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Thailandia: differenze tra le versioni

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== Sport==
== Sport==
Lo sport nazionale thailadese è la [[Muay Thai]] antica arte marziale ormai diventata famosa in tutto il mondo.
Lo sport nazionale thailandese è la [[Muay thai]], antica arte marziale ormai diventata famosa in tutto il mondo.


== Note ==
== Note ==

Versione delle 12:23, 10 mar 2012

Disambiguazione – "Siam" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Siam (disambigua).
Disambiguazione – "Tailandia" rimanda qui. Se stai cercando il comune brasiliano, vedi Tailândia.
Disambiguazione – "Siamesi" rimanda qui. Se stai cercando i gemelli uniti per una parte del corpo, vedi Gemelli siamesi.

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Thailandia
nazione, religione e re
Thailandia - Localizzazione
Thailandia - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completoRegno di Thailandia
Nome ufficialeราชอาณาจักรไทย
Ratcha Anachak Thai
Lingue ufficialithailandese
CapitaleBangkok o Krung Thep in thai  (8.538.610 ab. / 1990)
Politica
Forma di governoMonarchia parlamentare
Capo di StatoRe Rama IX
Capo di GovernoYingluck Shinawatra
Indipendenza 
Ingresso nell'ONU1946
Superficie
Totale514.000 km² (49º)
% delle acque0,4%
Popolazione
Totale64.200.000 ab. (2006) (20º)
Densità125 ab./km²
Nome degli abitantithailandesi
Geografia
ContinenteAsia
Fuso orarioUTC +7
Economia
ValutaBaht
PIL (nominale)604,575 milioni di $ (2006) (21º)
PIL pro capite (nominale)8,368 $ (2005) (69º)
ISU (2005)0,781 (medio) (78º)
Varie
Codici ISO 3166TH, THA, 764
TLD.th
Prefisso tel.+66
Sigla autom.THA
Lato di guidaSinistra (↑↓)
Inno nazionaleCivile: Phleng Chat
Reale: Phleng Sansasoen Phra Barami
Festa nazionale5 dicembre (anniversario della nascita del Re Bhumibol)
Thailandia - Mappa
Thailandia - Mappa
 

La Thailandia (anche italianizzata Tailandia,[1] in thai ประเทศไทย Prathet Thai), ufficialmente Regno di Thailandia (in thai ราชอาณาจักรไทย Ratcha Anachak Thai) è uno Stato del sud-est asiatico, confinante con Laos e Cambogia ad est, golfo di Thailandia e Malesia a sud, e con il mare delle Andamane ed il Myanmar (ex-Birmania) ad ovest.

La Thailandia è nota anche come Siam, che è stato il nome ufficiale della nazione fino al 24 giugno 1939. Il nome Siam è stato in seguito utilizzato dal 1945 fino al 11 maggio 1949, data della definitiva assunzione dell'attuale denominazione.

La parola Thailandia deriva da Thai (ไทย), aggettivo che significa "libero" nella lingua thailandese e viene talvolta utilizzato in italiano al posto di thailandese. Poiché questa parola dà anche il nome al popolo Thai, alcuni abitanti (in particolare la considerevole minoranza cinese) continuano ad usare il nome Siam.

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Thailandia.

Testimonianze di ritrovamenti archeologici confermano che la regione era già abitata nel paleolitico, circa 40.000 anni fa. Le prime civilizzazioni che si stanziarono risentirono dell'influenza della cultura indiana, fra queste il regno "pre-khmer" di Funan che si affermò circa 2.000 anni fa.

In seguito l'impero khmer, nato nell'odierna Cambogia, si espanse e conquistò tutto il territorio dove adesso c'è la Thailandia. Col declino di tale impero si formarono diversi stati, tra cui quello dei Tai-Kadai, l'etnia che ha dato origine ai Thai, quello dei Mon, etc..

