Clare Higgins

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Clare Higgins nel 2016

Clare Frances Elizabeth Higgins (Bradford, 10 novembre 1955) è un'attrice inglese, attiva in campo teatrale, televisivo e cinematografico. Nota al grande pubblico per aver interpretato Julia Cotton nella saga di Hellraiser, Clare Higgins è una delle più apprezzate attrici teatrali inglesi della sua generazione e per le sue interpretazioni del repertorio classico e moderno sulle scene londinesi ha vinto tre Laurence Olivier Award alla miglior attrice.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Seconda di cinque figli, Clare Higgins è nata a Bradford, figlia degli insegnanti Paula Cecilia e James Stephen Higgins. Nel 1978 si laureò alla London Academy of Music and Dramatic Art e durante gli anni ottanta cominciò a recitare sulle scene di Manchester e Bath, prima di ottenere la sua prima candidatura al Laurence Olivier Award nel 1984 per Un tram che si chiama Desiderio.[1] L'anno successivo recitò nel film Hellraiser, a cui seguì due anni dopo anche il sequel, Hellbound: Hellraiser II - Prigionieri dell'Inferno.

Nel 1988 si unì alla Royal Shakespeare Company, con cui recitò diversi grandi ruoli del panorama shakespeariano a Stratford e Londra, tra cui Ippolita e Titania in Sogno di una notte di mezza estate (1988) e Gertrude in Amleto (1989). Nel 1990 tornò a recitare al National Theatre interpretando Elisabetta nel Riccardo III, seguito dai ruoli di Regan in Re Lear e Amalia in Napoli milionaria!. Tra il 1992 e il 1993 è stata un'apprezzata Cleopatra nella tragedia di Shakespeare Antonio e Cleopatra in scena a Stratford, Londra e Bath, mentre nel 1995 ha vinto il suo primo Laurence Olivier Award alla miglior attrice per il dramma di Tennessee Williams La dolce ala della giovinezza.[2]

Dopo aver interpretato ruoli principali ne La calunnia (1996), Il divo Garry (1998) e Chi ha paura di Virginia Woolf? (2001), nel 2002 ottenne un altro grande successo sulle scene londinesi con Vincent in Brixton, che le valse il suo secondo Laurence Olivier Award. Con lo stesso dramma fece il suo debutto a Broadway l'anno successivo, vincendo un Theatre World Award e ricevendo una candidatura al Tony Award alla migliore attrice protagonista in un'opera teatrale.[3] Negli anni successivi ampliò il suo repertorio classico interpretando l'Ecuba (2004), Fedra (2006) ed Edipo Re (2008); particolarmente apprezzata fu la sua interpretazione nel ruolo della regina di Troia, che le valse il suo terzo Laurence Olivier Award.[4] La Higgins ha recitato anche in diversi classici del teatro del novecento, tra cui Morte di un commesso viaggiatore a Londra (2006) e Un equilibrio delicato a Broadway con Glenn Close (2014).[5] Attiva anche in campo televisivo, Clare Higgins è apparsa in diverse serie TV, tra cui Doctor Who, L'ispettore Barnaby, Downton Abbey e Casualty.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Clare Higgins ebbe un figlio all'età di diciannove anni dopo essere scappata di casa, ma diede il bambino in adozione.[6] Nel 1995 è riuscita a rivedere il figlio e a riallacciare di nuovo il legame.

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Teatrografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Olivier Winners 2005, su Olivier Awards. URL consultato il 30 gennaio 2020.
  2. ^ (EN) Imogen Russell Williams, Theatre masterclass: Clare Higgins, in The Guardian, 30 giugno 2009. URL consultato il 30 gennaio 2020.
  3. ^ Theatre World Awards - Theatre World Awards, su theatreworldawards.org. URL consultato il 30 gennaio 2020.
  4. ^ (EN) Michael Billington, Hecuba, Donmar Warehouse, London, in The Guardian, 15 settembre 2004. URL consultato il 30 gennaio 2020.
  5. ^ (EN) Five Burning Questions with A Delicate Balance Olivier Winner Clare Higgins, su BroadwayBox.com. URL consultato il 30 gennaio 2020.
  6. ^ (EN) 12:00AM GMT 29 Oct 1998, At home and happy at last, su telegraph.co.uk, 29 ottobre 1998. URL consultato il 30 gennaio 2020.

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Controllo di autoritàVIAF (EN22342272 · ISNI (EN0000 0001 1469 1170 · LCCN (ENno2008131792 · GND (DE1062223713 · BNF (FRcb140359272 (data) · J9U (ENHE987007372357905171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2008131792