Bassano in Teverina
| Bassano in Teverina comune | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Regione | |
| Provincia | |
| Amministrazione | |
| Sindaco | Alessandro Romoli (lista civica) dall'8-6-2009 (4º mandato dal 10-6-2024) |
| Data di istituzione | 1958 (torna ad essere comune indipendente) |
| Territorio | |
| Coordinate | 42°28′00″N 12°18′45″E |
| Altitudine | 304 m s.l.m. |
| Superficie | 12,17 km² |
| Abitanti | 1 286[1] (31-7-2025) |
| Densità | 105,67 ab./km² |
| Comuni confinanti | Attigliano (TR), Bomarzo, Giove (TR), Orte, Soriano nel Cimino, Vasanello |
| Altre informazioni | |
| Cod. postale | 01030 |
| Prefisso | 0761 |
| Fuso orario | UTC+1 |
| Codice ISTAT | 056006 |
| Cod. catastale | A706 |
| Targa | VT |
| Cl. sismica | zona 2B (sismicità media)[2] |
| Cl. climatica | zona D, 2 040 GG[3] |
| Nome abitanti | bassanesi |
| Patrono | santi Fidenzio e Terenzio |
| Giorno festivo | 27 settembre |
| Cartografia | |
| Sito istituzionale | |
Bassano in Teverina è un comune italiano di 1 286 abitanti[1] della provincia di Viterbo nel Lazio.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Bassano in Teverina si trova al confine tra il Lazio e l'Umbria, a nord-est di Viterbo e ad ovest di Orte, ed è posto in posizione dominante rispetto alla sottostante valle del Tevere, sulle ultime propaggini settentrionali dei monti Cimini.
A valle del paese, non lontano dal Tevere, si trova il lago di Vladimonio (o Vadimone), conosciuto localmente come "il Laghetto". Descritto da Plinio il Giovane come "una ruota in tutto regolare" con un colore "più verde e intenso del mare", il lago è oggi quasi interrato. È alimentato da sorgenti sulfuree che, unendosi alla vegetazione, creano ammassi galleggianti, fenomeno che ha dato origine alle storie sulle "isole galleggianti" raccontate dagli antichi autori latini. Ai tempi dei romani il lago, chiamato Lacus Vladimonis, era considerato sacro: sulle sue sponde gli etruschi compivano riti e feste periodiche, mentre i romani immergevano le armi nelle acque per renderle invincibili[4].
Clima
[modifica | modifica wikitesto]- Classificazione climatica: zona D, 2060 GR/G
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'origine del paese è incerta. La terminazione del nome, derivante dal suffisso aggettivale latino -anus, riporta all'epoca romana e, unita alla radice del nome, ricorda il gentilizio (Bassus) di un personaggio che nella zona possedeva i latifondi: Bassus>Bassanus>Bassano.
Il centro di Bassano in Teverina nasce su uno sperone tufaceo in posizione leggermente arretrata rispetto alla valle del Tevere, della quale sovrasta una parte. La sua posizione, nascosta dai poggi circostanti, non consente facilmente la visibilità di località confinanti come Mugnano in Teverina, Attigliano, Chia e Bomarzo. Un sistema di avvistamento e di comunicazione doveva però esistere grazie ai poggi Sasso Quadro (m 324 s.l.m.) e Poggio Zucco (m 318 s.l.m.), collegati direttamente a Bassano attraverso antichi percorsi viari e sedi di antichi insediamenti, testimoniati da resti di edifici e di altre costruzioni.
Sorto sulle ultime pendici dei monti Cimini, Bassano rappresentava un punto di passaggio obbligatorio lungo il percorso che da Soriano portava al Tevere ed esercitava anche un'importante funzione strategica sulla valle. Già abitato in epoca etrusca, venne abbandonato durante la dominazione dei Romani, che avevano conquistato tutta la zona circostante ed espugnato il territorio dopo due cruente battaglie: la prima nel 309 a.C., sotto la guida del console Quinto Fabio Rulliano, e la seconda nel 283 a.C., a seguito della quale i romani sconfissero definitivamente gli etruschi ed i senoni, una popolazione di origine gallica che aveva precedentemente occupato il territorio. Secondo una leggenda, in quell'occasione le acque del fiume Tevere si tinsero di rosso e trasportarono con esse i cadaveri dei nemici fino a Roma, annunciando alla popolazione la vittoria. Una volta impossessatisi del luogo, i Romani, per consolidare l'acquisito dominio sulle genti etrusche e vigilare sulla navigazione tiberina, fondarono su queste colline un castrum, identificato col nome di Castrum Amerinum (si crede sia l'attuale Palazzolo di Vasanello), stando ad una carta topografica realizzata dalla famiglia Mattei nella seconda metà del XVII secolo. Il sito venne recuperato fra il IX e il X secolo quando, sotto la minaccia degli Ungari, tornò ad assumere importanza sia per la posizione facilmente difendibile che per la vicinanza con la via Amerina, strada romana in quei tempi ancora in uso.
