Ali Bongo Ondimba

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Jump to navigation Jump to search
Ali Bongo Ondimba

Presidente del Gabon
In carica
Inizio mandato16 ottobre 2009
Capo del governoPaul Biyoghé Mba
Raymond Ndong Sima
Daniel Ona Ondo
Emmanuel Issoze-Ngondet
Julien Nkoghe Bekale
Rose Christiane Raponda
PredecessoreRose Francine Rogombé (ad interim)

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico Gabonese
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
UniversitàParis 1 Panthéon-Sorbonne
ProfessioneAvvocato

Ali Bongo Ondimba, nato Alain-Bernard Bongo (Brazzaville, 9 febbraio 1959), è un politico gabonese, presidente e dittatore del Gabon dal 2009.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato col nome di Alain-Bernard Bongo nel 1959 a Brazzaville, all'epoca parte dell'Africa Equatoriale Francese, è figlio di Omar Bongo, ex presidente del Gabon in carica per oltre 40 anni dal 1967 sino alla morte avvenuta nel 2009, e Patience Dabany (vero nome Joséphine Nkama), famosa cantante e musicista gabonese. Ha assunto il nome di Ali Ben Bongo alla conversione della sua famiglia all'Islam nel 1973.

Dopo aver conseguito la laurea in legge a Parigi entrò a far parte del Partito Democratico Gabonese (Parti Démocratique Gabonais - PDG) nel 1981[1].

Nel corso della sua carriera politica ha ricoperto diversi incarichi sia all'interno del partito, sia nel governo nazionale tra cui quello di Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione (1989)[2] e Ministro della Difesa (1999)[3]. Nei primi anni novanta viene eletto membro dell'Assemblea nazionale come rappresentante della provincia di Haut-Ogooué e mantiene la carica, venendo regolarmente rieletto, sino al 2009[1].

Nel 2009 alla morte del presidente Omar Bongo, viene eletto Presidente del Gabon dopo un breve periodo di transizione in cui la carica è stata temporaneamente ricoperta da Rose Francine Rogombé, in qualità di presidente del Senato[4]. È stato eletto con il 42% delle preferenze (dato ufficiale contestato però dai partiti di opposizione)[5] ed è entrato ufficialmente in carica il 16 ottobre 2009[6]. Attualmente ricopre anche l'incarico di presidente del PDG. Nel 2009 è pure a suo padre pure come Gran maestro della Gran Loggia massonica regolare del Gabon.

Dal 2000 è sposato con Sylvia Bongo Ondimba ed è padre di 4 figli. Il 2 novembre 2018 è stato colpito da un malore.

Il paese continua a basarsi su una strategia basata sulla rendita: l'economia è interamente dedicata alla produzione e all'esportazione di risorse naturali. Persistono diverse difficoltà: un tasso di disoccupazione di circa il 30% della popolazione attiva, arresti sommari durante le manifestazioni studentesche o sindacali (in particolare da gennaio 2016), il deterioramento dell'accesso alle cure sanitarie (un deposito di 300.000 franchi CFA è richiesto per entrare in un ospedale), carenze nei servizi pubblici e tagli ricorrenti di elettricità. Più della metà della popolazione è sotto la soglia di povertà.[7]

Nell'ottobre 2021 Ali Bongo è citato sui Pandora Papers, questi documenti sull'utilizzo delle società offshore nei paradisi fiscali, Ali Bongo sarebbe stato il beneficiario di due società ora sciolte.[8][9]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Gran Maestro dell'Ordine della Stella Equatoriale - nastrino per uniforme ordinaria Gran Maestro dell'Ordine della Stella Equatoriale
Gran Maestro dell'Ordine Nazionale al Merito - nastrino per uniforme ordinaria Gran Maestro dell'Ordine Nazionale al Merito
Gran Maestro dell'Ordine al Merito dell'Educazione Nazionale - nastrino per uniforme ordinaria Gran Maestro dell'Ordine al Merito dell'Educazione Nazionale
Gran Maestro dell'Ordine al Merito Agricolo - nastrino per uniforme ordinaria Gran Maestro dell'Ordine al Merito Agricolo

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (FR) Ali Bongo Ondimba: Biographie officielle, su gaboneco.com. URL consultato il 30 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2009).
  2. ^ (EN) James Franklin Barnes, Gabon: beyond the colonial legacy, Westview Press, 1992, p. 57, ISBN 0-8133-0430-X.
  3. ^ (FR) Les gouvernements du Gabon, su izf.net. URL consultato il 30 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2008).
  4. ^ (FR) Gabon: Une femme élue président du Sénat, su infosplusgabon.com, 17 febbraio 2009. URL consultato il 30 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2012).
  5. ^ (EN) Gabon opposition rejects re-count, su news.bbc.co.uk, BBCnews.com, 30 settembre 2009. URL consultato il 30 aprile 2012.
  6. ^ (EN) Bongo calls for 'elite renewal', su news.bbc.co.uk, BBCnews.com, 16 ottobre 2009. URL consultato il 30 aprile 2012.
  7. ^ https://www.lefigaro.fr/international/2016/10/14/01003-20161014ARTFIG00280-au-gabon-l-univers-impitoyable-de-la-famille-bongo.php
  8. ^ Le président gabonais Ali Bongo cité dans les «Pandora Papers», su rfi.fr.
  9. ^ Pandora Papers: da Shakira a Tony Blair, politici e vip con tesori nei paradisi fiscali, su dire.it.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN187281701 · ISNI (EN0000 0003 5815 1197 · LCCN (ENno2011161125 · GND (DE1064903207 · BNF (FRcb16923340r (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2011161125