Bagnoregio
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Bagnoregio comune | |||
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La Chiesa dell'Annunziata su Piazza Sant'Agostino | |||
Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | Viterbo | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Luca Profili (lista civica Profili sindaco) dal 26-5-2019 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 42°37′48″N 12°05′21″E / 42.63°N 12.089167°E | ||
Altitudine | 484 m s.l.m. | ||
Superficie | 72,81 km² | ||
Abitanti | 3 486[1] (30-11-2020) | ||
Densità | 47,88 ab./km² | ||
Frazioni | Capraccia, Castel Cellesi, Civita, Ponzano, Vetriolo | ||
Comuni confinanti | Bolsena, Castiglione in Teverina, Celleno, Civitella d'Agliano, Lubriano, Montefiascone, Orvieto (TR), Viterbo | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 01022 | ||
Prefisso | 0761 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 056003 | ||
Cod. catastale | A577 | ||
Targa | VT | ||
Cl. sismica | zona 2B (sismicità media)[2] | ||
Cl. climatica | zona E, 2 279 GG[3] | ||
Nome abitanti | bagnoresi | ||
Patrono | san Bonaventura | ||
Giorno festivo | 15 luglio | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Bagnoregio nella provincia di Viterbo | |||
Sito istituzionale | |||
Bagnoregio è un comune italiano di 3486 abitanti della provincia di Viterbo nel Lazio.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Territorio[modifica | modifica wikitesto]
Clima[modifica | modifica wikitesto]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Anticamente conosciuto con il nome di Bagnorea. Il toponimo deriva probabilmente da Balneum Regis, in riferimento alla presenza di acque termali dalle particolari proprietà terapeutiche.
Il nome si tramanda almeno dall'epoca longobarda. Secondo una leggenda, infatti, il re Desiderio (morto nel 774) sarebbe stato guarito da una grave malattia, grazie proprio alle acque termali che scaturivano nei pressi della località.
Alcuni reperti di epoca preistorica lasciano il posto a più numerose testimonianze etrusche (specialmente la rupe di San Francesco Vecchio), nell'area di Civita. Bagnoregio ricadeva infatti nel dominio dell'antica Volsinii (Orvieto).
Conquistata dai Romani nel 265 a.C., a cui segue la distruzione della stessa Volsinium nel 264 a.C., vede accrescere la propria importanza per la deportazione degli abitanti della città dominante verso un nuovo centro abitato Bolsena, rispetto a cui Bagnoregio era posto a metà strada con il Tevere, allora navigabile, e la via Flaminia.
Con il crollo dell'Impero Romano Bagnoregio fu dominata da Visigoti, Goti, Bizantini, Longobardi (606)[4] e Franchi (Carlo Magno): questi ultimi la consegnarono al potere temporale dei Papi. Fu poi infeudata ai conti Monaldeschi della Cervara, che si rivelarono inadatti e costrinsero la città alla rivolta, il cui successo ebbe come conseguenza l'instaurarsi del Libero Comune (ca. 1160).
Bagnoregio conosce la predicazione francescana nel Duecento, e dà all'Ordine quello che verrà poi riconosciuto come il suo secondo fondatore, e uno dei Dottori della Chiesa: San Bonaventura.
I Monaldeschi tentano di ridurre nuovamente Bagnoregio a feudo con la costruzione, iniziata nel 1318, del Castello della Cervara, distrutto però nel 1457 dalla popolazione in rivolta. Dopo un fallito e analogo tentativo dei Conti Baglioni di Castel di Piero, e che forse non è estraneo alla seicentesca fondazione di Castel Cellesi su terreni a loro comprati dai Conti Cellesi tramite l'intervento diretto di diversi Papi, Bagnoregio preferisce un governatore pontificio anche se deve rinunciare ad alcune delle proprie libertà civili. La città rimane così direttamente dipendente dallo Stato Pontificio, che in essa ha memoria di San Bonaventura attraverso la costruzione di diversi e notevoli edifici religiosi, fino al 1870, quando il territorio romano rientra nello Stato Unitario.
Il 10 giugno 1695 un terremoto colpisce Civita, che fino ad allora era la Bagnorea propriamente detta, separandola (con la formazione di uno spettacolare dirupo) dalle altre due contrade di Mercato (oggi Mercatello, allora sede comunale) e Rota: quest'ultima conoscerà una forte immigrazione civitonica divenendo la nuova Bagnorea, ossia l'attuale Bagnoregio.
