Ruby Tuesday

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Ruby Tuesday
singolo discografico
ArtistaThe Rolling Stones
Pubblicazione13 gennaio 1967
Durata3:32
Album di provenienzaBetween the Buttons (US version)
GenerePop barocco
EtichettaDecca/ABKCO
ProduttoreAndrew Loog Oldham
FormatiDisco in vinile
Noten. 1 Bandiera degli Stati Uniti
n. 3 Bandiera del Regno Unito
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[1]
(vendite: 500 000+)
The Rolling Stones - cronologia
Singolo successivo

Ruby Tuesday è un brano musicale del gruppo rock britannico The Rolling Stones pubblicato nel 1967 e inserito nella versione statunitense dell'album Between the Buttons. Nel Regno Unito non fu invece compresa nel disco e uscì solo come lato B del singolo Let's Spend the Night Together/Ruby Tuesday.

Il singolo raggiunse il 1º posto nella classifica degli Stati Uniti e il 3º in quella britannica. Nel 2004 la rivista Rolling Stone collocò il pezzo al 303º posto nella sua lista delle 500 migliori canzoni di tutti i tempi.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È incerta la paternità del pezzo: sebbene sulla copertina del disco sia accreditata a Mick Jagger e Keith Richards, Marianne Faithfull nella sua autobiografia sostenne che la canzone era stata composta da Richards e Brian Jones; dal canto suo, invece, il bassista Bill Wyman nel suo libro Rolling with the Stones attribuì la canzone al solo Richards.

Ad ogni modo, in un'intervista a Rolling Stone Keith Richards dichiarò di aver composto la canzone in una stanza di hotel a Los Angeles nel 1966. Disse inoltre che il soggetto della canzone era una groupie da lui conosciuta; il pezzo è incentrato infatti su una figura femminile descritta come uno "spirito libero".

La canzone è cantata da Jagger, mentre al contrabbasso sono Bill Wyman e Keith Richards, il chitarrista Brian Jones vi suona invece il flauto dolce e il pianoforte.

Una versione dal vivo del pezzo fu inclusa nell'album del 1991 Flashpoint.

Cover[modifica | modifica wikitesto]

La canzone ebbe moltissime reinterpretazioni da parte degli artisti più disparati; fra i tanti musicisti che ne incisero o ne arrangiarono una propria versione, vi sono stati Janis Joplin, i Corrs, che la inclusero nei loro live, Melanie Safka, Emilíana Torrini, Kenny Rogers, Don Williams, Rod Stewart, la band Hard rock Nazareth il gruppo svizzero Gotthard e gli Scorpions, Crosby, Stills & Nash. In italiano ne esiste una del 1967 (Rubacuori), del gruppo I Profeti con testo di Mogol e quella di Franco Battiato, il cui rifacimento del pezzo, contenuto nell'album Fleurs, fu anche utilizzato all'interno della colonna sonora del film del 2006 I figli degli uomini. Esiste anche una versione in italiano di Richard Anthony del 1967 Rubacuori (Columbia Records, SCMQ 7059), inserita nell'album del 1993 The girl from Ipanema (EMI France, 7890122).

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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