Panzer II: differenze tra le versioni
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|Equipaggio = 3 (capocarro/mitragliere, pilota e operatore radio/cannoniere) |
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|Costruttore = [[Fahrzeug und Motorenbau]] <br> [[Daimler-Benz]] <br> [[MAN SE|MAN]] |
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|Utilizzatore_principale = {{Bandiera|DEU 1933-1945}} [[Heer (Wehrmacht)|Heer]] |
|Utilizzatore_principale = {{Bandiera|DEU 1933-1945}} [[Heer (Wehrmacht)|Heer]] |
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|Capacità_combustibile = 170 [[Litro|l]] |
|Capacità_combustibile = 170 [[Litro|l]] |
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<!--Propulsione e tecnica--> |
<!--Propulsione e tecnica--> |
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|Motore = Un [[Maybach]] HL62TR con 6 [[Cilindro (meccanica)|cilindri]] alimentato a [[benzina]] |
|Motore = Un [[Maybach]] HL62TR con 6 [[Cilindro (meccanica)|cilindri]] alimentato a [[benzina]] e raffreddato ad acqua |
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|Potenza = 104,4 [[Chilowatt|kW]] (140 [[Cavallo vapore britannico|hp]]) |
|Potenza = 104,4 [[Chilowatt|kW]] (140 [[Cavallo vapore britannico|hp]]) a 2600 giri al minuto |
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|Trazione = [[Cingolo (trasporti)|cingolata]] |
|Trazione = [[Cingolo (trasporti)|cingolata]] |
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|Sospensioni = |
|Sospensioni = a molle ellittiche |
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<!-- Prestazioni --> |
<!-- Prestazioni --> |
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|Velocità_max = |
|Velocità_max = |
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|Velocità_su_strada = 39,5 [[chilometro orario|km/h]] |
|Velocità_su_strada = 39,5 [[chilometro orario|km/h]] |
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|Velocità_fuori_strada = |
|Velocità_fuori_strada = |
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|Autonomia = 190 [[Chilometro|km]] su strada |
|Autonomia = 190 [[Chilometro|km]] su strada <br> 125 km fuoristrada |
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|Pendenza_max = |
|Pendenza_max = |
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|Armamento e corazzatura = |
|Armamento e corazzatura = |
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|Apparati_di_tiro = |
|Apparati_di_tiro = mirino ottico TZF 4 |
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|Armamento_primario = |
|Armamento_primario = 1 cannone [[2 cm KwK 30]] |
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|Armamento_secondario = |
|Armamento_secondario = 1 [[MG 34]] coassiale alla torretta da 7,92 mm |
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|Corazzatura_frontale = 35 mm |
|Corazzatura_frontale = 35 mm |
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|Corazzatura_laterale = 14,5 mm |
|Corazzatura_laterale = 14,5 mm |
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Il '''Panzer II''', abbreviazione del nome completo |
Il '''Panzer II''', abbreviazione del nome completo '''Panzerkampfwagen II''', il cui numero di identificazione dell'[[Heer (Wehrmacht)|esercito]] era '''Sd.Kfz. 121''', fu un [[carro armato]] [[Germania nazista|tedesco]] progettato nei primi anni '30 come rimpiazzo del blindato leggero [[Panzer I]]. |
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Nonostante il progetto |
Nonostante il progetto dovesse solo fungere da anticamera per i più avanzati [[Panzer III]] e [[Panzer IV]], il Panzer II costituì il nerbo delle [[Panzer-Division|divisioni corazzate tedesche]] durante le campagne di [[Campagna di Polonia|Polonia]] e [[campagna di Francia|Francia]], venendo utilizzato anche durante l'[[Operazione Barbarossa|invasione dell'URSS]] nel 1941, dimostrando però parametri superati: ritirato quasi completamente dalla prima linea tra il [[1942]] e il [[1943]], fu relegato a compiti di addestramento, mantenimento dell'ordine pubblico e lotta antipartigiana; il versatile scafo fu invece riutilizzato per diversi progetti di semoventi e cacciacarri. |
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==Sviluppo e versioni== |
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In attesa dell'arrivo dei [[Panzer III]] e [[Panzer IV]], ancora allo stadio di progettazione, il [[Waffenamt]] (Ufficio Armamenti) ordinò nel luglio del 1934 un [[carro armato]] leggero migliore del [[Panzer I]]: le specifiche includevano un peso massimo di 10 tonnellate e un cannone da 20 mm automatico come armamento principale. All'inizio del [[1935]] la [[Daimler-Benz]], la [[Krupp]], la [[Henschel & Sohn|Henschel]] e la [[MAN SE|MAN]] presentarono i rispettivi prototipi, che ebbero la denominazione ufficiale di ''Landwirtschraftlicher Schlepper 100'' (trattore agricolo 100, abbreviato in LaS 100): infatti la [[Germania]], in ottemperanza al [[trattato di Versailles (1919)|trattato di Versailles]], non avrebbe potuto sviluppare determinati mezzi bellici e armamenti, e fu utilizzato l'espediente del trattore per aggirare l'ostacolo. Il nuovo carro armato divenne noto negli ambienti militari come ''2 cm MG Panzerwagen'', ed ebbe la supplementare designazione di ''Versuchtkraftfahrzeug 622'' (VK 622).<ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/panzerkampfwagen-ii.htm#panzer2|Panzer II su achtungpanzer.com|24 marzo 2012}}</ref> |
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=== Sviluppo === |
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In attesa dell'arrivo dei [[Panzer III]] e [[Panzer IV]], nel 1934 la Germania decise di dotarsi di un [[carro armato]] ad ''[[interim]]'' migliore del [[Panzer I]], vale a dire cioè il Panzer II. Per nascondere il vero uso della macchina alle potenze vincitrici della [[prima guerra mondiale]] (la Germania era infatti limitata nello sviluppo bellico dal [[trattato di Versailles (1919)|trattato di Versailles]]), le ditte costruttrici ([[Henschel & Sohn|Henschel]], [[Krupp]] e [[MAN SE|MAN]]) gli assegnarono il nome di "trattore industriale numero 100". Visti i [[prototipo|prototipi]] delle tre aziende, l'[[Heer|esercito tedesco]] ordinò alla MAN di procedere con la messa a punto del [[telaio (meccanica)|telaio]], mentre alla [[Daimler-Benz]] fu affidata la responsabilità di costruire la superstruttura, anche se la produzione verrà affidata anche a [[Famo AG|Famo]], [[MIAO (azienda)|MIAO]] e [[Wegmann]].<ref name=bishop12>{{Cita|Bishop1998|p. 12|Bishop 1998|harv=s}}</ref> |
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Dopo aver rifiutato il modello della [[Krupp]], nell'ottobre del [[1935]] l'[[Heer|esercito tedesco]] decise di utilizzare il [[telaio (meccanica)|telaio]] della MAN accoppiato alla superstruttura progettata dalla Daimler, ma alla produzione avrebbero ben presto collaborato anche la [[Fahrzeug und Motorenbau AG|FAMO]], [[Muhlenbau und Industrie AG|MIAG]] e [[Waggonfabrik Wegmann|Wegmann]].<ref name=bishop12>{{Cita|Bishop1998|p. 12|Bishop 1998|harv=s}}</ref> |
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La prima versione, la Ausf A, arrivò nel 1935. Pesava 7,2 [[tonnellata|tonnellate]], era armata con un cannone da 20 mm e una mitragliatrice da 7,92 mm ad esso coassiale; l'equipaggio era di tre persone, ma cosa molto carente era il motore, erogante solo 97 [[Watt|kW]] di potenza. Proprio la scarsa potenza spinse gli ingegneri ad introdurre l'Ausf B, con corazzatura frontale aumentata e nuovo motore dalla potenza di 104 kW; il peso aumentò a poco meno di 8 tonnellate.<ref name=bishop12/> Il modello C invece, entrato in scena nel 1937, portò cambiamenti al treno di rotolamento: le piccole ruote vennero sostituite da cinque ruote di medio diametro collegate a [[Sospensione (meccanica)#Sospensioni a balestra|sospensioni a balestra]] in entrambi i lati. Nel 1938 vennero introdotte le versioni D ed E, con nuove [[Sospensione (meccanica)#Sospensioni a barre di torsione|sospensioni a barre di torsione]] che garantivano una velocità di 55 km/h su strada ma una minore rapidità su terreni sconnessi.<ref name=bishop12/> Alla fine del 1940 apparve la versione finale di serie, l'Ausf. F, con una corazza frontale di 35 mm e 20 mm sui lati; il peso di conseguenza salì a poco meno di 10 tonnellate.<ref name=bishop12/> |
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===Preserie=== |
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I modelli sperimentali del Panzer II erano tutti armati di un [[cannone]] 2 cm KwK 30 L/55, derivato dal paricalibro FlaK 30 contraerei, capace di sparare proiettili esplosivi o perforanti con un rateo di 280 colpi al minuto (180 proietti disponibili); la punteria consisteva di un mirino ottico TZF 4, che si sarebbe evoluto con il procedere delle versioni. Il cannone era montato sulla sinistra della torretta, decentrata sullo stesso lato, e lo affiancava a destra una [[mitragliatrice]] [[MG 34]] da 7,92 mm (1425 cartucce totali in 17 nastri). Lo [[scafo]] dalla parte frontale arrotondata ospitava un equipaggio di tre uomini: il guidatore trovava posto nella parte anteriore, il comandante sedeva nella torretta mentre il cannoniere rimaneva in piedi a fianco.<ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/panzerkampfwagen-ii.htm#panzer2|Panzer II su achtungpanzer.com|24 marzo 2012}}</ref> |
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[[File:Panzer II CWM Ottawa.jpg|thumb|left|Vista frontale di un Panzer II esposto al [[Canadian War Museum]] di [[Ottawa]] ]] |
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Il Panzer II trovò impiego nelle ultima fasi della [[guerra civile spagnola]] e per tutta la durata della [[seconda guerra mondiale]]: all'inizio del conflitto ne erano stati prodotti 1.223.<ref>Arrigo Petacco, ''La seconda guerra mondiale'', vol. 1.</ref> Partecipò alla [[campagna di Polonia]] e all'[[operazione Weserübung]], mettendosi positivamente in luce per la manovrabilità e la discreta potenza del cannone da 20 mm. |
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La [[corazza]] era spessa 13 millimetri su tutti i lati del carro, con superfici poco inclinate; cielo, fondo e parti superiori della torretta e dello scafo presentavano corazze spesse dai 5 ai 12 [[Millimetro|millimetri]]. La [[velocità]] massima era di 40 km/h con un'autonomia di 200 chilometri e un serbatoio della capacità di 200 litri; le dimensioni erano: lunghezza 4,38-4,76 metri, larghezza 2,14 metri, altezza 1,95-1,98 metri.<ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_panzer_II.html|Panzer II su historyofwar.org|22 marzo 2012}}</ref> |
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Il 10 maggio 1940 formò la maggior parte delle forze corazzate della [[Wehrmacht]] che sconfissero l'esercito francese;<ref name=bishop12/> durante la [[campagna di Francia]] si cominciarono però a evidenziare i limiti del mezzo, in particolare la corazza troppo sottile ai lati, la poca potenza dell'armamento principale contro veicoli nemici corazzati e l'esiguità del numero di membri dell'equipaggio; inoltre i carristi tedeschi si trovarono a mal partito contro i goffi ma più massicci carri armati francesi, tant'è che durante il contrattacco del 17-18 maggio, per fermarli, si dovette ricorrere da parte tedesca all'appoggio tattico della ''[[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]]''<ref>Arrigo Petacco, ''La seconda guerra mondiale'', vol. 2</ref>. |
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====Ausführungen a/1, a/2, a/3==== |
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Il Panzer II fu anche spiegato nelle successive [[invasione della Jugoslavia]] e nella campagna di Grecia ([[operazione Marita]]), subendo perdite contenute e dimostrandosi ancora utile; anche in [[Nordafrica]] i tedeschi, fino alle battute finali, impiegarono tale mezzo (in particolare l'Ausf. E e l'Ausf. F) che per le caratteristiche della guerra del deserto poté avvalersi appieno della sua grande mobilità. |
