Kings Park Stadium

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Kings Park
ABSA Stadium
Mr Price Kings Park
Growthpoint Kings Park
Jonsson Kings Park
Vista del Kings Park dalla tribuna dell'adiacente stadio Mabhida
Informazioni generali
StatoBandiera del Sudafrica Sudafrica
Inizio lavori28 giugno 1958
Inaugurazione28 giugno 1958
Ristrutturazione1984, 1995
Costi di ricostr.8000000 ZAR (1984)
Proprietariomunicipalità metropolitana di Ethekwini
Informazioni tecniche
Posti a sedere55 000
StrutturaRettangolare
CoperturaTribune laterali
Area dell’edificio60 000 m²
Uso e beneficiari
Rugby a 15
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 29°49′30″S 31°01′47″E / 29.825°S 31.029722°E-29.825; 31.029722

Kings Park Stadium è un impianto sportivo sudafricano prevalentemente dedito al rugby che si trova a Durban, nella provincia del KwaZulu-Natal. Inaugurato nel 1958 per ospitare gli incontri della squadra provinciale del Natal, affrontò una prima importante ristrutturazione nel 1984 con la costruzione delle coperture sulle tribune laterali[1] e nel 1995 con l'ampliamento a più di 50 000 posti in previsione della Coppa del Mondo di rugby che il Sudafrica fu destinato a ospitare; l'anno seguente fu pure tra gli impianti che ospitarono la Coppa d'Africa 1996 di calcio.

Per ragioni commerciali è noto dal 2018 anche con il nome di Jonsson Kings Park.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'unione provinciale rugbistica di Natal, nata nel 1904, fu ospitata inizialmente ad Albert Park per poi migrare al Kingsmead Cricket Ground, il quale divenne tuttavia largamente insufficiente a contenere l'affluenza agli incontri della squadra; fu deciso allora, negli anni cinquanta, di procedere alla costruzione di un proprio terreno di gioco che fu inaugurato il 28 giugno 1958[1] in occasione di un incontro tra Natal e Transvaal[1].

L'impianto, della capacità di 12000 spettatori, fu chiamato Kings Park perché sorge in prossimità di una banchina ferroviaria su cui era uso ricevere i monarchi del Regno Unito o i membri della famiglia reale in visita a Durban[1], e fu concesso dalla municipalità alla federazione in cambio del diritto costruzione di uffici pubblici su un'area da quest'ultima detenuta[1].

Già immediatamente dopo l'inaugurazione, tuttavia, la capacità fu raddoppiata a 25000 spettatori con un'elevazione della tribuna. Durante il tour neozelandese del 1976 lo stadio registrò 44000 spettatori[1] grazie a un aumento temporaneo della capacità con tribune mobili[1] e, a inizio anni ottanta fu decisa una nuova tribuna principale con tettoia sospesa in cemento armato, del costo di 8 milioni di rand[1].

Quando nel 1992 fu assegnata al Sudafrica l'organizzazione della Coppa del Mondo di rugby 1995, Kings Park fu uno tra i primi stadi scelti per ospitare la competizione, e a seguitò di ciò affrontò la sua più recente significativa ristrutturazione, l'elevazione della tribuna orientale per aumentare la capacità dell'impianto a 52000 posti[1], anche se nei mesi precedenti al torneo si considerò l'eventualità di non giocare a Durban per via di rischi di sommossa dovuti alla rivalità tra i seguaci del partito Inkata e quelli del Congresso Nazionale Africano, freschi vincitori delle elezioni[2]; tuttavia l'ordine fu mantenuto e lo stadio ospitò due partite della fase a gironi dell'Inghilterra, tra cui quella contro l'Italia, il quarto di finale tra Irlanda e Francia, vinto da quest'ultima, e la successiva sconfitta dei Bleues proprio contro il Sudafrica in semifinale. Un anno più tardi fu anche sede di alcuni degli incontri della Coppa d'Africa 1996 di calcio, il più importante dei quali fu la semifinale vinta 4-2 dalla Tunisia sullo Zambia.

Tra le altre imprese sportive di cui fu testimone, figura anche la vittoria sudafricana per 24-23 sulla Nuova Zelanda nel Tri Nations 1998, che garantì agli Springbok la prima vittoria di tale torneo[3].

Più recentemente ivi figura lo svolgimento, nel 2016, della ventesima edizione dei campionati africani di atletica leggera[4].

Nel corso della sua storia recente Kings Park ha cambiato diversi nomi commerciali per via dei contratti stipulati dal Natal Sharks con i vari sponsor: tra il 1999 e il 2010, per 11 anni, ebbe il nome di ABSA Stadium a seguito di accordo commerciale con ABSA, gruppo bancario poi passato sotto la proprietà di Barclays[5]; tra il 2011 e il 2012 ebbe un breve accordo di sponsorizzazione con Mr Price, compagnia di vendita abbigliamento al dettaglio, assumendo il nome di Mr. Price Kings Park[5]; dal 2013, e fino a tutto il 2017, fu chiamato Growthpoint Kings Park[3] dal nome della società di investimenti Growthpoint Ltd di Johannesburg; infine, da marzo 2018, il suo nome è Jonsson Kings Park, a seguito di accordo di naming con Jonsson Workwear, impresa di Durban di indumenti da lavoro[6].

Incontri internazionali di rilievo[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Durban
31 gennaio 1996
Coppa d'Africa 1996, semifinale
Zambia Bandiera dello Zambia2 – 4Bandiera della Tunisia TunisiaKings Park (5000 spett.)
Arbitro: Bandiera del Niger Lucien Bouchardeau

Rugby a 15[modifica | modifica wikitesto]

Durban
17 giugno 1995, ore 16:30 UTC+2
Coppa del Mondo 1995, semifinale
Sudafrica Bandiera del Sudafrica19 – 15
referto
Bandiera della Francia FranciaKings Park (45 000 spett.)
Arbitro: Bandiera del Galles Derek Bevan

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i (EN) Stadium History, su sharksrugby.co.za, Sharks Rugby. URL consultato il 7 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2020).
  2. ^ (EN) Steve Bale, Rugby union: Davies' ban confirmed by panel, in The Independent, 28 febbraio 1995. URL consultato il 7 giugno 2020.
  3. ^ a b Swart:2017, p. 308.
  4. ^ (EN) 20th CAA African Senior Championships - Durban 2016, su athletics.africa, Athletics Africa. URL consultato l'8 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2019).
  5. ^ a b Craig Lewis, Sharks hunt for new stadium sponsor, in Independent on Line, 24 gennaio 2013. URL consultato il 7 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2020).
  6. ^ (EN) New sponsor on board for Kings Park, in News24, 8 marzo 2018. URL consultato l'8 giugno 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]