Arcidiocesi di Tolosa

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Arcidiocesi di Tolosa
Archidioecesis Tolosana
Chiesa latina
 
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
Diocesi suffraganee
Albi, Auch, Cahors, Montauban, Pamiers, Rodez, Tarbes e Lourdes
 
Arcivescovo metropolitaGuy André Marie de Kérimel, Comm. l'Emm.
AusiliariJean-Pierre Batut[1]
Arcivescovi emeritiEmile Marcus, P.S.S.,
Robert Jean Louis Le Gall, O.S.B.
Presbiteri227, di cui 141 secolari e 86 regolari
3.708 battezzati per presbitero
Religiosi164 uomini, 269 donne
Diaconi38 permanenti
 
Abitanti1.390.000
Battezzati841.870 (60,6% del totale)
StatoFrancia
Superficie6.372 km²
Parrocchie602 (5 zone pastorali, divise in 28 vicariati)
 
ErezioneIII secolo
Ritoromano
CattedraleSanto Stefano
IndirizzoB.P. 7208, 24 rue Perchepinte, 31073 Toulouse CEDEX 7, France
Sito webtoulouse.catholique.fr
Dati dall'Annuario pontificio 2021 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Francia
Interno dell'ex cattedrale di Nostra Signora a Saint-Bertrand-de-Comminges
L'ex cattedrale della Natività della Vergine a Rieux-Volvestre
Mappa dell'arcidiocesi di Tolosa prima della rivoluzione francese.

L'arcidiocesi di Tolosa (in latino: Archidioecesis Tolosana) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Francia. Nel 2020 contava 841.870 battezzati su 1.390.000 abitanti. È retta dall'arcivescovo Guy André Marie de Kérimel, Comm. l'Emm.

Dal 1935 agli arcivescovi di Tolosa è concesso di portare il titolo di "vescovi di Comminges e di Rieux" (Convenarum et Rivensis).

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi comprende il dipartimento francese dell'Alta Garonna.

Sede arcivescovile è la città di Tolosa, dove si trova la cattedrale di Santo Stefano. Nell'arcidiocesi sorgono due chiese ex cattedrali: la chiesa di Nostra Signora a Saint-Bertrand-de-Comminges e la chiesa della Natività della Vergine a Rieux-Volvestre. Il territorio ospita anche 3 basiliche minori: le basiliche di Saint-Sernin e di Notre-Dame de la Daurade a Tolosa, e la basilica di Santa Germana a Pibrac.

Parrocchie e zone pastorali[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi si estende su 6.372 km² ed è suddivisa in 602 parrocchie. Dal 2008 le parrocchie sono state raggruppate in 87 ensembles paroissiaux (unità pastorali), suddivise in 5 zone pastorali e 28 decanati:

  1. zona pastorale di Tolosa: 14 decanati;
  2. zona pastorale Le Comminges: 5 decanati;
  3. zona pastorale Le Lauragais: 2 decanati;
  4. zona pastorale rurale centro: 4 decanati;
  5. zona pastorale rurale nord: 3 decanati.

Provincia ecclesiastica[modifica | modifica wikitesto]

La provincia ecclesiastica di Tolosa comprende le seguenti circoscrizioni ecclesiastiche:

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi di Tolosa fu eretta verso la metà del III secolo ad opera di san Saturnino, che evangelizzò la regione. Le scoperte archeologiche ed epigrafiche attestano con certezza la presenza di una consistente comunità cristiana nel tolosano nel IV secolo. Tra i primi vescovi si distinse in particolare il vescovo Rodanio, che nel concilio di Béziers del 356 rifiutò di sottomettersi all'arianesimo sostenuto dall'imperatore Costanzo II e per questo venne esiliato in Frigia assieme a Ilario di Poitiers.

Tolosa faceva parte della Gallia Narbonense I e la sua diocesi era suffraganea dell'arcidiocesi di Narbona. Nel 507, dopo che Clodoveo I ebbe conquistata la città, la diocesi entrò a far parte della provincia ecclesiastica di Bourges in quanto Narbona era rimasta sotto il dominio dei Visigoti. Dall'VIII secolo, quando anche la Settimania entrò nel regno dei Franchi, Tolosa ritornò alla primitiva provincia ecclesiastica.

Fra l'XI e il XIII secolo nella diocesi imperversò l'eresia catara, che fu combattuta strenuamente con l'indizione di una crociata. Papa Gregorio IX, per fronteggiare ulteriormente il movimento cataro, istituì a Tolosa il tribunale dell'inquisizione, che fu attivo fino al 1255, e creò una università, lo Studium generale.

Il 23 luglio 1295 Tolosa cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Pamiers.

Agli inizi del XIV secolo Pierre de La Chapelle-Taillefert fu il primo vescovo ad essere creato cardinale; nei secoli seguenti Tolosa sarà spesso sede cardinalizia.

