Sylvia Bongo Ondimba

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Sylvia Bongo Ondimba

First lady del Gabon
In carica
Inizio mandato16 ottobre 2009
PredecessoreÉdith Lucie Bongo Ondimba

Dati generali
Titolo di studioLaurea in economia aziendale

Sylvia Bongo Ondimba (Parigi, 11 marzo 1963[1]), nata Sylvia Valentin, è una dirigente d'azienda, filantropa,[2] attuale First Lady del Gabon, moglie del 3º presidente del Gabon Ali Bongo Ondimba[3].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a Parigi, aveva appena due mesi quando i genitori si trasferirono a Douala, in Camerun, per lavoro. È figlia di Edouard Valentin, uomo d'affari francese a capo del gruppo Omnium Gabonais d'Assurances et de Réassurances (OGAR, Gabonese Insurance and Reinsurance). Sua madre, Evelyne Valentin, divenne segretaria dell'allora presidente gabonese Omar Bongo.[4]

Passò buona parte della sua infanzia in Africa,[5] con i fratelli, prima che la sua famiglia prendesse residenza in Tunisia.

Nel 1974, i genitori decisero di spostarsi in Gabon e Sylvia ricevette un'educazione accademica e cristiana alla Libreville Immaculate Conception Institution.[1]

In Francia, conseguì una laurea di livello avanzato (DESS) in gestione aziendale, per poi fare ritorno in Gabon, dove venne assunta presso la Gabon Immobilier, la più grande agenzia immobiliare della nazione. Fu promossa fino al ruolo di vice direttore generale, con responsabilità sul marketing e lo sviluppo economico della compagnia.

L'incontro con Ali Bongo Ondimba, figlio del presidente del Gabon, avvenne nel 1988.[1]

Nel 1990, all'età di 25 anni, creò una sua società di gestione patrimoniale, Alliance S.A..

Nel 2000, sposò Ali Bongo Ondimba, divenendo la seconda moglie nella vita dell'uomo.[5][6] La coppia ha quattro figli: Malika, Noureddin Edouard, Jalil Louis e Bilal (adottato nel 2002).[1][5]

Sylvia Bongo Ondimba alla Casa Bianca, con il marito, nel 2014

First Lady del Gabon[modifica | modifica wikitesto]

Il 16 ottobre 2009, quando suo marito venne eletto presidente, Sylvia Bongo Ondimba divenne First Lady del Gabon.

In questa veste, ha portato avanti una campagna di sensibilizzazione sulla condizione delle donne e delle vedove nel mondo, in particolare in Africa.[2][7]

Il 23 dicembre 2010 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite, con la risoluzione 65/189,[8] ha scelto il 23 giugno di ogni anno per la Giornata Internazionale delle Vedove, con effetto dal 2011. La risoluzione era stata proposta dal Gabon e l'impegno della First Lady è stato considerato determinante.[9]

Nel giugno 2013 fu nominata commissario membro della Commissione UNAIDS / The Lancet, che ha, come scopo principale, l'accelerazione dei progressi verso l'eliminazione dell'AIDS.[10][11]

Il presidente Ali Bongo Ondimba è stato rieletto, per un secondo mandato, il 27 agosto 2016.[12][13]

L'11 ottobre 2023 è stata sottoposta a mandato di arresto e incarcerata.[14]

Fondation Sylvia Bongo Ondimba[modifica | modifica wikitesto]

Nel gennaio 2011 creò una fondazione che porta il suo nome e che presiede,[15] allo scopo di "migliorare la situazione delle persone vulnerabili e svantaggiate in tutto il mondo". È focalizzata, in particolare, sulle donne, incoraggiando progetti di microcredito a loro favore. La fondazione si batte per alleviare la povertà nelle zone isolate del Gabon.[16]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (FR) Sylvia Bongo Ondimba, Première Dame du Gabon, su presidence-gabon.ga. URL consultato il 14 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2017).
  2. ^ a b (EN) Empowering Widows For A Brighter Future, in Huffington Post, 23 giugno 2011. URL consultato il 14 gennaio 2017.
  3. ^ Balli e biodiversità equatoriale, l’Esposizione Universale festeggia il National Day del Gabon, in Expo 2015, 30 luglio 2015. URL consultato il 14 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2017).
  4. ^ (FR) Gabon, Edouard-Pierre valentin, de l’Assurance au Pétrole, in Huffington Post, 19 luglio 2011. URL consultato il 14 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2013).
  5. ^ a b c (EN) ALI BEN BONGO ONDIMBA- A SUCCESSION STORY, su saharanvibe.blogspot.it. URL consultato il 14 gennaio 2017.
  6. ^ (EN) DESTITUTE WIFE FILES FOR DIVORCE, in TMZ, 30 settembre 2015. URL consultato il 14 gennaio 2017.
  7. ^ (EN) First Lady of Gabon: Women’s Rights Are the Key to a Stronger Africa, in Time, 8 marzo 2016. URL consultato il 14 gennaio 2017.
  8. ^ (EN) Resolution adopted by the General Assembly on 21 December 2010, in UN, 21 dicembre 2010. URL consultato il 14 gennaio 2017.
  9. ^ (EN) INTERNATIONAL WIDOWS DAY AT THE UN, in Global Fund for Widows. URL consultato il 14 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2017).
  10. ^ (EN) UNAIDS-Lancet Commission: Sylvia Bongo Ondimba imagines the post-2015 era, in Legabon.org, 17 febbraio 2014. URL consultato il 14 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2017).
  11. ^ (FR) LA COMMISSION ONUSIDA-LANCET ÉMETTRA DES RECOMMANDATIONS SUR LE SIDA ET LA SANTÉ MONDIALE POUR LE DÉBAT SUR L’APRÈS-2015, in unaids.org, 13 febbraio 2014. URL consultato il 14 gennaio 2017.
  12. ^ (EN) Gabon election: Security forces storm opposition HQ after disputed result, in BBC, 1º settembre 2016. URL consultato il 14 gennaio 2017.
  13. ^ Gabon: convalidata la vittoria di Ali Bongo dalla Corte costituzionale, in Euronews, 24 settembre 2016. URL consultato il 14 gennaio 2017.
  14. ^ (FR) GABON Au Gabon, l’ex-première dame Sylvia Bongo incarcérée, in LeMonde Afrique, 2023/10/12. URL consultato il 2023/10/12.
  15. ^ (EN) President’s Statement, su sylviabongoondimba.org. URL consultato il 14 gennaio 2017.
  16. ^ (EN) 7 Architects Designing a Diverse Future in Africa, in ArchDaily, 26 febbraio 2015. URL consultato il 14 gennaio 2017.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]