Barbarano Romano

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Barbarano Romano
comune
Barbarano Romano – Stemma
Barbarano Romano – Bandiera
Barbarano Romano – Veduta
Barbarano Romano – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lazio
Provincia Viterbo
Amministrazione
SindacoRinaldo Marchesi (lista civica) dal 13-6-2022 (3º mandato)
Territorio
Coordinate42°15′01″N 12°04′03″E / 42.250278°N 12.0675°E42.250278; 12.0675 (Barbarano Romano)
Altitudine340 m s.l.m.
Superficie37,56 km²
Abitanti1 011[1] (31-8-2022)
Densità26,92 ab./km²
Comuni confinantiBlera, Capranica, Vejano, Vetralla, Villa San Giovanni in Tuscia
Altre informazioni
Cod. postale01010
Prefisso0761
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT056004
Cod. catastaleA628
TargaVT
Cl. sismicazona 3A (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 2 024 GG[3]
Nome abitantibarbaranesi
Patronosanta Barbara
Giorno festivo4 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Barbarano Romano
Barbarano Romano
Barbarano Romano – Mappa
Barbarano Romano – Mappa
Posizione del comune di Barbarano Romano nella provincia di Viterbo
Sito istituzionale

Barbarano Romano è un comune italiano di 1 001 abitanti della provincia di Viterbo, distante dal capoluogo circa 30 km.

Porta Romana
Cinta muraria
Santa Maria del Piano
Santa Maria Assunta
Necropoli etrusca di San Giuliano

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Centro agricolo sito sulle propaggini del distretto vulcanico Cimino-Vicano (monti Cimini), posto su un ripiano tufaceo a forma di cuneo, delimitato dalla confluenza di due brevi affluenti del torrente Biedano.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'altura vulcanica su cui sorge l'abitato è stata probabilmente sede in età preistorica di un villaggio dell'Antica età del Bronzo, come attestano i numerosi manufatti individuati ai piedi dell'acrocoro. Notizie di un insediamento stabile si hanno però solo con il Medioevo.

Quasi al termine della via principale, Via Vittorio Emanuele, fino al 1930 si ergeva una torre a pianta pentagonale avanzo di una rocca longobarda, detta di Desiderio - l'ultimo Re Longobardo che intorno al 771 fortificava Viterbo ed i borghi vicino per contrastare i franchi di Carlo Magno.

Una targa originale di marmo del 1280 - situata all'ingresso della Chiesa principale di S. Maria Assunta - indica che la stessa fu edificata nel 1280, durante la sede vacante del papato che seguì alla morte di Papa Nicola III Orsini. Barbarano faceva quindi parte del Ducato romano longobardo che a seguito della donazione di Liutprando del 728 era poi divenuto possesso della Chiesa nel secolo VIII.

Feudo degli Anguillara nel secolo XIV, passò poi agli Orsini e infine ai Borgia nel secolo XV.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Il paese consta di un primo nucleo risalente probabilmente al X secolo, cui si aggiungono vari edifici, dal XIII al XVII. Attualmente costituisce un esempio di borgo medievale a spina di pesce, con una strada principale centrale fiancheggiata da due parallele secondarie, allungato sul cuneo fra due gole e chiuso, nell'unico tratto non difeso naturalmente, da mura con torri quadrilatere a gola aperta databili al secolo XIV, ulteriormente foderate da una cinta muraria verso la fine del XV secolo con l'aggiunta di torri circolari.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa del Crocifisso. Edificata probabilmente tra il XII ed il XIII secolo, è documentata per la prima volta nel 1573; è ad un'unica navata con due cappelle laterali; in essa si conserva un notevole crocifisso ligneo del XVI secolo.
  • Complesso di Sant'Angelo. Antico isolato, che in origine comprendeva anche un cimitero. La Chiesa, oggi sconsacrata, è sorta alla fine del XIII secolo; è affiancata dall'ex casa canonica, sede del parroco, la cui facciata forma un tutt'uno con quella della chiesa. In alcuni ambienti del complesso è oggi ospitato il Museo archeologico delle necropoli rupestri di Barbarano.
  • Chiesa di Santa Maria del Piano. Antica chiesa del XIII secolo ricostruita nella seconda metà del XVI secolo. Numerosi affreschi sono stati riportati alla luce nel corso di restauri degli ultimi decenni.
  • Chiesa collegiata di Santa Maria Assunta. Chiesa parrocchiale, già esistente sul finire dell'XI secolo, è stata ricostruita e rimaneggiata più volte, soprattutto nel corso del XVIII secolo. All'interno vi sono pregevoli opere d'arte, tra cui un affresco della Madonna che allatta Gesù con i Santi Giovanni e Antonio abate (XIV secolo).
  • Mura cittadine. Barbarano ha avuto, nel corso dei secoli, due cinta murarie distinte. Della più antica restano poche tracce, soprattutto per i crolli degli anni trenta, che hanno portato alla scomparsa della porta merlata d'Ognissanti e della torre detta di re Desiderio. Della cinta più esterna restano ancora importanti tratti, in cui è inserito il torrione di Porta Romana, dotato, dal 1863, di un orologio.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Palazzo comunale. Sorge nell'area denominata Castello, circondata da una cinta muraria, la più antica di quelle di Barbarano, sui cui resti è in parte edificato il municipio. Nel 1930 un'antica torre medievale, con parte delle mura e del palazzo priorale, crollarono rovinosamente.
  • Palazzo Mastini. Opera del XVI-XVII secolo, restaurato recentemente, ora di proprietà comunale.

