Giacomo Serpotta

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Busto di Giacomo Serpotta realizzato da Antonio Ugo, nel chiostro del Convento di S. Domenico a Palermo, 1932

Giacomo Serpotta (Palermo, 10 marzo 1656Palermo, 27 febbraio 1732) è stato uno scultore e stuccatore italiano.

Giacomo Serpotta, busto loggiato dell'Oratorio di Santa Cita.
Sottocoro, apparato decorativo in stucco della chiesa della Madonna di Monte Oliveto.

Si distinse nell'arte dello stucco. Si deve a lui l'invenzione della tecnica detta allustratura.

La sua fu una famiglia di scultori: praticarono il mestiere il padre Gaspare, il fratello Giuseppe (con il quale collaborò lungamente) e il figlio Procopio.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Due stucchi di Giacomo Serpotta nella Chiesa di S. Agostino (alias S. Rita) Palermo, fine del XVII secolo.

Il principale biografo di Giacomo Serpotta, il sacerdote Filippo Meli, afferma che lo scultore non uscì mai dalla Sicilia, ma la sua produzione artistica rivela influenze berniniane, in particolare nella statua equestre dedicata a Carlo II e nell'Estasi di Santa Monica, in cui sono ravvisabili evidenti analogie con due lavori di Bernini quali il cavallo di Costantino, in Vaticano, e la Santa Teresa.[2] Si formò quindi probabilmente a Roma, anche se non vi sono prove storiche per dimostrarlo.

Certamente nel 1679 era in Sicilia, quando gli fu commissionata per la città di Messina una statua equestre di Carlo II di Spagna. L'opera venne distrutta nel corso dei moti del 1848, e tutto ciò che ne resta è un bozzetto che si trova in un museo di Trapani. Inizia con l'Oratorio di San Manuel Iacono (1678) la sua lunga attività di decoratore in stucco d'interni di edifici sacri nella città di Palermo, che viveva un periodo fiorente delle arti. Tra le sue opere più alte ricordiamo le decorazioni degli oratori del Rosario di Santa Cita, del Rosario a San Domenico, di San Lorenzo, la chiesa di San Marco a Vicari, in provincia di Palermo, dove decora tutto l'interno e la chiesa di San Francesco d'Assisi.

Il Serpotta lavorò molto anche ad Alcamo, dove si possono ammirare molte sue opere sparse tra il monastero di San Francesco di Paola (detto "Badia Nuova") e la chiesa dei Santi Cosma e Damiano (detta di "Santa Chiara" poiché annessa al monastero delle clarisse).

I rilievi di Serpotta, che si dilatano sulle pareti degli edifici come ramificazioni sinuose e sensuali, riflettono solo in parte i motivi della scultura barocca, ma l'interpretano in chiave assolutamente personale e inedita con un gusto che prelude già chiaramente allo stile rococò. I suoi Teatrini, vere e proprie nicchie di grande profondità ed elevata complessità, rappresentano un elemento innovativo e geniale che ha cambiato il volto delle decorazioni a stucco nel periodo barocco innovandone il linguaggio formale. Mirabili ed esemplari sono sia quelli dell'Oratorio del Santissimo Rosario in Santa Cita, in cui vengono ripercorsi i misteri gaudiosi e dolorosi, che quelli, altrettanto straordinari anche se mutilati da furti e atti di vandalismo, dell'Oratorio di San Lorenzo, incentrati questa volta sulla vita dei santi Francesco e Lorenzo.

In età neoclassica nell'ambito dei viaggi formativi del Grand Tour l'architetto francese Léon Dufourny esaltò l'opera del Serpotta. In età contemporanea sono stati condotti studi approfonditi ed elenchi completi della produzione, osservazioni condotte dal professore e critico d'arte Giulio Carlo Argan e dallo storico d'arte americano Donald Garstang.

