competizioni europee. Sul fondo della classifica, il Real Valladolid riuscì a rimontare il pesante handicap rimediato nel girone di andata, costringendo il Rayo Vallecano allo spareggio contro il Maiorca, terzo classificato della Segunda División: il 2-0 ottenuto nella gara di ritorno[12] annullerà la sconfitta di misura rimediata all'andata permettendo alla squadra di Madrid di salvarsi[13]. Nel secondo spareggio l'Albacete rimediò una doppia sconfitta contro l'Extremadura[14][15] che ottenne, per la prima volta nella sua storia, l'ingresso in massima serie. Retrocessero direttamente in Segunda División il CP Mérida e il Salamanca, condannate con alcuni turni d'anticipo.

Squadre partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Club Stagione Città Stadio Stagione precedente
Albacete dettagli Albacete Stadio Carlos Belmonte 17º posto in Primera División, ripescato
Athletic Bilbao dettagli Bilbao Stadio di San Mamés 8º posto in Primera División
Atlético Madrid dettagli Madrid Stadio Vicente Calderón 14º posto in Primera División
Barcellona dettagli Barcellona Camp Nou 4º posto in Primera División
Betis dettagli Siviglia Stadio Benito Villamarín 3º posto in Primera División
Celta Vigo dettagli Vigo Stadio Balaídos 13º posto in Primera División
Compostela dettagli Santiago di Compostela Stadio San Lázaro 16º posto in Primera División
Deportivo La Coruña dettagli La Coruña Stadio Riazor 2º posto in Primera División
Espanyol dettagli Barcellona Stadio di Sarriá 6º posto in Primera División
CP Mérida dettagli Mérida Stadio Romano 1º posto in Segunda División, promosso
Racing Santander dettagli Santander Stadio El Sardinero 12º posto in Primera División
Rayo Vallecano dettagli Madrid Estadio Teresa Rivero 2º posto in Segunda División, promosso
Real Madrid dettagli Madrid Stadio Santiago Bernabéu 1º posto in Primera División
Real Oviedo dettagli Oviedo Stadio Carlos Tartiere 9º posto in Primera División
Real Saragozza dettagli Saragozza Stadio La Romareda 7º posto in Primera División
Real Sociedad dettagli San Sebastián Stadio Anoeta 11º posto in Primera División
Real Valladolid dettagli Valladolid Stadio José Zorrilla 19º posto in Primera División, ripescato
Salamanca dettagli Salamanca Stadio Helmántico 4º posto in Segunda División, promosso dopo lo spareggio interdivisionale
Siviglia dettagli Siviglia Stadio Ramón Sánchez Pizjuán 5º posto in Prima División
Sporting Gijón dettagli Gijón Stadio El Molinón 18º posto in Primera División
Tenerife dettagli Tenerife Stadio Heliodoro Rodríguez López 15º posto in Primera División
Valencia dettagli Valencia Stadio Mestalla 10º posto in Primera División

Classifica finale[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Atlético Madrid 87 42 26 9 7 75 32 +43
2. Valencia 83 42 26 5 11 77 51 +26
[16] 3. Barcellona 80 42 22 14 6 72 39 +33
4. Espanyol 74 42 20 14 8 63 36 +27
5. Tenerife 72 42 20 12 10 69 54 +15
6. Real Madrid 70 42 20 10 12 75 51 +24
7. Real Sociedad 63 42 17 12 13 62 53 +9
8. Betis 62 42 16 14 12 61 54 +7
9. Deportivo La Coruña 61 42 16 13 13 63 44 +19
10. Compostela 59 42 17 8 17 47 54 -7
11. Celta Vigo 52 42 12 16 14 49 51 -2
12. Siviglia 48 42 11 15 16 43 55 -12
13. Real Saragozza 48 42 11 15 16 51 59 -8
14. Real Oviedo 48 42 12 12 18 48 67 -18
15. Athletic Bilbao 48 42 11 15 16 44 55 -11
16. Real Valladolid 47 42 11 14 17 57 62 -5
17. Racing Santander 47 42 11 14 17 47 69 -22
18. Sporting Gijón 46 42 13 7 22 51 60 -9
19. Rayo Vallecano 44 42 12 8 22 47 75 -28
20. Albacete 42 42 10 12 20 55 81 -26
21. CP Mérida 42 42 10 12 20 37 62 -15
22. Salamanca 33 42 8 9 25 53 82 -29