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[[File:Bundesarchiv_Bild_101I-265-0003-14A,_Russland,_Panzer_II_in_Ortschaft.jpg|thumb|left|Panzer II delle prime versioni (Ausf. a o b) in URSS nell'estate [[1941]]]] |
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Furono i primi modelli guida del Panzer II, che riprendevano il treno di rotolamento del [[Panzer I]], composto per lato da tre carrelli con due ruote ognuno collegati da una trave esterna; tutti erano dotati di un [[motore]] Maybach HL 57 TR a 6 cilindri che sviluppava 130 hp, con un cambio ZF Aphon SSG-45 a sei velocità. Il peso era di 7,6 tonnellate<ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/panzerkampfwagen-ii.htm#panzer2|Panzer II su achtungpanzer.com|24 marzo 2012}}</ref> Le tre diverse denominazioni indicavano i cambiamenti via via apportati: l' Ausf. a/1 aveva una ruota di rinvio gommata, poi sostituita da una saldata; l'a/2 ebbe la parete ignifuga del comparto motore modificata, cosicchè l'equipaggio potesse raggiungerlo senza uscire dal mezzo; inoltre fu ricavato un portello sul fondo per arrivare alla pompa e [[filtro]] dell'olio. L'a/3, infine, montava un radiatore più grande e sospensioni a molla migliorate.<ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_panzer_II_ausf_a.html|Panzer II su historyofwar.org|25 marzo}}</ref> |
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La MAN e la Daimler-Benz si incaricarono della produzione dei tre diversi prototipi: 10 Ausf. a/1 furono costruiti tra il tardo 1935 e il [[maggio]] [[1936]]; 15 Ausf. a/2 furono fabbricati tra maggio dello stesso anno e il febbraio [[1937]]; nello stesso periodo furono prodotti 50 Ausf. a/3. Tutti e 75 i veicoli servirono per condurre test e provare l'impostazione meccanica: i problemi di tal tipo verificatisi furono la causa del ritiro degli a/1, 2 e 3 nella seconda metà del [[1941]].<ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/panzerkampfwagen-ii.htm#panzer2|Panzer II su achtungpanzer.com|24 marzo 2012}}</ref> |
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L'attacco all'[[Unione Sovietica]] ([[operazione Barbarossa]]) vide in linea importanti aliquote di Panzer II dei vari modelli; in questo scenario erano però surclassati dai carri armati sovietici sia leggeri (come il [[BT (carro armato)|BT-5]] o [[T-26]]) che medi (il famoso [[T-34 (carro armato)|T-34]]) sotto l'aspetto dell'armamento e della corazza<ref>Arrigo Petacco, ''La seconda guerra mondiale'', vol. 3</ref>. Perciò i tedeschi lo ritirarono quasi completamente dalla prima linea entro la fine del 1942, impiegandolo come ricognitore per conto delle divisioni corazzate o per compiti antipartigiani<ref>Destino questo condiviso da altri carri armati tedeschi, divenuti obsoleti con il procedere del conflitto.</ref>. |
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====Ausführung b==== |
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Lo scafo del Panzer II servì per lo sviluppo di diversi semoventi, mentre alcune torrette furono riciclate come fortificazioni nel [[Vallo Atlantico]]. |
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Prodotta in 25 esemplari in contemporanea all'Ausf. a/3, fu anch'essa una versione di prova. Rispetto agli Ausf. a presentava migliorie al sistema d'aerazione, ai tubi di scappamento e al cambio; il motore fu sostituito da un più pesante Maybach HL 62 TR sempre a 6 cilindri, che sviluppava però una maggior potenza (140 hp): sarebbe stato adoperato su tutte le successive versioni del Panzer II.[[File:Bundesarchiv_Bild_146-2006-0020,_Anschluss_sudetendeutscher_Gebiete,_Komotau.jpg|thumb|right|Panzer II delle prime versioni sfilano a [[Komotau]], nel Sudetenland, dopo l'annessione tedesca del [[1938]]]] Il peso aumentò a 7,9 [[Tonnellata|tonnellate]] e furono dunque aggiunti supporti più resistenti al motore e alla trasmissione; i cingoli furono allargati e le ruote portanti, i [[Rullo|rulli]] e le ruote di rinvio e motrice avevano un [[diametro]] maggiore. Sebbene mezzi sperimentali, è probabile che siano stati adoperati in combattimento. L'Ausf. b servì da base per sviluppare un carro gettaponte leggero, prodotto in 3 esemplari durante il [[1939]] ma rimasto allo stadio di [[prototipo]].<ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/panzerkampfwagen-ii.htm#panzer2|Panzer II su achtungpanzer.com|24 marzo 2012}}</ref><ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_panzer_II_ausf_b.html|Panzer II su historyofwar.org|25 marzo 2012}}</ref> |
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====Ausführung c==== |
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== Tecnica == |
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Questa fu l'ultima versione per test e ricerche sulle migliori caratteristiche da adottare: l'Ausf. c presentava un treno di rotolamento completamente rivisto, composto da 5 ruote di medio diametro indipendenti, 4 rulli tendicingolo e [[Sospensione (meccanica)|sospensioni a molla ellittica]]; la corazza frontale era inoltre più squadrata, ottenuta con la saldatura, e il peso era salito a 8,9 tonnellate. L'Ausf. c cominciò a essere prodotto nel marzo del [[1937]] usando per i primi 25 esemplari dell'[[acciaio]] al molibdeno, ma di preciso non si quanti ne siano stati costruiti; fu la base per la produzione in serie delle Ausf. A, B e C, nient'altro che modelli c meglio protetti e con qualche piccola aggiunta.<ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/panzerkampfwagen-ii.htm#panzer2|Panzer II su achtungpanzer.com|24 marzo 2012}}</ref><ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_panzer_II_ausf_c.html|Panzer II su historyofwar.org|25 marzo 2012}}</ref> |
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Il nuovo scafo progettato dalla [[Maschinenfabrik Augsburg-Nürnberg AG|MAN]] era caratterizzato da una struttura classica con il [[motore]] [[Maybach-Motorenbau|Maybach]] installato in un compartimento posteriore, mentre il pilota sedeva nel compartimento anteriore; capocarro e mitragliere erano alloggiati in torretta. L'armamento, tutto concentrato nella torretta, era costituito da un cannoncino, posto sulla sinistra, da 20 mm e da una [[mitragliatrice]], alla destra del cannone, [[MG 34]] da 7,92 mm. Erano disponibili 180 colpi per il cannone e 1.425 per l'MG 34.<ref name=bishop12/> |
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===Modelli definitivi=== |
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[[File:PzKpfwIIBack.jpg|thumb|right|Il retro di un Panzer II Ausf. C fotografato al [[Musée des Blindés]] di [[Saumur]] ]] |
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====Ausführungen A, B, C==== |
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[[File:Bundesarchiv_Bild_137-049271,_Anschluss_Österreich.jpg|thumb|left|Un Panzer II Ausf. A, B o C in Austria nel [[1938]]]] |
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Tra loro quasi identiche, furono le più diffuse versioni del Panzer II e mantenevano l'impostazione dell'Ausf. c; l'unica differenza rispetto a questa era lo spessore della corazza, portato a 14,5 millimetri su tutti i lati dello [[scafo]], della superstruttura e della [[Torretta (cannone)|torretta]], mentre il mantello a protezione del cannone raggiungeva i 16 millimetri; tutte e tre erano inoltre di maggiori dimensioni (lunghezza: 4,81 metri; larghezza: 2,22 metri; altezza: 1,99 metri).<ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_panzer_II_ausf_A_B_C.html|Panzer II su historyofwar.org|25 marzo 2012}}</ref> |
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L'Ausf. A cominciò a essere prodotto dal luglio del [[1937]] con una trasmissione migliorata e il cannone che sparava solo in automatico; fu seguita dall'Ausf. B, la cui linea d'assemblaggio fu aperta nel [[dicembre]] dello stesso anno: l'unica differenza consisteva nell'aggiunta di una bassa [[cupola]] con 8 episcopi per migliorare la visibilità del comandante. L'Ausf. C entrò in produzione a partire dal giugno del [[1938]], ed era in pratica identico al modello precedente.<ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_panzer_II_ausf_A_B_C.html|Panzer II su historyofwar.org|25 marzo 2012}}</ref> |
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Come il [[Panzer I]], fu soprattutto concepito come mezzo di transizione, destinato a fornire uno strumento di addestramento per gli equipaggi e di ricerca delle caratteristiche ottimali. |
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Il totale di esemplari completati è di 1.113 e non si sa per certo a quanto ammontino le unità di ciascuna versione, ma alcuni calcoli fatti sul totale di Panzer II prodotti ogni [[anno]] e i dati certi sulla quantità di veicoli completati hanno dato luogo stime verosimili: 175 Ausf. A, 330 Ausf. B (ognuno dei quali costava senza armamento 38.000 Reichsmark)<ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/panzerkampfwagen-ii.htm#panzer2|Panzer II su achtungpanzer.com|24 marzo 2012}}</ref> e 580 Ausf. C. Tali risultati sono stati ottenuti assumendo che la [[produzione]] di un modello terminava quando prendeva avvio quella della versione successiva; inoltre non è stata considerata l'eventualità, molto probabile, che parti meccaniche e componenti siano stati interscambiati tra le unità delle tre versioni.<ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_panzer_II_ausf_A_B_C.html|Panzer II su historyofwar.org|25 marzo 2012}}</ref> |
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Nonostante il passaggio ad un armamento più pesante e alla torretta ospitante due uomini di equipaggio (capocarro e armiere), i limiti rimasero gravi, poiché l'armamento risultò comunque inadeguato sia nell'impiego contro la fanteria che contro i carri nemici, mentre l'equipaggio di tre uomini era ancora insufficiente per consentire al capocarro di dedicarsi esclusivamente al comando e al coordinamento con gli altri mezzi. |
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====Ausführung D/E==== |
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La corazzatura inoltre, anche se maggiormente protettiva contro le armi della fanteria, era inefficace contro qualsiasi tipo di arma "pesante", compresi i [[fucile anticarro|fucili anticarro]] che proprio negli anni della progettazione del PzKW II erano diffusi tra gli eserciti europei. |
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Nel maggio del [[1938]], a seguito della richiesta di un carro armato veloce (''Schnellkampfwagen'') che fungesse da ricognitore per le divisioni leggere, la Daimler-Benz completò il primo Panzer II dotato di sospensioni Tipo Christie/FAMO con 4 grandi ruote portanti: il treno di rotolamento era quasi identico a quello dei mezzi britannici e sovietici.<ref name=bishop12/> Scafo e superstruttura erano stati riprogettati con corazze frontali spesse 30 millimetri, mentre la torretta rimase quella delle precedenti versioni, come il numero di munizioni trasportabili, l'autonomia e l'armamento. Il nuovo mezzo era equipaggiato con un motore Maybach HL 62 TRM a 6 cilindri da 140 hp che unitamente alla nuova meccanica lo spingeva a 55 km/h su strada; il cambio era stato sostituito da un Maybach-Variorex VG 102128 a sette [[velocità]]. Al modello iniziale furono poi modificate le ruote motrice e di rinvio dando vita all'Ausf. E, ma l'uguaglianza sostanziale tra i due prototipi fece sì che fossero entrambi identificati come Ausf. D/E.<ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/panzerkampfwagen-ii.htm#panzer2|Panzer II su achtungpanzer.com|26 marzo 2012}}</ref><ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_panzer_II_ausf_D_E.html|Panzer II su historyofwar.org|26 marzo 2012}}</ref> |