Il ceppo Thai, popolazione sinotibetana, si ribellò ai Khmer e creò nel 1298 il regno di Sukhothai, del cui meraviglioso periodo ancora oggi possiamo vedere i resti. Nel 1350 venne fondato il Regno di Ayutthaya che nel 1431 saccheggiò Angkor, capitale dell'Impero Khmer, e nel 1438 annesse il regno di Sukothai. In questo periodo, il Buddhismo Theravada divenne il credo predominante.

Nel 1767 Ayutthaya fu distrutta dai birmani, il paese cadde nel caos e si spaccò in sei territori in mano a locali signori della guerra.

Taksin, un ex generale dell'esercito di Ayutthaya, aveva preso il controllo della zona ad est di Bangkok, e nel giro di pochi mesi riorganizzò i siamesi e riuscì a cacciare gli invasori birmani. Date le difficoltà di ricostruire la disastrata Ayutthaya spostò la capitale 70 km più a sud, a Thonburi, riunificò il Siam e fu incoronato sovrano del regno di Thonburi, ma tale regno, di cui fu l'unico monarca, durò solo 15 anni.

Nel 1782, Chao Phraya Chakri prese il suo posto e fondò il regno di Rattanakosin, detto anche regno del Siam, e la dinastia Chakri che ancora oggi guida la Thailandia con re Rama IX. Chao Phraya Chakri dopo la morte ricevette il nome postumo di Rama I. Spostò la capitale sulla sponda opposta del fiume, nell'allora piccolo villaggio di Bangkok, che trasformò in una sontuosa città, promosse la riorganizzazione dello Stato e la rinascita della cultura Thai.

Tutti gli stati confinanti, la Birmania (Myanmar), il Laos, la Cambogia e la Malaysia, furono in seguito oggetto della colonizzazione europea a differenza della Thailandia. Solamente nel 1826, grazie ad un accordo commerciale, la corona britannica ottenne considerevoli privilegi, stabilendo un'influenza sul Siam, che nonostante ciò non venne mai colonizzato. Per preservare l'indipendenza i siamesi dovettero concedere diversi territori alla Francia e al Regno Unito. Laos e Cambogia, che erano stati vassalli del Siam divennero parte dell'Indocina francese, mentre lo stato Shan a nord entrò a far parte della Birmania colonizzata dai britannici, e diversi sultanati malesi, anche questi tributari del Siam, furono ceduti alla Malesia, anch' essa in mano ai britannici.

Rama IV, che regnò dal 1851 al 1868, avviò la modernizzazione del Paese con l'aiuto di alcuni consiglieri europei; invece suo figlio, Rama V (Chulalongkrong), rinforzò lo Stato, creando solide élite.

Durante il regno di Rama VII il colpo di Stato del 1932 pose fine alla monarchia assoluta e diede inizio ad una monarchia costituzionale. Nel 1939 il Siam cambiò il nome in Thailandia, che vuol dire "Terra degli uomini liberi", ma iniziò una fase di instabilità politica, mitigata però da una fortissima stabilità dinastica. Il cambio del nome fu voluto dai militari nazionalisti che erano al potere e che vedevano di cattivo occhio la provenienza cinese del nome Siam.

Durante la seconda guerra mondiale la Thailandia si schierò a fianco delle potenze dell'Asse e, approfittando dell'occupazione tedesca della Francia, nell'ottobre del 1940 intraprese la guerra franco-thailandese contro l'Indocina francese. Dopo sei mesi di combattimenti la pace fu siglata e, con l'intermediazione dei giapponesi, il 9 maggio 1941 la Thailandia si vide riconosciuti alcuni dei territori ceduti ai francesi da Rama V a inizio secolo. Con la sconfitta del Giappone dovette però restituire tali territori nel novembre del 1947.

Nel 1946 ascese al trono il giovane Bhumibol Adulyadej Rama IX, il quale è a tutt'oggi il capo di stato vivente in carica da più tempo al mondo. Questo Sovrano, che gode di un notevolissimo prestigio sia interno che internazionale, ha assicurato al paese una certa stabilità socio-economica anche nei momenti politici più turbolenti.

