Ferrovia Torre Annunziata-Castellammare di Stabia-Gragnano: differenze tra le versioni

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La '''ferrovia Torre Annunziata–Castellammare di Stabia–Gragnano''' è una [[ferrovia]] [[Italia|italiana]] che collega la città di [[Torre Annunziata]] a [[Gragnano]], attraversando anche il comune di [[Castellammare di Stabia]]. Corre per circa 10 chilometri interamente nella [[città metropolitana di Napoli]]. La linea, classificata da [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]] come complementare,<ref>{{cita web|url=http://www.rfi.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid{{=}}25bc8c3e13e0a110VgnVCM10000080a3e90aRCRD|titolo=Classificazione delle linee ferroviarie secondo RFI|accesso=8 giugno 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111204091124/http://www.rfi.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=25bc8c3e13e0a110VgnVCM10000080a3e90aRCRD}}</ref> ha una rilevante importanza storica per i trasporti ferroviari italiani: è stata, come prolungamento della [[ferrovia Napoli-Portici]], la prima linea ad essere progettata nella penisola italiana, mentre il suo tratto Torre Annunziata-Castellammare di Stabia è stata la quarta ad essere attivata.<ref>{{cita web|http://www.trenidicarta.it/aperture.html|Data d'apertura della ferrovia Torre del Greco - Castellammare di Stabia|07-06-2008}}</ref><br/>
La '''ferrovia Torre Annunziata–Castellammare di Stabia–Gragnano''' è una [[Ferrovia|linea ferroviaria]] della [[Campania]], che corre interamente nella [[città metropolitana di Napoli]] per una lunghezza di circa 10 chilometri e attraversa tre comuni: [[Torre Annunziata]], [[Castellammare di Stabia]] e [[Gragnano]].
La linea, classificata da [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]] come complementare,<ref>{{cita web|url=http://www.rfi.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid{{=}}25bc8c3e13e0a110VgnVCM10000080a3e90aRCRD|titolo=Classificazione delle linee ferroviarie secondo RFI|accesso=8 giugno 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111204091124/http://www.rfi.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=25bc8c3e13e0a110VgnVCM10000080a3e90aRCRD}}</ref> ha una rilevante importanza storica per i trasporti ferroviari italiani: infatti è stata la prima linea ad essere progettata in [[Italia]], e il suo tratto Torre Annunziata–Castellammare di Stabia è stato il quarto ad essere attivato<ref>{{cita web|http://www.trenidicarta.it/aperture.html|Data d'apertura della ferrovia Torre del Greco - Castellammare di Stabia|07-06-2008}}</ref> (come prolungamento della [[ferrovia Napoli-Portici]]).


La tratta terminale Castellammare di Stabia-Gragnano è ufficialmente sospesa dal [[2010]] e da allora risulta priva di traffico.
La tratta terminale Castellammare di Stabia-Gragnano è ufficialmente sospesa dal [[2010]] e da allora risulta priva di traffico.
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== Storia ==
== Storia ==
=== Le origini ===
=== Le origini ===
Nel [[1836]], la società francese Bayard, propose al re del [[Regno delle Due Sicilie]], [[Ferdinando II di Borbone]], il progetto di una strada ferrata che collegasse [[Napoli]] con [[Nocera Inferiore]], con un deviazione a [[Torre Annunziata]] per [[Castellammare di Stabia]]<ref>{{cita web|http://www.ilportaledelsud.org/ferrovia.htm|La prima ferrovia d'Italia|08-06-2008}}</ref>: la linea attraversava tutto il [[golfo di Napoli]] correndo lungo la costa fino a Torre Annunziata, per poi proseguire lungo la piana del [[Sarno (fiume)|Sarno]] fino a Nocera Inferiore, mentre la deviazione per la città stabiese continuava a seguire la linea costiera. Il re, entusiasta del progetto, diede l'approvazione<ref>{{cita web|http://www.trenidicarta.it/leggi/18360619.html|Il decreto d'approvazione della ferrovia Napoli–Nocera Inferiore/Castellammare di Stabia|06-06-2008}}</ref> per l'inizio dei lavori, che iniziarono nel [[1838]]: il 3 ottobre [[1839]] venne inaugurata la prima tratta ferroviaria italiana, ossia la [[Ferrovia Napoli-Portici|Napoli - Portici]], a trazione a vapore e doppio binario. I lavori proseguirono ed il [[1º maggio|primo maggio]] del [[1841]] la ferrovia raggiunge [[Torre del Greco]] ed un anno dopo il 2 agosto [[1842]] viene raggiunta Torre Annunziata e Castellammare di Stabia<ref>{{cita web|http://www.trenidicarta.it/aperture.html|Data d'apertura della ferrovia Torre Annunziata–Castellammare di Stabia|07-06-2008}}</ref>: sarà questo il primo tratto della ferrovia Torre Annunziata–Gragnano. L'evento è una vera e propria festa con la presenza di tutte le massime autorità e del re stesso con le stazioni addobbate con festoni e corone di fiori<ref>{{cita web|http://www.trenidicarta.it/testi/18420801.html|L'inaugurazione della ferrovia Torre del Greco–Torre Annunziata–Castellammare di Stabia|05-06-2008}}</ref>. La linea si presenta di una lunghezza di circa 6 chilometri, a doppio binario e a trazione a vapore. La [[stazione di Torre Annunziata Centrale]] viene costruita nella zona sud della città, mentre quella di [[Stazione di Castellammare di Stabia|Castellammare di Stabia]] è posta alla periferia nord della città, nel rione Spiaggia. Nel corso del [[1863]] la ferrovia venne acquisita, assieme alla Napoli–Salerno, dalla [[Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali]]<ref>Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali: Relazione del Consiglio di Amministrazione del 27 aprile 1863. Torino-1863</ref>, che ne mantenne la proprietà fino al riscatto dello stato.<br />
[[File:Planapnoc 001.png|thumb|left|Il progetto della ferrovia da [[Napoli]] a [[Nocera Inferiore]] e [[Castellammare di Stabia]]]]
Nel frattempo lungo la ferrovia iniziano a sorgere numerose piccole industrie, invogliate dal fatto che possono ricevere più velocemente materie prime e allo stesso tempo avere un mezzo rapido per il trasporto dei prodotti una volta terminati: proprio basandosi su questa tesi, nel [[1884]] la nascente fabbrica di conserve [[Cirio]] si raccorda poco dopo lo scalo stabiese con la ferrovia<ref>{{cita web | url = http://www.liberoricercatore.it/Tradizioni/monologhi/La%20'Cirio'%20di%20Castellammare....htm | titolo = La Cirio a Castellammare di Stabia |accesso=6 giugno 2008 | urlmorto = sì }}</ref>. Lo sviluppo industriale interessa anche la vicina cittadina di [[Gragnano]] che con i suoi numerosi pastifici diventa la capitale mondiale della [[pasta]]: per velocizzare sia l'importazione di grano sia l'esportazione della pasta<ref>{{cita web | url = http://www.centroculturalegragnano.it/frame_05/gragnano.htm | titolo = Storia di Gragnano: la ferrovia e la pasta |accesso=6 giugno 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090415072347/http://www.centroculturalegragnano.it/frame_05/gragnano.htm | urlmorto = sì }}</ref> la società delle ''Meridionali'' decide di prolungare la ferrovia dalla stazione di Castellammare di Stabia verso Gragnano passando per la piana dove sorgono i numerosi pastifici: il 4 maggio [[1885]]<ref>{{cita web|http://www.trenidicarta.it/aperture.html|Data d'apertura della ferrovia Castellammare di Stabia–Gragnano|07-06-2008}}</ref> viene inaugurata la nuova tratta ferroviaria di 5 chilometri, a binario unico e trazione a vapore, caratterizzata da una pendenza del 25 per mille.
Nel [[1836]], la società francese Bayard, propose al re del [[Regno delle Due Sicilie]], [[Ferdinando II di Borbone]], il progetto di una strada ferrata che collegasse [[Napoli]] con [[Nocera Inferiore]], con un deviazione a [[Torre Annunziata]] per [[Castellammare di Stabia]]:<ref>{{cita web|http://www.ilportaledelsud.org/ferrovia.htm|La prima ferrovia d'Italia|08-06-2008}}</ref> la linea attraversava tutto il [[golfo di Napoli]] correndo lungo la costa fino a Torre Annunziata, per poi proseguire lungo la piana del [[Sarno (fiume)|Sarno]] fino a Nocera Inferiore, mentre la deviazione per la città stabiese continuava a seguire la linea costiera. Il re, entusiasta del progetto, diede l'approvazione<ref>{{cita web|http://www.trenidicarta.it/leggi/18360619.html|Il decreto d'approvazione della ferrovia Napoli–Nocera Inferiore/Castellammare di Stabia|06-06-2008}}</ref> per l'inizio dei lavori, che iniziarono nel [[1838]]: il 3 ottobre [[1839]] venne inaugurata la prima tratta ferroviaria italiana, ossia la [[Ferrovia Napoli-Portici|Napoli-Portici]], a trazione a vapore e doppio binario.


=== Dalla fine dell'Ottocento alla Seconda Guerra Mondiale ===
===Società Bayard & De Vergès (1842-1863)===
I lavori proseguirono ed il [[1º maggio|primo maggio]] del [[1841]] la ferrovia raggiunge [[Torre del Greco]] ed un anno dopo, il 2 agosto [[1842]], viene raggiunta Torre Annunziata e Castellammare di Stabia:<ref>{{cita web|http://www.trenidicarta.it/aperture.html|Data d'apertura della ferrovia Torre Annunziata–Castellammare di Stabia|07-06-2008}}</ref> sarà questo il primo tratto della ferrovia Torre Annunziata-Gragnano. L'evento è una vera e propria festa con la presenza di tutte le massime autorità e del re stesso con le stazioni addobbate con festoni e corone di fiori.<ref>{{cita web|http://www.trenidicarta.it/testi/18420801.html|L'inaugurazione della ferrovia Torre del Greco–Torre Annunziata–Castellammare di Stabia|05-06-2008}}</ref>
La linea si presenta di una lunghezza di circa 6 chilometri, a doppio binario e a trazione a vapore. La [[stazione di Torre Annunziata Centrale]] viene costruita nella zona sud della città, mentre quella di [[Stazione di Castellammare di Stabia|Castellammare di Stabia]] è posta alla periferia nord della città, nel rione Spiaggia.

===Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali (1863-1885)===
[[File:Raccordo Cirio.jpg|thumb|La fabbrica Cirio con il raccordo ferroviario]]
[[File:Raccordo Cirio.jpg|thumb|La fabbrica Cirio con il raccordo ferroviario]]
La ferrovia porta ad un incremento notevole dei traffici sia per movimento passeggeri che soprattutto per trasporto merci: Castellammare di Stabia e Torre Annunziata diventano un crocevia fondamentale per il trasbordo sul treno sia dalle merci che provengono via terra dalla [[Calabria]] e dalla [[Puglia]], sia per quelle che provengono dal mare. Per facilitare lo scambio tra il treno e le navi il 15 aprile [[1886]]<ref>{{cita web|http://www.trenidicarta.it/aperture.html|Data d'apertura dei raccordi|08-06-2008}}</ref> vengono aperti due raccordi con le aree portuali di [[Porto di Torre Annunziata|Torre Annunziata]] e di [[Porto di Castellammare di Stabia|Castellammare di Stabia]], entrambi a binario singolo: il primo si stacca dalla [[stazione di Torre Annunziata Centrale]] e dopo un percorso di circa 2 chilometri termina nella [[stazione di Torre Annunziata Marittima]], posta nei pressi del porto e della [[stazione di Torre Annunziata Città]] sulla [[Ferrovia Napoli-Salerno|linea Napoli - Salerno]], mentre il [[Raccordo ferroviario di Castellammare di Stabia|secondo]]<ref>{{cita web | url = http://www.stazionidelmondo.it/raccordocastellammaremarittima.htm | titolo = Il raccordo per Castellammare di Stabia Marittima |accesso=8 giugno 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081214224600/http://www.stazionidelmondo.it/raccordocastellammaremarittima.htm | urlmorto = sì }}</ref> si stacca dalla ferrovia poco prima di giungere nella [[stazione di Castellammare di Stabia]] e dopo un percorso di circa 3 chilometri, che attraversa buona parte della città nei pressi del lungomare, giunge al porto dove si trova la [[stazione di Castellammare di Stabia Marittima]]. Questo raccordo inoltre prosegue per trecento metri fino a raggiungere i [[Cantiere navale di Castellammare di Stabia|cantieri navali]]: attualmente quello della città stabiese è l'unico utilizzato. Nel [[1906]] viene inaugurata la [[Tranvia Castellammare di Stabia-Sorrento|linea tranviaria]] che dalla stazione di Castellammare di Stabia giungeva fino a [[Sorrento]]<ref>{{cita web | url = http://www.stazionidelmondo.it/tramcmaresorrento.htm | titolo = Il tram Castellammare di Stabia - Sorrento |accesso=8 giugno 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080620221850/http://www.stazionidelmondo.it/tramcmaresorrento.htm | urlmorto = sì }}</ref> attraversando buona parte della [[penisola sorrentina]]: il tram non fa altro che aumentare il traffico passeggeri della linea. In questo momento la ferrovia ha un bacino di utenza che ricopre non solo le tre città attraversate ma anche numerosi paesi vicino come quelli della penisola sorrentina, dei [[Monti Lattari]] come [[Lettere (Italia)|Lettere]], [[Casola di Napoli]], [[Agerola]] e [[Pimonte]], nonché [[Sant'Antonio Abate (Italia)|Sant'Antonio Abate]]. La [[Prima guerra mondiale]] non arreca danni alla linea e per tutto il periodo del [[fascismo]] non avvengono eventi di rilievo, eccezion fatta per l'elettrificazione dell'intera linea, l'inaugurazione, nel [[1934]], della linea della [[Ferrovia Circumvesuviana|Circumvesuviana]] da Torre Annunziata fino a Castellammare di Stabia e l'utilizzo, sempre nello stesso anno, del raccordo per Castellammare Marittima come servizio urbano. Nel 1940 viene aperta la nuova [[Stazione di Castellammare Industriale|fermata di Castellammare Industriale]].
Durante il periodo di [[Dittatura di Garibaldi|dittatura]] di [[Garibaldi]] a [[Regno delle due Sicilie|Napoli]], nel [[1860]], il generale aveva decretato la costruzione a spese dello Stato di [[ferrovie|linee ferroviarie]] allo scopo di attuare la congiunzione con la rete [[Stato della Chiesa|romana]] di ambedue i versanti [[adriatico]] e [[Tirreno|tirrenico]] del cessato regno borbonico.<ref>Vita di Garibaldi, allegato al volume secondo, Stabilimento tipografico Perrotti, Napoli 1862.</ref>
Fu a questo punto che il conte, nonché industriale mazziniano, [[Pietro Bastogi]], banchiere livornese, raccolse un capitale di 100 milioni di [[Lira italiana|lire]] per la costituzione di una società ferroviaria: con la [[Proclamazione del Regno d'Italia]], a partire dal [[1862]], assunse la concessione<ref>{{Cita|Gian Guido Turchi, Strade Ferrate Meridionali:ultimo atto|pp.12-14}}</ref> per la «costruzione e l'esercizio di linee ferroviarie nell'Italia centrale e meridionale», stabilita poi con la legge del 21 agosto dello stesso anno.<ref>[[s:L. 21 agosto 1862, n. 763, concedente al conte Bastogi la costruzione e l'esercizio di ferrovie nelle Provincie Meridionali e nella Lombardia]]</ref> La nuova concessionaria, riprendendo i progetti borbonici, si costituì a [[Torino]] il 18 settembre 1862 assumendo la ragione sociale di ''Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali''; successivamente la sede direzionale venne stabilita a [[Firenze]].
Nel corso del [[1863]] la neonata [[Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali|SFM]] acquisì dalla Società Bayard la ferrovia Napoli-Salerno, la diramazione per Castellammare e le relative stazioni.<ref>Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali: Relazione del Consiglio di Amministrazione del 27 aprile 1863. Torino - 1863</ref><br />

Nel frattempo lungo la ferrovia iniziano a sorgere numerose piccole industrie, invogliate dal fatto di poter ricevere più velocemente materie prime e allo stesso tempo avere un mezzo rapido per il trasporto dei prodotti una volta terminati: proprio basandosi su questa tesi, nel [[1884]] la nascente fabbrica di conserve [[Cirio]] si raccorda poco dopo lo scalo stabiese con la ferrovia.<ref>{{cita web | url = http://www.liberoricercatore.it/Tradizioni/monologhi/La%20'Cirio'%20di%20Castellammare....htm | titolo = La Cirio a Castellammare di Stabia |accesso=6 giugno 2008 | urlmorto = sì }}</ref> Lo sviluppo industriale interessa anche la vicina cittadina di [[Gragnano]] che con i suoi numerosi pastifici diventa la capitale mondiale della [[pasta]]: per velocizzare sia l'importazione di grano sia l'esportazione della pasta<ref>{{cita web | url = http://www.centroculturalegragnano.it/frame_05/gragnano.htm | titolo = Storia di Gragnano: la ferrovia e la pasta |accesso=6 giugno 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090415072347/http://www.centroculturalegragnano.it/frame_05/gragnano.htm | urlmorto = sì }}</ref> la società delle ''Meridionali'' decide di prolungare la ferrovia dalla stazione di Castellammare di Stabia verso Gragnano passando per la piana dove sorgono i numerosi pastifici: il 4 maggio [[1885]]<ref>{{cita web|http://www.trenidicarta.it/aperture.html|Data d'apertura della ferrovia Castellammare di Stabia–Gragnano|07-06-2008}}</ref> viene inaugurata la nuova tratta ferroviaria di 5 chilometri, a binario unico e trazione a vapore, caratterizzata da una pendenza del 25 per mille.

===Società Italiana per le Strade Ferrate del Mediterraneo (1885-1905)===
Successivamente il governo italiano, in attuazione della Legge nº3048 del 27 aprile [[1885]], provvide a riunire la maggior parte delle ferrovie della penisola in due grandi reti disposte in senso longitudinale rispetto ad essa, la ''[[Rete Mediterranea]]'', di 4171&nbsp;km, e la ''[[Rete Adriatica]]'', di 4379, e le concesse in esercizio a due [[società (diritto)|società]] private dietro pagamento di un [[canone (diritto privato)|canone]] allo [[Regno d'Italia (1861-1946)|Stato]]. La seconda rete rimase ad SFM, mentre quella mediterranea, che includeva la Napoli-Salerno, la diramazione per Castellammare e le rispettive stazioni, venne affidata alla [[Società Italiana per le Strade Ferrate del Mediterraneo]], fondata per l'occasione.
La ferrovia porta ad un incremento notevole dei traffici sia per movimento passeggeri che soprattutto per trasporto merci: Castellammare di Stabia e Torre Annunziata diventano un crocevia fondamentale per il trasbordo sul treno sia dalle merci che provengono via terra dalla [[Calabria]] e dalla [[Puglia]], sia per quelle che provengono dal mare. Per facilitare lo scambio tra il treno e le navi il 15 aprile [[1886]]<ref>{{cita web|http://www.trenidicarta.it/aperture.html|Data d'apertura dei raccordi|08-06-2008}}</ref> vengono aperti due raccordi con le aree portuali di [[Porto di Torre Annunziata|Torre Annunziata]] e di [[Porto di Castellammare di Stabia|Castellammare di Stabia]], entrambi a binario singolo: il [[Raccordo ferroviario di Torre Annunziata|primo]] si stacca dalla [[stazione di Torre Annunziata Centrale]] e dopo un percorso di circa 2 chilometri termina nella [[stazione di Torre Annunziata Marittima]], posta nei pressi del porto e della [[stazione di Torre Annunziata Città]] sulla [[Ferrovia Napoli-Salerno|linea Napoli-Salerno]], mentre il [[Raccordo ferroviario di Castellammare di Stabia|secondo]]<ref>{{cita web | url = http://www.stazionidelmondo.it/raccordocastellammaremarittima.htm | titolo = Il raccordo per Castellammare di Stabia Marittima |accesso=8 giugno 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081214224600/http://www.stazionidelmondo.it/raccordocastellammaremarittima.htm | urlmorto = sì }}</ref> si stacca dalla ferrovia poco prima di giungere nella [[stazione di Castellammare di Stabia]] e dopo un percorso di circa 3 chilometri, che attraversa buona parte della città nei pressi del lungomare, giunge al porto dove si trova la [[stazione di Castellammare di Stabia Marittima]]. Questo raccordo inoltre prosegue per trecento metri fino a raggiungere i [[Cantiere navale di Castellammare di Stabia|cantieri navali]]: attualmente quello della città stabiese è l'unico utilizzato.