Bagnoregio fu testimone di alcuni episodi legati alla Campagna dell'Agro Romano per la liberazione di Roma dal potere temporale di Pio IX nel 1867. Un gruppo di garibaldini, guidati da Giacomo Galliano e Girolamo Corsieri di Castiglione in Teverina, il 28 settembre 1867 passa il confine dello Stato Pontificio occupando Grotte S. Stefano e avanzando fino a Ronciglione. Da qui, dopo uno scontro con i pontifici, le Camicie Rosse si ritirano per ricongiungersi all'altro gruppo di volontari a Bagnoregio; nel frattempo altre bande di garibaldini occupano Acquapendente, Farnese ed Ischia. Nell'alto Viterbese, a San Lorenzo e Valentano, si susseguono scontri e scaramucce, che culminano poi nella battaglia di Bagnoregio del 5 ottobre 1867. La battaglia, combattuta tra Poggio Scio (cimitero) e San Francesco, si conclude con la vittoria delle truppe pontificie e i garibaldini si trovano costretti ad abbandonare Bagnoregio. A memoria di questa battaglia si conserva la "Piramide" Monumento-Sacrario garibaldino custode dei Volontari caduti negli scontri con i pontifici[5] il direttore scientifico del complesso è lo storico e giornalista Prof. Francesco Guidotti.
Nel 1922 un regio decreto muta il nome dal dialettale Bagnorea al più antico Bagnoregio.
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]
- Concattedrale dei santi Nicola, Donato e Bonaventura
- Chiesa di San Bonaventura
- Chiesa di Sant'Agostino
- Chiesa di San Donato
Altro[modifica | modifica wikitesto]
- Il borgo di Civita di Bagnoregio
Il borgo medievale è diventato famoso per la sua caratteristica geologica di cittadella sopra uno sperone tufaceo. È accessibile solo a piedi, e grazie alla notorietà di set cinematografico, è una delle principali attrazioni turistiche di Bagnoregio. Si compone di un centro arroccato sulla cima del colle, con case mura, un palazzo ducale e la chiesa parrocchiale. È soprannominata la "Città che Muore".
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[6]

Tradizione e folclore[modifica | modifica wikitesto]
- Processione del Venerdì Santo
Si ipotizza che la processione notturna del Venerdì Santo abbia avuto inizio a Civita a metà del 1600 e che poi venne trasferita a Bagnoregio per mancanza di figuranti. Gli oltre 300 figuranti, vestiti di splendidi costumi, sfilano in un'atmosfera di raccoglimento, preparata con la diffusione di musica sacra lungo tutto il percorso che, arrivato a Porta Albana, ritorna al punto di partenza a piazza L. Cristofori. Il segmento religioso più importante è messo a fuoco dal procedere del catafalco (scortato da un drappello di soldati romani, accompagnato da donne e uomini oranti, tutti di origine civitonica), su cui è adagiato il Crocefisso dell'ex cattedrale di Civita, il quale, subito dopo la processione, viene riportato a Civita dal gruppo di devoti che lo ha isolato durante l'avanzare del corteo, perché (secondo una leggenda), se rimanesse a Bagnoregio oltre la mezzanotte del Venerdì Santo, diverrebbe proprietà di questa cittadina.
- Presepe vivente
Durante il periodo natalizio a Civita di Bagnoregio si rinnova lo straordinario evento del presepe vivente.
Fiera del Buon Consiglio
La Fiera del Buon Consiglio, che si tiene la seconda domenica dopo Pasqua, è una delle più antiche dell'alto Lazio. Fino ai primi anni del dopoguerra era molto frequentata (si arrivava anche da parecchio lontano) per la possibilità di trovarvi, fra gli altri animali, eccellenti bovini da lavoro e da ingrasso, oltre a strumenti da lavoro, vasi di cantina, stoffe e altra merce. Oggi è una fiera di merci varie che si svolge, per una mezza giornata, nel centro storico.
