Super Rugby 2018

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Super Rugby 2018
Logo della competizione
Competizione Super Rugby
Sport Rugby a 15
Edizione 23ª
Organizzatore SANZAAR
Date dal 17 febbraio
al 4 agosto 2018
Luogo Bandiera dell'Argentina Argentina
Bandiera dell'Australia Australia
Bandiera del Giappone Giappone
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda
Bandiera del Sudafrica Sudafrica
Formula Conference + play-off
Sede finale AMI Stadium (Christchurch)
Sito web super.rugby
Risultati
Vincitore Crusaders
(9º titolo)
Secondo Lions
Statistiche
Miglior marcatore Bandiera dell'Australia Bernard Foley (223)
Record mete Bandiera della Nuova Zelanda Ben Lam (16)
Cronologia della competizione
2017 2019

Il Super Rugby 2018 è la 23ª edizione del Super Rugby SANZAAR, torneo professionistico annuale di rugby a 15 tra squadre di club delle federazioni australiana, neozelandese, sudafricana, argentina e giapponese.

Formato[modifica | modifica wikitesto]

In questa edizione, dopo il taglio di Southern Kings, Cheetahs e Western Force dalla competizione, si torna al formato adottato tra il 2011 e il 2015, con una formula che prevede che ogni squadra incontri tutte quelle del suo girone due volte (andata e ritorno), quattro squadre di un girone in casa propria e altre quattro del terzo fuori casa, per un totale di 16 incontri più due bye corrispondenti a 8 punti in classifica. Le squadre saranno suddivise in tre gironi, quello sudafricano, quello australiano e quello neozelandese. A qualificarsi ai playoff sono però otto squadre, come nelle due edizioni precedenti. Le otto qualificate saranno le vincitrici delle tre conferences e le altre cinque squadre con più punti nella classifica generale, indipendentemente dalla conference di appartenenza. I giapponesi Sunwolves saranno aggregati alla conference australiana, mentre i Jaguares argentini saranno inseriti in quella sudafricana. I vincitori delle tre conferences e la migliore wild-card ospiteranno i quarti di finale, mentre semifinali e finale saranno ospitate dalle squadre col seeding più basso.

Squadre partecipanti e ambiti territoriali[modifica | modifica wikitesto]

Paese Squadra Sede Area
Conference Australia
Australia Brumbies Canberra Territorio della Capitale Australiana
Rebels Melbourne Stato di Victoria
Reds Brisbane Stato del Queensland
Waratahs Sydney Stato del Nuovo Galles del Sud
Giappone Sunwolves Tokyo, Singapore Giappone, Asia orientale
Conference Nuova Zelanda
Nuova Zelanda Blues Auckland Penisola di Northland e la regione di Auckland centrale e settentrionale
Chiefs Hamilton Distretti di Hamilton, Tauranga e Rotorua
Crusaders Christchurch Regione di Canterbury
Highlanders Dunedin Distretto di Otago e Southland
Hurricanes Wellington Wellington, Palmerston North e Napier
Conference Sud Africa
Sudafrica
Bulls Pretoria East Rand, Limpopo
Lions Johannesburg Mpumalanga, Provincia del Nordovest
Sharks Durban KwaZulu-Natal
Stormers Città del Capo Cape Winelands, West Coast
Argentina Jaguares Buenos Aires Argentina

Avvenimenti[modifica | modifica wikitesto]

Regular season[modifica | modifica wikitesto]

Australia[modifica | modifica wikitesto]

Il rugby australiano vive una fase disastrosa. Il taglio della Western Force è stato visto come un male necessario per rendere di nuovo le franchigie superstiti competitive. I Brumbies sono ancora una volta considerati i favoriti, mentre i Sunwolves, salvati dal taglio per meri motivi economici, traslocano dalla conference sudafricana risparmiando migliaia di chilometri di viaggio.