Il 26 dicembre 2004 un terremoto con epicentro a Sumatra (Indonesia) provocò uno tsunami che raggiunse le isole e le coste thailandesi, causò oltre 5000 vittime in Thailandia e centinaia di migliaia in tutto il mondo.

Nel 2001, con la vittoria nelle elezioni del partito di Thaksin Shinawatra, per la prima volta i militari perdono il controllo dei poteri legislativo ed esecutivo, questo porta a uno spaccamento della popolazione e ad una radicalizzazione dello scontro fra i sostenitori del nuovo governo (che indossano convenzionalmente delle camicie rosse) ed i conservatori (che indossano quelle gialle). Si apre quindi un periodo di instabilità politica che sfocia nel colpo di stato del settembre 2006. La presa del potere da parte dei militari avviene senza vittime e con l'assenso del Re e di una larga parte della popolazione. Il primo ministro Thaksin fu incriminato con diverse accuse, tra cui la corruzione ed il peculato, e si vide costretto a rifugiarsi in esilio all'estero.

Durante il suo mandato Thaksin aveva però accumulato nuove simpatie promuovendo iniziative in favore della popolazione, tanto che nelle elezioni del dicembre 2007 vinse il partito del suo protetto Somchai Wongsawat. Le elezioni sono sospettate di brogli, tant'è che nel novembre dell'anno successivo gli oppositori al Governo provocano gravi disordini e in segno di protesta occupano l'aeroporto di Bangkok causando molti disagi anche a cittadini stranieri. A seguito di ciò, dopo più accurate indagini, il 2 dicembre 2008 la Corte Costituzionale appura i brogli e scioglie il partito di maggioranza, bandendo per cinque anni dalla vita politica Somchai Wongsawat ed altri capi del partito.

Lo stesso argomento in dettaglio: Crisi politica in Thailandia del 2008.

Il potere è rimasto nelle mani di un partito controllato dai militari, ma visto che questo cambio al vertice è avvenuto per via gerarchica e non attraverso regolari elezioni, i sostenitori di Thaksin, le camicie rosse legate al neonato Fronte democratico di unità nazionale contro la dittatura, non si sono mai dati per vinti. Nel 2010 provocano l'acutizzarsi della già grave crisi politica e sociale: reclamano maggiori diritti, libertà e giustizia sociale, ma soprattutto la fissazione di nuove elezioni. Le massicce manifestazioni di aprile vengono brutalmente represse dall'esercito, i violentissimi scontri provocano 87 morti, tra cui alcuni militari, e 1378 feriti[2].

Le elezioni sono state in seguito fissate per il 3 luglio del 2011, ed hanno visto il largo successo del partito di opposizione Pheu Thai Party, che ha ottenuto 265 seggi alla Camera. Tale partito è guidato da Yingluck Shinawatra (sorella minore di Thaksin Shinawatra), che è divenuta il nuovo Primo Ministro ed è a capo di un governo di coalizione.

In Thailandia, come negli altri paesi dell'area, è in vigore la pena di morte per l'omicidio, per il traffico di droga e per altri reati gravi.

Geografia

Una cascata nel Parco nazionale Sai Yok.

Con i suoi 514.000 km² di superficie, la Thailandia è il 49º stato del mondo per estensione. È paragonabile per dimensioni alla Spagna.

La Thailandia è sede di molte regioni geografiche distinte, in parte corrispondenti ai gruppi provinciali. Il nord del Paese è montagnoso, con il punto più alto corrispondente al monte Doi Inthanon a 2.576 metri. Il nordest è costituito dall'altopiano del Khorat, e confina ad est con il fiume Mekong. Il centro della nazione è invece dominato dalla valle in gran parte pianeggiante del fiume Chao Phraya, che si getta nel golfo del Siam. Il sud è costituito dallo stretto ponte di terra dell'istmo di Kra che si allarga nella penisola malese. Sul golfo del Siam e sul mare delle Andamane sono presenti molte isole, le quali, con spiagge bianchissime e attrezzature turistiche spettacolari e all'avanguardia, sono una delle principali fonti di ricchezza del paese degli uomini liberi. Alcuni nomi sono Phuket, Phi Phi Island, Koh Samui, Koh Lanta etc..