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Il modello, un poco più alto, largo e pesante (10 tonnellate) delle versioni antecedenti, fu richiesto in 250 unità ma la decisione presa da [[Heinz Guderian|Guderian]], Capo dell'Ispettorato delle Truppe Mobili, di convertire le divisioni leggere in [[Panzer-Division]] pose termine alla produzione nell'agosto del [[1939]].<ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_panzer_II_ausf_D_E.html|Panzer II su historyofwar.org|26 marzo 2012}}</ref> Questo fattore, unito alle scarse prestazioni del carro su terreni sconnessi come constatato nei combattimenti [[Campagna di Polonia|in Polonia]], provocò il ritiro nel marzo del [[1940]] degli unici 43 esemplari completati, tutti in forza all'8. Panzer-Regiment. Gli scafi avanzati dall'ordine iniziale e rimasti disarmati divennero la base per lo sviluppo di semoventi o veicoli [[lanciafiamme]].<ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/panzerkampfwagen-ii.htm#panzer2|Panzer II su achtungpanzer.com|26 marzo 2012}}</ref><ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_panzer_II_ausf_D_E.html|Panzer II su historyofwar.org|26 marzo 2012}}</ref> |
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Gli insegnamenti tratti dal suo impiego porteranno ai criteri progettuali del [[Panzer III]], il primo carro armato moderno della storia. |
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====Ausführung F==== |
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== Versioni == |
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Nelle iniziali intenzioni l'Ausf. C doveva essere sostituito sulla linea d'assemblaggio già nell'estate del [[1940]], ma la produzione della nuova versione, causa ritardi nello sviluppo, fu posposta al marzo del [[1941]], quando il Panzer II cominciava a essere sostituito da carri armati più efficienti. L'Ausf. F presentava una singola piastra frontale spessa 35 millimetri al posto delle lamiere aggiuntive tipiche dei Panzer II meno recenti; corazze spesse 15 millimetri proteggevano i lati e il retro dello [[scafo]], della torretta e della superstruttura, la quale ebbe la parte destra obliqua rimpiazzata da un pannello solidale con il davanti del mezzo e dotata di una falsa feritoia. Alcuni veicoli furono dotati del cannone 2 cm KwK 38 L/55 con un rateo di fuoco tra i 420 e i 480 colpi al minuto, portando il peso complessivo a 9,5 tonnellate; la capacità del serbatoio scese a 170 litri.<ref name=bishop12/><ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_panzer_II_ausf_F.html|Panzer II su historyofwar.org|26 marzo 2012}}</ref> |
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=== Varianti === |
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Il Panzer II fu la base di lancio del veicolo da ricognizione ''Luchs'' (lince) del 1942 con sospensioni a barra di torsione simile a quella del [[Tiger I|Tiger]] e dei [[Panzer V Panther|Panther]], il treno di rotolamento a ruote sfalsate ed estese migliorie allo scafo e alla torretta. Altra curiosa variante fu il Panzer II appositamente messo a punto per l'[[Operazione Seelöwe|invasione del Regno Unito]] (mai avvenuta), dotato di un'elica posizionata a fianco del motore principale capace di spingere il carro armato ad una velocità di 10 km/h in acqua. A ben altro scopo venne invece introdotto il Flammpanzer II (Sd.Kfz. 122) dotato di [[lanciafiamme]], di cui 100 esemplari erano in servizio nel 1942.<ref name=bishop12/> |
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La produzione durò fino al dicembre del [[1942]], quando fu interrotta dopo la fabbricazione di 524 esemplari, ognuno dei quali costava 52.728 Reichsmark (49.228 se non armati). Considerato che i carri armati leggeri stavano divenendo rapidamente obsoleti, era stato deciso tra [[giugno]] e [[luglio]] che tutte le unità richieste sarebbero state equipaggiate con un cannone da 75 mm in casamatta, trasformandole in [[Marder II]], ma la produzione dell'Ausf. F continuò in contemporanea. Il servizio operativo fu relativamente breve: già durante il [[1942]] l'Ausf. F era stato ritirato dalle compagnie, e nel [[1943]] fu rimosso anche a livello di reggimento.<ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_panzer_II_ausf_F.html|Panzer II su historyofwar.org|26 marzo 2012}}</ref><ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/panzerkampfwagen-ii.htm#panzer2|Panzer II su achtungpanzer.com|26 marzo 2012}}</ref> |
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Vi fu anche lo studio a metà della seconda guerra mondiale di una versione concepita per la ricognizione armata in presenza di forte minaccia di carri avversari, che avrebbe dovuto prendere il nome di "Leopard" avente corazzatura fortemente aumentata, nuova torretta dotata di sezione frontale ridotta (denominata "''schmallturm''") armata di [[cannone]] ad alta velocità 5 cm KwK 39 (canna per proiettili di 50 mm di diametro, con lunghezza della canna pari a 60 volte il calibro ovvero 3 [[metro|metri]]). Il progetto venne però abbandonato per non distogliere risorse dalla produzione dei carri armati da combattimento quali il Panther ed il Tiger. |
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===Varianti e derivati=== |
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Quando divenne obsoleto, lo scafo del Panzer II servì come punto di partenza per il [[cacciacarri]] [[Marder II]] e per il [[semovente d'artiglieria]] [[Wespe]].<ref name=bishop12/> |
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====Aufklärungspanzerwagen==== |
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A partire dal [[1938]] furono emanate nuove direttive per realizzare un mezzo da ricognizione impiegando lo scafo del Panzer II; a dicembre del [[1939]] erano pronti alcuni progetti che la MAN sviluppò per fabbricare 4 diverse versioni, nessuna delle quali fu però prodotta in massa.<ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/panzerkampfwagen-ii.htm#panzer2|Panzer II su achtungpanzer.com|26 marzo 2012}}</ref><ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_panzer_II.html|Panzer II su historyofwar.org|26 marzo 2012}}</ref> |
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* ''Ausführungen G1/G3/G4'': denominata VK 901, tra l'aprile del [[1941]] e il febbraio del [[1942]] ne furono costruiti 12 esemplari; dotata di alcune riservette montate dietro la torretta, presentava una corazzatura spessa al massimo 30 millimetri ed era armata con un cannone da 20 mm [[EW 141]] (classificato come [[mitragliatrice pesante]]) coadiuvato da una [[MG 34]] da 7,92 mm; il treno di rotolamento era composto da 5 paia di ruote sfalsate con sospensioni a barre di torsione. Nel [[gennaio]] [[1942]] due mezzi furono armati di un cannone [[5 cm PaK 38|PaK 38 L/60 da 50 mm]] (''VK901 b'') e testati sul [[Fronte orientale (seconda guerra mondiale)|fronte orientale]]. Avrebbe dovuto rimpiazzare gli Ausf. F, ma fu sostituita a sua volta dall'Ausf. H. |
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* ''Ausführung H'': denominata VK 1301, rimase allo stadio di prototipo e solo 4 ne furono costruiti nel settembre [[1941]]: il mezzo montava un cannone 2 cm KwK 38 L/55 coadiuvato da una MG 34; lo spessore della corazzatura non fu incrementato. All'inizio del [[1943]] fu proposto di armare la versione con un cannone anticarro [[7,5 cm PaK 40|PaK 42 da 75 mm]] ma non si andò oltre lo stadio di progettazione. |
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* ''Ausführung J'': denominata VK 1601, fu fabbricata in 22 unità tra aprile e dicembre del [[1942]]: armate come l'Ausf. H ne differivano per lo spessore delle corazze, portato a 80 millimetri sullo scafo anteriore, 50 sui fianchi e retro, 25 sul cielo. Durante il [[1943]], sette Ausf. J furono inviati alla [[12. Panzer-Division (Wehrmacht)|12. Panzer-Division]] schierata sul fonte orientale; uno fu poi convertito in carro-recupero che, sopravvissuto ai combattimenti all'est, fece parte della compagnia riparazioni della [[116. Panzer-Division (Wehrmacht)|116. Panzer-Division]]. |
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* ''Ausführung M'': denominata VK 903, era un miglioramento dell'Ausf. G e rappresentava la versione finale di quest'ultima, mantenendone protezioni ed armamento; ne fu completato un solo esemplare o forse 4 durante l'[[agosto]] del 1942. |
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====Ausführung L==== |
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[[File:PzIIL.Saumur.000a4p5p.jpg|thumb|right|Un Ausf. L Luchs esposto al Museo di Corazzati si [[Saumur]]]] |
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I ripetuti tentativi fatti per la creazione di un veicolo da ricognizione blindato conobbero una svolta quando furono completati due progetti rivali: la [[Škoda]] produsse nel [[1942]] un prototipo denominato T-15, contrapposto al tedesco VK 1303 con scafo realizzato dalla MAN e superstruttura ideata dalla Daimler-Benz. Alla fine fu accettato quest'ultimo e fu fatto un primo ordine di 100 esemplari della nuova versione L o ''Luchs'' ([[lince]]); ebbe la denominazione d'inventario Sd.Kfz. 123 e divenne noto anche come ''Panzerspahwagen''.<ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/panzerkampfwagen-ii.htm#panzer2|Panzer II su achtungpanzer.com|30 marzo 2012}}</ref><ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_panzer_II_ausf_L.html|Panzer II su historyofwar.org|30 marzo 2012}}</ref><br> |
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Pesante 13 tonnellate (11,8 secondo altre fonti)<ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/panzerkampfwagen-ii.htm#panzer2|Panzer II su achtungpanzer.com|30 marzo 2012}}</ref>, l'Ausf. L riprendeva il treno di rotolamento dell'Ausf. G portando l'altezza a 2,21 metri. Il motore era un Maybach HL 66 P da 6 cilindri che erogava 180 hp e garantiva una velocità massima di 60 km/h, coadiuvata da un'eccellente autonomia di 290 chilometri e un [[serbatoio]] da 235 litri; la trasmissione era affidata a un cambio ZF Aphon SSG 48.<ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/panzerkampfwagen-ii.htm#panzer2|Panzer II su achtungpanzer.com|26 marzo 2012}}</ref><ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_panzer_II_ausf_L.html|Panzer II su historyofwar.org|30 marzo 2012}}</ref><br> |
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L'armamento, con 320 colpi totali, rimase invariato tranne per la punteria (un migliore mirino ottico TZF 6), a differenza dell'equipaggio portato a 4 membri grazie alla maggior larghezza della [[Torretta (cannone)|torretta]], protetta frontalmente da corazze di 30 millimetri e lateralmente da 20 millimetri d'[[acciaio]]; stessi valori avevano le corazze dello [[scafo]]. Per comunicare con i mezzi amici era disponibile di un ricevitore FuG 12 MW con trasmettitore da 80 watt, mentre all'interno del carro ogni comunicazione avveniva mediante interfono.<ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/panzerkampfwagen-ii.htm#panzer2|Panzer II su achtungpanzer.com|31 marzo 2012}}</ref> |
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La produzione durò dal settembre [[1943]] al [[gennaio]] del [[1944]] e totalizzò 104 (o 133) unità, delle quali 4 ottenute modificando l'Ausf. H. I ''Luchs'' prestarono servizio sia sul fronte occidentale che su quello orientale, dove furono dotati di protezioni aggiuntive e strumentazioni radio supplementari. Le formazioni che ricevettero i nuovi mezzi, subito integrati nei ''Panzer-Aufklärungs-Abteilungen'', furono la [[3. Panzer-Division (Wehrmacht)|3.]], [[4. Panzer-Division (Wehrmacht)|4.]], [[6. Panzer-Division (Wehrmacht)|6.]] e [[116. Panzer-Division (Wehrmacht)|116.]] Panzer-Divisionen; anche le divisioni SS [[3. SS-Panzerdivision "Totenkopf"|Totenkopf]] e la [[5. SS-Panzer-Division "Wiking"|Wiking]] ne furono equipaggiate.<ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/panzerkampfwagen-ii.htm#panzer2|Panzer II su achtungpanzer.com|31 marzo 2012}}</ref> |
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====Leopard==== |
