Eurovision Song Contest 1984

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Eurovision Song Contest 1984
EdizioneXXIX (29ª)
PeriodoFinale
5 maggio 1984
SedeThéâtre Municipal, Lussemburgo, Bandiera del Lussemburgo Lussemburgo
PresentatoreDésirée Nosbusch
Emittente TVRTL in Eurovisione
Partecipanti19
RitiriBandiera della Grecia Grecia
Bandiera d'Israele Israele
RitorniBandiera dell'Irlanda Irlanda
VincitoreBandiera della Svezia Svezia (2º)
con la canzone:
Diggi-loo diggi-ley
SecondoBandiera dell'Irlanda Irlanda
TerzoBandiera della Spagna Spagna
Cronologia
19831985

Il ventinovesimo Eurovision Song Contest si tenne presso il Théâtre Municipal di Lussemburgo, capitale dell'omonimo Granducato, il 5 maggio 1984.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La Grecia si è ritirata su iniziativa di ERT (l'emittente televisiva greca) mentre Israele, a causa dello Yom HaZikaron, decise di non partecipare all'edizione del 1984. Inoltre era previsto il debutto dell'Islanda, ma a causa della mancanza di fondi il paese ha rinunciato.[1]

La Svezia ha vinto il concorso con l'allegra Diggi-loo diggi-ley, eseguita dagli Herreys.

La canzone della rappresentante irlandese, Linda Martin (che vincerà l'edizione del 1992) è stata scritta dal plurivincitore dell'ESC, Johnny Logan, sotto il suo vero nome: Seán Sherrard. L'Italia è rappresentata da Alice e Franco Battiato che, con il brano I Treni di Tozeur, arriveranno quinti.

Stati partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

     Stati partecipanti

     Paesi che hanno partecipato in passato ma non nel 1984

Stato Artista Brano Lingua Processo di selezione
Bandiera dell'Austria Austria Anita Einfach weg Tedesco Finale nazionale, 22 marzo 1984
Bandiera del Belgio Belgio Jacques Zegers Avanti la vie Francese Eurosong 1984, 2 marzo 1984
Bandiera di Cipro Cipro Andy Paul Anna Maria Lena Greco Finale nazionale
Bandiera della Danimarca Danimarca Hot Eyes Det' lige det Danese Dansk Melodi Grand Prix 1984, 18 febbraio 1984
Bandiera della Finlandia Finlandia Kirka Hengaillaan Finlandese Euroviisukarsinta 1984, 18 febbraio 1984
Bandiera della Francia Francia Annick Thoumazeau Autant d'amoureux que d'étoiles Francese Finale nazionale, 25 marzo 1984
Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest Mary Roos Aufrecht geh'n Tedesco Ein Lied für Luxemburg, 29 marzo 1984
Bandiera dell'Irlanda Irlanda Linda Martin Terminal 3 Inglese National Song Contest 1984, 31 marzo 1984
Bandiera dell'Italia Italia Alice & Franco Battiato I treni di Tozeur Italiano Interno
Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia Vlado & Isolda Ciao, amore Serbo-croato Jugovizija 1984, 23 marzo 1984
Bandiera del Lussemburgo Lussemburgo (organizzatore) Sophie Carle 100% d'amour Francese Interno
Bandiera della Norvegia Norvegia Dollie de Luxe Lenge leve livet Norvegese Melodi Grand Prix 1984, 7 aprile 1984
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Maribelle Ik hou van jou Olandese Nationaal Songfestival 1984, 14 marzo 1984
Bandiera del Portogallo Portogallo Maria Guinot Silêncio e tanta gente Portoghese Festival da Canção 1984, 7 marzo 1984
Bandiera del Regno Unito Regno Unito Belle and the Devotions Love Games Inglese A Song For Europe 1984, 4 aprile 1984
Bandiera della Spagna Spagna Bravo Lady, Lady Spagnolo Interno
Bandiera della Svezia Svezia Herreys Diggi-Loo Diggi-Ley Svedese Melodifestivalen 1984, 25 febbraio 1984
Bandiera della Svizzera Svizzera Rainy Day Welche Farbe hat der Sonnenschein? Tedesco Concours Eurovision 1984, 4 febbraio 1984
Bandiera della Turchia Turchia Beş Yıl Önce, On Yıl Sonra Halay Turco Finale nazionale, 25 febbraio 1984