===Ferrovie dello Stato (1905-2001)===
[[File:Tram a Castellammare di Stabia.jpg|thumb|left|Il tram per Sorrento all'esterno della stazione di Castellammare di Stabia]]
Nel [[1905]] arrivarono a termine le convenzioni per l'esercizio delle ferrovie stipulate nel 1885 in favore della Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali per la ''Rete Adriatica'', della Società per le Strade Ferrate del Mediterraneo per la ''Rete Mediterranea'' e della [[Società per le strade ferrate della Sicilia]] per la ''[[Rete Sicula]]''.<ref name=Gentile>Emilio Gentile, ''Le origini dell'Italia contemporanea. L'età giolittiana'', Roma-Bari, Laterza, 2003, pagg. 115-120</ref>
Fu approvato di conseguenza un disegno di legge, la [[s:L. 22 aprile 1905, n. 137, che approva i provvedimenti per l'esercizio di Stato delle ferrovie non concesse ad imprese private|legge 22 aprile 1905, n. 137]] (chiamata legge [[Alessandro Fortis|Fortis]] ed entrata in vigore il 1º luglio 1905), che diede inizio al processo di [[statalizzazione delle ferrovie italiane]]: insieme alle successive integrazioni, fra cui la legge 7 luglio [[1907]] n. 429, la norma diede vita all'assetto giuridico e organizzativo dell'[[Amministrazione autonoma delle Ferrovie dello Stato]]. La denominazione alternativa della società statale, ''Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato'', utilizzata ''de facto'' dal [[1950]],<ref>{{cita|Collegio Amministrativo Ferroviario Italiano|pp. 11-12}}</ref> fu formalizzata nel [[1958]] con l'ordine di servizio 85/1958.<ref name="FSRelAz195859">{{cita|Ministero dei trasporti. Ferrovie dello Stato|p. 000|FSRelAz195859}}</ref>
Nel [[1906]] viene inaugurata la [[Tranvia Castellammare di Stabia-Sorrento|linea tranviaria]] che dalla stazione di Castellammare di Stabia giungeva fino a [[Sorrento]]<ref>{{cita web | url = http://www.stazionidelmondo.it/tramcmaresorrento.htm | titolo = Il tram Castellammare di Stabia - Sorrento |accesso=8 giugno 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080620221850/http://www.stazionidelmondo.it/tramcmaresorrento.htm | urlmorto = sì }}</ref> attraversando buona parte della [[penisola sorrentina]]: il tram non fa altro che aumentare il traffico passeggeri della linea. In questo momento la ferrovia ha un bacino di utenza che ricopre non solo le tre città attraversate ma anche numerosi paesi vicino come quelli della penisola sorrentina, dei [[Monti Lattari]] come [[Lettere (Italia)|Lettere]], [[Casola di Napoli]], [[Agerola]] e [[Pimonte]], nonché [[Sant'Antonio Abate (Italia)|Sant'Antonio Abate]]. La [[grande guerra]] non arreca danni alla linea e per tutto il [[Storia del fascismo italiano|periodo del fascismo]] non avvengono eventi di rilievo, eccezion fatta per l'elettrificazione dell'intera linea e per l'inaugurazione, nel [[1934]], della [[Ferrovia Torre Annunziata-Sorrento|linea]] della [[Ferrovia Circumvesuviana|Circumvesuviana]] da [[Stazione di Torre Annunziata Oplonti|Torre Annunziata]] fino a [[Stazione di Castellammare di Stabia (Circumvesuviana)|Castellammare di Stabia]] e l'utilizzo, sempre nello stesso anno, del raccordo per Castellammare Marittima come servizio urbano. Nel [[1940]] viene aperta la nuova fermata di Castellammare Industriale.
[[File:Interno stazione Castellammare di Stabia.jpg|thumb|L'interno della stazione di Castellammare di Stabia negli anni '20]]

La [[seconda guerra mondiale]] arreca pochissimi danni alla linea ed in breve riprendere il regolare servizio. Il 6 gennaio [[1948]] la Circumvesuviana prolunga la ferrovia da Castellammare di Stabia a [[Stazione di Sorrento|Sorrento]] e lo stesso giorno viene chiusa la linea tranviaria sostituita dal più veloce e comodo treno: la stazione di Castellammare di Stabia perde il ruolo di collegamento con la penisola sorrentina e con esso una buona fetta di utenza. Il [[miracolo economico italiano]] degli [[Anni 1960|anni sessanta]] investe la zona torrese-stabiese tanto da diventare uno dei luoghi più industrializzati d'[[Italia]]: cantieri metallurgici, industrie farmaceutiche, cartiere, pastifici a cui si aggiungevano quelli di Gragnano,<ref>{{cita web | url = http://www.lestradeferrate.it/mono4/4gragnano1.htm | titolo = Immagini del servizio merci e del trasporto della pasta nella stazione di Gragnano |accesso=8 giugno 2008 | urlmorto = sì }}</ref> si sviluppano tutti lungo la linea di costa e quindi lungo la ferrovia e da questo ne scaturisce un gran numero di raccordi industriali: in questo periodo sia i treni passeggeri, le cui destinazioni era diverse, da [[Napoli]] a [[Caserta]], [[Salerno]] e [[Benevento]], che quelli merci viaggiano 24 ore su 24. Per far fronte al cospicuo numero di operai che raggiungono le fabbriche, verso la fine degli anni '60, nei pressi dei cantieri metallurgici viene aperta una nuova fermata chiamata [[Stazione di Castellammare Cantieri|Castellammare Cantieri]]. Accanto allo sviluppo economico - industriale procede di pari passo il boom edilizio: le stazioni di Torre Annunziata Centrale e di Castellammare di Stabia, una volta poste all'estrema periferia si ritrovano ora ad essere al centro della città, così come lungo la tratta per Gragnano sorgono numerosi complessi abitativi: per venire incontro alle esigenze di queste persone viene creata una nuova fermata, presso la zona del Parco Imperiale, denominata [[Stazione di Madonna delle Grazie|Madonna delle Grazie]], mentre, negli anni '70, viene chiusa la fermata di Castellammare Industriale.<ref>{{cita web|http://www.lestradeferrate.it/mono4/4cmareind.htm|Fermata di Castellammare Industriale|3 novembre 2016}}</ref>

A metà [[Anni 1980|anni ottanta]] una grave crisi industriale colpisce la zona: le numerose industrie così come i pastifici di Gragnano vanno in fallimento e sono costrette a chiudere mentre le poche che riescono a salvarsi preferiscono affidarsi al trasporto su gomma per le loro merci, mezzo più rapido ed economico: segue un calo drastico del servizio merci e con esso la chiusura di quasi tutti i raccordi. Accanto a questo la concorrenza della Circumvesuviana, che ha treni per [[Napoli]] con cadenza di ogni 30 minuti e la fortuna di passare nel centro sia di Castellammare di Stabia che di Torre Annunziata, toglie parecchi utenti alla linea FS, la quale viene inserita nella lista dei cosiddetti ''rami secchi''<ref>{{cita web|http://www.ilmondodeitreni.it/ramisecchi.html|La lista dei rami secchi|06-06-2008}}</ref> ossia quelle tratte ferroviarie che hanno una così bassa percentuale d'utenza da rendere inutile il servizio ferroviario. Inoltre da Gragnano il trasporto mediante [[autobus]] viene di gran lunga preferito a quello in treno in quanto quest'ultimo impiega tempi maggiori per giungere a Napoli, dovendo cambiare anche senso di marcia nella stazione di Castellammare di Stabia. I traffici verso i porti diminuiscono ed in poco tempo viene chiuso il raccordo per Torre Annunziata Marittima, mentre quello stabiese resta in vita solo per servire i cantieri navali di legno e ferro, anche se la stazione marittima era stata già soppressa diversi anni prima<ref>{{cita web | url = http://www.stazionidelmondo.it/castellammaredistabiamarittima.htm | titolo = Storia della stazione di Castellammare di Stabia Marittima |accesso=8 giugno 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130717014240/http://www.stazionidelmondo.it/castellammaredistabiamarittima.htm | urlmorto = sì }}</ref> dopo la chiusura dei magazzini generali.
L'azienda ferroviaria statale, nella sua struttura amministrativa, rimase sostanzialmente invariata fino al 31 dicembre 1985. Dal 1º gennaio dell'anno seguente, in applicazione della legge 17 maggio [[1985]], n. 210, dopo 80 anni di vita cessò la vecchia Azienda Autonoma delle FS e prese vita il nuovo [[ente pubblico economico]] ''[[Ferrovie dello Stato]]''.<ref name="Legge210">{{Normattiva |tipo = legge |anno = 1985 |mese = 05 |giorno = 17 |numero = 210 |titolo = L. 17 maggio 1985, n. 210, Istituzione dell'ente "Ferrovie dello Stato"}}</ref> Nel [[1992]] vi fu la trasformazione in [[società per azioni]], con unico azionista il [[Ministero dell'economia e delle finanze]], assumendo la qualificazione giuridica di [[organismo di diritto pubblico]]. A fine [[Anni 1980|anni ottanta]] viene aperte la nuova [[Stazione di Rovigliano|fermata di Rovigliano]], a servizio dell'[[Rovigliano (Torre Annunziata)|omonima frazione torrese]], che negli anni aveva avuto un buon incremento di abitanti. Ad inizio [[Anni 1990|anni novanta]] la fermata di Castellammare Cantieri viene chiusa al traffico per il ridotto numero di viaggiatori: lo scalo infatti, dopo la crisi industriale perse la sua funzione di servire gli operai ed inoltre si trovava distante da centri abitati. Con la diminuzione del traffico passeggeri inizia anche a diminuire il numero di treni: si passa da una dozzina di coppie di treni al giorno per Napoli di fine [[Anni 1970|anni settanta]] a due coppie del [[1994]], mentre i servizi tra Torre Annunziata a Gragnano scendono da una trentina di coppie a 27 coppie nei giorni feriali e 14 in quelli festivi. Cambia inoltre anche il servizio tra Castellammare di Stabia e Gragnano che diventa [[Esercizio ferroviario a spola|a spola]] rendendo inutile il presenziamento dello scalo gragnanese, anche perché cessa definitivamente il traffico merci. Nel [[1996]] per far fronte alla grave crisi le Ferrovie dello Stato varano un nuovo orario che prevede 38 coppie di treni giornalieri con 7 corse prolungate su [[Stazione di Napoli Centrale|Napoli]] e una per [[Stazione di Salerno|Salerno]]: dopo pochi anni, visti gli scarsi risultati, l'esperimento verrà abbandonato.