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A partire dal [[1941]] furono iniziati degli studi per ricavare dallo scafo dell'Ausf. J, in costruzione, un carro armato che potesse operare delle ricognizioni anche in forte presenza di mezzi avversari (''Gefechtsaufklärung'') oltre a fungere da quartier generale mobile per i plotoni corazzati: la [[Muhlenbau und Industrie AG|MIAG]] progettò lo scafo mentre la Daimler si dedicò alla torretta; un simulacro (VK 1602) fu completato tra maggio e giugno del [[1942]] e fu seguito da un [[prototipo]] il 1 settembre. Durante la fabbricazione era stato proposto di realizzarne una versione leggera, da 18 tonnellate, ma la cosa fu rifiutata.<ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/vk1602-leopard-reconnaisance-tank.htm|Panzer II su achtungpanzer.com|1 aprile 2012}}</ref> |
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La struttura del nuovo carro armato, denominato ''Leopard'', era stata assai influenzata dal [[Panzer V Panther|Panther]], che infatti era allo studio nello stesso periodo: presentava dunque corazze inclinate, spesse fino a 80 millimetri, un treno di rotolamento composto da 5 paia di ruote sfalsate con barre di torsione e cingoli larghi 350 mm per facilitare la marcia su terreni sconnessi. La torretta, simile a quella del Panther, era di nuova progettazione (''schmallturm''), e montava un cannone 5 cm KwK 39/1 L/60 (50 colpi disponibili) affiancato da una mitragliatrice da 7,92 mm [[MG 34]] o [[MG 42]] (2400 proiettili); pare comunque che potesse ospitare anche un'arma da 75 mm. Il mezzo sarebbe stato spinto a 50-60 km/h da un [[Maybach]] HL 157 P da 12 cilindri erogante 550 hp, coadiuvato da un serbatoio da 560 litri: l'autonomia risultante era di 165 chilometri su strada. |
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Riguardo alla produzione i dati sono incerti: alcune fonti riportano che il ''Leopard'' fu ordinato in 339 esemplari da produrre in due lotti distinti, ma che tale richiesta fu cancellata a gennaio del [[1943]] lasciando il veicolo allo stadio sperimentale: infatti era eccessivamente pesante (26 tonnellate) e dotato di un armamento inadeguato; inoltre era più economico ricavare un mezzo da ricognizione dal Panther, di poco differente.<ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/vk1602-leopard-reconnaisance-tank.htm|Panzer II su achtungpanzer.com|1 aprile 2012}}</ref> Altre fonti affermano che i militari ordinarono ben 700 ''Leopard'' dei quali 31 furono fabbricati prima della chiusura della linea di montaggio; avrebbero dovuto sostituire gli Ausf. L.<ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_panzer_II_ausf_L.html|Panzer II su historyofwar.org|1 aprile 2012}}</ref> |
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====15 cm sIG 33 auf Panzer II==== |
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{{vedi anche|Bison II}} |
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I tentativi di accoppiare gli obici pesanti da 150 mm sIG 33 con scafi di carri armati al fine di renderli più mobili erano sfociati nello ''Sturmpanzer I'', cioè un [[Panzer I]] privato di torretta e sovrastruttura per far posto a una sgraziata casamatta, che dava una sagoma tanto alta al veicolo (ben 2,8 metri) da comprometterne la vita operativa: per ovviare a tale difetto fu preso in esame lo scafo del Panzer II, che però dovette essere allungato di 60 cm e allargato di 32, poichè i test condotti nel febbraio del [[1941]] avevano sottolineato l'inadeguatezza dei telai standard. L'obice fu sistemato in una casamatta aperta sul cielo e posteriormente dalle pareti spesse 15 millimetri, con un'altezza di 1,9 metri: la progettazione fu lenta e solo a fine del [[1941]] era pronto il primo esemplare. Insieme ad altri 11 ricevette la denominazione ufficiale di ''15 cm sIG 33 auf Fahrgestell Panzerkampfwagen II (Sf)'' e inviato in Nordafrica, dove tutti i mezzi furono distrutti.<ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_15cm_sIG33_PanzerII.html|Panzer II historyofwar.org|4 aprile 2012}}</ref> |
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====Schwimmpanzer II==== |
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Durante la progettazione dell'[[Operazione Seelöwe]] i comandi tedeschi si resero conto che era necessario garantire alle truppe appena sbarcate l'appoggio dei mezzi corazzati: visto che non esistevano particolari imbarcazioni che portassero i [[Carro armato|carri]] sulle spiagge, fu deciso di equipaggiarli perchè potessero raggiungerle autonomamente: furono scelti 52 tra Ausf. A e C del ''Panzer-Batallion A'' del secondo reggimento corazzato, la cui conversione fu demandata alla [[Altmaerkische Kettenwerk|Alkett]], Bachmann e Sachsenberg. I blindati ebbero la parte anteriore e i fianchi dotati di mezzi di fortuna che li facevano galleggiare al livello delle coperture dei [[Cingolo|cingoli]]; mediante un tubo isolante con giunto universale il [[motore]] azionava un'elica che garantiva una [[velocità]] di 10 km/h in acqua anche con vento di 3-4 nodi. Internamente erano stati divisi in 3 comparti utilizzando sacchetti di [[celluloide]] gonfiati, mentre lo spazio tra scafo e torretta fu colmato con della gomma. Rimandata ''[[sine die]]'' l'operazione, gli Schwimmpanzer furono adoperati come normali carri armati durante l'[[Operazione Barbarossa|attacco all'URSS]] nei ranghi del 18. Panzer-Regiment.<ref>{{cita web|http://www.wwiivehicles.com/germany/tanks-light/pzkpfw-ii.asp|Panzer II su wwiivehicles.com|5 aprile 2012}}</ref> |
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====Flammpanzer II Ausf. A und Ausf. B==== |
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Il 21 febbraio del [[1939]] l'[[Oberkommando des Heeres|OKH]] richiese un mezzo blindato dotato di lanciafiamme da utilizzare contro fortificazioni fisse. La [[MAN]] e [[Daimler-Benz]], contattate dai militari, decisero di impiegare lo scafo dell'Ausf. D/E, che avrebbe prestato solo un breve servizio nelle nuove Panzer-Divisionen: a luglio era pronto un prototipo (Ausf. A) in acciaio dolce che presentava una corazzatura di 30 millimetri anteriori e 20 laterali e posteriori della torretta; essa era di minori dimensioni rispetto a quella tradizionale e montava una sola [[mitragliatrice]] [[MG 34]] con 1800 proiettili. Secondo una curiosa impostazione, due lanciafiamme erano stati alloggiati negli angoli frontali del veicolo subito sopra le coperture dei cingoli: ognuno aveva una propria piccola incamiciatura (''Spitzkopfe'') e un settore di tiro di 180°, come anche taniche distinte da 160 litri; un singolo [[lanciafiamme]] poteva gettare un miscuglio di [[benzina]] e gasolio grazie a del nitrogeno pressurizzato, contenuto in 4 o 6 appositi serbatoi sistemati ai lati della superstruttura; la miscela, accesa dall'[[acetilene]], era sufficiente per lanciare 80 fiammate a 25 metri. Il nuovo carro pesava 12 tonnellate, con una lunghezza di 4,90 metri, larghezza di 2,40 metri, una contenuta altezza di 1,85 metri e un'autonomia salita a 250 chilometri.<ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/flam.htm#flam|Panzer II su achtungpanzer.com|2 aprile 2012}}</ref><ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_panzer_II_flamm.html|Panzer II su historyofwar.org|2 aprile 2012}}</ref> |
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La produzione iniziò tra aprile e settembre [[1939]] quando la MAN completò 46 scafi poi convertiti dalla [[Waggonfabrik Wegmann|Wegmann]] tra gennaio e febbraio del [[1940]]. A marzo 10 Ausf. D/E furono prelevati dalla [[7. Panzer-Division (Wehrmacht)|7. Panzer]] e 20 dall'[[8. Panzer-Division (Wehrmacht)|8.]] per essere riequipaggiati con i [[lanciafiamme]]: a dicembre erano pronti 87 Panzer II (F) con denominazione d'inventario Sd.Kfz. 122, e altri 3 furono completati durante febbraio [[1941]]. Nel frattempo era stato fatto un consistente ordine di 150 esemplari lievemente modificati (Ausf. B), poi cancellato quando 65 erano già stati forniti fino ad agosto [[1941]]<ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/flam.htm#flam|Panzer II su achtungpanzer.com|2 aprile 2012}}</ref> (altre fonti riportano fino al marzo del [[1942]]):<ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_panzer_II_flamm.html|Panzer II su historyofwar.org|2 aprile 2012}}</ref> in totale furono fabbricati 155 mezzi d'entrambe le versioni, che formarono il ''100.'' e ''101. Panzer-Abteilungen'', compresi rispettivamente nella [[18. Panzer-Division (Wehrmacht)|18.]] e [[7. Panzer-Division (Wehrmacht)|7.]] Panzer-Divisionen durante l'[[Operazione Barbarossa]]. La modesta corazzatura assieme all'alta infiammabilità del miscuglio provocarono però molte perdite e tra il [[1941]] e il [[1942]] le due unità furono ritirate e sciolte: gli scafi superstiti funsero da base per semoventi [[Marder II]], mentre i lanciafiamme e le torrette furono smontate e impiegate nelle fortificazioni, ad esempio [[Sbarco in Normandia|in Normandia]].<ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/flam.htm#flam|Panzer II su achtungpanzer.com|3 aprile 2012}}</ref><ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_panzer_II_flamm.html|Panzer II su historyofwar.org|3 aprile 2012}}</ref> |
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====Marder II==== |
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{{vedi anche|Marder II}} |
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A partire dal [[1942]] i Panzer II furono ritirati in gran numero dalla prima linea, ma ne furono riutilizzati gli scafi come base semovente per cannoni anticarro: a partire dal giugno del [[1942]] gli Ausf. F furono privati della torretta e dotati di una casamatta aperta superiormente e nella parte posteriore: essa conteneva un [[7,5 cm PaK 40|PaK anticarro da 75 mm]] con due serventi. La produzione durò fino a giugno del [[1943]] con il completamento di 576 unità costruite ''[[ex novo]]'', poi fu interrotta in favore del Wespe; riprese però a luglio e fino al marzo del [[1944]] altri 75 Marder II furono fabbricati convertendo vecchi Panzer II.<ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_marder_II.html|Panzer II su historyofwar.org|4 aprile 2012}}</ref>[[File:Bundesarchiv_Bild_101I-023-3497-18A,_Russland,_Süd,_Rumänien,_Panzerhaubitze_"Hummel".jpg|thumb|left|Alcuni obici semoventi [[Wespe]] in Romania nel marzo [[1944]]]] |
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====Wespe==== |
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{{vedi anche|Wespe}} |
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L'utilità di un'[[artiglieria]] mobile che potesse sempre appoggiare le truppe divenne evidente durante l'avanzata in Russia: all'inizio del [[1942]] la [[Altmaerkische Kettenwerk|Alkett]], azienda collaterale della [[Rheinmetall]], fu incaricata di studiare la possibilità di montare sullo scafo del Panzer II l'obice da 105 mm [[10,5 cm leFH 18|leFH 18/2]]. Rimossa la torretta e copertone l'accesso, sulla parte posteriore del mezzo fu saldata una casamatta aperta sopra e dietro, dalle superfici inclinate e spesse 10 millimetri; da una feritoia verticale si protendeva l'arma, operata da 3 o 4 serventi, mentre il guidatore manteneva la sua posizione nello scafo frontale. Nonostante l'altezza totale fosse di 2,3 metri, la nuova configurazione non garantiva sufficiente protezione agli addetti al pezzo, ma la portata dell'obice (oltre 10 km) permetteva di combattere in condizioni di relativa sicurezza almeno dalla [[fanteria]]. Il Wespe ebbe la denominazione d'inventario Sd.Kfz. 124 ma divenne noto anche come ''Gerät 803'' (apparecchio 803); la sigla ufficiale era ''Leichte Feldhaubitze 18/2 auf Fahrgestell Panzerkampfwagen II (Sf)'', ovvero obice leggero 18/2 su scafo Panzer II.<br> |
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Prodotto dal febbraio del [[1943]] al luglio del [[1944]] in 835 esemplari, dei quali 159 disarmati e preposti al trasporto delle munizioni, fece in tempo a partecipare alla [[battaglia di Kursk]], poi prestò servizio su tutti i fronti.<ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_panzer_II_wespe.html|Panzer II su historyofwar.org|4 aprile 2012}}</ref> |