Il nome di Bassano in Teverina compare per la prima volta agli inizi del secondo millennio. Secondo la tradizione, la Contessa Matilde di Canossa, proprietaria di vasti possedimenti nel viterbese, avrebbe donato il borgo ed altri luoghi della Teverina, al pontefice Gregorio VII nel 1070. A testimonianza di ciò vi è anche una bolla di Innocenzo III risalente al 1212, in cui si asserisce che in quella data tale feudo apparteneva alla Camera Apostolica già da molto tempo. Il paese, dunque, si trovò sempre sotto la protezione della Chiesa, al riparo dagli attacchi dei potenti comuni vicini, soprattutto quello di Orte.
Tra il 1298 il 1377 venne eretto a Comune, ma sempre e comunque alla diretta dipendenza della Santa Sede. Nel 1437 la diocesi di Orte, della quale Bassano faceva parte, venne unita a quella di Civita Castellana. Nel 1527, Papa Clemente VII donò il feudo al nobile napoletano Alfonso Lagne, alla cui morte tornò sotto il governo della Camera Apostolica. Nel 1559, l'insieme fu venduto da Pio IV al Cardinale Cristoforo Madruzzo, al fratello Nicola ed al nipote Fortunato. Un ventennio dopo, il cognato di quest'ultimo, Cardinale Marco Sittico Altemps, acquistò il feudo e ordinò la costruzione di un suo palazzo, ma alla fine del secolo il territorio venne definitivamente riconsegnato nelle mani della Camera Apostolica, che se ne occupò per numerosi altri anni a venire.
Nel Seicento sembra che Bassano abbia attraversato un periodo di relativa prosperosità, a giudicare dalle opere pubbliche e da istituzioni economiche come il Banco delle Civitelle, il Monte di Pietà e il Monte della Semenza. Durante il secolo successivo e per parte dell'ottocento si registrò una calo demografico e un generale dissesto dovuto a lotte intestine tra due opposte fazioni: la famiglia Andreuzzi, i maggiori proprietari terrieri locali, e i Verga, famiglia emergente il cui capostipite era stato nominato esattore delle tasse.
Nel 1929 il comune di Bassano, piuttosto debole e piccolo, fu riunito a quello di Orte, per tornare ad essere autonomo solamente nel 1958. Il 25 novembre del 1943, in piena seconda guerra mondiale, subì gravi danni a causa di una tremenda esplosione che squassò la zona: un treno tedesco carico di munizioni in sosta nella sottostante stazione saltò in aria, creando uno spostamento d'aria che sollevò tetti e distrusse muri del vecchio borgo, costringendo la popolazione ad abbandonarlo e rendendolo inabitabile per alcuni decenni.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma del Comune, concesso dal Presidente della Repubblica il 26 giugno 2006, si blasona:
Il gonfalone è un drappo di rosso.
Lo stemma richiama alla memoria l'epoca medievale, quando Bassano consolidò il suo castello e lo trasformò in uno dei più solidi manieri fortificati della zona che, dopo le invasioni barbariche, entrò a far parte dei territori della Chiesa.[6]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di Santa Maria dei Lumi, a tre navate, risale al XVII secolo[7];
- Chiesa dell'Immacolata Concezione
- Chiesa dei Santi Fidenzio e Terenzio
- Madonna della Quercia - Fu costruita tra il 1674 ed il 1678 per dare una degna sistemazione alla tegola con l'immagine della Madonna col Bambino, collocandola in un'edicola (si scelse una quercia che si trovava in una radura nella macchia del Poggio) attorno alla quale venne costruito l'edificio. Oltre a un affresco seicentesco con la Crocifissione, la chiesa ospita una tela del pittore Brandi (1947) con i Santi Fidenzio e Terenzio, proclamati protettori di Bassano nel 1632.
- Chiese di Sant'Anna e di San Biagio - La prima è una piccola chiesetta situata appena fuori dal borgo antico, nel rione Pagliarone; la seconda è una chiesa perduta situata nel borgo, di fronte alla Fontana Vecchia.
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Anfiteatro Giovanni Paolo II e Scacchiera - Siti realizzati durante le ultime ristrutturazioni del borgo: ospitano diverse manifestazioni nel periodo estivo.