=== Dalla Seconda guerra mondiale agli anni '80 ===
=== Rete Ferroviaria Italiana (2001-presente) ===
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La [[Seconda guerra mondiale]] arreca pochissimi danni alla linea ed in breve riprendere il regolare servizio. Il 6 gennaio [[1948]] la Circumvesuviana prolunga la ferrovia da Castellammare di Stabia a Sorrento e lo stesso giorno viene chiusa la linea tranviaria sostituita dal più veloce e comodo treno: la stazione di Castellammare di Stabia perde il ruolo di collegamento con la penisola sorrentina e con esso una buona fetta di utenza. Il [[miracolo economico italiano]] degli [[Anni 1960|anni sessanta]] investe la zona torrese-stabiese tanto da diventare uno dei luoghi più industrializzati d'[[Italia]]: cantieri metallurgici, industrie farmaceutiche, cartiere, pastifici a cui si aggiungevano quelli di Gragnano<ref>{{cita web | url = http://www.lestradeferrate.it/mono4/4gragnano1.htm | titolo = Immagini del servizio merci e del trasporto della pasta nella stazione di Gragnano |accesso=8 giugno 2008 | urlmorto = sì }}</ref>, si sviluppano tutti lungo la linea di costa e quindi lungo la ferrovia e da questo ne scaturisce un gran numero di raccordi industriali: in questo periodo sia i treni passeggeri, le cui destinazioni era diverse, da [[Napoli]] a [[Caserta]], [[Salerno]] e [[Benevento]], che quelli merci viaggiano 24 ore su 24. Per far fronte al cospicuo numero di operai che raggiungono le fabbriche, verso la fine degli anni '60, nei pressi dei cantieri metallurgici viene aperta una nuova fermata chiamata [[Stazione di Castellammare Cantieri|Castellammare Cantieri]]. Accanto allo sviluppo economico - industriale procede di pari passo il boom edilizio: le stazioni di Torre Annunziata Centrale e di Castellammare di Stabia, una volta poste all'estrema periferia si ritrovano ora ad essere al centro della città, così come lungo la tratta per Gragnano sorgono numerosi complessi abitativi: per venire incontro alle esigenze di queste persone viene creata una nuova fermata, presso la zona del Parco Imperiale, denominata [[Stazione di Madonna delle Grazie|Madonna delle Grazie]], mentre, negli anni '70, viene chiusa la fermata di Castellammare Industriale<ref>{{cita web|http://www.lestradeferrate.it/mono4/4cmareind.htm|Fermata di Castellammare Industriale|3 novembre 2016}}</ref>.
Nel 1992, con la nascita di ''Ferrovie dello Stato - Società di Trasporti e Servizi per azioni'', venne iniziato il percorso che, in conseguenza delle [[direttiva dell'Unione Europea|direttive europee]] che prevedevano lo scorporo del settore gestione dal settore infrastruttura, avrebbe portato il 9 aprile [[2001]] all'affidamento della stazione a [[Rete Ferroviaria Italiana|Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.]]: il processo di ristrutturazione aveva già portato, il 15 dicembre [[2000]], alla trasformazione dell'impresa madre in ''Ferrovie dello Stato Holding S.r.l.''. Il 7 giugno 2000 invece si era costituito [[Trenitalia|Trenitalia S.p.A.]] (già [[Italiana Trasporti Ferroviari|Italiana Trasporti Ferroviari S.p.A.]]), alla quale fu affidato invece il trasporto dei passeggeri.<ref>{{cita news |autore=Bruno Gianotti |titolo=Sui binari è in arrivo Trenitalia |pubblicazione=La Stampa |data=7 giugno 2000|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,18/articleid,0425_01_2000_0147_0018_4452845/ |accesso=2 settembre 2016}}</ref>
Gli anni [[2000]] si aprono con una linea sempre più vicina alla chiusura, dove i treni, solo 14 coppie, erano limitati oramai tra Torre Annunziata e Castellammare di Stabia, e solo 8 coppie raggiungevano Gragnano. Nella primavera del [[2003]] a causa di uno sciopero del personale la linea viene chiusa facendo presagire la definitiva soppressione. Dopo quasi sei mesi però tornano a circolare i treni e con l'entrata in vigore del nuovo orario il 14 dicembre dello stesso anno, [[Metronapoli]], la società che all'epoca gestiva anche la [[Linea 2 (servizio ferroviario metropolitano di Napoli)|linea 2]] della [[metropolitana di Napoli]], ottiene il permesso di far transitare i suoi treni, che arrivavano già a Torre Annunziata Centrale fino a Castellammare di Stabia.<ref>{{cita web | url = http://www.sito.regione.campania.it/governo%20regionale/comunicati_stampa/dicembre03/860.htm | titolo = Le novità con il nuovo orario 2003 |accesso=8 giugno 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070821222847/http://www.sito.regione.campania.it/governo%20regionale/comunicati_stampa/dicembre03/860.htm | urlmorto = sì }}</ref> Le coppie di treni per [[Stazione di Napoli Campi Flegrei|Napoli Campi Flegrei]] sono 11 con fermate in tutte le stazioni, tra cui quelle della metropolitana eccetto [[Stazione di Napoli Gianturco|Napoli Gianturco]], a cui si affiancano i servizi offerti da Trenitalia per Torre Annunziata e Gragnano. L'orario del [[2004]] prevede un ulteriore novità ossia l'integrazione dei servizi Metronapoli con quelli Trenitalia: infatti ai treni provenienti da Napoli venne istituita la coincidenza a Castellammare di Stabia con i treni per Gragnano. Nel [[2005]] la gestione dei treni metropolitani passa nuovamente nelle mani di Trenitalia e nel [[2007]] viene effettuato un piccolo cambiamento all'orario con l'eliminazione di una coppia di treni per Napoli e il ridimensionamento del servizio per Gragnano con alcune corse auto-sostituite: sempre in questo periodo due corse al mattino provenienti da Napoli vengono fatte arrivare a Gragnano ma il tutto dura solo pochi giorni. Nel [[2008]] piccoli lavori di manutenzione interessano la linea e le stazioni di Castellammare di Stabia e Gragnano; nel giugno dello stesso anno, con l'entrata in vigore del nuovo orario e la contemporanea apertura della [[linea a monte del Vesuvio]], le coppie di treni da Castellammare di Stabia a Napoli Campi Flegrei vengono portate da 10 a 13, offrendo per la prima volta una copertura quasi completa nell'arco dell'intera giornata, con un vuoto di treni solo per tre ore al mattino e cambiando la loro denominazione da metropolitani a [[Treno regionale|regionali]]. Durante questi anni il traffico merci è sparito definitivamente eccetto diverse tradotte che vengono effettuate alcuni giorni alla settimana alla volta dei cantieri navali di Castellammare di Stabia o per le officine di riparazioni dell'AVIS. Dal 12 dicembre [[2010]], contemporaneamente al cambio d'orario, la tratta compresa tra la città stabiese e Gragnano viene sospesa al traffico passeggeri; successivamente, il 9 settembre [[2012]], anche il restante tratto da Castellammare di Stabia a Torre Annunziata Centrale, viene sospeso:<ref>''Chiusure in Campania'', in "I Treni" n. 352 (ottobre 2012), p. 5</ref> tuttavia, a seguito delle proteste dei pendolari, nell'ottobre dello stesso anno la circolazione riprende regolarmente.<ref>''Ferrovie riaperte in Campania'', in "I Treni" n. 354 (dicembre 2012), p. 4</ref>