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== Impiego operativo == |
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[[File:German_Panzer_IIs_in_Prague2_1939.jpg|thumb|right|I Panzer tedeschi sfilano per le strade di Praga dopo l'annessione del [[1939]]]] |
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Il Panzer II entrò in servizio nella primavera del [[1936]], in quanto [[Adolf Hitler|Hitler]] aveva ordinato di procedere alla rapida espansione delle forze corazzate tedesche che, essendo ancora embrionali, ricevettero carri armati sia di preserie, sia di versioni completate; in particolare, i Panzer II furono assegnati a livello di compagnia e plotone, ma ben presto si diffusero ai ''Panzer-Battalionen'' a causa dell'iniziale scarsità di mezzi pesanti. Utilizzati come carri da battaglia in Polonia e Francia, furono assegnati a compiti di ricognizione a seguito della riorganizzazione delle Panzer-Divisionen avvenuta tra il [[1940]] e il [[1941]], ma continuarono ad apparire sporadicamente in combattimenti contro altri corazzati in [[Unione Sovietica]]; durante il [[1942]] cominciarono a essere ritirati dalla prima linea e ultimi due anni di guerra ne videro ben pochi negli organici dell'esercito.<ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/panzerkampfwagen-ii.htm#panzer2|Panzer II su achtungpanzer.com|26 marzo 2012}}</ref> |
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===1936-1938=== |
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Non è certo, ma sembra che un piccolo numero di Ausf. b e Ausf. A abbia operato nei ranghi dell<nowiki>'</nowiki>''88. Panzer-Abteilung'' inviato in [[Spagna]] come sostegno agli insorti nazionalisti. I Panzer II composero inoltre la gran parte dei blindati che occuparono incontrastati l'[[Austria]] e la [[Cecoslovacchia]].<ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/panzerkampfwagen-ii.htm#panzer2|Panzer II su achtungpanzer.com|26 marzo 2012}}</ref> |
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===In Polonia e Norvegia=== |
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All'inizio della [[seconda guerra mondiale]], l'esercito tedesco poteva schierare 2.690 carri armati, dei quali 1.127<ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_panzer_II.html|Panzer II su historyofwar.org|22 marzo 2012}}</ref> (altre fonti riportano 1.223)<ref>{{cita web|http://www.wwiivehicles.com/germany/tanks-light/pzkpfw-ii.asp|Panzer II su wwiivehicles.com|6 aprile 2012}}</ref> erano Panzer II e 973 Panzer I. Una simile disponibilità e il ritardo nello sviluppo e schieramento di mezzi specificamente preposti al contrasto dei blindati nemici costrinse i tedeschi ad adoperare proprio il Panzer II per questo compito. Nonostante la breve durata della [[campagna di Polonia]], 259 mezzi furono messi fuori uso, dei quali 83 totalmente distrutti. L'alto tasso di perdite era dovuto al poco spessore della corazza dei Panzer II, che si rivelò inutile contro le armi anticarro (cannoni e fucili) adoperati dai polacchi: ciò indusse i progettisti tedeschi a istallare piastre supplementari da 20 millimetri sullo [[scafo]] frontale della maggior parte dei Panzer II. |
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Il 9 aprile [[1940]] la [[Terzo Reich|Germania]] attaccò Danimarca e Norvegia: 16 o 18 Panzer II operarono nel paese scandinavo riuniti nel ''Panzer-Abteilung z.b.V 40'' con azioni di supporto alla [[fanteria]].<ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/panzerkampfwagen-ii.htm#panzer2|Panzer II su achtungpanzer.com|26 marzo 2012}}</ref><ref>{{cita web|http://www.wwiivehicles.com/germany/tanks-light/pzkpfw-ii.asp|Panzer II su wwiivehicles.com|6 aprile 2012}}</ref> |
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===Blitzkrieg all'Occidente=== |
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[[File:Bundesarchiv_Bild_101I-127-0396-13A,_Im_Westen,_deutsche_Panzer.jpg|thumb|left|Colonna di Panzer II (quello in coda è un Ausf. a oppure b) avanza in [[Belgio]]]] |
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Il 10 maggio [[1940]] Hitler scatenò la [[campagna di Francia]]: l'intera forza corazzata tedesca contava tra i 920 e i 950 Panzer II (tra il 35 e il 40%), schierati però in settori non critici: infatti il ''XIX Panzerkorps'' che sfondò il fronte alleato nelle [[Ardenne]] ne aveva 146. La debole resistenza incontrata permise ai gruppi corazzati di procedere velocemente nelle retrovie francesi, perdendo solo 45 Panzer II, ovvero il 5% del totale, tra il 10 e il 20 maggio.<ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_panzer_II.html|Panzer II su historyofwar.org|22 marzo 2012}}</ref><ref>{{cita web|http://www.wwiivehicles.com/germany/tanks-light/pzkpfw-ii.asp|Panzer II su wwiivehicles.com|6 aprile 2012}}</ref> A partire dal giorno successivo i combattimenti lungo la costa della Manica tra [[Boulogne-sur-Mer|Boulogne]] e [[Calais]], oltre al [[Battaglia di Arras|contrattacco]] britannico vicino Arras, iniziarono un periodo lungo dieci giorni durante il quale lo Heer perse 485 carri armati, dei quali 150 erano Panzer II, ovvero una percentuale del 16% rispetto alla disponibilità del 21 maggio; un numero quasi uguale di perdite subirono i [[Panzer III]] e [[Panzer IV|IV]]. La successiva vittoria tedesca evidenziò il sempre più importante ruolo di quest'ultimi carri medi nel combattere veicoli similari, ma il Panzer II continuò a essere adoperato per lo più contro la [[fanteria]]. Nelle settimane seguenti si cercò di riarmare il Panzer II con il cannone da 37 mm SA 38 francese, ma il tentativo fu accantonato.<ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_panzer_II.html|Panzer II su historyofwar.org|22 marzo 2012}}</ref> |
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===Nordafrica=== |
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[[File:Bundesarchiv_Bild_101I-782-0015-04A,_Nordafrika,_Panzer_II_in_Fahrt.jpg|thumb|right|Una colonna di Panzer II (Ausf. A, B o C) in Africa nei primi mesi del 1941]] |
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Nel febbraio-marzo [[1941]] la 5ª Divisione leggera, futura [[21. Panzer-Division]], poteva schierare contro le truppe del Commonwealth 165 carri armati, dei quali 45 Panzer II tutti opportunamente dotati di filtri supplementari e sistemi d'aerazione più potenti per operare nel [[deserto]]. Furono di grande utilità durante l'anno ma a partire dal [[1942]], con l'arrivo di veicoli meglio armati e corazzati (quali l'[[M4 Sherman]]) tra le file dell'esercito britannico, il Panzer II cominciò a essere rimpiazzato dai [[Panzer III]] di più moderna concezione. Ciononostante, a maggio [[1942]] ne erano disponibili 50 su un totale di 560, poi calati a solo 14 in data 15 agosto; per la decisiva battaglia [[Seconda battaglia di El Alamein|a el-Alamein]] l'Afrikakorps possedeva 31 Panzer II, che sarebbero andati distrutti oppure riportati in seguito in [[Germania]] per la riconversione in mezzi più efficaci.<ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_panzer_II.html|Panzer II su historyofwar.org|22 marzo 2012}}</ref><ref>{{cita web|http://www.wwiivehicles.com/germany/tanks-light/pzkpfw-ii.asp|Panzer II su wwiivehicles.com|6 aprile 2012}}</ref> |
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===I Balcani e la campagna di Russia=== |
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Per portare aiuto all'alleato italiano, invischiato sul fronte greco-albanese, e invadere la [[Jugoslavia]] colpevole di aver abbandonato il [[Patto Tripartito]], Hitler ordinò di attaccare i Balcani: per l'operazione l'esercito contava 260 Panzer II.<ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/panzerkampfwagen-ii.htm#panzer2|Panzer II su achtungpanzer.com|26 marzo 2012}}</ref> |
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All'inizio dell'[[Operazione Barbarossa]] i reparti da ricognizione e i battaglioni corazzati tedeschi riunivano 782 Panzer II che furono intensivamente impiegati; ma fu proprio sul [[Fronte orientale (seconda guerra mondiale)|fronte orientale]] che si palesarono i limiti del mezzo: la corazza troppo sottile ai lati, poca potenza dell'armamento principale, esiguità del numero di membri dell'equipaggio, fattori che lo rendevano assai vulnerabile alle armi anticarro.[[File:Bundesarchiv_Bild_169-0283,_Russland,_Kalmückien,_Panzer_II.jpg|thumb|left|Panzer II attraversano un villaggio nella Russia meridionale durante l'offensiva del [[1942]]]] Inoltre si rivelarono praticamente impotenti di fronte ai più recenti carri sovietici, quali il [[T-34 (carro armato)|T-34]]. Quando a metà del [[1942]] i tedeschi [[Operazione Blu|ripresero ad avanzare]] nella Russia meridionale schieravano ancora 381 Panzer II, che calarono rapidamente di numero: l'ultima grande offensiva condotta contro il saliente di [[Kursk]] nell'estate del [[1943]] vide solo 107 veicoli in linea.<ref>{{cita web|http://www.historyofwar.org/articles/weapons_panzer_II.html|Panzer II su historyofwar.org|22 marzo 2012}}</ref><ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/panzerkampfwagen-ii.htm#panzer2|Panzer II su achtungpanzer.com|26 marzo 2012}}</ref> |
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Quando gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] sbarcarono [[Sbarco in Normandia|in Normandia]], i tedeschi contavano tra le forze d'occupazione in Francia alcuni Panzer II, che combatterono nelle successive battaglie. Mentre la guerra che si avviava al termine fu chiaro che il Panzer II era ormai irrimediabilmente surclassato per potenza di fuoco e protezioni: cionostante al [[1 ottobre]] [[1944]] ancora 386 erano in servizio, per lo più nelle retrovie. Nei successivi rapporti non ne viene più fatta menzione, escluso un documento del marzo [[1945]] che indicava 145 carri ancora operativi.<ref>{{cita web|http://www.achtungpanzer.com/panzerkampfwagen-ii.htm#panzer2|Panzer II su achtungpanzer.com|26 marzo 2012}}</ref> |
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* {{en}} [http://www.historyofwar.org/articles/weapons_panzer_II.html Panzer II su historyofwar.org] |
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{{Veicoli corazzati della Germania nazista durante la seconda guerra mondiale}} |
{{Veicoli corazzati della Germania nazista durante la seconda guerra mondiale}} |
Versione delle 15:57, 6 apr 2012
Panzer II Sd.Kfz. 121 | |
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Panzer II esposto al museo di storia militare di Belgrado. | |
Descrizione | |
Tipo | leggero |
Equipaggio | 3 (capocarro/mitragliere, pilota e operatore radio/cannoniere) |
Costruttore | Fahrzeug und Motorenbau Daimler-Benz MAN |
Data impostazione | 1934 |
Data entrata in servizio | primavera 1936 |
Utilizzatore principale | Heer |
Altre varianti | Panzer II Ausf. L Luchs Marder II Wespe |
Dimensioni e peso | |
Lunghezza | 4,81 m |
Larghezza | 2,28 m |
Altezza | 2,15 m |
Peso | 9.500 kg |
Capacità combustibile | 170 l |
Propulsione e tecnica | |
Motore | Un Maybach HL62TR con 6 cilindri alimentato a benzina e raffreddato ad acqua |
Potenza | 104,4 kW (140 hp) a 2600 giri al minuto |
Trazione | cingolata |
Sospensioni | a molle ellittiche |
Prestazioni | |
Velocità su strada | 39,5 km/h |
Autonomia | 190 km su strada 125 km fuoristrada |
Armamento e corazzatura | |
Apparati di tiro | mirino ottico TZF 4 |
Armamento primario | 1 cannone 2 cm KwK 30 |
Armamento secondario | 1 MG 34 coassiale alla torretta da 7,92 mm |
Capacità | 180 colpi da 20 mm, 1.425 proiettili da 7,92 mm |
Corazzatura frontale | 35 mm |
Corazzatura laterale | 14,5 mm |
Corazzatura posteriore | 14,5 mm |
Corazzatura superiore | 12 mm |
Trincea | 1,7 m |
Note | I dati si riferiscono alla versione Ausf. F |
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Il Panzer II, abbreviazione del nome completo Panzerkampfwagen II, il cui numero di identificazione dell'esercito era Sd.Kfz. 121, fu un carro armato tedesco progettato nei primi anni '30 come rimpiazzo del blindato leggero Panzer I.
