Isa Pola: differenze tra le versioni

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→‎Prosa televisiva Rai: La spada di Damocle di Alfredo Testoni, regia di Vittorio Cottafavi, trasmessa il 14 novembre 1958.
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[[File:Pola Steiner.jpg|thumb|left|Isa Pola ed [[Elio Steiner]] in una foto di scena del film ''[[La canzone dell'amore]]'' ([[1930]]) di [[Gennaro Righelli]], primo film sonoro italiano]]
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[[File:Isa pola telefonista.jpg|thumb|upright=1.4|Isa Pola al centro nel film ''[[La telefonista]]'' ([[1932]]) di [[Nunzio Malasomma]]]]
[[File:Isa pola telefonista.jpg|thumb|upright=1.4|Isa Pola al centro nel film ''[[La telefonista]]'' ([[1932]]) di [[Nunzio Malasomma]]]]



Versione delle 21:46, 12 ott 2021

Isa Pola in un'immagine del 1939

Isa Pola, nome d'arte di Maria Luisa Betti di Montesano (Bologna, 19 dicembre 1909Milano, 17 dicembre 1984) è stata un'attrice italiana di teatro, cinema e televisione.

Biografia

Gli inizi

Isa Pola ed Elio Steiner in una foto di scena del film La canzone dell'amore (1930) di Gennaro Righelli, primo film sonoro italiano

Fin dall'infanzia ebbe la passione per la recitazione e il cinema. Bella, fotogenica, formosa dal fascino intrigante e quasi perverso, la Pola, questo il nome d'arte che subito si scelse, esordì nel cinema muto nel 1927 nel film I martiri d'Italia di Silvio Laurenti Rosa dove apparve in un piccolo ruolo. Seguirono alcune piccole apparizioni in cui parve destinata a impersonare figure di maliarde rubacuori, esibendosi poi nel suo primo ruolo importante in Miryam di Enrico Guazzoni.

Isa Pola al centro nel film La telefonista (1932) di Nunzio Malasomma

Il sonoro e il successo

Fu però l'avvento del sonoro a dare una svolta definitiva alla sua carriera interpretando, nel 1930, il primo film sonoro italiano in assoluto: La canzone dell'amore di Gennaro Righelli. Da quel film Isa Pola diventa, assieme a Dria Paola, Isa Miranda e Germana Paolieri, una delle prime vere dive del cinema sonoro italiano sfruttando oltre alla sua fotogenia, la sua franchezza e una voce gradevole, e rompendo la tradizione delle languide e svenevoli, oltre che un po' attempate, dive del muto.

La sua attività fu per tutti i primi anni trenta costellata da film di grande successo quali Terra madre di Alessandro Blasetti, La Wally di Guido Brignone, L'ultima avventura di Mario Camerini, Acciaio di Walter Ruttmann, La telefonista di Nunzio Malasomma, in cui diede un'ulteriore svolta alla sua carriera interpretando una seria e accorta telefonista in contrasto con il ruolo di Vamp sino allora ricoperto, e L'anonima Roylott di Raffaello Matarazzo.

La sua carriera marciò spedita e divenne una grandissima celebrità del grande schermo dimostrando grande versatilità, recitando accanto ai divi dell'epoca come Elio Steiner, Fosco Giachetti, Gino Cervi, Rossano Brazzi, Antonio Centa e interpretando ora il ruolo di donna perfida e insaziabile, ora quello di onesta e virtuosa moglie, ora quello di ragazza indifesa ora quello di infedele signora borghese. Memorabile fu, a tal proposito, la sua interpretazione della moglie di Emilio Cigoli che tradisce il marito con Adriano Rimoldi in I bambini ci guardano di Vittorio De Sica del 1943.

Nel dopoguerra torna al cliché di donna perfida e infedele in Furia di Goffredo Alessandrini del 1947, in Ombre sul Canal Grande di Glauco Pellegrini del 1951 e Tre storie proibite di Augusto Genina del 1952.

Fu attiva nel cinema sino alla fine degli anni cinquanta ed ebbe una seppur ridotta attività televisiva. Apparì, per l'ultima volta, nella commedia Come un uomo e una donna di Domenico Campana nel 1970.

Isa Pola e Antonio Gandusio nella commedia teatrale Giocattoli di Carlo Veneziani (1938)

Il teatro

Dopo essere stata compagna di scena, agli inizi della carriera, di Nino Besozzi, Antonio Gandusio ed Enrico Viarisio nella Rivista, la Pola fu attiva anche in teatro. Dotata di una voce profonda e di una conoscenza perfetta del dialetto veneto, dote che le consentì di eccellere anche sul palcoscenico con la Compagnia del Teatro Veneto, trionfò, nel 1936, ne La vedova e nel 1947, a fianco di Cesco Baseggio ne Il bugiardo. Ma oltre alle commedie di Carlo Goldoni, interpretò anche testi di Giacinto Gallina, George Bernard Shaw (Non si sa mai), Alberto Moravia (Gli indifferenti), Torquato Tasso (Intrighi d'amore), Gabriele D'Annunzio (La fiaccola sotto il moggio) e Luigi Pirandello. Si distinse anche nel teatro comico accanto ad Alberto Bonucci nel 1958.

Morì a Milano, dove si era ritirata a vita privata, nel 1984, due giorni prima del suo settantacinquesimo compleanno.

Filmografia

Doppiatrici

Prosa e Rivista

Prosa televisiva Rai

Isa Pola nella commedia televisiva Primo giorno di primavera 1955

Bibliografia

  • Il Radiocorriere, annate varie
  • Le Attrici, Gremese editore Roma 1999

Altri progetti

Collegamenti esterni

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