La prima giornata (ufficialmente la seconda) vede i Brumbies vincere fin troppo faticosamente contro la franchigia giapponese, mentre i Waratahs ottengono una vittoria all'ultimo respiro a Newlands. La sorpresa di giornata viene da Melbourne, dove i padroni di casa, arricchitisi di molti giocatori ex Force, demoliscono i Reds, in quattordici per quasi tutto l'incontro, portando a casa anche il punto bonus.

In seguito i Rebels si troveranno clamorosamente primi a punteggio pieno alla fine della quarta giornata, complice un calendario semplice (dopo i citati Reds, Sunwolves e Brumbies), mentre i Waratahs partono in modo convincente trovando vittorie importanti come quella proprio sulla franchigia del Victoria alla quinta giornata, con un perentorio 51-27. I Brumbies faticano, ottenendo solo tre vittorie nelle prime dodici giornate, e Reds e Rebels subiscono un'involuzione nelle settimane successive alla sesta, crollando in classifica complici anche brutte sconfitte in trasferta. I Sunwolves ottengono nove sconfitte consecutive a inizio stagione, collezionando a malapena due punti in dodici settimane, e sono per il terzo anno su tre partecipazioni destinati a essere fanalino di coda dell'intero torneo. I Waratahs approfittano della crisi dei Rebels portandosi in vetta alla conference alla nona giornata battendo i Reds, ma dopo si fermano, restando primi solo per le contemporanee sconfitte delle concorrenti.

Non si risolve il problema degli scontri diretti con le franchigie neozelandesi, che non hanno problemi a battere le squadre aussie in tutti gli incontri fino alla tredicesima giornata. Emblematico è a tal senso il 21-24 incassato dai Waratahs, squadra più in forma della terra dei canguri, in casa contro i Blues, ultimi in Nuova Zelanda. Il vento sta però per cambiare, e se ne hanno cenni alla tredicesima giornata, quando i 'Tahs dopo mezz'ora stanno sullo 0-29 contro i Crusaders a Christchurch, ma poi crollano perdendo 31-29. La settimana dopo si apre coi Reds sconfitti a Wellington, ma questa sarà l'ultima sconfitta della serie. Il giorno dopo i Waratahs battono con un perentorio 41-12 gli Highlanders, in una partita condizionata dal cartellino rosso al diciottesimo per Nabura per un calcio in faccia a un avversario, chiudendo una serie di 40 sconfitte consecutive che durava dalla vittoria sempre dei Waratahs coi Chiefs nella quattordicesima giornata del torneo di due anni prima.

I Brumbies intanto perdono ancora contro Rebels e Lions, uscendo dal discorso play-off, così come i Reds, in caduta libera e sconfitti da Sunwolves (di 35 punti), Hurricanes, Highlanders e Waratahs, discorso play-off ora limitato a Waratahs e Rebels, i primi assenti dal 2015, gli altri alla ricerca della prima storica qualificazione. Una delle due è sicura del posto vincendo la conference, l'altra se la gioca con gli Sharks per l'ottavo posto, con lo scontro diretto in programma al rientro dalla pausa nazionali. Sarà la squadra del Nuovo Galles del Sud a vincere la fondamentale sfida, col punteggio di 31-26, mentre i Brumbies, non ancora condannati dalla matematica, ottengono una vittoria di prestigio contro gli Hurricanes, ricucendo il gap con l'ottavo posto a sei lunghezze, a due giornate dal termine, ma la loro sconfitta contro i Chiefs la settimana dopo renderà tutto vano. Si arriva così all'ultima giornata coi Waratahs già vincitori della conference e alla ricerca del seeding numero 2 contro la migliore squadra della conference sudafricana e i Rebels alla ricerca dell'ultimo posto disponibile per la post-season, mentre i Brumbies hanno bisogno di vincere e sperare in una combinazione favorevole dagli altri campi. I Rebels perdono con bonus al Forsyth Barr, rendendo così vana la vittoria del team della capitale a Sydney, ma il posto play-off andrà agli Sharks, che sopravanzano all'ultimo la franchigia del Victoria battendo i Giaguari. La sconfitta dei Waratahs li fa superare dai Lions, che otterrebbero così un'eventuale semifinale casalinga e lasciano agli australiani l'ostico quarto di finale contro gli Highlanders.