Nonostante il progetto dovesse solo fungere da anticamera per i più avanzati Panzer III e Panzer IV, il Panzer II costituì il nerbo delle divisioni corazzate tedesche durante le campagne di Polonia e Francia, venendo utilizzato anche durante l'invasione dell'URSS nel 1941, dimostrando però parametri superati: ritirato quasi completamente dalla prima linea tra il 1942 e il 1943, fu relegato a compiti di addestramento, mantenimento dell'ordine pubblico e lotta antipartigiana; il versatile scafo fu invece riutilizzato per diversi progetti di semoventi e cacciacarri.
Sviluppo e versioni
In attesa dell'arrivo dei Panzer III e Panzer IV, ancora allo stadio di progettazione, il Waffenamt (Ufficio Armamenti) ordinò nel luglio del 1934 un carro armato leggero migliore del Panzer I: le specifiche includevano un peso massimo di 10 tonnellate e un cannone da 20 mm automatico come armamento principale. All'inizio del 1935 la Daimler-Benz, la Krupp, la Henschel e la MAN presentarono i rispettivi prototipi, che ebbero la denominazione ufficiale di Landwirtschraftlicher Schlepper 100 (trattore agricolo 100, abbreviato in LaS 100): infatti la Germania, in ottemperanza al trattato di Versailles, non avrebbe potuto sviluppare determinati mezzi bellici e armamenti, e fu utilizzato l'espediente del trattore per aggirare l'ostacolo. Il nuovo carro armato divenne noto negli ambienti militari come 2 cm MG Panzerwagen, ed ebbe la supplementare designazione di Versuchtkraftfahrzeug 622 (VK 622).[2]
Dopo aver rifiutato il modello della Krupp, nell'ottobre del 1935 l'esercito tedesco decise di utilizzare il telaio della MAN accoppiato alla superstruttura progettata dalla Daimler, ma alla produzione avrebbero ben presto collaborato anche la FAMO, MIAG e Wegmann.[3]
Preserie
I modelli sperimentali del Panzer II erano tutti armati di un cannone 2 cm KwK 30 L/55, derivato dal paricalibro FlaK 30 contraerei, capace di sparare proiettili esplosivi o perforanti con un rateo di 280 colpi al minuto (180 proietti disponibili); la punteria consisteva di un mirino ottico TZF 4, che si sarebbe evoluto con il procedere delle versioni. Il cannone era montato sulla sinistra della torretta, decentrata sullo stesso lato, e lo affiancava a destra una mitragliatrice MG 34 da 7,92 mm (1425 cartucce totali in 17 nastri). Lo scafo dalla parte frontale arrotondata ospitava un equipaggio di tre uomini: il guidatore trovava posto nella parte anteriore, il comandante sedeva nella torretta mentre il cannoniere rimaneva in piedi a fianco.[4]
La corazza era spessa 13 millimetri su tutti i lati del carro, con superfici poco inclinate; cielo, fondo e parti superiori della torretta e dello scafo presentavano corazze spesse dai 5 ai 12 millimetri. La velocità massima era di 40 km/h con un'autonomia di 200 chilometri e un serbatoio della capacità di 200 litri; le dimensioni erano: lunghezza 4,38-4,76 metri, larghezza 2,14 metri, altezza 1,95-1,98 metri.[5]
Ausführungen a/1, a/2, a/3
Furono i primi modelli guida del Panzer II, che riprendevano il treno di rotolamento del Panzer I, composto per lato da tre carrelli con due ruote ognuno collegati da una trave esterna; tutti erano dotati di un motore Maybach HL 57 TR a 6 cilindri che sviluppava 130 hp, con un cambio ZF Aphon SSG-45 a sei velocità. Il peso era di 7,6 tonnellate[6] Le tre diverse denominazioni indicavano i cambiamenti via via apportati: l' Ausf. a/1 aveva una ruota di rinvio gommata, poi sostituita da una saldata; l'a/2 ebbe la parete ignifuga del comparto motore modificata, cosicchè l'equipaggio potesse raggiungerlo senza uscire dal mezzo; inoltre fu ricavato un portello sul fondo per arrivare alla pompa e filtro dell'olio. L'a/3, infine, montava un radiatore più grande e sospensioni a molla migliorate.[7]
La MAN e la Daimler-Benz si incaricarono della produzione dei tre diversi prototipi: 10 Ausf. a/1 furono costruiti tra il tardo 1935 e il maggio 1936; 15 Ausf. a/2 furono fabbricati tra maggio dello stesso anno e il febbraio 1937; nello stesso periodo furono prodotti 50 Ausf. a/3. Tutti e 75 i veicoli servirono per condurre test e provare l'impostazione meccanica: i problemi di tal tipo verificatisi furono la causa del ritiro degli a/1, 2 e 3 nella seconda metà del 1941.[8]
Ausführung b
Prodotta in 25 esemplari in contemporanea all'Ausf. a/3, fu anch'essa una versione di prova. Rispetto agli Ausf. a presentava migliorie al sistema d'aerazione, ai tubi di scappamento e al cambio; il motore fu sostituito da un più pesante Maybach HL 62 TR sempre a 6 cilindri, che sviluppava però una maggior potenza (140 hp): sarebbe stato adoperato su tutte le successive versioni del Panzer II.
Il peso aumentò a 7,9 tonnellate e furono dunque aggiunti supporti più resistenti al motore e alla trasmissione; i cingoli furono allargati e le ruote portanti, i rulli e le ruote di rinvio e motrice avevano un diametro maggiore. Sebbene mezzi sperimentali, è probabile che siano stati adoperati in combattimento. L'Ausf. b servì da base per sviluppare un carro gettaponte leggero, prodotto in 3 esemplari durante il 1939 ma rimasto allo stadio di prototipo.[9][10]
Ausführung c
Questa fu l'ultima versione per test e ricerche sulle migliori caratteristiche da adottare: l'Ausf. c presentava un treno di rotolamento completamente rivisto, composto da 5 ruote di medio diametro indipendenti, 4 rulli tendicingolo e sospensioni a molla ellittica; la corazza frontale era inoltre più squadrata, ottenuta con la saldatura, e il peso era salito a 8,9 tonnellate. L'Ausf. c cominciò a essere prodotto nel marzo del 1937 usando per i primi 25 esemplari dell'acciaio al molibdeno, ma di preciso non si quanti ne siano stati costruiti; fu la base per la produzione in serie delle Ausf. A, B e C, nient'altro che modelli c meglio protetti e con qualche piccola aggiunta.[11][12]
Modelli definitivi
Ausführungen A, B, C
Tra loro quasi identiche, furono le più diffuse versioni del Panzer II e mantenevano l'impostazione dell'Ausf. c; l'unica differenza rispetto a questa era lo spessore della corazza, portato a 14,5 millimetri su tutti i lati dello scafo, della superstruttura e della torretta, mentre il mantello a protezione del cannone raggiungeva i 16 millimetri; tutte e tre erano inoltre di maggiori dimensioni (lunghezza: 4,81 metri; larghezza: 2,22 metri; altezza: 1,99 metri).[13]
L'Ausf. A cominciò a essere prodotto dal luglio del 1937 con una trasmissione migliorata e il cannone che sparava solo in automatico; fu seguita dall'Ausf. B, la cui linea d'assemblaggio fu aperta nel dicembre dello stesso anno: l'unica differenza consisteva nell'aggiunta di una bassa cupola con 8 episcopi per migliorare la visibilità del comandante. L'Ausf. C entrò in produzione a partire dal giugno del 1938, ed era in pratica identico al modello precedente.[14]
Il totale di esemplari completati è di 1.113 e non si sa per certo a quanto ammontino le unità di ciascuna versione, ma alcuni calcoli fatti sul totale di Panzer II prodotti ogni anno e i dati certi sulla quantità di veicoli completati hanno dato luogo stime verosimili: 175 Ausf. A, 330 Ausf. B (ognuno dei quali costava senza armamento 38.000 Reichsmark)[15] e 580 Ausf. C. Tali risultati sono stati ottenuti assumendo che la produzione di un modello terminava quando prendeva avvio quella della versione successiva; inoltre non è stata considerata l'eventualità, molto probabile, che parti meccaniche e componenti siano stati interscambiati tra le unità delle tre versioni.[16]
Ausführung D/E
Nel maggio del 1938, a seguito della richiesta di un carro armato veloce (Schnellkampfwagen) che fungesse da ricognitore per le divisioni leggere, la Daimler-Benz completò il primo Panzer II dotato di sospensioni Tipo Christie/FAMO con 4 grandi ruote portanti: il treno di rotolamento era quasi identico a quello dei mezzi britannici e sovietici.[3] Scafo e superstruttura erano stati riprogettati con corazze frontali spesse 30 millimetri, mentre la torretta rimase quella delle precedenti versioni, come il numero di munizioni trasportabili, l'autonomia e l'armamento. Il nuovo mezzo era equipaggiato con un motore Maybach HL 62 TRM a 6 cilindri da 140 hp che unitamente alla nuova meccanica lo spingeva a 55 km/h su strada; il cambio era stato sostituito da un Maybach-Variorex VG 102128 a sette velocità. Al modello iniziale furono poi modificate le ruote motrice e di rinvio dando vita all'Ausf. E, ma l'uguaglianza sostanziale tra i due prototipi fece sì che fossero entrambi identificati come Ausf. D/E.[17][18]
Il modello, un poco più alto, largo e pesante (10 tonnellate) delle versioni antecedenti, fu richiesto in 250 unità ma la decisione presa da Guderian, Capo dell'Ispettorato delle Truppe Mobili, di convertire le divisioni leggere in Panzer-Division pose termine alla produzione nell'agosto del 1939.[19] Questo fattore, unito alle scarse prestazioni del carro su terreni sconnessi come constatato nei combattimenti in Polonia, provocò il ritiro nel marzo del 1940 degli unici 43 esemplari completati, tutti in forza all'8. Panzer-Regiment. Gli scafi avanzati dall'ordine iniziale e rimasti disarmati divennero la base per lo sviluppo di semoventi o veicoli lanciafiamme.[20][21]
Ausführung F
Nelle iniziali intenzioni l'Ausf. C doveva essere sostituito sulla linea d'assemblaggio già nell'estate del 1940, ma la produzione della nuova versione, causa ritardi nello sviluppo, fu posposta al marzo del 1941, quando il Panzer II cominciava a essere sostituito da carri armati più efficienti. L'Ausf. F presentava una singola piastra frontale spessa 35 millimetri al posto delle lamiere aggiuntive tipiche dei Panzer II meno recenti; corazze spesse 15 millimetri proteggevano i lati e il retro dello scafo, della torretta e della superstruttura, la quale ebbe la parte destra obliqua rimpiazzata da un pannello solidale con il davanti del mezzo e dotata di una falsa feritoia. Alcuni veicoli furono dotati del cannone 2 cm KwK 38 L/55 con un rateo di fuoco tra i 420 e i 480 colpi al minuto, portando il peso complessivo a 9,5 tonnellate; la capacità del serbatoio scese a 170 litri.[3][22]
La produzione durò fino al dicembre del 1942, quando fu interrotta dopo la fabbricazione di 524 esemplari, ognuno dei quali costava 52.728 Reichsmark (49.228 se non armati). Considerato che i carri armati leggeri stavano divenendo rapidamente obsoleti, era stato deciso tra giugno e luglio che tutte le unità richieste sarebbero state equipaggiate con un cannone da 75 mm in casamatta, trasformandole in Marder II, ma la produzione dell'Ausf. F continuò in contemporanea. Il servizio operativo fu relativamente breve: già durante il 1942 l'Ausf. F era stato ritirato dalle compagnie, e nel 1943 fu rimosso anche a livello di reggimento.[23][24]
Varianti e derivati
Aufklärungspanzerwagen
A partire dal 1938 furono emanate nuove direttive per realizzare un mezzo da ricognizione impiegando lo scafo del Panzer II; a dicembre del 1939 erano pronti alcuni progetti che la MAN sviluppò per fabbricare 4 diverse versioni, nessuna delle quali fu però prodotta in massa.[25][26]
- Ausführungen G1/G3/G4: denominata VK 901, tra l'aprile del 1941 e il febbraio del 1942 ne furono costruiti 12 esemplari; dotata di alcune riservette montate dietro la torretta, presentava una corazzatura spessa al massimo 30 millimetri ed era armata con un cannone da 20 mm EW 141 (classificato come mitragliatrice pesante) coadiuvato da una MG 34 da 7,92 mm; il treno di rotolamento era composto da 5 paia di ruote sfalsate con sospensioni a barre di torsione. Nel gennaio 1942 due mezzi furono armati di un cannone PaK 38 L/60 da 50 mm (VK901 b) e testati sul fronte orientale. Avrebbe dovuto rimpiazzare gli Ausf. F, ma fu sostituita a sua volta dall'Ausf. H.