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Vi sono stati effettuati numerosi scavi archeologici, tra cui quelli della necropoli di San Giuliano, che in epoca etrusca circondava l'altura omonima, sede di un abitato risalente ad età preistorica.[4]

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Il caratteristico paese, al centro di un'area protetta regionale, il Parco regionale Marturanum, è celebre per la presenza di numerose necropoli etrusche.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

  • Museo Naturalistico del Parco Marturanum "Francesco Spallone". Struttura museale che si pone come centro di interpretazione del territorio della Tuscia rupestre, di cui Barbarano Romano è centro esemplificativo. Conserva numerosi reperti faunistici, la ricostruzione di una tomba etrusca e di una forra, profondo canalone scavato dall'acqua nella roccia di origine vulcanica. Molto attivo nella didattica, il museo svolge anche le funzioni di Centro Visite del Parco Marturanum e fornisce ausilio ai visitatori del comprensorio della Tuscia rupestre.
  • Museo delle Necropoli rupestri. Situato nei locali del complesso storico di S.Angelo, sono esposti moltissimi reperti ritrovati nelle necropoli rupestri del territorio di Barbarano Romano nel corso degli scavi archeologici iniziati negli anni sessanta dal re Gustavo di Svezia e proseguiti dalla Sovrintendenza Archeologica per l'Etruria meridionale. La direzione scientifica del museo è affidata al Prof. Stephan Steingraber, docente di archeologia all'Università Roma 3. All'interno del museo sono esposti reperti che vanno dall'età neolitica a quella del bronzo e del ferro, proseguendo con l'epoca Villanoviana (X-VIII secolo a.C.), per a arrivare alla cultura etrusca, con una collezione di ceramiche che comprendono vasi a decorazione geometrica dell'VII secolo a.C e. vasi attici del VI secolo, buccheri, vasi a figure rosse, a figure nere e policromi. Vi si trova anche una collezione di riproduzioni di parti anatomiche usate come ex voto e un obelisco funerario in tufo alto oltre tre metri, ed alcuni sarcofagi in tufo con la rappresentazione scolpita del defunto. Tra questi, è noto quello detto della "sacerdotessa" perché vi è raffigurata una figura femminile con rappresentazione particolareggiata dell'abito e dell'acconciatura dei capelli e che tiene in mano uno strumento ad uso religioso, da qui il nome del sarcofago. Altra particolarità dell'opera è che, accucciato al lato della sacerdotessa, è raffigurato un animale (un cane o, per altri, un cerbiatto) che mangia da una pater a(ciotola). Altro miesempio di scultura funeraria etrusca è un leone in nenfro a grandezza quasi naturale, trovato nell'area sacra antistante una tomba principesca.[6]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

I principali prodotti dell'agricoltura sono uva e olive. Diffuso l'allevamento bovino i cui ottimi prodotti biologici sono venduti localmente. Si possono trovare presso gli innumerevoli boschi che circondano il territorio varietà di funghi molto apprezzati.[senza fonte]

Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero addetti delle unità locali delle imprese attive (valori medi annui).[7]

2015 2014 2013
Numero imprese attive % Provinciale Imprese attive % Regionale Imprese attive Numero addetti % Provinciale Addetti % Regionale Addetti Numero imprese attive Numero addetti Numero imprese attive Numero addetti
Barbarano Romano 55 0,24% 0,01% 133 0,22% 0,01% 59 129 56 114
Viterbo 23.371 5,13% 59.399 3,86% 23.658 59.741 24.131 61.493
Lazio 455.591 1.539.359 457.686 1.510.459 464.094 1.525.471

Nel 2015 le 55 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano lo 0,24% del totale provinciale (23.371 imprese attive), hanno occupato 133 addetti, lo 0,22% del dato provinciale (59.399 addetti); in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato due persone (2,42).

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Per quanto riguarda il trasporto ferroviario, Barbarano aveva due stazioni sulla ferrovia Orte-Capranica-Civitavecchia: Barbarano Romano-Vejano, situata sulla Via Claudia, e Bandita di Barbarano, più centrale. In seguito a una frana, la ferrovia fu chiusa nel 1961 nella tratta Civitavecchia-Capranica e, nonostante una mole enorme di finanziamenti e nonostante il suo ripristino sia stato più volte annunciato, non è stata più riaperta.[8]

Un'altra stazione al servizio di Barbarano sarebbe quella di Vico Matrino (7 km) sulla FL3 ferrovia Roma-Capranica-Viterbo, ma essa è chiusa da decenni ed è soppressa anche come fermata. Le stazioni attive più vicine sono quindi a Oriolo e a Vetralla.

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Barbarano Romano tramite la Strada Provinciale 42 Barbaranese, è collegata a Monte Romano.

Trasporti pubblici[modifica | modifica wikitesto]

Barbarano Romano è collegato, tramite i bus COTRAL, con Roma Cornelia (solo 1 corsa), Roma Saxa Rubra, Viterbo, Vetralla, Oriolo Romano, Manziana, Bracciano, Civitavecchia, Monte Romano e Tarquinia.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1872 Barbarano cambia denominazione in Barbarano Romano.

Nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Viterbo, Barbarano Romano, passò dalla provincia di Roma a quella di Viterbo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Stephan Steingräber, La necropoli etrusca di San Giuliano e il Museo delle necropoli rupestri di Barbarano Romano, pp. 25-69 e Stephan Steingräber, Città e necropoli dell'Etruria, pp. 333-343
  5. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Stephan Steingräber, La necropoli etrusca di San Giuliano e il Museo delle necropoli rupestri di Barbarano Romano, pp.71-99.
  7. ^ Atlante Statistico dei comuni dell'Istat, su asc.istat.it. URL consultato l'11 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2020).
  8. ^ [1].

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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