Nuova Zelanda[modifica | modifica wikitesto]

Le cinque franchigie neozelandesi, vincitrici degli ultimi tre titoli e sempre almeno in finale dal 2011, sono in un momento d'oro. I Crusaders campioni in carica si affidano a una squadra quasi identica a quella che ha vinto il titolo l'anno precedente, nell'ultima stagione in rosso-nero di Wyatt Crockett, gli Highlanders perdono Banks trasferitosi in Italia e Fekitoa passato a Tolone, cedendo agli Hurricanes Evans. I Blues in cerca di un posto ai play-off salutano il pilone Charlie Faumina dopo nove anni, mentre in casa Chiefs una piccola rivoluzione porta tanti importanti addii, come quelli di Cruden (a Montpellier) e Lowe (direzione Leinster). I favoriti per la vetta della conference sono Crusaders e Hurricanes, con Chiefs e Highlanders in seconda fila.

La prima giornata (ufficialmente la seconda) vede i Crusaders ottenere una vittoria casalinga con bonus coi Chiefs al termine di una partita comunque sofferta, mentre gli Highlanders superano i Blues in un match spettacolare. La sorpresa viene invece dall'inatteso crollo degli uomini in giallo-nero guidati dai fratelli Barrett a Pretoria contro i Bulls. Gli Hurricanes vinceranno però le dieci partite successive, compresi i derby con Crusaders, Highlanders e Chiefs, coi gialloneri trascinati da Ben Lam, esploso in questa stagione. I Crusaders, dopo un inizio difficile condito da due sconfitte nelle prime tre partite, si rialzano e vincono le partite successive tra Australia, Sudafrica e Argentina, prima di sconfiggere i Waratahs stabilendo un nuovo record rimontando da uno svantaggio di 29 punti. Anche Chiefs e Highlanders ingranano un buon ruolino di marcia, restando in corsa per la vetta della classifica, mentre i Blues sono, anche quest'anno, sempre più lontani dalle posizioni di vertice. Si allontanano però entrambe alla dodicesima giornata, crollando la prima in casa con gli Jaguares, i secondi a Durban. Crusaders e Hurricanes superano invece prima Rebels e Lions, poi Blues e Waratahs e Reds e Blues, arrivando all' importantissimo scontro diretto di Christchurch coi rosso-neri davanti di un punto, ma con una partita giocata in più.

Saranno i campioni in carica a vincere la sfida, con un importantissimo 24-13 forse perfino riduttivo, frutto di tre mete contro l'unica dei gialloneri, annullando il meta-men del torneo Ben Lam. Si arriva così all'ultima giornata prima della pausa per i test delle nazionali, con due partite fondamentali per la corsa alla vetta della conference e per il quinto posto nella classifica complessiva. A Dunedin Naholo e compagni spengono le speranze di un primo posto dei fratelli Barrett con un perentorio 30-14 e confermando il fortino del Forsyth Barr, arrivando a 12 vittorie casalinghe consecutive e insediando la possibilità di ottenere una semifinale casalinga proprio dei gialloneri,[1] mentre i Crusaders volano sconfiggendo il giorno seguente i Chiefs a domicilio, ottenendo la loro decima vittoria consecutiva per 20-34, con un risultato in bilico fino a tre minuti dalla fine.[2] I Blues nel frattempo perdono contro i Rebels, languendo al penultimo posto. Si arriva così alla pausa per i test internazionali.