- Ausführung H: denominata VK 1301, rimase allo stadio di prototipo e solo 4 ne furono costruiti nel settembre 1941: il mezzo montava un cannone 2 cm KwK 38 L/55 coadiuvato da una MG 34; lo spessore della corazzatura non fu incrementato. All'inizio del 1943 fu proposto di armare la versione con un cannone anticarro PaK 42 da 75 mm ma non si andò oltre lo stadio di progettazione.
- Ausführung J: denominata VK 1601, fu fabbricata in 22 unità tra aprile e dicembre del 1942: armate come l'Ausf. H ne differivano per lo spessore delle corazze, portato a 80 millimetri sullo scafo anteriore, 50 sui fianchi e retro, 25 sul cielo. Durante il 1943, sette Ausf. J furono inviati alla 12. Panzer-Division schierata sul fonte orientale; uno fu poi convertito in carro-recupero che, sopravvissuto ai combattimenti all'est, fece parte della compagnia riparazioni della 116. Panzer-Division.
- Ausführung M: denominata VK 903, era un miglioramento dell'Ausf. G e rappresentava la versione finale di quest'ultima, mantenendone protezioni ed armamento; ne fu completato un solo esemplare o forse 4 durante l'agosto del 1942.
Ausführung L
I ripetuti tentativi fatti per la creazione di un veicolo da ricognizione blindato conobbero una svolta quando furono completati due progetti rivali: la Škoda produsse nel 1942 un prototipo denominato T-15, contrapposto al tedesco VK 1303 con scafo realizzato dalla MAN e superstruttura ideata dalla Daimler-Benz. Alla fine fu accettato quest'ultimo e fu fatto un primo ordine di 100 esemplari della nuova versione L o Luchs (lince); ebbe la denominazione d'inventario Sd.Kfz. 123 e divenne noto anche come Panzerspahwagen.[27][28]
Pesante 13 tonnellate (11,8 secondo altre fonti)[29], l'Ausf. L riprendeva il treno di rotolamento dell'Ausf. G portando l'altezza a 2,21 metri. Il motore era un Maybach HL 66 P da 6 cilindri che erogava 180 hp e garantiva una velocità massima di 60 km/h, coadiuvata da un'eccellente autonomia di 290 chilometri e un serbatoio da 235 litri; la trasmissione era affidata a un cambio ZF Aphon SSG 48.[30][31]
L'armamento, con 320 colpi totali, rimase invariato tranne per la punteria (un migliore mirino ottico TZF 6), a differenza dell'equipaggio portato a 4 membri grazie alla maggior larghezza della torretta, protetta frontalmente da corazze di 30 millimetri e lateralmente da 20 millimetri d'acciaio; stessi valori avevano le corazze dello scafo. Per comunicare con i mezzi amici era disponibile di un ricevitore FuG 12 MW con trasmettitore da 80 watt, mentre all'interno del carro ogni comunicazione avveniva mediante interfono.[32]
La produzione durò dal settembre 1943 al gennaio del 1944 e totalizzò 104 (o 133) unità, delle quali 4 ottenute modificando l'Ausf. H. I Luchs prestarono servizio sia sul fronte occidentale che su quello orientale, dove furono dotati di protezioni aggiuntive e strumentazioni radio supplementari. Le formazioni che ricevettero i nuovi mezzi, subito integrati nei Panzer-Aufklärungs-Abteilungen, furono la 3., 4., 6. e 116. Panzer-Divisionen; anche le divisioni SS Totenkopf e la Wiking ne furono equipaggiate.[33]
Leopard
A partire dal 1941 furono iniziati degli studi per ricavare dallo scafo dell'Ausf. J, in costruzione, un carro armato che potesse operare delle ricognizioni anche in forte presenza di mezzi avversari (Gefechtsaufklärung) oltre a fungere da quartier generale mobile per i plotoni corazzati: la MIAG progettò lo scafo mentre la Daimler si dedicò alla torretta; un simulacro (VK 1602) fu completato tra maggio e giugno del 1942 e fu seguito da un prototipo il 1 settembre. Durante la fabbricazione era stato proposto di realizzarne una versione leggera, da 18 tonnellate, ma la cosa fu rifiutata.[34]
La struttura del nuovo carro armato, denominato Leopard, era stata assai influenzata dal Panther, che infatti era allo studio nello stesso periodo: presentava dunque corazze inclinate, spesse fino a 80 millimetri, un treno di rotolamento composto da 5 paia di ruote sfalsate con barre di torsione e cingoli larghi 350 mm per facilitare la marcia su terreni sconnessi. La torretta, simile a quella del Panther, era di nuova progettazione (schmallturm), e montava un cannone 5 cm KwK 39/1 L/60 (50 colpi disponibili) affiancato da una mitragliatrice da 7,92 mm MG 34 o MG 42 (2400 proiettili); pare comunque che potesse ospitare anche un'arma da 75 mm. Il mezzo sarebbe stato spinto a 50-60 km/h da un Maybach HL 157 P da 12 cilindri erogante 550 hp, coadiuvato da un serbatoio da 560 litri: l'autonomia risultante era di 165 chilometri su strada.