Il clima locale è di tipo tropicale e caratterizzato dalla presenza dei monsoni. Tra metà maggio e settembre si assiste ad un monsone sudoccidentale caratterizzato da grande piovosità, caldo e nuvolosità. Tra novembre e metà marzo si assiste invece al manifestarsi di un monsone asciutto e freddo di nordest. L'istmo meridionale è invece caldo e umido. Accanto alla capitale Bangkok le città principali sono Nakhon Ratchasima, Khon Kaen, Udon Thani, Nakhon Sawan, Chiang Mai, Chiang Rai, Surat Thani, Phuket town e Hat Yai (Provincia di Songkhla).

Geografia politica

Lo stesso argomento in dettaglio: Suddivisione amministrativa della Thailandia.

Il sistema di suddivisione amministrativa in 76 province è quello ufficiale utilizzato dal Royal Institute of Thailand. Un altro sistema non ufficiale, basato su criteri geografici e non amministrativi, prevede la suddivisione del paese in 6 macro-regioni: Nord, Nord-Est, Centro, Est, Ovest e Sud. Nel computo delle province non è compresa l'area metropolitana di Bangkok, il cui status è quello di zona a statuto speciale.

Mappa delle 76 province della Thailandia
Nord
  1. Chiang Mai (เชียงใหม่)
  2. Chiang Rai (เชียงราย)
  3. Lampang (ลำปาง)
  4. Lamphun (ลำพูน)
  5. Mae Hong Son (แม่ฮ่องสอน)
  6. Nan (น่าน)
  7. Phayao (พะเยา)
  8. Phrae (แพร่)
  9. Uttaradit (อุตรดิตถ์)

Ovest

  1. Kanchanaburi (กาญจนบุรี)
  2. Phetchaburi (เพชรบุรี)
  3. Prachuap Khiri Khan (ประจวบคีรีขันธ์)
  4. Ratchaburi (ราชบุรี)
  5. Tak (ตาก)

Nordest

  1. Amnat Charoen (อำนาจเจริญ)
  2. Buri Ram (บุรีรัมย์)
  3. Chaiyaphum (ชัยภูมิ)
  4. Kalasin (กาฬสินธุ์)
  5. Khon Kaen (ขอนแก่น)
  6. Loei (เลย)
  7. Maha Sarakham (มหาสารคาม)
  8. Mukdahan (มุกดาหาร)
  9. Nakhon Phanom (นครพนม)
  10. Nakhon Ratchasima (นครราชสีมา)
  11. Nong Bua Lamphu (หนองบัวลำภู)
  12. Nong Khai (หนองคาย)
  13. Roi Et (ร้อยเอ็ด)
  14. Sakon Nakhon (สกลนคร)
  15. Si Sa Ket (ศรีสะเกษ)
  16. Surin (สุรินทร์)
  17. Ubon Ratchathani (อุบลราชธานี)
  18. Udon Thani (อุดรธานี)
  19. Yasothon (ยโสธร)
  20. Bueng Kan (บึงกาฬ)

Centro

  1. Ang Thong (อ่างทอง)
  2. Phra Nakhon Si Ayutthaya (พระนครศรีอยุธยา)
  3. Bangkok (Krung Thep Maha Nakhon) (กรุงเทพมหานคร), zona a statuto speciale
  4. Chai Nat (ชัยนาท)
  5. Kamphaeng Phet (กำแพงเพชร)
  6. Lop Buri (ลพบุรี)
  7. Nakhon Nayok (นครนายก)
  8. Nakhon Pathom (นครปฐม)
  9. Nakhon Sawan (นครสวรรค์)
  10. Nonthaburi (นนทบุรี)
  11. Pathum Thani (ปทุมธานี)
  12. Phetchabun (เพชรบูรณ์)
  13. Phichit (พิจิตร)
  14. Phitsanulok (พิษณุโลก)
  15. Sukhothai (สุโขทัย)
  16. Samut Prakan (สมุทรปราการ)
  17. Samut Sakhon (สมุทรสาคร)
  18. Samut Songkhram (สมุทรสงคราม)
  19. Saraburi (สระบุรี)
  20. Sing Buri (สิงห์บุรี)
  21. Suphan Buri (สุพรรณบุรี)
  22. Uthai Thani (อุทัยธานี)

