Sergio Strizzi

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Sergio Strizzi (Roma, 17 luglio 1931Roma, 2 dicembre 2004) è stato un fotografo italiano.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Roma nel 1931, Sergio Strizzi inizia a lavorare fin da giovane come fotoreporter, prima all’agenzia Publifoto di Vincenzo Carrarese e, nel 1950, con Ivo Meldolesi[1]. Nel 1952 Carlo Ponti e Dino De Laurentiis contattano Strizzi per il film Gli 11 moschettieri di Ennio De Concini e Fausto Saraceni, dedicato alla nazionale di calcio campione del mondo nel 1934 e nel 1938[2]; Sergio inizia così la sua carriera nel cinema. Nello stesso anno è fotografo di scena di Totò a colori, film a cui fanno seguito L’oro di Napoli di Vittorio De Sica, Miseria e nobiltà di Mario Mattoli e La donna del fiume di Mario Soldati[3]. Da allora collabora con i maggiori registi italiani quali Michelangelo Antonioni, Alessandro Blasetti, Alberto Lattuada, Mario Monicelli, Elio Petri e Francesco Rosi[3]. Agli inizi degli anni '60 conosce i produttori inglesi Albert R. Broccoli e Harry Saltzman, che lo chiamano a documentare i film della serie 007: A 007, dalla Russia con amore, Si vive solo due volte, Solo per i tuoi occhi, interpretati sia da Sean Connery che da Roger Moore[1]. Successivamente lavora con registi quali Joseph Losey, John Huston, Cy Endfield, Peter Yates, Terence Young e Terry Gilliam[3]. Nel 1978 lavora sul set di Linea di sangue di Terence Young dove conosce Audrey Hepburn[2]. L’attrice lo sceglie come fotografo per un servizio che la rivista Life le dedica per i suoi 50 anni[2].

Nel 1980 viene chiamato sul set di Fuga per la vittoria di John Huston con Michael Caine, Sylvester Stallone e Pelé[3]. Negli anni '90 Sergio Strizzi lavora con Roberto Benigni ai film La vita è bella e Pinocchio, con Giuseppe Tornatore ne La leggenda del pianista sull'oceano e Malèna, con Ettore Scola (Concorrenza sleale) e Liliana Cavani (Il gioco di Ripley)[3].

Considerato uno dei maggiori fotografi di scena del cinema italiano, durante la sua carriera ha documentato oltre un centinaio di film, compresi i kolossal televisivi Marco Polo di Giuliano Montaldo e Cristoforo Colombo di Alberto Lattuada.[1]

Sergio Strizzi muore a Roma il 2 dicembre 2004[1].

Nel 2005 il Centro Cinema di Cesena gli dedica una mostra monografica[4] e nel 2016 il festival Photomed realizza una mostra dal titolo: Sur Le Tournage D'Antonioni - Sergio Strizzi[5].

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Anni '50[modifica | modifica wikitesto]

Anni '60[modifica | modifica wikitesto]

Anni '70[modifica | modifica wikitesto]

Anni '80[modifica | modifica wikitesto]

Anni '90[modifica | modifica wikitesto]

Anni 2000[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Anni '80[modifica | modifica wikitesto]

Anni '90[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sergio Strizzi, Diario dal set 1954 - 2000. Mostra fotografica, Umbertide - Centro dell'Arte Contemporanea, Editore: Provincia di Perugia, Umbertide, (2000)[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Fotografi di scena del cinema italiano - Sergio Strizzi.
  2. ^ a b c Interview to Sergio Strizzi by A. Maraldi, su sergiostrizzi.com.
  3. ^ a b c d e SERGIO STRIZZI. SUL SET DI ANTONIONI, su arte.it.
  4. ^ CESENA CINEMA, su comune.cesena.fc.it.
  5. ^ Libano – Torna Photomed Beirut e l’Italia vi partecipa, su esteri.it.
  6. ^ strizzi sergio - AbeBooks, su www.abebooks.it. URL consultato il 20 maggio 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonio Maraldi, Fotografi di scena del cinema italiano, Sergio Strizzi, Il Ponte Vecchio, 2005, ISBN 9788883124662.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN63501398 · ISNI (EN0000 0000 5961 7049 · SBN BRIV006766 · LCCN (ENnb98057289 · J9U (ENHE987007287505205171 · WorldCat Identities (ENlccn-nb98057289