Un Natale da cani

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Un Natale da cani

Il finale del primo episodio
Titolo originaleSimpsons Roasting on an Open Fire
SerieI Simpson
Stagione1
Episodio n.01
Trasmissione originale17 dicembre 1989
Trasmissione italiana24 dicembre 1991
Interpreti e personaggi
In originale:

In italiano:

Guest star
Hank Azaria[1] nel ruolo di Boe Szyslak, Jo Ann Harris, Pamela Hayden[1] nel ruolo di Milhouse Van Houten
RegistaDavid Silverman
SceneggiatoreMimi Pond
Produzione n.7G08
Cronologia
Ep. precedenteEp. successivo
Bart, il genio

Un Natale da cani (Simpsons Roasting on an Open Fire o The Simpsons Christmas Special) è il primo episodio della sitcom animata statunitense de I Simpson, nonché il primo special natalizio.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

È Natale a casa Simpson e si va incontro ad alcuni problemi: Bart decide di tatuarsi, nonostante il divieto dei genitori. Quando viene scoperto, Marge si ritrova costretta a spendere, per la rimozione, tutti i risparmi messi da parte per i regali di Natale, confidando vanamente nella tredicesima di Homer: il signor Burns annuncia infatti che verrà negata la tredicesima a tutti i dipendenti della centrale nucleare. Homer si ritrova così senza soldi per i regali (a Marge comprerà una confezione di collant da 6, a Bart dei block notes e a Maggie una bistecca giocattolo per cani) né tantomeno per l'albero di Natale, che infatti ruberà.

Nel vano tentativo di ovviare al problema, Homer trova un secondo lavoro come Babbo Natale in un centro commerciale, dove guadagna 13 dollari. Sconsolato, si fa convincere dall'amico Barney Gumble, con l'insistenza di Bart, a giocare i pochi dollari guadagnati al cinodromo, decidendo all'ultimo di puntare su un cane chiamato Piccolo aiutante di Babbo Natale. Il cane arriva ultimo (anzi, non arriva affatto al traguardo) e Homer perde così i pochi soldi rimasti. Mentre lascia il cinodromo con Bart si ritrova tra le braccia Piccolo Aiutante di Babbo Natale cacciato via a pedate dal padrone dopo l'ennesima figuraccia. Bart insiste per tenerlo e portarlo a casa e Homer non riesce a negargli questo regalo.

L'episodio si conclude con la felicità dell'ingresso del nuovo arrivato in famiglia e del festeggiamento del Natale con il nonno, Patty e Selma a casa Simpson.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

La Fox era estremamente riluttante a trasmettere la serie, in quanto non credeva potesse reggere la durata di un normale episodio di venti minuti o di mezz'ora.[2] Proposero agli autori di produrre tre corti da sette minuti ciascuno e quattro speciali, per vedere le reazioni del pubblico e farli abituare alla lunghezza dello show (anche se il vero problema, secondo gli ideatori, era quello di rendere plausibili e ben voluti dei personaggi così grotteschi).[2]

Alla fine, però, vista l'insistenza degli ideatori, la Fox chiese tredici episodi dalla durata di trenta minuti.[2] La serie sarebbe dovuta iniziare nell'autunno del 1989, ma a causa di problemi e ritardi dovuti all'animazione del primo episodio previsto, Sola, senza amore, la serie iniziò il 17 dicembre 1989, con questo speciale natalizio. Sola, senza amore, invece, venne trasmesso alla fine della stagione, come ultimo episodio.[2]

David Silverman diresse l'episodio (e creò lo standard visivo degli occhi dei Simpson: la pupilla doveva essere 1/7 rispetto all'intero occhio), mentre Rich Moore fece i layout e creò il design di Ned Flanders. Molte scene, comunque, vennero ripulite e raffinate da Eric Stefani, fratello di Gwen Stefani (che molti, all'epoca, scambiarono per la sorella di Groening stesso).[2] Per colpa dell'utilizzo di foglio acetati, spessi e con molti strati, erano visibili molte macchie e aloni, causate dallo sovrapposizione dei vari strati.[2]

L'episodio si distacca notevolmente da quello che saranno le puntate future: oltre all'acerbo design dei personaggi ha, infatti, un ritmo più lento e una storia più semplice e alcuni dei filoni narrativi verranno poi abbandonati, come la grave situazione economica della famiglia. Il nome di Barney, l'alcolizzato amico di Homer, è una citazione da Barney Rubble, compagno di Fred Flintstone. Originariamente, Groening voleva che i due fossero vicini di casa, quasi per rimarcare il riferimento alla serie animata.[2]

La puntata venne trasmessa per prima, senza però la consueta scena d'apertura, che fu aggiunta nel secondo episodio, quando a Groening venne l'idea di una lunga sequenza iniziale usando meno animazione.[2]

Citazioni e riferimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Nell'episodio è presente anche una parodia di Goldfinger.
  • Bart, durante la puntata, fa riferimento ai Puffi, a Batman, a Peter Pan e a Charlie Brown.
  • La recita dei Babbo Natale da tutto il mondo è basata su una esperienza di Matt Groening in seconda elementare, dove dovette fare una ricerca sul Natale festeggiato in Russia, visto che i suoi nonni erano russi. La maestra, però, lo fermò:

«Mi dissero che, essendo un paese comunista, il Natale non esisteva[2]»

Premi e accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

L'episodio è stato nominato per due Emmy 1990: Miglior programma animato (premio poi vinto da Nati per essere sfrenati) e Miglior montaggio per una miniserie o per uno speciale, in quanto la puntata è da considerarsi uno speciale natalizio.

Questo speciale, detiene un punteggio di 8.1 sull'IMDB e una media di 8.6 sul sito TV.com.[3] L'episodio ha anche sollevato, involontariamente, il problema dell'abbandono dei cani e fu applaudito da diversi enti.[2] Infine, lo show fu innovativo non solo per i temi trattati e per il target al quale si riferiva, ma anche perché era il primo, dopo molti anni, ad andare in onda in prima serata. Questo, comunque, creò molti problemi con i censori della Fox, che, all'epoca, censurarono parole come "inguine", "chiappa" e alcune situazioni che oggi sarebbero passate senza problemi.[2]

Tra i primi fan della serie è presente anche Steven Spielberg.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Poi divenuto presenza fissa nello show.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l Dal commento audio dell'episodio di Matt Groening, James L. Brooks e David Silverman dal cofanetto DVD della prima stagione della serie.
  3. ^ Pagina dell'episodio visibile qui Archiviato il 9 settembre 2009 in Internet Archive., ultimo accesso il 28 agosto 2007.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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