Si riprende coi Crusaders che, anche senza giocare, sono quasi aritmeticamente sicuri del primo posto finale nella regular season, grazie al crollo dei ragazzi di Wellington in quel di Canberra. La squadra guidata da Chris Boyd, alla terza sconfitta consecutiva, è ora incalzata dai Chiefs, che hanno battuto gli Highlanders a Suva, adesso a -4, e dagli stessi Highlanders, a -5, per ottenere un quarto di finale in casa. La penultima giornata vede il consolidarsi delle posizioni, con Crusaders, Hurricanes e Chiefs vincenti e gli Highlanders sconfitti proprio dai Crusaders, nella partita che vede Wyatt Crockett essere il primo a varcare la soglia delle 200 presenze nel torneo, tutte con la maglia rossonera. Nell'ultima giornata i Chiefs battono gli Hurricanes, ma con un punteggio che permette ai rivali di restare a Wellington, almeno per il quarto di finale. I Crusaders chiudono con ancora una vittoria, nell'ultima partita con la maglia dei Blues per Jerome Kaino, così come gli Highlanders.

Sudafrica[modifica | modifica wikitesto]

Le quattro franchigie sudafricane e i Jaguares vivono momenti diversi. I Lions sono i favoriti, e partono con l'obiettivo di raggiungere la terza finale in tre anni e con ambizioni di vittoria finale. Gli Sharks e i Bulls si presentano i primi con molte conferme, i secondi con uno stile di gioco nuovo, desiderosi di tornare ai fasti di un decennio prima. Gli Stormers puntano a sfatare il tabù delle finali, mentre i Jaguares a migliorare il decimo posto dell'anno prima e, perché no, a centrare la qualificazione alla post-season.

Nel continente nero si parte una settimana in anticipo, con le pronosticate vittorie di Stormers e Lions sui meno quotati Jaguares e Sharks. I Lions sono protagonisti nelle prime giornate, mettendo sempre più punti tra loro e gli avversari. I Bulls partono con una vittoria di prestigio contro i campioni del 2016, gli Hurricanes, ma l'illusione di un ritorno ai tempi passati passa in poche settimane.

Stormers e Sharks partono in crisi, ma mentre per i primi è irreversibile, i secondi iniziano a uscirne attorno a metà campionato, mentre gli argentini dei Jaguares migliorano, portandosi a metà stagione in zona play-off, veleggiando tra il settimo e il decimo posto complessivo. In particolare la franchigia di Buenos Aires vince per la prima volta in Nuova Zelanda con un 20-13 ai danni dei Blues, bissando il successo una settimana dopo con un convincente 23-19 a Roturua contro i Chiefs, ottenendo la quarta vittoria su quattro partite in un duro tour tra Australia e Nuova Zelanda e imponendosi come la seconda franchigia della conference e seria candidata a un posto nella post-season. Gli Sharks hanno una stagione altalenante e discontinua, ai margini della zona play-off. Pesano infatti per i bianconeri le sconfitte in quasi tutte le trasferte affrontate, e l'eventuale approdo alla fase a eliminazione diretta, con l'ottavo seeding, diventa uno scontro a distanza coi Rebels. I Bulls, dopo una striscia positiva di tre partite ad aprile, crollano nella seconda metà del campionato, perdendo perfino coi Sunwolves.

Nel frattempo gli argentini continuano il loro ruolino di marcia impressionante, continuando la loro serie e, in caso di vittoria della conference, a proponendosi perfino nella lotta per il titolo. Infatti i vice-campioni in carica iniziano a sciogliersi proprio sul più bello, con tre sconfitte di seguito nella prima metà di maggio contro Reds, Hurricanes e Highlanders, e alla terzultima cadono al Kings Park per 31-24, dando così la possibilità agli argentini di superarli grazie al loro turno di riposo alla penultima. I Giaguari però cadono proprio sul più bello, al Loftus Versfeld contro dei Bulls già in vacanza. Il punteggio infatti recita 43-34 per i padroni di casa. Poche ore dopo gli Sharks perdono contro gli Stormers, mancando la possibilità di superare all'ottavo posto i Rebels e di accedere alla post-season. Il sorpasso arriverà all'ultima giornata, con la sconfitta dei Rebels a Dunedin e la vittoria degli Squali contro dei Jaguares in ampio turnover.