Nel 1932, in occasione del secondo centenario della morte di Serpotta lo scultore Antonio Ugo gli ha dedicato un busto in bronzo, collocato nel chiostro di san Domenico.[3]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Interno dell'Oratorio del Rosario in San Domenico a Palermo, impreziosito dagli stucchi di Giacomo Serpotta (1714-1717).
Oratorio di Santa Cita, Palermo.
Oratorio di San Lorenzo di Palermo.
Chiesa di Santo Spirito, Agrigento.
Chiesa di Santo Spirito, Agrigento.
Cappella Palatina, Castelbuono.
Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, Alcamo.
Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, Alcamo.

Palermo e provincia[modifica | modifica wikitesto]

Palermo[modifica | modifica wikitesto]

Ciminna

1680, Ciclo, apparato decorativo in stucchi della cornine della tela di San Gregorio Magno? (opera incerta)

Bisacquino[modifica | modifica wikitesto]

  • 1679, Ciclo, apparato decorativo in stucchi del cappellone, attività svolta con la collaborazione del fratello Giuseppe su progetto dell'architetto Andrea Cirrincione, opere documentate nel duomo di San Giovanni Battista.

Caccamo[modifica | modifica wikitesto]

Castelbuono[modifica | modifica wikitesto]

  • XVIII secolo, Cappella Palatina, statue in stucco, fregi e decorazioni raffiguranti la Presentazione di Maria al Tempio, lo Sposalizio di Giuseppe con Maria, l'allegoria del Paganesimo e del Cristianesimo, i mezzibusti dei Signori Ventimiglia e i personaggi dell'Antico Testamento, attribuzioni d'opere presenti nella Cappella di Sant'Anna, ove è custodita la reliquia (il teschio) della Madre della Vergine Maria, Castello dei Ventimiglia oggi sede del Museo civico.

Monreale[modifica | modifica wikitesto]

Petralia Soprana[modifica | modifica wikitesto]

Opere sparse[modifica | modifica wikitesto]

Agrigento e provincia[modifica | modifica wikitesto]

Messina e provincia[modifica | modifica wikitesto]

  • 1681 - 1684, Carlo II, statua equestre fusa in bronzo, opera collocata nella piazza del duomo.
La statua fu distrutta nel 1848, ne rimane il bozzetto in bronzo custodito presso il Museo Pepoli di Trapani.

Trapani e provincia[modifica | modifica wikitesto]

Modelli e disegni[modifica | modifica wikitesto]

Bottega dei Serpotta[modifica | modifica wikitesto]

Gaspare Serpotta[modifica | modifica wikitesto]

Padre, (1634 - 1670).

Sono documentati interventi decorativi nella chiesa di Sant'Agnese in Agone di Roma.

Giuseppe Serpotta[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Giuseppe Serpotta.

Fratello maggiore (1653 - 1719)

Giovanni Maria Serpotta[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Procopio Serpotta.

Pietro Antonio Anversa[modifica | modifica wikitesto]

Stuccatore.

  • 1704 - 1705, Collabora alla realizzazione delle decorazioni plastiche della Cappella dei Santissimi Martiri e Cappella della Madonna di Trapani, poi della Cappella della Sacra Famiglia di Casa Professa.

Domenico Castelli[modifica | modifica wikitesto]

Collabora alla realizzazione delle decorazioni dell'Oratorio dei Santi Pietro e Paolo e dell'Oratorio di Santa Caterina d'Alessandria all'Olivella.

Procopio De Ferrari[modifica | modifica wikitesto]

Collabora alla realizzazione delle decorazioni documentate nella chiesa della Madonna dell'Itria di Monreale nel 1677.

Bartolomeo Sanseverino[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Bartolomeo Sanseverino.

Figlio di Nicolò Sanseverino, valente allievo di Giacomo Serpotta, attivo come pittore, scultore plastico e stuccatore, dalla metà degli anni '30 agli anni '70 del XVIII secolo.

Giovanni Firriolo[modifica | modifica wikitesto]

Gaspare Firriolo[modifica | modifica wikitesto]

Genero di Procopio Serpotta e fratello minore di Giuseppe Firriolo.

Tommaso Firriolo[modifica | modifica wikitesto]

Genero di Giacomo Serpotta, figlio di Angelo e nipote di Gaspare Firriolo.