=== Dagli anni '80 al 2000 ===
Nel [[2022]], nell'ambito di un contratto istituzionale di sviluppo tra il governo e 19 comuni dell'area vesuviana, è stato presentato il progetto di realizzazione di un [[tram-treno]] sull'intera linea, da Torre Annunziata a Gragnano, riaprendo quindi anche la tratta sospesa; l'opera è stata finanziata con 33 milioni di euro e affidata all'[[Ente Autonomo Volturno]] come ente attuatore.<ref>{{cita web|url=https://www.ferrovie.it/portale/articoli/11807|titolo=EAV: finanziato il tram elettrico Gragnano - Castellammare - Torre Annunziata|data=22 maggio 2022|accesso=20 gennaio 2023}}</ref>
[[File:Tram a Castellammare di Stabia.jpg|thumb|left|<div align="center">Il tram per Sorrento al capolinea all'esterno della<br />stazione di Castellammare di Stabia</div>]]
A metà [[Anni 1980|anni ottanta]] una grave crisi industriale colpisce la zona: le numerose industrie così come i pastifici di Gragnano vanno in fallimento e sono costrette a chiudere mentre le poche che riescono a salvarsi preferiscono affidarsi al trasporto su gomma per le loro merci, mezzo più rapido ed economico: segue un calo drastico del servizio merci e con esso la chiusura di quasi tutti i raccordi. Accanto a questo la concorrenza della [[Ferrovia Circumvesuviana|Circumvesuviana]] che ha treni per [[Napoli]] con cadenza di ogni 30 minuti e la fortuna di passare nel centro sia di Castellammare di Stabia che di Torre Annunziata, toglie parecchi utenti alla linea [[Ferrovie dello Stato|FS]], la quale viene inserita nella lista dei cosiddetti ''rami secchi''<ref>{{cita web|http://www.ilmondodeitreni.it/ramisecchi.html|La lista dei rami secchi|06-06-2008}}</ref> ossia quelle tratte ferroviarie che hanno una così bassa percentuale d'utenza da rendere inutile il servizio ferroviario. Inoltre da Gragnano il trasporto mediante [[autobus]] viene di gran lunga preferito a quello in treno in quanto quest'ultimo impiega tempi maggiori per giungere a Napoli, dovendo cambiare anche senso di marcia nella stazione di Castellammare di Stabia. I traffici verso i porti diminuiscono ed in poco tempo viene chiuso il raccordo per Torre Annunziata Marittima, mentre quello stabiese resta in vita solo per servire i cantieri navali di legno e ferro, anche se la stazione marittima era stata già soppressa diversi anni prima<ref>{{cita web | url = http://www.stazionidelmondo.it/castellammaredistabiamarittima.htm | titolo = Storia della stazione di Castellammare di Stabia Marittima |accesso=8 giugno 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130717014240/http://www.stazionidelmondo.it/castellammaredistabiamarittima.htm | urlmorto = sì }}</ref> dopo la chiusura dei magazzini generali. A fine [[Anni 1980|anni ottanta]] viene aperte la nuova [[Stazione di Rovigliano|fermata di Rovigliano]], a servizio dell'[[Rovigliano (Torre Annunziata)|omonima frazione torrese]], che negli anni aveva avuto un buon incremento di abitanti. Ad inizio [[Anni 1990|anni novanta]] la fermata di Castellammare Cantieri viene chiusa al traffico per il ridotto numero di viaggiatori: lo scalo infatti, dopo la crisi industriale perse la sua funzione di servire gli operai ed inoltre si trovava distante da centri abitati. Con la diminuzione del traffico passeggeri inizia anche a diminuire il numero di treni: si passa da una dozzina di coppie di treni al giorno per Napoli di fine [[Anni 1970|anni settanta]] a due coppie del [[1994]], mentre i servizi tra Torre Annunziata a Gragnano scendono da una trentina di coppie a 27 coppie nei giorni feriali e 14 in quelli festivi. Cambia inoltre anche il servizio tra Castellammare di Stabia e Gragnano che diventa [[Esercizio ferroviario a spola|a spola]] rendendo inutile il presenziamento dello scalo gragnanese, anche perché cessa definitivamente il traffico merci. Nel [[1996]] per far fronte alla grave crisi le [[Ferrovie dello Stato]] varano un nuovo orario che prevede 38 coppie di treni giornalieri con 7 corse prolungate su [[Stazione di Napoli Centrale|Napoli]] e una per [[Stazione di Salerno|Salerno]]: dopo pochi anni, visti gli scarsi risultati, l'esperimento verrà abbandonato.


=== Il XXI secolo ===
== Caratteristiche ==
[[File:Interno stazione Castellammare di Stabia.jpg|thumb|L'interno della stazione di Castellammare di Stabia negli anni '20]]
La linea ha una lunghezza di 10 [[Chilometro|Km]] a doppio binario, elettrificata a [[corrente continua]] a 3 [[Volt|kV]] a [[scartamento ordinario]] di 1435 [[Metro|mm]].
Gli anni [[2000]] si aprono con una linea sempre più vicina alla chiusura, dove i treni, solo 14 coppie, erano limitati oramai tra Torre Annunziata e Castellammare di Stabia, e solo 8 coppie raggiungevano Gragnano. Nella primavera del [[2003]] a causa di uno sciopero del personale la linea viene chiusa facendo presagire la definitiva soppressione. Dopo quasi sei mesi però tornano a circolare i treni e con l'entrata in vigore del nuovo orario il 14 dicembre dello stesso anno, [[Metronapoli]], la società che all'epoca gestiva anche la [[Linea 2 (servizio ferroviario metropolitano di Napoli)|linea 2]] della [[metropolitana di Napoli]], ottiene il permesso di far transitare i suoi treni, che arrivavano già a Torre Annunziata Centrale fino a Castellammare di Stabia<ref>{{cita web | url = http://www.sito.regione.campania.it/governo%20regionale/comunicati_stampa/dicembre03/860.htm | titolo = Le novità con il nuovo orario 2003 |accesso=8 giugno 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070821222847/http://www.sito.regione.campania.it/governo%20regionale/comunicati_stampa/dicembre03/860.htm | urlmorto = sì }}</ref>. Le coppie di treni per [[Stazione di Napoli Campi Flegrei|Napoli Campi Flegrei]] sono 11 con fermate in tutte le stazioni, tra cui quelle della metropolitana eccetto [[Stazione di Napoli Gianturco|Napoli Gianturco]], a cui si affiancano i servizi offerti da [[Trenitalia]] per Torre Annunziata e Gragnano. L'orario del [[2004]] prevede un ulteriore novità ossia l'integrazione dei servizi Metronapoli con quelli Trenitalia: infatti ai treni provenienti da Napoli venne istituita la coincidenza a Castellammare di Stabia con i treni per Gragnano. Nel [[2005]] la gestione dei treni metropolitani passa nuovamente nelle mani di Trenitalia e nel [[2007]] viene effettuato un piccolo cambiamento all'orario con l'eliminazione di una coppia di treni per Napoli e il ridimensionamento del servizio per Gragnano con alcune corse auto-sostituite: sempre in questo periodo due corse al mattino provenienti da Napoli vengono fatte arrivare a Gragnano ma il tutto dura solo pochi giorni. Nel [[2008]] piccoli lavori di manutenzione interessano la linea e le stazioni di Castellammare di Stabia e Gragnano; nel giugno dello stesso anno, con l'entrata in vigore del nuovo orario e la contemporanea apertura della [[linea a monte del Vesuvio]], le coppie di treni da Castellammare di Stabia a Napoli Campi Flegrei vengono portate da 10 a 13, offrendo per la prima volta una copertura quasi completa nell'arco dell'intera giornata, con un vuoto di treni solo per tre ore al mattino e cambiando la loro denominazione da metropolitani a [[Treno regionale|regionali]]. Durante questi anni il traffico merci è sparito definitivamente eccetto diverse tradotte che vengono effettuate alcuni giorni alla settimana alla volta dei cantieri navali di Castellammare di Stabia o per le officine di riparazioni dell'AVIS. Dal 12 dicembre [[2010]], contemporaneamente al cambio d'orario, la tratta compresa tra la città stabiese e Gragnano viene sospesa al traffico passeggeri; successivamente, il 9 settembre [[2012]], anche il restante tratto da Castellammare di Stabia a Torre Annunziata Centrale, viene sospeso:<ref>''Chiusure in Campania'', in "I Treni" n. 352 (ottobre 2012), p. 5</ref> tuttavia, a seguito delle proteste dei pendolari, nell'ottobre dello stesso anno la circolazione riprende regolarmente<ref>''Ferrovie riaperte in Campania'', in "I Treni" n. 354 (dicembre 2012), p. 4</ref>.


Nel 2022, nell'ambito di un contratto istituzionale di sviluppo tra il governo e 19 comuni dell'area vesuviana, è stato presentato il progetto di realizzazione di un [[tram-treno]] sull'intera linea, da Torre Annunziata a Gragnano, riaprendo quindi anche la tratta sospesa; l'opera è stata finanziata con 33 milioni di euro e affidata a [[Ente Autonomo Volturno|EAV]] come ente attuatore<ref>{{cita web|url=https://www.ferrovie.it/portale/articoli/11807|titolo=EAV: finanziato il tram elettrico Gragnano - Castellammare - Torre Annunziata|data=22 maggio 2022|accesso=20 gennaio 2023}}</ref>.
===Percorso===

== Caratteristiche ==
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La ferrovia si distacca dalla [[ferrovia Napoli-Salerno]] poco prima di giungere nella [[stazione di Torre Annunziata Centrale]] provenendo da [[Napoli]]: infatti i treni che percorrono la linea per [[Gragnano]] e [[Castellammare di Stabia]] partono dal binario 4 e 5 e dal binario tronco C, anche se l'altro binario abilitato con scambio per eventuali treni da e per Gragnano è il terzo. Dalla stazione di Torre Annunziata Centrale, con una curva ad ampio raggio verso destra, la linea per Gragnano si stacca definitivamente da quella per Salerno ed entra in sede propria: la curva si immette su un primo breve rettilineo di circa 2 chilometri, che porta nella [[stazione di Rovigliano]]. Questo primo tratto di ferrovia ha una lunghezza di circa 3 chilometri e non presenta particolari asperità naturali in quanto il territorio è interamente pianeggiante: unici elementi degni di nota due passaggi a livello con barriere.
La ferrovia si distacca dalla ferrovia Napoli-Salerno poco prima di giungere nella stazione di Torre Annunziata Centrale provenendo da Napoli: infatti i treni che percorrono la linea per Gragnano e Castellammare di Stabia partono dal binario 4 e 5 e dal binario tronco C, anche se l'altro binario abilitato con scambio per eventuali treni da e per Gragnano è il terzo. Dalla stazione di Torre Annunziata Centrale, con una curva ad ampio raggio verso destra, la linea per Gragnano si stacca definitivamente da quella per Salerno ed entra in sede propria: la curva immette su un primo breve rettilineo di circa 2 chilometri, che porta nella fermata di Rovigliano. Questo primo tratto di ferrovia ha una lunghezza di circa 3 chilometri e non presenta particolari asperità naturali in quanto il territorio è interamente pianeggiante: unici elementi degni di nota due passaggi a livello con barriere.


Dopo una breve curva verso destra la linea si avvicina alla linea costiera che dista circa un centinaio di metri. Attraversato il piccolo ponte in ferro, che non presenta particolari aspetti architettonici, sul [[fiume Sarno]] dopo circa 300 metri, e l'attraversamento di un passaggio a livello, si arriva nella [[Stazione di Castellammare Cantieri|fermata dismessa di Castellammare Cantieri]]. Dalla fermata partono due raccordi: uno in direzione Castellammare di Stabia, per gli ex cantieri metallurgici italiani, oggi sede del [[Porto Marina di Stabia|porto turistico di Marina di Stabia]], e l'altro in direzione Torre Annunziata per l'industria farmaceutica [[Novartis]]. Da Castellammare Cantieri alla [[Stazione di Castellammare di Stabia|stazione terminale di Castellammare di Stabia]] la linea procede interamente in rettilineo ed in piano, correndo lungo la costa, che dista sempre una cinquantina di metri. In questo tratto di circa un chilometro e mezzo la linea interseca la sede stradale tre volte, protetta da altrettanti passaggi a livelli con barriere. In piena linea si trova il raccordo per l'industria meccanica dell'AVIS, mentre poco prima della stazione stabiese parte il [[Raccordo ferroviario di Castellammare di Stabia|raccordo per la stazione marittima]]. Questo tratto di ferrovia è lungo 7 chilometri a doppio binario.
Dopo una breve curva verso destra la linea si avvicina alla linea costiera che dista circa un centinaio di metri. Attraversato il piccolo ponte in ferro, che non presenta particolari aspetti architettonici, sul fiume Sarno dopo circa 300 metri, e l'attraversamento di un passaggio a livello, si arriva nella fermata dismessa di Castellammare Cantieri. Dalla fermata partono due raccordi: uno in direzione Castellammare di Stabia, per gli ex cantieri metallurgici italiani, oggi sede del [[Porto Marina di Stabia|porto turistico di Marina di Stabia]], e l'altro in direzione Torre Annunziata per l'industria farmaceutica [[Novartis]].