Fase a eliminazione diretta[modifica | modifica wikitesto]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

1ª giornata (solo Sudafrica)
17-2-2018 Stormers—Jaguares 28-20
17-2-2018 Lions—Sharks 26-19
rip. tutte le altre
 
 
 
 
 
4ª giornata
9-3-2018 Highlanders—Stormers 33-15
9-3-2018 Rebels—Brumbies 33-10
10-3-2018 Hurricanes—Crusaders 29-19
10-3-2018 Reds—Bulls 20-14
10-3-2018 Sharks—Sunwolves 50-22
10-3-2018 Lions—Blues 35-38
10-3-2018 Jaguares—Waratahs 38-28
rip. Chiefs
7ª giornata
30-3-2018 Chiefs—Highlanders 27-22
30-3-2018 Rebels—Hurricanes 19-50
31-3-2018 Blues—Sharks 40-63
31-3-2018 Brumbies—Waratahs 17-24
31-3-2018 Bulls—Stormers 33-23
1-4-2018 Lions—Crusaders 8-14
rip. Jaguares, Reds, Sunwolves
10ª giornata
20-4-2018 Blues—Highlanders 16-34
20-4-2018 Waratahs—Lions 0-29
21-4-2018 Crusaders—Sunwolves 33-11
21-4-2018 Reds—Chiefs 12-36
21-4-2018 Bulls—Rebels 28-10
21-4-2018 Sharks—Stormers 24-17
22-4-2018 Brumbies—Jaguares 20-25
rip. Hurricanes
13ª giornata
11-5-2018 Blues—Hurricanes 15-36
12-5-2018 Sunwolves—Reds 63-28
12-5-2018 Crusaders—Waratahs 31-29
12-5-2018 Highlanders—Lions 39-27
12-5-2018 Brumbies—Rebels 24-27
12-5-2018 Stormers—Chiefs 9-15
12-5-2018 Bulls—Sharks 39-33
rip. Jaguares
16ª giornata (solo Australia e Nuova Zelanda)
1-6-2018 Highlanders—Hurricanes 30-14
2-6-2018 Blues—Rebels 10-20
2-6-2018 Chiefs—Crusaders 20-34
2-6-2018 Reds—Waratahs 41-52
3-6-2018 Brumbies—Sunwolves 41-31
rip. tutte le altre
 
 
19ª giornata
13-7-2018 Chiefs—Hurricanes 28-24
13-7-2018 Reds—Sunwolves 48-27
14-7-2018 Highlanders—Rebels 43-37
14-7-2018 Crusaders—Blues 54-17
14-7-2018 Waratahs—Brumbies 31-40
14-7-2018 Lions—Bulls 38-12
14-7-2018 Sharks—Jaguares 20-10
rip. Stormers
2ª giornata
23-2-2018 Highlanders—Blues 41-34
23-2-2018 Rebels—Reds 45-19
24-2-2018 Sunwolves—Brumbies 25-32
24-2-2018 Crusaders—Chiefs 45-23
24-2-2018 Waratahs—Stormers 34-27
24-2-2018 Lions—Jaguares 47-27
24-2-2018 Bulls-Hurricanes 21-19
rip. Sharks
5ª giornata
16-3-2018 Chiefs—Bulls 41-28
17-3-2018 Highlanders—Crusaders 25-17
17-3-2018 Brumbies—Sharks 24-17
17-3-2018 Stormers—Blues 37-20
17-3-2018 Lions—Sunwolves 40-38
17-3-2018 Jaguares—Reds 7-18
18-3-2018 Waratahs—Rebels 51-27
rip. Hurricanes
8ª giornata
6-4-2018 Hurricanes—Sharks 38-37
7-4-2018 Sunwolves—Waratahs 29-50
7-4-2018 Chiefs—Blues 21-19
7-4-2018 Brumbies—Reds 45-21
7-4-2018 Lions—Stormers 52-31
7-4-2018 Jaguares—Crusaders 14-40
rip. Bulls, Highlanders, Rebels
11ª giornata
27-4-2018 Hurricanes—Sunwolves 43-15
27-4-2018 Stormers—Rebels 34-18
28-4-2018 Reds—Lions 27-22
28-4-2018 Blues—Jaguares 13-20
28-4-2018 Brumbies—Crusaders 8-21
28-4-2018 Bulls—Highlanders 28-29
rip. Chiefs, Sharks, Waratahs
 