Procopio Geraci[modifica | modifica wikitesto]

Primo marito della sorella Rosalia Serpotta.

  • 1677, Ciclo, apparato decorativo costituito da fregi e manufatti in stucco, attività svolta con la collaborazione di Giacomo Serpotta - futuro cognato - alla prima opera giovanile di quest'ultimo documentata nella chiesa della Madonna dell'Itria.

Giuseppe Teresi[modifica | modifica wikitesto]

Secondo marito della sorella Rosalia Serpotta.

Domenico Guastella[modifica | modifica wikitesto]

Vincenzo Perez[modifica | modifica wikitesto]

  • 1725 - 1726, Statue e Decorazioni, manufatti in stucco realizzati con la collaborazione di Procopio Serpotta raffiguranti San Girolamo, Sant'Agostino, San Gregorio Magno, Sant'Ambrogio, San Cirillo di Alessandria, San Sofronio di Gerusalemme, San Giovanni Crisostomo e Sant'Anastasio, Isaia, Ezechiele, Geremia, Baruc e Simboli Mariani, opere presenti nell'Oratorio dell'Immacolatella di Palermo.

Vittorio Perez[modifica | modifica wikitesto]

Giuseppe Gianforma[modifica | modifica wikitesto]

Giuseppe Gianforma, palermitano, stabilitosi a Ispica intorno al 1740 ed attivo tra il 1740 ed il 1770 in tutta l'area iblea da Modica a Scicli, da Chiaramonte Gulfi a Noto. Capostipite della bottega omonima, padre e maestro di Gioacchino e Giovanni.

Vincenzo Messina[modifica | modifica wikitesto]

