Arlene Dahl

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Arlene Dahl

Arlene Carol Dahl (Minneapolis, 11 agosto 1925New York, 29 novembre 2021[1]) è stata un'attrice e modella statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di origini norvegesi, Arlene Dahl nacque a Minneapolis da Idelle Swan e Rudolph S. Dahl, dirigente della Ford. Incoraggiata dalla madre, appassionata di teatro, la Dahl iniziò presto a prendere lezioni di recitazione e di danza, partecipando a rappresentazioni amatoriali scolastiche. Durante gli studi superiori presso la Washburn High School, continuò a recitare con compagnie locali e lavorò come modella pubblicitaria, prima di iscriversi per un breve periodo all'Università del Minnesota.

Eletta Rheingold Beer Girl del 1946, Arlene Dahl iniziò la carriera cinematografica l'anno successivo con un piccolo ruolo non accreditato nella commedia Vita col padre (1947), interpretato da William Powell ed Elizabeth Taylor. Sotto contratto con la MGM, la Dahl si affermò nei generi più disparati come la commedia Un sudista del Nord (1948), accanto a Red Skelton, il poliziesco La mano deforme (1949), al fianco di Van Johnson, il thriller in costume Il regno del terrore (1949) e il musical Tre piccole parole (1950), biografia dei compositori Bert Kalmar e Harry Ruby.

Con la sua elegante figura, la splendida carnagione e la fiammeggiante capigliatura ramata, l'attrice sembrava nata per il Technicolor[2] e si distinse tra le più belle star di Hollywood del periodo, raggiungendo l'apice della carriera nella prima metà degli anni cinquanta, recitando al fianco dei più popolari divi dell'epoca. Fu protagonista anche di due western, L'imboscata (1950) con Robert Taylor e John Hodiak, e La carovana maledetta (1950) con Joel McCrea e Barry Sullivan, per poi specializzarsi in film d'avventura in costume e di ambientazione esotica come L’oro dei Caraibi (1952) con John Payne, La legione del Sahara (1953) con Alan Ladd, Giamaica (1953) con Ray Milland e Sangaree (1953), accanto a Fernando Lamas, con cui recitò nuovamente ne Il diamante del re (1953) e che sposò nel 1954.

Nella seconda metà del decennio, l'attrice si allontanò progressivamente dal cinema per dedicarsi anche a show per il piccolo schermo come il quiz What's My Line?. Interpretò ancora due film polizieschi in Inghilterra, Amare per uccidere (1956) di Ken Hughes, con Herbert Marshall e Philip Carey, e Indagine pericolosa (1957) di Sidney Gilliat, accanto a Jack Hawkins e Dennis Price; ritornò in America per Viaggio al centro della terra (1959) di Henry Levin, trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Jules Verne, in cui apparve al fianco di Pat Boone e James Mason, cui fecero seguito pochi film, tra cui la commedia Ho sposato 40 milioni di donne (1964) di Curtis Bernhardt e il western Bruciatelo vivo! (1969) di Nathan Juran.

Durante gli anni sessanta e settanta comparve sporadicamente sul grande schermo e in televisione, dedicandosi prevalentemente agli affari e alla Arlene Dahl Enterprises, marchio di lingerie e cosmetica da lei fondato, e all'astrologia. Riconquistò una certa popolarità sul piccolo schermo all'inizio degli anni ottanta, partecipando a serie come Fantasilandia (1981), Una vita da vivere (1981-1984), in cui ricoprì il ruolo di Lucinda Schenck Wilson, e Love Boat, di cui interpretò quattro episodi tra il 1979 e il 1987. Negli anni novanta partecipò a due episodi del serial poliziesco Renegade (1995-1997), a fianco del figlio Lorenzo, protagonista della serie nel ruolo di Reno Raines.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Diva dalla movimentata vita privata, Arlene Dahl ebbe sei mariti. Si sposò la prima volta nel 1951 con l'attore Lex Barker, celebre Tarzan dello schermo, da cui divorziò l'anno successivo. Nel 1954 sposò l'attore di origine argentina Fernando Lamas, uno dei più famosi latin lover dello schermo, da cui nel 1958 ebbe un unico figlio, Lorenzo Lamas, divenuto celebre attore televisivo. Fu un'unione molto pubblicizzata e seguita dalla stampa rosa specializzata, con una separazione pubblica, una successiva riconciliazione[3], e la conclusione con il divorzio nel 1960. Successivamente l'attrice si sposò altre quattro volte: con Christian R. Holmes (1960-1964), da cui ebbe la figlia Christina (nata nel 1961), con Alexis Lichine (1964-1969), con Rounsevelle W. Schaum (1969-1976), da cui ebbe il figlio Rousevelle Andreas (nato nel 1970), e infine con Marc Rosen, sposato nel 1984. Fra i vari matrimoni intrattenne anche relazioni sentimentali con gli attori Ron Randell (con il quale progettò di sposarsi nel 1952), Robert Ryan, Red Buttons, George Nader e Guy Madison.

Ha diviso il proprio tempo tra le sue due residenze, una in Florida, a West Palm Beach, e l'altra a New York, città dove è morta il 29 novembre 2021 all'età di 96 anni.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Per il suo contributo all'industria del cinema, Arlene Dahl ha una stella sulla Hollywood Walk of Fame al 1624 Vine Street.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Apparizioni in film e documentari[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Pat Saperstein, Arlene Dahl, Actress in ‘One Life to Live,’ ‘Journey to the Center of the Earth,’ Dies at 96, in Variety, 29 novembre 2021.
  2. ^ Marilyn Henry e Ron DeSourdis, The films of Alan Ladd, The Citadel Press, 1981, pag. 169
  3. ^ Victoria Thomas, Hollywood's Latin Lovers, Angel City Press Inc., 1998, pag. 82

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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