14ª giornata
18-5-2018 Hurricanes—Reds 38-34
19-5-2018 Sunwolves—Stormers 26-23
19-5-2018 Blues—Crusaders 24-32
19-5-2018 Waratahs—Highlanders 41-12
19-5-2018 Sharks—Chiefs 28-24
19-5-2018 Lions—Brumbies 42-24
19-5-2018 Jaguares—Bulls 54-24
rip. Rebels
17ª giornata
29-6-2018 Blues—Reds 39-16
29-6-2018 Rebels—Waratahs 26-31
30-6-2018 Highlanders—Chiefs 22-45
30-6-2018 Brumbies—Hurricanes 24-12
30-6-2018 Sunwolves—Bulls 42-37
30-6-2018 Sharks—Lions 31-24
30-6-2018 Jaguares—Stormers 25-14
rip. Crusaders
3ª giornata
2-3-2018 Blues—Chiefs 21-27
2-3-2018 Reds—Brumbies 18-10
3-3-2018 Crusaders—Stormers 45-28
3-3-2018 Sunwolves—Rebels 17-37
3-3-2018 Sharks—Waratahs 24-24
3-3-2018 Bulls—Lions 35-49
3-3-2018 Jaguares—Hurricanes 9-34
rip. Highlanders
6ª giornata
23-3-2018 Crusaders—Bulls 33-14
23-3-2018 Rebels—Sharks 46-14
24-3-2018 Sunwolves—Chiefs 10-61
24-3-2018 Hurricanes—Highlanders 29-12
24-3-2018 Stormers—Reds 25-19
24-3-2018 Jaguares—Lions 49-35
rip. Blues, Brumbies, Waratahs
 
9ª giornata
13-4-2018 Hurricanes—Chiefs 25-13
14-4-2018 Sunwolves—Blues 10-24
14-4-2018 Rebels—Jaguares 22-25
14-4-2018 Highlanders—Brumbies 43-17
14-4-2018 Waratahs—Reds 37-16
14-4-2018 Sharks—Bulls 10-40
rip. Crusaders, Lions, Stormers
12ª giornata
4-5-2018 Chiefs—Jaguares 19-23
4-5-2018 Rebels—Crusaders 10-55
5-5-2018 Waratahs—Blues 21-24
5-5-2018 Hurricanes—Lions 28-19
5-5-2018 Stormers—Bulls 29-17
5-5-2018 Sharks—Highlanders 38-12
rip. Brumbies, Reds, Sunwolves
 
15ª giornata
25-5-2018 Crusaders—Hurricanes 24-13
25-5-2018 Rebels—Sunwolves 40-13
25-5-2018 Jaguares—Sharks 29-13
26-5-2018 Chiefs—Waratahs 39-27
26-5-2018 Reds—Highlanders 15-18
26-5-2018 Bulls—Brumbies 28-38
26-5-2018 Stormers—Lions 23-26
rip. Blues
18ª giornata
6-7-2018 Crusaders—Highlanders 45-22
6-7-2018 Reds—Rebels 37-23
7-7-2018 Chiefs—Brumbies 24-19
7-7-2018 Hurricanes—Blues 42-24
7-7-2018 Waratahs—Sunwolves 77-25
7-7-2018 Bulls—Jaguares 43-34
7-7-2018 Stormers—Sharks 27-16
rip. Lions