Est

  1. Chachoengsao (ฉะเชิงเทรา)
  2. Chanthaburi (จันทบุรี)
  3. Chonburi (ชลบุรี)
  4. Prachin Buri (ปราจีนบุรี)
  5. Rayong (ระยอง)
  6. Sa Kaeo (สระแก้ว)
  7. Trat (ตราด)

Sud

  1. Chumphon (ชุมพร)
  2. Krabi (กระบี่)
  3. Nakhon Si Thammarat (นครศรีธรรมราช)
  4. Narathiwat (นราธิวาส)
  5. Pattani (ปัตตานี)
  6. Phang Nga (พังงา)
  7. Phatthalung (พัทลุง)
  8. Phuket (ภูเก็ต)
  9. Ranong (ระนอง)
  10. Satun (สตูล)
  11. Songkhla (สงขลา)
  12. Surat Thani (สุราษฎร์ธานี)
  13. Trang (ตรัง)
  14. Yala (ยะลา)

Clima

Il clima della Thailandia è molto peculiare, perché può essere suddiviso in tanti microclimi.. Questo a causa della particolare forma geografica del paese che si sviluppa in senso meridiano. Le temperature variano in ragione delle zone. Ad esempio, nella Thailandia centrale, settentrionale e orientale la stagione fredda va da metà ottobre a gennaio, durante la quale le temperature scendono fino ai 15° C. La stagione calda intercorre tra febbraio e aprile con temperature che arrivano anche a 40° C. Infine la stagione delle piogge ha inizio a giugno e termina a ottobre con temperature che arrivano a toccare anche lo zero. Nelle aree meridionali la stagione fredda è più breve, dal momento che il monsone che soffia sulle regioni che si affacciano sul Mar delle Andamane fa sì che le piogge terminino un paio di mesi dopo rispetto al resto del Paese.

Il clima della Thailandia è equatoriale monsonico e vi si possono distinguere 3 stagioni:

  • un periodo fresco e asciutto, da novembre a febbraio, quando soffia il monsone nord-occidentale;
  • un periodo molto caldo, da marzo a metà maggio;
  • la stagione delle piogge, da maggio a novembre, determinata dal monsone sud-occidentale.

La Thailandia meridionale è spesso colpita da cicloni (quando l'acqua supera i 26° C) anche devastanti durante il periodo estivo-autunnale.

Popolazione

Lo stesso argomento in dettaglio: Thai.

L'etnia Thai fa parte della grande famiglia dei Tai-Kadai i cui stanziamenti si estendevano dall'Assam all'isola di Hainan, e dal Sichuan al sud dell'odierna Thailandia. Ne fanno parte anche gli Ahom nell'Assam, gli Shan nella Birmania settentrionale, i Lao in Laos e in Thailandia, i Tày in Laos e Vietnam, i Nung in Vietnam, ed i Dai e gli Zhuang in Cina. Questi popoli hanno in comune l'origine della lingua, alcune tradizioni e feste, e professano quasi tutti il Buddhismo Theravada. Il popolo dei Thai si suddivide in quattro grandi sottogruppi: Thai centrali, nord-orientali (anche detti "Isan"), settentrionali e meridionali. I Thai centrali hanno a lungo dominato il paese dal punto di vista politico, economico e culturale, pur rappresentando solo 1/3 circa dell'intera popolazione ed essendo così di poco superati in numero dai Thai nord-orientali. A seguito dei processi di scolarizzazione e di formazione di un'identità nazionale, oggi gran parte dei thailandesi parla, accanto ai propri dialetti locali, anche la lingua thailandese ufficiale che è quella dei Thai centrali.