Orchestra[modifica | modifica wikitesto]

Diretta dai maestri: Selçuk Basar (Turchia), Pierre Cao (Cipro e Germania), Jo Carlier (Belgio), John Coleman (Regno Unito), Mato Dosen (Jugoslavia), Eddy Guerin (Spagna), Curt-Eric Holmquist (Svezia), Noel Kelehan (Irlanda), Henrik Krogsgård (Danimarca), Sigurd Jansen (Norvegia), Pedro Osório (Portogallo), Richard Österreicher (Austria), Giusto Pio (Italia), François Rauber (Francia), Mario Robbiani (Svizzera), Ossi Runne (Finlandia), Pascal Stive (Lussemburgo) e Rogier van Otterloo (Paesi Bassi).

Classifica[modifica | modifica wikitesto]

Stato Cantante Canzone Punti[2] Posizione
1 Bandiera della Svezia Svezia Herreys Diggi-Loo Diggi-Ley 145 1
2 Bandiera del Lussemburgo Lussemburgo Sophie Carle 100% d'amour 39 10
3 Bandiera della Francia Francia Annick Thoumazeau Autant d'amoureux que d'étoiles 61 8
4 Bandiera della Spagna Spagna Bravo Lady, Lady 106 3
5 Bandiera della Norvegia Norvegia Dollie de Luxe Lenge leve livet 29 17
6 Bandiera del Regno Unito Regno Unito Belle and the Devotions Love Games 63 7
7 Bandiera di Cipro Cipro Andy Paul Anna Maria Lena 31 15
8 Bandiera del Belgio Belgio Jacques Zegers Avanti la vie 70 5
9 Bandiera dell'Irlanda Irlanda Linda Martin Terminal 3 137 2
10 Bandiera della Danimarca Danimarca Hot Eyes Det' lige det 101 4
11 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Maribelle Ik hou van jou 34 13
12 Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia Izolda & Vlado Ciao Amore 26 18
13 Bandiera dell'Austria Austria Anita Einfach weg 5 19
14 Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest Mary Roos Aufrecht geh'n 34 13
15 Bandiera della Turchia Turchia Beş Yıl Önce, On Yıl Sonra Halay 37 12
16 Bandiera della Finlandia Finlandia Kirka Hengaillaan 46 9
17 Bandiera della Svizzera Svizzera Rainy Day Welche Farbe hat der Sonnenschein? 30 16
18 Bandiera dell'Italia Italia Alice & Franco Battiato I treni di Tozeur 70 5
19 Bandiera del Portogallo Portogallo Maria Guinot Silêncio e tanta gente 38 11

12 punti

N. A Da
5 Bandiera della Svezia Svezia Austria, Cipro, Danimarca, Germania, Irlanda
4 Bandiera dell'Irlanda Irlanda Belgio, Italia, Svezia, Svizzera
2 Bandiera del Belgio Belgio Francia, Lussemburgo
2 Bandiera della Danimarca Danimarca Norvegia, Regno Unito
2 Bandiera dell'Italia Italia Spagna, Finlandia
2 Bandiera della Spagna Spagna Portogallo, Turchia
1 Bandiera di Cipro Cipro Jugoslavia
1 Bandiera della Francia Francia Paesi Bassi

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (IS) Landsbókasafn Íslands - Háskólabókasafn, Timarit.is, su timarit.is. URL consultato il 6 ottobre 2018.
  2. ^ (EN) 1984 - Diggiloo Thrush, su diggiloo.net. URL consultato il 6 ottobre 2018.

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