Riguardo alla produzione i dati sono incerti: alcune fonti riportano che il Leopard fu ordinato in 339 esemplari da produrre in due lotti distinti, ma che tale richiesta fu cancellata a gennaio del 1943 lasciando il veicolo allo stadio sperimentale: infatti era eccessivamente pesante (26 tonnellate) e dotato di un armamento inadeguato; inoltre era più economico ricavare un mezzo da ricognizione dal Panther, di poco differente.[35] Altre fonti affermano che i militari ordinarono ben 700 Leopard dei quali 31 furono fabbricati prima della chiusura della linea di montaggio; avrebbero dovuto sostituire gli Ausf. L.[36]
15 cm sIG 33 auf Panzer II
I tentativi di accoppiare gli obici pesanti da 150 mm sIG 33 con scafi di carri armati al fine di renderli più mobili erano sfociati nello Sturmpanzer I, cioè un Panzer I privato di torretta e sovrastruttura per far posto a una sgraziata casamatta, che dava una sagoma tanto alta al veicolo (ben 2,8 metri) da comprometterne la vita operativa: per ovviare a tale difetto fu preso in esame lo scafo del Panzer II, che però dovette essere allungato di 60 cm e allargato di 32, poichè i test condotti nel febbraio del 1941 avevano sottolineato l'inadeguatezza dei telai standard. L'obice fu sistemato in una casamatta aperta sul cielo e posteriormente dalle pareti spesse 15 millimetri, con un'altezza di 1,9 metri: la progettazione fu lenta e solo a fine del 1941 era pronto il primo esemplare. Insieme ad altri 11 ricevette la denominazione ufficiale di 15 cm sIG 33 auf Fahrgestell Panzerkampfwagen II (Sf) e inviato in Nordafrica, dove tutti i mezzi furono distrutti.[37]
Schwimmpanzer II
Durante la progettazione dell'Operazione Seelöwe i comandi tedeschi si resero conto che era necessario garantire alle truppe appena sbarcate l'appoggio dei mezzi corazzati: visto che non esistevano particolari imbarcazioni che portassero i carri sulle spiagge, fu deciso di equipaggiarli perchè potessero raggiungerle autonomamente: furono scelti 52 tra Ausf. A e C del Panzer-Batallion A del secondo reggimento corazzato, la cui conversione fu demandata alla Alkett, Bachmann e Sachsenberg. I blindati ebbero la parte anteriore e i fianchi dotati di mezzi di fortuna che li facevano galleggiare al livello delle coperture dei cingoli; mediante un tubo isolante con giunto universale il motore azionava un'elica che garantiva una velocità di 10 km/h in acqua anche con vento di 3-4 nodi. Internamente erano stati divisi in 3 comparti utilizzando sacchetti di celluloide gonfiati, mentre lo spazio tra scafo e torretta fu colmato con della gomma. Rimandata sine die l'operazione, gli Schwimmpanzer furono adoperati come normali carri armati durante l'attacco all'URSS nei ranghi del 18. Panzer-Regiment.[38]
Flammpanzer II Ausf. A und Ausf. B
Il 21 febbraio del 1939 l'OKH richiese un mezzo blindato dotato di lanciafiamme da utilizzare contro fortificazioni fisse. La MAN e Daimler-Benz, contattate dai militari, decisero di impiegare lo scafo dell'Ausf. D/E, che avrebbe prestato solo un breve servizio nelle nuove Panzer-Divisionen: a luglio era pronto un prototipo (Ausf. A) in acciaio dolce che presentava una corazzatura di 30 millimetri anteriori e 20 laterali e posteriori della torretta; essa era di minori dimensioni rispetto a quella tradizionale e montava una sola mitragliatrice MG 34 con 1800 proiettili. Secondo una curiosa impostazione, due lanciafiamme erano stati alloggiati negli angoli frontali del veicolo subito sopra le coperture dei cingoli: ognuno aveva una propria piccola incamiciatura (Spitzkopfe) e un settore di tiro di 180°, come anche taniche distinte da 160 litri; un singolo lanciafiamme poteva gettare un miscuglio di benzina e gasolio grazie a del nitrogeno pressurizzato, contenuto in 4 o 6 appositi serbatoi sistemati ai lati della superstruttura; la miscela, accesa dall'acetilene, era sufficiente per lanciare 80 fiammate a 25 metri. Il nuovo carro pesava 12 tonnellate, con una lunghezza di 4,90 metri, larghezza di 2,40 metri, una contenuta altezza di 1,85 metri e un'autonomia salita a 250 chilometri.[39][40]
La produzione iniziò tra aprile e settembre 1939 quando la MAN completò 46 scafi poi convertiti dalla Wegmann tra gennaio e febbraio del 1940. A marzo 10 Ausf. D/E furono prelevati dalla 7. Panzer e 20 dall'8. per essere riequipaggiati con i lanciafiamme: a dicembre erano pronti 87 Panzer II (F) con denominazione d'inventario Sd.Kfz. 122, e altri 3 furono completati durante febbraio 1941. Nel frattempo era stato fatto un consistente ordine di 150 esemplari lievemente modificati (Ausf. B), poi cancellato quando 65 erano già stati forniti fino ad agosto 1941[41] (altre fonti riportano fino al marzo del 1942):[42] in totale furono fabbricati 155 mezzi d'entrambe le versioni, che formarono il 100. e 101. Panzer-Abteilungen, compresi rispettivamente nella 18. e 7. Panzer-Divisionen durante l'Operazione Barbarossa. La modesta corazzatura assieme all'alta infiammabilità del miscuglio provocarono però molte perdite e tra il 1941 e il 1942 le due unità furono ritirate e sciolte: gli scafi superstiti funsero da base per semoventi Marder II, mentre i lanciafiamme e le torrette furono smontate e impiegate nelle fortificazioni, ad esempio in Normandia.[43][44]
Marder II
A partire dal 1942 i Panzer II furono ritirati in gran numero dalla prima linea, ma ne furono riutilizzati gli scafi come base semovente per cannoni anticarro: a partire dal giugno del 1942 gli Ausf. F furono privati della torretta e dotati di una casamatta aperta superiormente e nella parte posteriore: essa conteneva un PaK anticarro da 75 mm con due serventi. La produzione durò fino a giugno del 1943 con il completamento di 576 unità costruite ex novo, poi fu interrotta in favore del Wespe; riprese però a luglio e fino al marzo del 1944 altri 75 Marder II furono fabbricati convertendo vecchi Panzer II.[45]
Wespe
L'utilità di un'artiglieria mobile che potesse sempre appoggiare le truppe divenne evidente durante l'avanzata in Russia: all'inizio del 1942 la Alkett, azienda collaterale della Rheinmetall, fu incaricata di studiare la possibilità di montare sullo scafo del Panzer II l'obice da 105 mm leFH 18/2. Rimossa la torretta e copertone l'accesso, sulla parte posteriore del mezzo fu saldata una casamatta aperta sopra e dietro, dalle superfici inclinate e spesse 10 millimetri; da una feritoia verticale si protendeva l'arma, operata da 3 o 4 serventi, mentre il guidatore manteneva la sua posizione nello scafo frontale. Nonostante l'altezza totale fosse di 2,3 metri, la nuova configurazione non garantiva sufficiente protezione agli addetti al pezzo, ma la portata dell'obice (oltre 10 km) permetteva di combattere in condizioni di relativa sicurezza almeno dalla fanteria. Il Wespe ebbe la denominazione d'inventario Sd.Kfz. 124 ma divenne noto anche come Gerät 803 (apparecchio 803); la sigla ufficiale era Leichte Feldhaubitze 18/2 auf Fahrgestell Panzerkampfwagen II (Sf), ovvero obice leggero 18/2 su scafo Panzer II.
Prodotto dal febbraio del 1943 al luglio del 1944 in 835 esemplari, dei quali 159 disarmati e preposti al trasporto delle munizioni, fece in tempo a partecipare alla battaglia di Kursk, poi prestò servizio su tutti i fronti.[46]
Impiego operativo
Il Panzer II entrò in servizio nella primavera del 1936, in quanto Hitler aveva ordinato di procedere alla rapida espansione delle forze corazzate tedesche che, essendo ancora embrionali, ricevettero carri armati sia di preserie, sia di versioni completate; in particolare, i Panzer II furono assegnati a livello di compagnia e plotone, ma ben presto si diffusero ai Panzer-Battalionen a causa dell'iniziale scarsità di mezzi pesanti. Utilizzati come carri da battaglia in Polonia e Francia, furono assegnati a compiti di ricognizione a seguito della riorganizzazione delle Panzer-Divisionen avvenuta tra il 1940 e il 1941, ma continuarono ad apparire sporadicamente in combattimenti contro altri corazzati in Unione Sovietica; durante il 1942 cominciarono a essere ritirati dalla prima linea e ultimi due anni di guerra ne videro ben pochi negli organici dell'esercito.[47]
1936-1938
Non è certo, ma sembra che un piccolo numero di Ausf. b e Ausf. A abbia operato nei ranghi dell'88. Panzer-Abteilung inviato in Spagna come sostegno agli insorti nazionalisti. I Panzer II composero inoltre la gran parte dei blindati che occuparono incontrastati l'Austria e la Cecoslovacchia.[48]
In Polonia e Norvegia
All'inizio della seconda guerra mondiale, l'esercito tedesco poteva schierare 2.690 carri armati, dei quali 1.127[49] (altre fonti riportano 1.223)[50] erano Panzer II e 973 Panzer I. Una simile disponibilità e il ritardo nello sviluppo e schieramento di mezzi specificamente preposti al contrasto dei blindati nemici costrinse i tedeschi ad adoperare proprio il Panzer II per questo compito. Nonostante la breve durata della campagna di Polonia, 259 mezzi furono messi fuori uso, dei quali 83 totalmente distrutti. L'alto tasso di perdite era dovuto al poco spessore della corazza dei Panzer II, che si rivelò inutile contro le armi anticarro (cannoni e fucili) adoperati dai polacchi: ciò indusse i progettisti tedeschi a istallare piastre supplementari da 20 millimetri sullo scafo frontale della maggior parte dei Panzer II.
Il 9 aprile 1940 la Germania attaccò Danimarca e Norvegia: 16 o 18 Panzer II operarono nel paese scandinavo riuniti nel Panzer-Abteilung z.b.V 40 con azioni di supporto alla fanteria.[51][52]
Blitzkrieg all'Occidente
Il 10 maggio 1940 Hitler scatenò la campagna di Francia: l'intera forza corazzata tedesca contava tra i 920 e i 950 Panzer II (tra il 35 e il 40%), schierati però in settori non critici: infatti il XIX Panzerkorps che sfondò il fronte alleato nelle Ardenne ne aveva 146. La debole resistenza incontrata permise ai gruppi corazzati di procedere velocemente nelle retrovie francesi, perdendo solo 45 Panzer II, ovvero il 5% del totale, tra il 10 e il 20 maggio.[53][54] A partire dal giorno successivo i combattimenti lungo la costa della Manica tra Boulogne e Calais, oltre al contrattacco britannico vicino Arras, iniziarono un periodo lungo dieci giorni durante il quale lo Heer perse 485 carri armati, dei quali 150 erano Panzer II, ovvero una percentuale del 16% rispetto alla disponibilità del 21 maggio; un numero quasi uguale di perdite subirono i Panzer III e IV. La successiva vittoria tedesca evidenziò il sempre più importante ruolo di quest'ultimi carri medi nel combattere veicoli similari, ma il Panzer II continuò a essere adoperato per lo più contro la fanteria. Nelle settimane seguenti si cercò di riarmare il Panzer II con il cannone da 37 mm SA 38 francese, ma il tentativo fu accantonato.[55]
Nordafrica
Nel febbraio-marzo 1941 la 5ª Divisione leggera, futura 21. Panzer-Division, poteva schierare contro le truppe del Commonwealth 165 carri armati, dei quali 45 Panzer II tutti opportunamente dotati di filtri supplementari e sistemi d'aerazione più potenti per operare nel deserto. Furono di grande utilità durante l'anno ma a partire dal 1942, con l'arrivo di veicoli meglio armati e corazzati (quali l'M4 Sherman) tra le file dell'esercito britannico, il Panzer II cominciò a essere rimpiazzato dai Panzer III di più moderna concezione. Ciononostante, a maggio 1942 ne erano disponibili 50 su un totale di 560, poi calati a solo 14 in data 15 agosto; per la decisiva battaglia a el-Alamein l'Afrikakorps possedeva 31 Panzer II, che sarebbero andati distrutti oppure riportati in seguito in Germania per la riconversione in mezzi più efficaci.[56][57]
I Balcani e la campagna di Russia
Per portare aiuto all'alleato italiano, invischiato sul fronte greco-albanese, e invadere la Jugoslavia colpevole di aver abbandonato il Patto Tripartito, Hitler ordinò di attaccare i Balcani: per l'operazione l'esercito contava 260 Panzer II.[58]
All'inizio dell'Operazione Barbarossa i reparti da ricognizione e i battaglioni corazzati tedeschi riunivano 782 Panzer II che furono intensivamente impiegati; ma fu proprio sul fronte orientale che si palesarono i limiti del mezzo: la corazza troppo sottile ai lati, poca potenza dell'armamento principale, esiguità del numero di membri dell'equipaggio, fattori che lo rendevano assai vulnerabile alle armi anticarro.
Inoltre si rivelarono praticamente impotenti di fronte ai più recenti carri sovietici, quali il T-34. Quando a metà del 1942 i tedeschi ripresero ad avanzare nella Russia meridionale schieravano ancora 381 Panzer II, che calarono rapidamente di numero: l'ultima grande offensiva condotta contro il saliente di Kursk nell'estate del 1943 vide solo 107 veicoli in linea.[59][60]
1944-1945
Quando gli Alleati sbarcarono in Normandia, i tedeschi contavano tra le forze d'occupazione in Francia alcuni Panzer II, che combatterono nelle successive battaglie. Mentre la guerra che si avviava al termine fu chiaro che il Panzer II era ormai irrimediabilmente surclassato per potenza di fuoco e protezioni: cionostante al 1 ottobre 1944 ancora 386 erano in servizio, per lo più nelle retrovie. Nei successivi rapporti non ne viene più fatta menzione, escluso un documento del marzo 1945 che indicava 145 carri ancora operativi.[61]
Note
- ^ (EN) Panzerkampfwagen II Ausfuehrung F, in afvdb.50megs.com. URL consultato il 26 maggio 2011.
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- ^ a b c Bishop1998, p. 12
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Bibliografia
- (EN) Chris Bishop, Weapons of World War II, Londra, Brown Packaging Books Ltd, 1998, ISBN 0-7607-1022-8.
Voci correlate
- Produzione tedesca di veicoli corazzati nella seconda guerra mondiale
- Veicoli corazzati tedeschi nella seconda guerra mondiale
Altri progetti
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