Architetture militari
[modifica | modifica wikitesto]- Torre dell'Orologio, alta 25 metri, risale al 1500[8].
Altro
[modifica | modifica wikitesto]- Belvedere
Si può ammirare un ampio panorama della sottostante valle del Tevere e dei paesi umbri confinanti.
- Fontana Vecchia
Venne fatta costruire nel 1576 dal cardinale Cristoforo Madruzzo. Su di essa appare la scritta: “CHRIST MAD EPVS PORTV CARD TRIDENT AD SVI SVORONIVM COMODU EREXIT ANO MDLXXVI” (Cristoforo Madruzzo, vescovo di Porto, cardinale tridentino, eresse nell'anno 1576 per il proprio vantaggio e per quello di tutti i suoi). La fontana è incassata in una nicchia coperta da una volta a botte, il cannello si riversa in una vasca rettangolare dalla quale si innalzano quattro semi-pilastri muniti di capitelli modanati fortemente aggettanti. Nella chiave di volta v'è uno stemma ormai illeggibile, verosimilmente quello della famiglia Madruzzo.
- Poggio Zucco e Poggio Ruzzolo
Alture situate rispettivamente a nord-ovest e sud-est del paese. La prima presenta una necropoli di tombe etrusche.
- Sasso Quadro
Altura rocciosa sopraelevata situata nella località Poggio Zucco, anticamente utilizzata come punto di avvistamento e comunicazione. Presenta rocce lavorate in nicchie, scalini e cavità.
- Valle delle Presenze
Area verde pubblica situata tra il vecchio borgo e la località Poggio Ruzzolo.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[9]

Economia
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero addetti delle unità locali delle imprese attive (valori medi annui).[10]
| 2015 | 2014 | 2013 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Numero imprese attive | % Provinciale Imprese attive | % Regionale Imprese attive | Numero addetti | % Provinciale Addetti | % Regionale Addetti | Numero imprese attive | Numero addetti | Numero imprese attive | Numero addetti | |
| Bassano in Teverina | 56 | 0,24% | 0,01% | 121 | 0,2% | 0,01% | 53 | 118 | 62 | 127 |
| Viterbo | 23.371 | 5,13% | 59.399 | 3,86% | 23.658 | 59.741 | 24.131 | 61.493 | ||
| Lazio | 455.591 | 1.539.359 | 457.686 | 1.510.459 | 464.094 | 1.525.471 |
Nel 2015 le 56 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano lo 0,24% del totale provinciale (23.371 imprese attive), hanno occupato 121 addetti, lo 0,2% del dato provinciale (59.399 addetti); in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato due persone (2,16).
Infrastrutture e trasporti
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Strade
[modifica | modifica wikitesto]Bassano in Teverina, tramite la Strada Provinciale 151 (via Ortana), è collegata ad Orte e Viterbo. Le strade principali del paese sono il viale Cesare Battisti, che si dirama dalla via Ortana e si congiunge con il vecchio borgo, la via dei SS. Fidenzio e Terenzio e via XXV Aprile, che si dirama dalla via Ortana e si congiunge con Piazza Antonio Gramsci.
Trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Bassano in Teverina è raggiungibile tramite servizio COTRAL da Orte, Soriano nel Cimino e Viterbo.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, quando venne istituita la provincia di Viterbo Bassano in Teverina passò dalla provincia di Roma a quest'ultima, venendo aggregata al comune di Orte. Riacquistò l'autonomia comunale nel 1958.
Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]Sport
[modifica | modifica wikitesto]La squadra di calcio di Bassano in Teverina è l'ASD Bassano Calcio, che milita nei campionati dilettantistici del Lazio.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2025 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Storia, su comune.bassanointeverina.vt.it. URL consultato il 13 settembre 2025.
- ^ Bassano in Teverina (Viterbo) D.P.R. 26.06.2006 concessione di stemma e gonfalone, su Governo italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica, 2006. URL consultato il 18 ottobre 2020.
- ^ Renato Mastronardi, Bassano in Teverina, un borgo pieno di mitologia, su ilgiornale.it, 20 maggio 2006.
- ^ Chiesa di Santa Maria dei Lumi, su comune.bassanointeverina.vt.it. URL consultato il 13 settembre 2025.
- ^ Torre dell'Orologio, su comune.bassanointeverina.vt.it. URL consultato il 13 settembre 2025.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Atlante Statistico dei comuni dell'Istat, su asc.istat.it. URL consultato l'11 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2020).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.bassanointeverina.vt.it.
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