Cultura[modifica | modifica wikitesto]
Musei[modifica | modifica wikitesto]
Vi sono a Bagnoregio due curiosi musei privati visitabili al pubblico; il Museo Piero Taruffi dell'omonima associazione motoristica (via Fidanza 55), e un singolare Ufo Museum[7] (via Vittori 22) - di documentazione e collezionismo - il primo in Italia nel proprio genere.
Eventi[modifica | modifica wikitesto]
- Festa del Bosco
Organizzata ad ottobre dalla Pro loco, si spende nella seconda o terza settimana di ottobre, secondo la maturazione delle castagne. La manifestazione - molto conosciuta nel centro Italia - è nata per la promozione della castagna della valle (marrona bagnorese), di un sapore particolare dovuto al terreno argilloso-vulcanico ed al microclima. Si gustano pietanze di cinghiale, funghi porcini fritti, marmellata di castagne e frutti di bosco, vini di Orvieto. Con la "Rassegna delle finestre e balconi fioriti" e la consegna del "Premio Tecchi", dedicato a Bonaventura Tecchi, si chiude la manifestazione
Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]
Frazioni[modifica | modifica wikitesto]
Nel suo territorio si trova la frazione di Civita.
Economia[modifica | modifica wikitesto]
Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero addetti delle unità locali delle imprese attive (valori medi annui).[8]
2015 | 2014 | 2013 | ||||||||
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Numero imprese attive | % Provinciale Imprese attive | % Regionale Imprese attive | Numero addetti | % Provinciale Addetti | % Regionale Addetti | Numero imprese attive | Numero addetti | Numero imprese attive | Numero addetti | |
Bagnoregio | 306 | 1,31% | 0,07% | 711 | 1,2% | 0,05% | 312 | 695 | 315 | 742 |
Viterbo | 23.371 | 5,13% | 59.399 | 3,86% | 23.658 | 59.741 | 24.131 | 61.493 | ||
Lazio | 455.591 | 1.539.359 | 457.686 | 1.510.459 | 464.094 | 1.525.471 |
Nel 2015 le 306 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano l'1,31% del totale provinciale (23.371 imprese attive), hanno occupato 711 addetti, l'1,2% del dato provinciale (59.399 addetti); in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato due persone (2,32).
Artigianato[modifica | modifica wikitesto]
Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e rinomate vi sono quelle artigianali, come l'arte della ceramica, della terracotta, del ricamo e del merletto.[9]
Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Strade[modifica | modifica wikitesto]
Bagnoregio è collegata tramite la Strada Provinciale 6 Bagnorese, che si innesta nella Strada Provinciale 5, a Celleno.
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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23 aprile 1995 | 13 giugno 1999 | Luciana Vergaro | Forza Italia | Sindaco | |
13 giugno 1999 | 12 giugno 2004 | Erino Pompei | Partito Popolare Italiano | Sindaco | |
12 giugno 2004 | 7 giugno 2009 | Erino Pompei | Lista civica | Sindaco | |
7 giugno 2009 | 25 maggio 2014 | Francesco Bigiotti | Lista civica | Sindaco | |
25 maggio 2014 | 26 maggio 2019 | Francesco Bigiotti | Lista civica | Sindaco | |
26 maggio 2019 | in carica | Luca Profili | Lista civica | Sindaco |
Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1922 Bagnorea cambia denominazione in Bagnoregio.
Nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Viterbo, Bagnoregio passò dalla provincia di Roma a quella di Viterbo.
Sport[modifica | modifica wikitesto]
Impianti sportivi[modifica | modifica wikitesto]
- Complesso sportivo comunale.[10]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ A.L. Antinori, Annali degli Abruzzi, Vol. IV, Bologna, Forni Editore, 1971, p. sub anno 606.
- ^ Il Museo centrale della Campagna e l'Ara-Ossario, Monumento Nazionale, sono in Comune di Mentana (Rm), vedi www.museomentana.it.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Il primo museo sugli Ufo in Italia, su ufotuscia.it.
- ^ Atlante Statistico dei comuni dell'Istat, su asc.istat.it. URL consultato l'11 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2020).
- ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 19.
- ^ L'impianto sul sito della Fidal
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bagnoregio
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito Proloco Bagnoregio, su prolocobagnoregio.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 126127018 · GND (DE) 4428387-8 · WorldCat Identities (EN) lccn-n85021509 |
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