Bundesvision Song Contest

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Bundesvision Song Contest
LuogoBandiera della Germania Germania
Anni2005 - 2015
Frequenzaannuale
Fondato daStefan Raab
Generemusicale
OrganizzazioneProSieben
Sito ufficialetvtotal.prosieben.de/events/bundesvision-song-contest

Il Bundesvision Song Contest (abbreviato in BSC o BuViSoCo) è stato un festival e concorso musicale tedesco nato nel 2005 e basato sull'Eurovision Song Contest. È stato organizzato annualmente da ProSieben e Brainpool TV fino alla sua cancellazione nel 2015, anno dell'ultima edizione.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Bundesvision nacque nel 2005 su idea di Stefan Raab, rappresentante della Germania all'Eurovision Song Contest 2000, nonché uno dei capi delegazione del paese per la medesima manifestazione. Raab si basò sulla manifestazione europea al fine di promuovere la lingua tedesca, infatti ogni brano doveva presentare almeno il 50% del testo in tedesco; un richiamo al Eurovision Song Contest è ben evidente nel nome stesso della manifestazione, un'unione di Bundesrepublik (il nome ufficiale della Repubblica Federale di Germania) ed Eurovision (Festival musicale europeo da cui la manifestazione si ispira).[1]

Lo show è stato prodotto fino al 2015, anno della cancellazione del programma.[2]

Format[modifica | modifica wikitesto]

Il format è molto simile all'Eurovision Song Contest. Sono chiamati a partecipare tutti i sedici Stati federati della Germania (Bundesländer).

Ogni stato federato presenta un brano per la manifestazione, deve essere eseguito dal vivo e il vincitore veniva decretato esclusivamente dal televoto. Alle 10 canzoni preferite vengono assegnate 12 punti alla canzone che ha ricevuto più voti, 10 alla seconda, 8 alla terza e così via fino a 1 punto. una differenza rispetto all'Eurovision è che si può votare per il proprio stato: difatti la maggior parte degli stati si è autoassegnata il punteggio massimo.

Come accade all'Eurovision Song Contest, allo stato federato vincitore viene concesso il diritto di ospitare l'edizione successiva.

Partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stati federati della Germania.

Al concorso hanno debuttato tutti i 16 Bundesländer della Germania. Gli stati federati partecipanti sono stati:

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Anno Luogo Land vincitore Artista Brano
2005 König Pilsener Arena, Oberhausen,   Renania Settentrionale-Vestfalia   Assia Juli Geile Zeit
2006 Mittelhessen-Arena, Wetzlar,   Assia   Berlino Seeed Ding
2007 Tempodrom,   Berlino   Bassa Sassonia Oomph! feat. Marta Jandová Träumst du?
2008 TUI Arena, Hannover,   Bassa Sassonia   Brandeburgo Subway to Sally Auf Kiel
2009 Metropolis-Halle, Potsdam,   Brandeburgo   Berlino Peter Fox Schwarz zu blau
2010 Max-Schmeling-Halle,   Berlino Renania Settentrionale-Vestfalia Unheilig Unter deiner Flagge
2011 Lanxess Arena, Colonia,   Renania Settentrionale-Vestfalia   Berlino Tim Bendzko Wenn Worte meine Sprache wären
2012 Max-Schmeling-Halle,   Berlino   Baden-Württemberg Xavas Schau nicht mehr zurück
2013 SAP Arena, Mannheim,   Baden-Württemberg   Bassa Sassonia Bosse So oder so
2014 Lokhalle, Gottinga,   Bassa Sassonia   Brema Revolverheld Lass uns gehen
2015 ÖVB Arena, Brema,   Brema   Renania-Palatinato Mark Forster Bauch und Kopf

Albo d'oro[modifica | modifica wikitesto]

La mappa mostra il numero di vittorie per stato federale.

Ad oggi, lo stato federato detentore del record per il maggior numero di vittorie è Berlino (3).

N° vittorie Stato federato Anni
3 Berlino 2006-2009-2011
2 Bassa Sassonia 2007-2013
1 Assia 2005
Brandeburgo 2008
Renania Settentrionale-Vestfalia 2010
Baden-Württemberg 2012
Brema 2014
Renania-Palatinato 2015

Record e curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Bundesvision Songcontest, su fernsehserien.de. URL consultato il 17 giugno 2020.
  2. ^ (DE) Glenn Riedmeier, ProSieben verzichtet auf "Bundesvision Song Contest", su wunschliste.de, 9 luglio 2016. URL consultato il 17 giugno 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]