Invertito il senso di marcia, il binario curva verso destra, procedendo in direzione Gragnano: la curva termina poco prima di un passaggio a livello e dopo averne superato un altro, la linea sottopassa la [[ferrovia Torre Annunziata-Sorrento]] della [[Ferrovia Circumvesuviana|Circumvesuviana]] e la [[Strada Statale 145 Sorrentina|statale sorrentina]]. Da questo punto in poi, fino alla [[Stazione di Madonna delle Grazie|fermata di Madonna delle Grazie]] si procede in rettilineo, anche se si presenta una leggera pendenza, passando dai 5 metri s.l.m. di Castellammare di Stabia ai 40 metri di Madonna delle Grazie. In questo tratto di circa due chilometri non si presentano elementi di rilievo se non nei pressi del rione San Marco il passaggio sulla ferrovia del viadotto della statale sorrentina. Superata la fermata di Madonna delle Grazie una curva sulla destra, nel pieno centro del borgo di Madonna delle Grazie, immette su un rettilineo di circa 2,5 chilometri che termina nella [[stazione di Gragnano]]. In questo tratto la pendenza aumenta fino al 25 per mille, tanto che in soli tre chilometri si passa da 40 a 90 metri. I passaggi a livelli che si riscontrano sono due, più uno senza barriere; oltre ad un sottopassaggio stradale, poco prima della stazione gragnanese, è presente l'elemento architettonico più importante dell'intera linea, ossia un ponte in muratura con pietre vive, con tre arcate che permette di superare la cosiddetta Valle dei Pastai. La ferrovia termina nella stazione capolinea di Gragnano.
Da Castellammare Cantieri alla stazione terminale di Castellammare di Stabia la linea procede interamente in rettilineo ed in piano, correndo lungo la costa, che dista sempre una cinquantina di metri. In questo tratto di circa un chilometro e mezzo la linea interseca la sede stradale tre volte, protetta da altrettanti passaggi a livelli con barriere. In piena linea si trova il raccordo per l'industria meccanica dell'AVIS, mentre poco prima della stazione stabiese parte il raccordo per la stazione marittima. Questo primo tratto di ferrovia è lungo 7 chilometri ed il binario è doppio.
Invertito il senso di marcia, il binario curva verso destra, procedendo in direzione Gragnano: la curva termina poco prima di un passaggio a livello e dopo averne superato un altro, la ferrovia sottopassa la linea Napoli - Sorrento della Circumvesuviana e la statale sorrentina. Da questo punto in poi, fino alla fermata di Madonna delle Grazie si procede in rettilineo, anche se si presenta una leggera pendenza, passando dai 5 metri s.l.m. di Castellammare di Stabia ai 40 metri di Madonna delle Grazie. In questo tratto di circa due chilometri non si presentano elementi di rilievo se non nei pressi del rione San Marco il passaggio sulla ferrovia del viadotto della [[Strada statale 145 Sorrentina|statale sorrentina]].
Superata la fermata di Madonna delle Grazie una curva sulla destra, nel pieno centro del borgo di Madonna delle Grazie, immette su un rettilineo di circa 2,5 chilometri che termina nella stazione di Gragnano. In questo tratto la pendenza aumenta fino al 25 per mille, tanto che in soli tre chilometri si passa da 40 a 90 metri. I passaggi a livelli che si riscontrano sono due, più uno senza barriere; oltre ad un sottopassaggio stradale, poco prima della stazione gragnanese, è presente l'elemento architettonico più importante dell'intera linea, ossia un ponte in muratura con pietre vive, con tre arcate che permette di superare la cosiddetta Valle dei Pastai. La ferrovia termina nella stazione capolinea di Gragnano.


== Materiale rotabile ==
== Materiale rotabile ==
[[File:Aln 668 a Torre Annunziata Centrale.jpg|thumb|ALn 668 a Torre Annunziata Centrale]]
[[File:Aln 668 a Torre Annunziata Centrale.jpg|thumb|ALn 668 a Torre Annunziata Centrale]]
Sulla linea vengono impiegati<ref>{{cita web|http://www.lestradeferrate.it/mono4.htm#I%20ROTABILI|Rotabili sulla ferrovia Torre Annunziata - Gragnano|08-06-2008}}</ref> per il servizio metropolitano tra la [[stazione di Castellammare di Stabia]] e quella di [[Stazione di Napoli Campi Flegrei|Napoli Campi Flegrei]] gli [[Jazz (treno)|ETR 425]], denominati da Trenitalia "Jazz".


Sulla linea vengono impiegati<ref>{{cita web|http://www.lestradeferrate.it/mono4.htm#I%20ROTABILI|Rotabili sulla ferrovia Torre Annunziata - Gragnano|08-06-2008}}</ref>, per il servizio metropolitano tra [[Stazione di Castellammare di Stabia|Castellammare di Stabia]] e [[Stazione di Napoli Campi Flegrei|Napoli Campi Flegrei]], gli [[Jazz (treno)|ETR 425 "Jazz"]].
Per i servizi regionali tra la [[stazione di Torre Annunziata Centrale]] e quella di [[Stazione di Gragnano|Gragnano]] veniva utilizzata l'[[automotrice FS ALn 668]]. In principio erano usate due ALn 668 in coppia, poi in seguito allo scarso traffico ne è stata utilizzata una, proveniente dal deposito della [[stazione di Salerno]].


Per i servizi regionali tra [[Stazione di Torre Annunziata Centrale|Torre Annunziata]] e [[Stazione di Gragnano|Gragnano]] veniva utilizzata l'[[automotrice FS ALn 668]]. In principio erano usate due ALn 668 in coppia, poi in seguito allo scarso traffico ne è stata utilizzata una, proveniente dal deposito della [[stazione di Salerno]].
In principio, quando la trazione era a vapore, venivano utilizzate locomotive del [[Locomotiva Gruppo 835|gruppo 835]] e del [[Locomotiva Gruppo 880|gruppo 880]]. In seguito all'elettrificazione della linea, sono state utilizzate in sostituzione delle precedenti le [[Automotrice FS E.624|E.624]]. A partire dagli [[Anni 1970|anni settanta]] il servizio venne affidato alle [[Automotrice FS ALe 803|ALe 803]] ed alle [[Automotrice FS E.623|E.623]].

In principio, quando la trazione era a vapore, venivano utilizzate locomotive del [[Locomotiva Gruppo 835|gruppo 835]] e del [[Locomotiva Gruppo 880|gruppo 880]], poi in seguito all'elettrificazione della linea sono state utilizzate le [[Automotrice FS E.624|E.624]]. A partire dagli [[Anni 1970|anni settanta]] il servizio viene affidato alle [[Automotrice FS ALe 803|ALe 803]], che diventeranno le regine incontrastate della linea, ed alle [[Automotrice FS E.623|E.623]].


Per il traffico merci vengono utilizzati locomotive diesel del [[Locomotiva FS 214|gruppo 214]].
Per il traffico merci vengono utilizzati locomotive diesel del [[Locomotiva FS 214|gruppo 214]].
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* Gambini Antonio, Neri Paolo. ''Napoli - Portici. La prima ferrovia d'Italia. 1839''. Napoli, Fausto Fiorentino Editore, 1997.
* Gambini Antonio, Neri Paolo. ''Napoli - Portici. La prima ferrovia d'Italia. 1839''. Napoli, Fausto Fiorentino Editore, 1997.
* De Biase Corrado. ''Il problema delle ferrovie nel Risorgimento Italiano''. Modena, Società Tipografica Modenese, 1940.
* De Biase Corrado. ''Il problema delle ferrovie nel Risorgimento Italiano''. Modena, Società Tipografica Modenese, 1940.
*''1905. La nascita delle Ferrovie dello Stato'', a cura di Valerio Castronovo, con saggi di Adriana Castagnoli, Andrea Giuntini e Sara Piccolo, e con una documentazione di Maria Rosaria Ostuni, Milano, Leonardo International, 2005, ISBN 88-88828-37-0.
*''La gestione di Stato delle ferrovie italiane (1905-1955). Monografie'', presentazione di Giovanni Di Raimondo, realizzazione della Sezione Documentazione del Servizio Personale ed Affari generali curata da Raffaele Meliarca, Renato Proia e Carlo Chini, Roma, Ferrovie dello Stato, 1956.


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
* [[Ferrovia Napoli-Portici]]
* [[Rete ferroviaria della Campania]]
* [[Ferrovia Napoli-Salerno]]
* [[Ferrovia Napoli-Salerno]]
* [[Raccordo ferroviario di Castellammare di Stabia]]
* [[Rete ferroviaria della Campania]]


== Altri progetti ==
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* {{cita web|http://www.lestradeferrate.it/mono4.htm|Sezione dedicata alla ferrovia Torre Annunziata - Gragnano}}
* {{cita web|http://www.lestradeferrate.it/mono4.htm|Sezione dedicata alla ferrovia Torre Annunziata - Gragnano}}


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Torre Annunziata-Castellammare di Stabia-Gragnano
Stati attraversatiBandiera dell'Italia Italia
Attivazione1842 (Torre A.-Castellammare)
1885 (Castellammare-Gragnano)
GestoreRFI
Precedenti gestoriBayard (1844-1863)
SFM (1863-1885)
RM (1885-1905)
FS (1905-2001)
Lunghezza10 km
Scartamento1435 mm
Elettrificazione3000 V CC
NoteTratta Castellammare-Gragnano senza traffico dal 2010
Ferrovie

La ferrovia Torre Annunziata–Castellammare di Stabia–Gragnano è una linea ferroviaria della Campania, che corre interamente nella città metropolitana di Napoli per una lunghezza di circa 10 chilometri e attraversa tre comuni: Torre Annunziata, Castellammare di Stabia e Gragnano.

