Alfio Caruso

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Alfio Caruso (Catania, 17 marzo 1950) è un giornalista e scrittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Alfio Caruso compie i suoi studi a Catania (laurea in lettere moderne). Dopo la collaborazione con il quotidiano La Sicilia viene assunto nel 1972 da Piero Ottone al Corriere della Sera. Nel 1974 accoglie l'invito di Indro Montanelli e diventa così il più giovane dei 54 fondatori de il Giornale. Negli anni ottanta lavora di nuovo al Corriere e a La Gazzetta dello Sport, dove ritrova il suo primo maestro, Candido Cannavò, rispettivamente come caporedattore e vicedirettore.

Nel 1996 è nominato condirettore del Messaggero da Giulio Anselmi. Nello stesso anno diventa direttore editoriale del gruppo La Nazione - Il Resto del Carlino - Il Giorno. Nel 2000 ha fondato e diretto un giornale Og (Oggi è un altro giorno) durato un solo mese[1]. In seguito ha collaborato con L'Espresso, La Stampa, Corriere della Sera. Nel 2011 si è dimesso dall'Ordine dei giornalisti. Parallelamente alla sua carriera giornalistica Caruso sviluppa una carriera letteraria scrivendo romanzi e thriller.

Dal 2000 inizia a pubblicare saggi sulla storia italiana: spazia dal calcio alla Sicilia, dalla storia criminale delle mafie ad episodi del Risorgimento italiano, al coinvolgimento militare italiano nella Seconda Guerra Mondiale: il sacrificio della divisione Acqui a Cefalonia, la straordinaria avanzata all'indietro degli alpini in Unione Sovietica e poi le battaglie di El Alamein, l'assedio di Stalingrado. Infine due incursioni nel costume: il 900 italiano raccontato attraverso la nazionale di calcio e 1960 il migliore anno della nostra vita.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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