L'11 luglio 1317 la sede di Tolosa fu elevata al rango di arcidiocesi metropolitana con la bolla Salvator noster di papa Giovanni XXII e contestualmente cedette altre porzioni di territorio a vantaggio dell'erezione di quattro diocesi: Montauban, Saint-Papoul, Lombez e Rieux. Il 26 settembre dello stesso anno furono erette altre due diocesi con territorio dismembrato da quello di Tolosa: la diocesi di Lavaur e la diocesi di Mirepoix.[2]

Il protestantesimo apparve a Tolosa nel 1532, veicolato da studenti stranieri. Nel 1550 il cardinal Coligny, arcivescovo della città, si dimise per abbracciare la Riforma, quattordici anni dopo si sposò. Frattanto nel 1563 i cattolici si erano riuniti in una lega per difendere le prerogative del cattolicesimo, ottenendo il dominio della città dal 1586 al 1595. Il re Enrico IV sarà riconosciuto soltanto nel 1596.

In seguito al concordato con la bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre 1801 l'arcidiocesi modificò i suoi confini per adattarsi ai dipartimenti dell'Alta Garonna e dell'Ariège, includendo quindi il territorio delle diocesi di Couserans, di Pamiers e di Rieux, nonché parte del territorio delle diocesi di Comminges, di Lectoure, di Lombez, di Mirepoix, di Montauban e di Saint-Papoul.

Furono soppresse tutte le diocesi menzionate, mentre quella di Pamiers fu ristabilita il 6 ottobre 1822, ricavandone il territorio dall'arcidiocesi di Tolosa. Gli arcivescovi di Tolosa ebbero in quella data il privilegio di aggiungere al proprio titolo quello degli arcivescovi di Narbona.

Il 19 gennaio 1935 furono riconosciuti agli arcivescovi di Tolosa anche i titoli delle diocesi di Comminges e di Rieux, sedi soppresse che ricadevano nel territorio arcivescovile.

L'8 dicembre 2002, con la riorganizzazione delle circoscrizioni ecclesiastiche francesi, la metropolia di Tolosa perse la diocesi di Carcassonne, mentre si ingrandì acquisendo le antiche metropolie di Albi e di Auch, con le loro suffraganee.

Il 14 giugno 2006 il titolo di Narbona è stato trasferito ai vescovi di Carcassonne, nel cui territorio sorge l'antica sede metropolitana.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi nel 2020 su una popolazione di 1.390.000 persone contava 841.870 battezzati, corrispondenti al 60,6% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 451.200 458.647 98,4 591 431 160 763 160 1.280 575
1969 600.000 686.760 87,4 639 401 238 938 439 1.492 192
1980 688.000 802.800 85,7 515 345 170 1.335 2 314 1.055 628
1990 771.703 892.503 86,5 415 277 138 1.859 11 322 832 632
1999 880.000 1.029.000 85,5 396 238 158 2.222 15 341 672 633
2000 880.000 1.047.000 84,0 382 241 141 2.303 17 269 680 633
2001 879.000 1.047.000 84,0 367 228 139 2.395 18 311 634 633
2002 866.667 1.047.000 82,8 366 231 135 2.367 17 305 509 633
2003 722.430 1.047.000 69,0 368 233 135 1.963 19 267 610 633
2004 722.420 1.047.000 69,0 357 224 133 2.023 18 266 507 633
2006 743.160 1.126.000 66,0 384 223 161 1.935 18 281 487 629
2010 763.000 1.200.000 63,6 305 203 102 2.501 23 215 424 630
2014 788.600 1.260.226 62,6 249 161 88 3.167 29 470 71 628
2017 798.900 1.317.668 60,6 235 145 90 3.399 32 195 352 604
2020 841.870 1.390.000 60,6 227 141 86 3.708 38 164 269 602

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vescovo titolare di Maillezais.
  2. ^ Louis Caillet, La papauté d'Avignon et l'Eglise de France, 1975, p. 112.
  3. ^ Menzionato come vescovo di Eauze dalle fonti medievali. Gli autori si dividono sull'appartenenza di questo vescovo: per Gallia christiana e Duchesne appartiene alla sede di Eauze; per Cabau e l'Histoire générale de Languedoc fu vescovo di Tolosa.
  4. ^ Deceduto prima del 360.
  5. ^ Muore il 14 maggio 671 (o 678). Cfr. Gams.
  6. ^ Ordinato a Roma da papa Bonifacio VIII, muore a Orvieto senza prendere possesso della sua sede.
  7. ^ Deceduto l'8 marzo 1475 (Gams).
  8. ^ Lorenzo Cardella, Memorie storiche de' cardinali della Santa Romana Chiesa. vol. IV, Roma 1793, p. 204. Eubel non menziona questo cardinale nella cronotassi di Tolosa, ma tuttavia accenna alla sua amministrazione apostolica tolosana nella pagina relativa ai cardinali (Hierarchia catholica, III, p. 25, nº 24).
  9. ^ Nominato dal re francese il 15 agosto 1687, fu confermato dalla Santa Sede solo 5 anni più tardi.
  10. ^ Il 21 marzo 1763 fu nominato arcivescovo di Narbona.
  11. ^ Il 10 marzo 1788 fu nominato arcivescovo di Sens.
  12. ^ Nominato arcivescovo titolare di Torri di Numidia.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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