La principale minoranza non-Thai è rappresentata dai cinesi, che hanno storicamente giocato un ruolo molto importante nell'economia, specie se rapportato alla loro consistenza numerica. Molti di essi sono ormai perfettamente assimilati alla cultura thailandese e hanno perciò abbandonato il loro centro principale, la Chinatown di Bangkok. Altri gruppi etnici minoritari sono i malesi (lungo il confine meridionale), i mon, i khmer e alcune tribù delle colline. Con la fine della guerra in Vietnam, molti vietnamiti trovarono rifugio in Thailandia, specie nelle regioni nord-orientali.

Lingua nazionale è il thai, scritto con un proprio alfabeto. Numerosi e molto diffusi sono i dialetti thai, nel nord-est del paese è diffuso il dialetto dell'Isan, molto simile alla lingua lao, sia l'uno che l'altra sono molto simili al thailandese. Le minoranze etniche utilizzano i propri idiomi (soprattutto mon e khmer). Sebbene sia ampiamente insegnato nelle scuole, l'inglese non è molto diffuso, specie nelle regioni più remote.

Stando all'ultimo censimento (2000), il 95% circa dei Thai professa il buddhismo Theravāda. Seguono i musulmani (4,6%), concentrati nel sud del Paese e rappresentati in particolare dalla minoranza malese. I cristiani, soprattutto cattolici, costituiscono invece lo 0,75% della popolazione. Nelle città vi sono infine esigue minoranze di sikh e hindu, nonché una piccolissima comunità ebraica risalente al XVII secolo.

Economia

Scorcio suggestivo a Amphoe Palian, nella provincia di Trang; la Thailandia è anche una delle più importanti mete turistiche internazionali

Quasi il 70 % dell'intera popolazione thailandese è costituito da agricoltori, che coltivano una terra alluvionale così ricca che la Thailandia è al primo posto nel mondo per l’esportazione di tapioca, al secondo per quella di riso e di caucciù, al terzo per quella di ananas in scatola. Inoltre questo paese è tra i principali esportatori di zucchero, granoturco e stagno. In via di sviluppo sono l’industria dell’abbigliamento e l’elettronica. In via di incremento il turismo internazionale che si concentra, in particolar modo, nella zona costiera. La moneta locale è il Baht thailandese, che nel 1997 venne pesantemente svalutato in seguito ad una grave crisi economica, dando il via ad un effetto domino che fu una delle cause della famosa crisi delle "tigri asiatiche". La pesca viene fatta sulla tipica imbarcazione, la Kolae.

Settore primario

Nel settore agricolo, il riso è l’alimento base, ed è coltivato nelle pianure del Chao Phraya e del Mekong. Mais e manioca, sono gli altri due prodotti coltivati nel paese. Banane, caffè, tabacco, ananas, canna da zucchero e iuta, sono le colture da piantagione principali. La ricca vegetazione della Thailandia, fornisce vari tipi di legname pregiato, come il teak, il sandalo, il sapan e l’ebano.

Settore secondario

Nel settore minerario, la risorsa principale è lo stagno. Piombo, zinco, antimonio, sale, manganese, lignite, petrolio e gas naturale, rappresentano altre produzioni di rilievo. Le industrie principali sono rappresentate dal tessile, agro-alimentare, produzione di cemento e metallurgia dello stagno

Settore terziario

La Thailandia esporta prodotti elettronici, caucciù e autoveicoli. Vestiario e calzature, diamanti e preziosi, derivati del petrolio, in aggiunta a riso, crostacei e molluschi, sono gli altri prodotti più esportati dalla Thailandia. Anche il turismo è molto importante per l'economia thailandese.

Sport

Lo sport nazionale thailandese è la Muay thai, antica arte marziale ormai diventata famosa in tutto il mondo.

Note

  1. ^ Enciclopedia Sapere
  2. ^ (EN) PM vows to seek truth, su bangkokpost.com, Bangkok Post. URL consultato il 27 marzo 2011.

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