La linea, classificata da RFI come complementare,[1] ha una rilevante importanza storica per i trasporti ferroviari italiani: infatti è stata la prima linea ad essere progettata in Italia, e il suo tratto Torre Annunziata–Castellammare di Stabia è stato il quarto ad essere attivato[2] (come prolungamento della ferrovia Napoli-Portici).

La tratta terminale Castellammare di Stabia-Gragnano è ufficialmente sospesa dal 2010 e da allora risulta priva di traffico.

Storia

Le origini

Nel 1836, la società francese Bayard, propose al re del Regno delle Due Sicilie, Ferdinando II di Borbone, il progetto di una strada ferrata che collegasse Napoli con Nocera Inferiore, con un deviazione a Torre Annunziata per Castellammare di Stabia[3]: la linea attraversava tutto il golfo di Napoli correndo lungo la costa fino a Torre Annunziata, per poi proseguire lungo la piana del Sarno fino a Nocera Inferiore, mentre la deviazione per la città stabiese continuava a seguire la linea costiera. Il re, entusiasta del progetto, diede l'approvazione[4] per l'inizio dei lavori, che iniziarono nel 1838: il 3 ottobre 1839 venne inaugurata la prima tratta ferroviaria italiana, ossia la Napoli - Portici, a trazione a vapore e doppio binario. I lavori proseguirono ed il primo maggio del 1841 la ferrovia raggiunge Torre del Greco ed un anno dopo il 2 agosto 1842 viene raggiunta Torre Annunziata e Castellammare di Stabia[5]: sarà questo il primo tratto della ferrovia Torre Annunziata–Gragnano. L'evento è una vera e propria festa con la presenza di tutte le massime autorità e del re stesso con le stazioni addobbate con festoni e corone di fiori[6]. La linea si presenta di una lunghezza di circa 6 chilometri, a doppio binario e a trazione a vapore. La stazione di Torre Annunziata Centrale viene costruita nella zona sud della città, mentre quella di Castellammare di Stabia è posta alla periferia nord della città, nel rione Spiaggia. Nel corso del 1863 la ferrovia venne acquisita, assieme alla Napoli–Salerno, dalla Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali[7], che ne mantenne la proprietà fino al riscatto dello stato.
Nel frattempo lungo la ferrovia iniziano a sorgere numerose piccole industrie, invogliate dal fatto che possono ricevere più velocemente materie prime e allo stesso tempo avere un mezzo rapido per il trasporto dei prodotti una volta terminati: proprio basandosi su questa tesi, nel 1884 la nascente fabbrica di conserve Cirio si raccorda poco dopo lo scalo stabiese con la ferrovia[8]. Lo sviluppo industriale interessa anche la vicina cittadina di Gragnano che con i suoi numerosi pastifici diventa la capitale mondiale della pasta: per velocizzare sia l'importazione di grano sia l'esportazione della pasta[9] la società delle Meridionali decide di prolungare la ferrovia dalla stazione di Castellammare di Stabia verso Gragnano passando per la piana dove sorgono i numerosi pastifici: il 4 maggio 1885[10] viene inaugurata la nuova tratta ferroviaria di 5 chilometri, a binario unico e trazione a vapore, caratterizzata da una pendenza del 25 per mille.

Dalla fine dell'Ottocento alla Seconda Guerra Mondiale

La fabbrica Cirio con il raccordo ferroviario

La ferrovia porta ad un incremento notevole dei traffici sia per movimento passeggeri che soprattutto per trasporto merci: Castellammare di Stabia e Torre Annunziata diventano un crocevia fondamentale per il trasbordo sul treno sia dalle merci che provengono via terra dalla Calabria e dalla Puglia, sia per quelle che provengono dal mare. Per facilitare lo scambio tra il treno e le navi il 15 aprile 1886[11] vengono aperti due raccordi con le aree portuali di Torre Annunziata e di Castellammare di Stabia, entrambi a binario singolo: il primo si stacca dalla stazione di Torre Annunziata Centrale e dopo un percorso di circa 2 chilometri termina nella stazione di Torre Annunziata Marittima, posta nei pressi del porto e della stazione di Torre Annunziata Città sulla linea Napoli - Salerno, mentre il secondo[12] si stacca dalla ferrovia poco prima di giungere nella stazione di Castellammare di Stabia e dopo un percorso di circa 3 chilometri, che attraversa buona parte della città nei pressi del lungomare, giunge al porto dove si trova la stazione di Castellammare di Stabia Marittima. Questo raccordo inoltre prosegue per trecento metri fino a raggiungere i cantieri navali: attualmente quello della città stabiese è l'unico utilizzato. Nel 1906 viene inaugurata la linea tranviaria che dalla stazione di Castellammare di Stabia giungeva fino a Sorrento[13] attraversando buona parte della penisola sorrentina: il tram non fa altro che aumentare il traffico passeggeri della linea. In questo momento la ferrovia ha un bacino di utenza che ricopre non solo le tre città attraversate ma anche numerosi paesi vicino come quelli della penisola sorrentina, dei Monti Lattari come Lettere, Casola di Napoli, Agerola e Pimonte, nonché Sant'Antonio Abate. La Prima guerra mondiale non arreca danni alla linea e per tutto il periodo del fascismo non avvengono eventi di rilievo, eccezion fatta per l'elettrificazione dell'intera linea, l'inaugurazione, nel 1934, della linea della Circumvesuviana da Torre Annunziata fino a Castellammare di Stabia e l'utilizzo, sempre nello stesso anno, del raccordo per Castellammare Marittima come servizio urbano. Nel 1940 viene aperta la nuova fermata di Castellammare Industriale.

Dalla Seconda guerra mondiale agli anni '80

La Seconda guerra mondiale arreca pochissimi danni alla linea ed in breve riprendere il regolare servizio. Il 6 gennaio 1948 la Circumvesuviana prolunga la ferrovia da Castellammare di Stabia a Sorrento e lo stesso giorno viene chiusa la linea tranviaria sostituita dal più veloce e comodo treno: la stazione di Castellammare di Stabia perde il ruolo di collegamento con la penisola sorrentina e con esso una buona fetta di utenza. Il miracolo economico italiano degli anni sessanta investe la zona torrese-stabiese tanto da diventare uno dei luoghi più industrializzati d'Italia: cantieri metallurgici, industrie farmaceutiche, cartiere, pastifici a cui si aggiungevano quelli di Gragnano[14], si sviluppano tutti lungo la linea di costa e quindi lungo la ferrovia e da questo ne scaturisce un gran numero di raccordi industriali: in questo periodo sia i treni passeggeri, le cui destinazioni era diverse, da Napoli a Caserta, Salerno e Benevento, che quelli merci viaggiano 24 ore su 24. Per far fronte al cospicuo numero di operai che raggiungono le fabbriche, verso la fine degli anni '60, nei pressi dei cantieri metallurgici viene aperta una nuova fermata chiamata Castellammare Cantieri. Accanto allo sviluppo economico - industriale procede di pari passo il boom edilizio: le stazioni di Torre Annunziata Centrale e di Castellammare di Stabia, una volta poste all'estrema periferia si ritrovano ora ad essere al centro della città, così come lungo la tratta per Gragnano sorgono numerosi complessi abitativi: per venire incontro alle esigenze di queste persone viene creata una nuova fermata, presso la zona del Parco Imperiale, denominata Madonna delle Grazie, mentre, negli anni '70, viene chiusa la fermata di Castellammare Industriale[15].

Dagli anni '80 al 2000

Il tram per Sorrento al capolinea all'esterno della
stazione di Castellammare di Stabia

A metà anni ottanta una grave crisi industriale colpisce la zona: le numerose industrie così come i pastifici di Gragnano vanno in fallimento e sono costrette a chiudere mentre le poche che riescono a salvarsi preferiscono affidarsi al trasporto su gomma per le loro merci, mezzo più rapido ed economico: segue un calo drastico del servizio merci e con esso la chiusura di quasi tutti i raccordi. Accanto a questo la concorrenza della Circumvesuviana che ha treni per Napoli con cadenza di ogni 30 minuti e la fortuna di passare nel centro sia di Castellammare di Stabia che di Torre Annunziata, toglie parecchi utenti alla linea FS, la quale viene inserita nella lista dei cosiddetti rami secchi[16] ossia quelle tratte ferroviarie che hanno una così bassa percentuale d'utenza da rendere inutile il servizio ferroviario. Inoltre da Gragnano il trasporto mediante autobus viene di gran lunga preferito a quello in treno in quanto quest'ultimo impiega tempi maggiori per giungere a Napoli, dovendo cambiare anche senso di marcia nella stazione di Castellammare di Stabia. I traffici verso i porti diminuiscono ed in poco tempo viene chiuso il raccordo per Torre Annunziata Marittima, mentre quello stabiese resta in vita solo per servire i cantieri navali di legno e ferro, anche se la stazione marittima era stata già soppressa diversi anni prima[17] dopo la chiusura dei magazzini generali. A fine anni ottanta viene aperte la nuova fermata di Rovigliano, a servizio dell'omonima frazione torrese, che negli anni aveva avuto un buon incremento di abitanti. Ad inizio anni novanta la fermata di Castellammare Cantieri viene chiusa al traffico per il ridotto numero di viaggiatori: lo scalo infatti, dopo la crisi industriale perse la sua funzione di servire gli operai ed inoltre si trovava distante da centri abitati. Con la diminuzione del traffico passeggeri inizia anche a diminuire il numero di treni: si passa da una dozzina di coppie di treni al giorno per Napoli di fine anni settanta a due coppie del 1994, mentre i servizi tra Torre Annunziata a Gragnano scendono da una trentina di coppie a 27 coppie nei giorni feriali e 14 in quelli festivi. Cambia inoltre anche il servizio tra Castellammare di Stabia e Gragnano che diventa a spola rendendo inutile il presenziamento dello scalo gragnanese, anche perché cessa definitivamente il traffico merci. Nel 1996 per far fronte alla grave crisi le Ferrovie dello Stato varano un nuovo orario che prevede 38 coppie di treni giornalieri con 7 corse prolungate su Napoli e una per Salerno: dopo pochi anni, visti gli scarsi risultati, l'esperimento verrà abbandonato.