Classifica[modifica | modifica wikitesto]

OQF Squadra G V N P Bye PF PS B Pt
Bandiera dell'Australia Australian Conference
3 Waratahs 16 9 1 6 0 557 445 112 6 44
9 Rebels 16 7 0 9 0 440 461 −21 8 36
10 Brumbies 16 7 0 9 0 393 422 −29 6 34
13 Reds 16 6 0 10 0 389 501 −112 4 28
15 Sunwolves 16 3 0 13 0 404 664 −260 2 14
Bandiera della Nuova Zelanda New Zealand Conference
1 Crusaders 16 14 0 2 0 542 295 247 7 63
4 Hurricanes 16 11 0 5 0 474 343 131 7 51
5 Chiefs 16 11 0 5 0 463 368 95 5 49
6 Highlanders 16 10 0 6 0 437 445 −8 4 44
14 Blues 16 4 0 12 0 378 509 −131 6 22
Bandiera del Sudafrica South African Conference
2 Lions 16 9 0 7 0 519 435 84 10 46
7 Jaguares 16 9 0 7 0 409 418 −9 2 38
8 Sharks 16 7 1 8 0 437 442 −5 6 36
11 Stormers 16 6 0 10 0 390 423 −33 5 29
  12 Bulls 16 6 0 10 0 441 502 −61 5 29

Fase a play-off[modifica | modifica wikitesto]

  Quarti di finale Semifinali Finale
                           
  1  Crusaders 40  
8  Sharks 10  
  1  Crusaders 30  
  4  Hurricanes 12  
4  Hurricanes 32
  5  Chiefs 31  
    1  Crusaders 37
  2  Lions 18
  2  Lions 40  
7  Jaguares 23  
  2  Lions 44
  3  Waratahs 26  
3  Waratahs 30
  6  Highlanders 23  

Quarti di finale[modifica | modifica wikitesto]

Wellington
20 luglio 2018, ore 19:35 UTC+12
Hurricanes32 – 31ChiefsWestpac Stadium
Arbitro: Bandiera della Nuova Zelanda Glen Jackson

Christchurch
21 luglio 2018, ore 19:35 UTC+12
Crusaders40 – 10SharksRugby League Park
Arbitro: Bandiera della Nuova Zelanda Mike Fraser

Sydney
21 luglio 2018, ore 20:05 UTC+10
Waratahs30 – 23HighlandersSydney Football Stadium
Arbitro: Bandiera dell'Australia Angus Gardner

Johannesburg
21 luglio 2018, ore 15:05 UTC+2
Lions40 – 23JaguaresEllis Park
Arbitro: Bandiera del Sudafrica Jaco Peyper

Semifinali[modifica | modifica wikitesto]

Christchurch
28 luglio 2018, ore 19:35 UTC+12
Crusaders30 – 12HurricanesRugby League Park
Arbitro: Bandiera del Sudafrica Jaco Peyper

Johannesburg
28 luglio 2018, ore 15:05 UTC+2
Lions44 – 26WaratahsEllis Park
Arbitro: Bandiera della Nuova Zelanda Glen Jackson

Finale[modifica | modifica wikitesto]

Christchurch
4 agosto 2018, ore 19.35 UTC+12
Crusaders37 – 18
referto
LionsAMI Stadium
Arbitro: Bandiera dell'Australia Angus Gardner

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Patrick McKendry Sports writer patrick mckendry@nzherald co nz @patmck6, High and dry: Highlanders continue winning streak at home by downing Hurricanes, in NZ Herald, 1º giugno 2018. URL consultato il 2 giugno 2018.
  2. ^ (EN) Christopher Reive is sports reporter for NZME, Rugby: Crusaders crunch Chiefs for 10th straight win, in NZ Herald, 2 giugno 2018. URL consultato il 2 giugno 2018.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Super Rugby, su SANZAR. URL consultato il 15 marzo 2017.
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