Legenda:

      Campione di Spagna ed ammessa alla UEFA Champions League 1996-1997.
      Ammesse alla Coppa delle Coppe 1996-1997.
      Ammesse alla Coppa UEFA 1996-1997.
  Partecipa agli spareggi interdivisionali.
      Retrocesse in Segunda División 1996-1997.

Regolamento:

Tre punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
In caso di arrivo di due o più squadre a pari punti, la graduatoria verrà stilata secondo la classifica avulsa tra le squadre interessate che prevede, in ordine, i seguenti criteri:
  • Punti negli scontri diretti.
  • Differenza reti negli scontri diretti.
  • Differenza reti generale.
  • Reti realizzate in generale.

Squadra campione[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Club Atlético de Madrid 1995-1996.

Spareggi[modifica | modifica wikitesto]

Spareggi interdivisionali[modifica | modifica wikitesto]

Risultati Luogo e data
Maiorca 1-0 Rayo Vallecano Palma di Maiorca, 29 maggio 1996
Rayo Vallecano 2-0 Maiorca Madrid, 1º giugno 1996
Extremadura 1-0 Albacete Almendralejo, 30 maggio 1996
Albacete 0-1 Extremadura Albacete, 2 giugno 1996

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Squadre[modifica | modifica wikitesto]

Capoliste solitarie[modifica | modifica wikitesto]

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Atlético MadridAtlético Madrid
10ª11ª12ª13ª14ª15ª16ª17ª18ª19ª20ª21ª22ª23ª24ª25ª26ª27ª28ª29ª30ª31ª32ª33ª34ª35ª36ª37ª38ª39ª40ª41ª42ª

Primati stagionali[modifica | modifica wikitesto]

  • Maggior numero di vittorie: Atlético Madrid e Valencia (26)
  • Minor numero di sconfitte: Barcellona (6)
  • Miglior attacco: Valencia (77)
  • Miglior difesa: Atlético Madrid (32)
  • Miglior differenza reti: Atlético Madrid (+43)
  • Maggior numero di pareggi: Celta Vigo (16)
  • Minor numero di vittorie: Salamanca (8)
  • Maggior numero di sconfitte: Salamanca (25)
  • Peggiore attacco: CP Mérida (37)
  • Peggior difesa: Salamanca (82)
  • Peggior differenza reti: Salamanca (-29)

Individuali[modifica | modifica wikitesto]

Classifica marcatori[modifica | modifica wikitesto]

Gol Giocatore Squadra
31 Bandiera della Spagna Juan Antonio Pizzi Tenerife
28 Bandiera della Jugoslavia Pedrag Mijatovic Valencia
25 Bandiera del Brasile Bebeto Deportivo La Coruña
23 Bandiera della Croazia Alen Peternac Real Valladolid
19 Bandiera della Spagna Raúl Real Madrid
18 Bandiera della Spagna Julio Salinas Sporting Gijón
17 Bandiera della Spagna Jordi Lardín Espanyol
16 Bandiera della Bulgaria Luboslav Penev Atlético Madrid
16 Bandiera della Croazia Davor Šuker Siviglia
15 Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Vladimir Gudelj Celta
15 Bandiera della Spagna Juan Manuel Prieto CP Mérida
14 Bandiera della Spagna Pier Luigi Cherubino Betis
14 Bandiera dell'Argentina Daniel Aquino Rayo Vallecano
13 Bandiera della Croazia Nenad Bjelica Albacete
13 Bandiera della Spagna Ismael Urzaiz Espanyol

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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