Vincenzo Messina.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Palermoviva, Giacomo Serpotta: Il più grande stuccatore d'Europa, su palermoviva.it.
  2. ^ U. Ojetti, pp. 110 e 116.
  3. ^ Il chiostro di San Domenico a Palermo, su domenicani-palermo.it. URL consultato il 13 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2014).
  4. ^ Atlante dell'arte italiana - Serpotta Giacomo, Decorazioni plastiche, 1706-1709 Archiviato il 23 luglio 2015 in Internet Archive.
  5. ^ Gaspare Palermo Volume primo, pp. 308.
  6. ^ Atlante dell'arte italiana - Serpotta Giacomo, Figure allegoriche, 1699-1710 Archiviato il 23 luglio 2015 in Internet Archive.
  7. ^ Gaspare Palermo Volume secondo, pp. 80.
  8. ^ Gaspare Palermo Volume quarto, pp. 150.
  9. ^ Atlante dell'arte italiana - Serpotta Giacomo, Allegorie e Santi, c. 1720 Archiviato il 15 aprile 2015 in Internet Archive.
  10. ^ Gaspare Palermo Volume quarto, pp. 87.
  11. ^ Gaspare Palermo Volume terzo, pp. 180.
  12. ^ Atlante dell'arte italiana - Serpotta Giacomo, Allegorie delle Virtù, 1710-1717 Archiviato il 23 luglio 2015 in Internet Archive.
  13. ^ Gaspare Palermo Volume primo, pp. 278.
  14. ^ Pagina 113, Gioacchino di Marzo, "Diari della città di Palermo dal secolo 16 al secolo 19" [1], Luigi Pedone Laurel Editore, Volume VIII, Palermo, MDCCCLXXI.
  15. ^ Gaspare Palermo Volume terzo, pp. 318.
  16. ^ Gaspare Palermo Volume secondo, pp. 15.
  17. ^ Monastero Santo Spirito Agrigento | Storia e origini Archiviato il 23 luglio 2015 in Internet Archive.
  18. ^ Atlante dell'arte italiana - Serpotta Giacomo, Allegorie, 1722 Archiviato il 15 aprile 2015 in Internet Archive.
  19. ^ Atlante dell'arte italiana - Serpotta Giacomo, Virtù e Santi, 1724 Archiviato il 6 giugno 2014 in Internet Archive.
  20. ^ Gaspare Palermo Volume secondo, pp. 147.
  21. ^ Gaspare Palermo Volume secondo, pp. 193.
  22. ^ Gaspare Palermo Volume quarto, pp. 275.
  23. ^ Touring Club Italiano, p. 318.
  24. ^ Gaspare Palermo Volume secondo, pp. 181.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ernesto Basile, Rocco Lentini e Corrado Ricci, Le sculture e gli stucchi di Giacomo Serpotta, Torino, 1911, SBN IT\ICCU\CUB\0594657.
  • Filippo Meli (a cura di), Giacomo Serpotta. La vita e le opere, vol. 2, Palermo, Società Siciliana per la Storia Patria - Accademia d'Italia, 1934, SBN IT\ICCU\NAP\0404915.
  • Ugo Ojetti, L'arte e la storia. Giacomo Serpotta, in Ottocento novecento e via dicendo, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1936, pp. 109-117, SBN IT\ICCU\CUB\0491171.
  • Donald Garstang, Giacomo Serpotta e gli stuccatori di Palermo, Palermo, Sellerio Editore, 1990, ISBN 88-7681-050-1.
  • Silvana Lo Giudice, I colori del bianco. Gli stucchi del Serpotta a Palermo (catalogo della mostra), Palermo, Salvare Palermo, 1996, SBN IT\ICCU\PAL\0137343.
  • P. Palazzotto, Palermo. Guida agli oratori. Confraternite, compagnie e congregazioni dal XVI al XIX secolo, Kalòs, Palermo 2004
  • Donald Garstang e Melo Minnella, Giacomo Serpotta e i serpottiani. Stuccatori a Palermo (1656-1790), Palermo, Flaccovio, 2006, ISBN 88-7804-402-4.
  • P. Palazzotto, Serpotta Giacomo, in Enciclopedia della Sicilia, a cura di C. Napoleone, Ricci editore, Parma 2006, ISBN 978-88-97154-01-3, ad vocem.
  • P. Palazzotto, Una proposta interpretativa per l'iconografia dell’oratorio della compagnia dell’Immacolatella di Palermo, in La Sicilia e l’Immacolata. Non solo 150 anni, atti del convegno di studi a cura di D. Ciccarelli e M.D. Valenza, Biblioteca francescana e Officina di Studi Medievali, Palermo 2006, ISBN 88-88615-96-2, pp. 337-357.
  • P. Palazzotto, Giacomo Serpotta nella letteratura artistica, in Storia, critica e tutela dell’arte nel Novecento. Un’esperienza a confronto con il dibattito nazionale, atti del convegno internazionale di studi in onore di Maria Accascina (Palermo-Erice, 14-17 giugno 2006), a cura di M.C. Di Natale, Sciascia editore, Caltanissetta 2007, ISBN 978-88-8241-254-8, pp. 204-218
  • P. Palazzotto, Gli oratori e le chiese di Giacomo Serpotta, in Palermo. Specchio di Civiltà, Collana “I luoghi dell’Arte” diretta da G. Puglisi, Istituto della Enciclopedia Italiana “Giovanni Treccani”, Roma 2008, ISBN 978-88-12-00086-9, pp. 113-120
  • P. Palazzotto, Fonti, modelli e codici compositivi nell’opera di Giacomo Serpotta, in Itinerari dei Beni Culturali. Giacomo Serpotta e la sua scuola, a cura di G. Favara e E. Mauro, Grafill S.r.l., Palermo 2009, ISBN 978-88-8207-321-3, pp. 39-49.
  • P. Palazzotto, Les confréries commanditaires et le stucs de Giacomo Serpotta dans les églises et oratoires de Palerme, in Les confréries de Corse. Una société idéale en Méditerranée, catalogo della mostra (Musée Regional d’Anthropologie, Citadelle de Corte, 11 luglio – 30 dicembre 2010), Albiana e Musée de Corse, Citadelle de Corte 2010, ISBN 978-2-909703-37-4, pp. 411-427.
  • AA.VV., Giacomo Serpotta. Un gioco divino, Palermo, Sciascia Editore, 2012, ISBN 88-8241-407-8.
  • S. Grasso - G. Mendola - C. Scordato - V. Viola, Giacomo Serpotta. L'oratorio di San Lorenzo a Palermo, Leonforte (EN), Euno Edizioni, 2013, ISBN 978-88-6859-006-2.
  • P. Palazzotto, Sulla conservazione e il restauro dell'oratorio di S. Lorenzo e degli stucchi di Giacomo Serpotta a Palermo: un inedito carteggio dei primi decenni del Novecento con il contributo di Ettore Modigliani, in Opere d'arte nelle chiese francescane. Conservazione, restauro e musealizzazione, a cura di M.C. Di Natale, Quaderni dell'Osservatorio per le Arti Decorative in Italia "Maria Accascina", Plumelia edizioni, Bagheria (Palermo) 2013, ISBN 978-88-98731-00-8, pp. 173-184.
  • P. Palazzotto, Argan e Giacomo Serpotta, in Argan e l’insegnamento universitario. Gli anni palermitani 1955-1959, atti del convegno nazionale di studi (Palermo, Palazzo Chiaromonte-Steri, 28 gennaio 2011), a cura di M.C. Di Natale e M. Guttilla, supplemento al n. 7 di “OADI – Rivista dell’Osservatorio per le Arti Decorative in Italia”, Plumelia edizioni, Bagheria (Palermo) 2013, ISBN 978-88-89876-53-4, pp. 128-136.
  • S. Grasso - G. Mendola - C. Scordato - V. Viola, Giacomo Serpotta. Gli oratori di San Mercurio e del Carminello a Palermo, Leonforte (EN), Euno Edizioni, 2014, ISBN 978-88-6859-015-4.
  • S. Grasso - G. Mendola - C. Scordato - V. Viola, Giacomo Serpotta. L’oratorio del Rosario in Santa Cita a Palermo, Leonforte (EN), Euno Edizioni, 2015, ISBN 978-88-6859-041-3.
  • S. Grasso - G. Mendola - C. Scordato - V. Viola, Giacomo Serpotta. L’oratorio del Rosario in San Domenico, Leonforte (EN), Euno Edizioni, 2015, ISBN 978-88-6859-080-2.
  • P. Palazzotto, Tradizione e rinnovamento nei primi apparati decorativi barocchi in stucco di Giacomo Serpotta a Palermo (1678-1700), in "Arredare il Sacro in Sicilia. Artisti, opere e committenti in Sicilia dal Medioevo al Contemporaneo", a cura di M.C. Di Natale e M. Vitella, Skira, Milano 2015, pp. 81-108.
  • P. Palazzotto, Giacomo Serpotta. Gli oratori di Palermo. Guida storico artistica, Kalòs, Palermo 2016
  • P. Palazzotto, Techinque and Inspiration in the work of Giacomo Serpotta Master of Ornament, in Res Literaria République des Savoirs (Usr 3608 du CNRS - Collège de France, Ens de la rue d'Ulm), Centre Jean Pépin (Umr 8230 du CNRS - Ens de la rue d'Ulm), Les Cahiers de l'Ornement, 1, a cura di P. Caye e F. Solinas, Roma, De Luca editore 2016, ISBN 978-88-6557-272-6, pp. 175-196
  • P. Palazzotto, Una cronistoria rivisitata: i preziosi stucchi sacri di Giacomo Serpotta a Palermo e il ruolo della committenza laica devota tra Sei e Settecento, in Artificia Siciliae. Arti decorative siciliane nel collezionismo europeo, a cura di M.C. Di Natale, Skira, Ginevra-Milano 2016, ISBN 978-88-572-3247-8, pp. 197-221
  • Gaspare Palermo, Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo, Volume I, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
  • Gaspare Palermo, Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo, Volume II, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
  • Gaspare Palermo, Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo, Volume III, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
  • Gaspare Palermo, Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo, Volume IV, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
  • Gaspare Palermo, Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo, Volume V, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
  • (IT) "Guida d'Italia" - "Sicilia", Touring Club Italiano. URL consultato il 17 aprile 2020.

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