Il XXI secolo

L'interno della stazione di Castellammare di Stabia negli anni '20

Gli anni 2000 si aprono con una linea sempre più vicina alla chiusura, dove i treni, solo 14 coppie, erano limitati oramai tra Torre Annunziata e Castellammare di Stabia, e solo 8 coppie raggiungevano Gragnano. Nella primavera del 2003 a causa di uno sciopero del personale la linea viene chiusa facendo presagire la definitiva soppressione. Dopo quasi sei mesi però tornano a circolare i treni e con l'entrata in vigore del nuovo orario il 14 dicembre dello stesso anno, Metronapoli, la società che all'epoca gestiva anche la linea 2 della metropolitana di Napoli, ottiene il permesso di far transitare i suoi treni, che arrivavano già a Torre Annunziata Centrale fino a Castellammare di Stabia[18]. Le coppie di treni per Napoli Campi Flegrei sono 11 con fermate in tutte le stazioni, tra cui quelle della metropolitana eccetto Napoli Gianturco, a cui si affiancano i servizi offerti da Trenitalia per Torre Annunziata e Gragnano. L'orario del 2004 prevede un ulteriore novità ossia l'integrazione dei servizi Metronapoli con quelli Trenitalia: infatti ai treni provenienti da Napoli venne istituita la coincidenza a Castellammare di Stabia con i treni per Gragnano. Nel 2005 la gestione dei treni metropolitani passa nuovamente nelle mani di Trenitalia e nel 2007 viene effettuato un piccolo cambiamento all'orario con l'eliminazione di una coppia di treni per Napoli e il ridimensionamento del servizio per Gragnano con alcune corse auto-sostituite: sempre in questo periodo due corse al mattino provenienti da Napoli vengono fatte arrivare a Gragnano ma il tutto dura solo pochi giorni. Nel 2008 piccoli lavori di manutenzione interessano la linea e le stazioni di Castellammare di Stabia e Gragnano; nel giugno dello stesso anno, con l'entrata in vigore del nuovo orario e la contemporanea apertura della linea a monte del Vesuvio, le coppie di treni da Castellammare di Stabia a Napoli Campi Flegrei vengono portate da 10 a 13, offrendo per la prima volta una copertura quasi completa nell'arco dell'intera giornata, con un vuoto di treni solo per tre ore al mattino e cambiando la loro denominazione da metropolitani a regionali. Durante questi anni il traffico merci è sparito definitivamente eccetto diverse tradotte che vengono effettuate alcuni giorni alla settimana alla volta dei cantieri navali di Castellammare di Stabia o per le officine di riparazioni dell'AVIS. Dal 12 dicembre 2010, contemporaneamente al cambio d'orario, la tratta compresa tra la città stabiese e Gragnano viene sospesa al traffico passeggeri; successivamente, il 9 settembre 2012, anche il restante tratto da Castellammare di Stabia a Torre Annunziata Centrale, viene sospeso:[19] tuttavia, a seguito delle proteste dei pendolari, nell'ottobre dello stesso anno la circolazione riprende regolarmente[20].

Nel 2022, nell'ambito di un contratto istituzionale di sviluppo tra il governo e 19 comuni dell'area vesuviana, è stato presentato il progetto di realizzazione di un tram-treno sull'intera linea, da Torre Annunziata a Gragnano, riaprendo quindi anche la tratta sospesa; l'opera è stata finanziata con 33 milioni di euro e affidata a EAV come ente attuatore[21].

Caratteristiche

 Stazioni e fermate 
Continuation backward
per Napoli
Unknown route-map component "ABZg+l" Unknown route-map component "CONTfq"
per Cancello (senza traffico)
Station on track
0+000 Torre Annunziata Centrale 5 m s.l.m.
Unknown route-map component "ABZgl" Unknown route-map component "CONTfq"
per Salerno
Stop on track
1+882 Rovigliano 4 m s.l.m.
Unknown route-map component "hKRZWae"
fiume Sarno
Unknown route-map component "eHST"
2+716 Castellammare Cantieri 4 m s.l.m.
Unknown route-map component "eHST"
4+088 Castellammare Industriale * 1940[22] 4 m s.l.m.
Unknown route-map component "exCONTgq" Unknown route-map component "eABZgr"
per Castellammare Marittima
Unknown route-map component "ABZg+l" Unknown route-map component "STR+r"
End station Straight track
5+706
0+000
Castellammare di Stabia (termine doppio binario) 5 m s.l.m.
Unknown route-map component "CONTgq" Unknown route-map component "KRZu" Unknown route-map component "CONTfq"
ferrovia Torre Annunziata-Sorrento
Small non-passenger station on track
2+000 Madonna delle Grazie 40 m s.l.m.
Non-passenger end station
4+749 Gragnano 103 m s.l.m.
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile

La ferrovia si distacca dalla ferrovia Napoli-Salerno poco prima di giungere nella stazione di Torre Annunziata Centrale provenendo da Napoli: infatti i treni che percorrono la linea per Gragnano e Castellammare di Stabia partono dal binario 4 e 5 e dal binario tronco C, anche se l'altro binario abilitato con scambio per eventuali treni da e per Gragnano è il terzo. Dalla stazione di Torre Annunziata Centrale, con una curva ad ampio raggio verso destra, la linea per Gragnano si stacca definitivamente da quella per Salerno ed entra in sede propria: la curva immette su un primo breve rettilineo di circa 2 chilometri, che porta nella fermata di Rovigliano. Questo primo tratto di ferrovia ha una lunghezza di circa 3 chilometri e non presenta particolari asperità naturali in quanto il territorio è interamente pianeggiante: unici elementi degni di nota due passaggi a livello con barriere.

Dopo una breve curva verso destra la linea si avvicina alla linea costiera che dista circa un centinaio di metri. Attraversato il piccolo ponte in ferro, che non presenta particolari aspetti architettonici, sul fiume Sarno dopo circa 300 metri, e l'attraversamento di un passaggio a livello, si arriva nella fermata dismessa di Castellammare Cantieri. Dalla fermata partono due raccordi: uno in direzione Castellammare di Stabia, per gli ex cantieri metallurgici italiani, oggi sede del porto turistico di Marina di Stabia, e l'altro in direzione Torre Annunziata per l'industria farmaceutica Novartis.

Da Castellammare Cantieri alla stazione terminale di Castellammare di Stabia la linea procede interamente in rettilineo ed in piano, correndo lungo la costa, che dista sempre una cinquantina di metri. In questo tratto di circa un chilometro e mezzo la linea interseca la sede stradale tre volte, protetta da altrettanti passaggi a livelli con barriere. In piena linea si trova il raccordo per l'industria meccanica dell'AVIS, mentre poco prima della stazione stabiese parte il raccordo per la stazione marittima. Questo primo tratto di ferrovia è lungo 7 chilometri ed il binario è doppio.

Invertito il senso di marcia, il binario curva verso destra, procedendo in direzione Gragnano: la curva termina poco prima di un passaggio a livello e dopo averne superato un altro, la ferrovia sottopassa la linea Napoli - Sorrento della Circumvesuviana e la statale sorrentina. Da questo punto in poi, fino alla fermata di Madonna delle Grazie si procede in rettilineo, anche se si presenta una leggera pendenza, passando dai 5 metri s.l.m. di Castellammare di Stabia ai 40 metri di Madonna delle Grazie. In questo tratto di circa due chilometri non si presentano elementi di rilievo se non nei pressi del rione San Marco il passaggio sulla ferrovia del viadotto della statale sorrentina.

Superata la fermata di Madonna delle Grazie una curva sulla destra, nel pieno centro del borgo di Madonna delle Grazie, immette su un rettilineo di circa 2,5 chilometri che termina nella stazione di Gragnano. In questo tratto la pendenza aumenta fino al 25 per mille, tanto che in soli tre chilometri si passa da 40 a 90 metri. I passaggi a livelli che si riscontrano sono due, più uno senza barriere; oltre ad un sottopassaggio stradale, poco prima della stazione gragnanese, è presente l'elemento architettonico più importante dell'intera linea, ossia un ponte in muratura con pietre vive, con tre arcate che permette di superare la cosiddetta Valle dei Pastai. La ferrovia termina nella stazione capolinea di Gragnano.

Materiale rotabile

ALn 668 a Torre Annunziata Centrale

Sulla linea vengono impiegati[23], per il servizio metropolitano tra Castellammare di Stabia e Napoli Campi Flegrei, gli ETR 425 "Jazz".

Per i servizi regionali tra Torre Annunziata e Gragnano veniva utilizzata l'automotrice FS ALn 668. In principio erano usate due ALn 668 in coppia, poi in seguito allo scarso traffico ne è stata utilizzata una, proveniente dal deposito della stazione di Salerno.

In principio, quando la trazione era a vapore, venivano utilizzate locomotive del gruppo 835 e del gruppo 880, poi in seguito all'elettrificazione della linea sono state utilizzate le E.624. A partire dagli anni settanta il servizio viene affidato alle ALe 803, che diventeranno le regine incontrastate della linea, ed alle E.623.

Per il traffico merci vengono utilizzati locomotive diesel del gruppo 214.

Note

  1. ^ Classificazione delle linee ferroviarie secondo RFI, su rfi.it. URL consultato l'8 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2011).
  2. ^ Data d'apertura della ferrovia Torre del Greco - Castellammare di Stabia, su trenidicarta.it. URL consultato il 07-06-2008.
  3. ^ La prima ferrovia d'Italia, su ilportaledelsud.org. URL consultato l'08-06-2008.
  4. ^ Il decreto d'approvazione della ferrovia Napoli–Nocera Inferiore/Castellammare di Stabia, su trenidicarta.it. URL consultato il 06-06-2008.
  5. ^ Data d'apertura della ferrovia Torre Annunziata–Castellammare di Stabia, su trenidicarta.it. URL consultato il 07-06-2008.
  6. ^ L'inaugurazione della ferrovia Torre del Greco–Torre Annunziata–Castellammare di Stabia, su trenidicarta.it. URL consultato il 05-06-2008.
  7. ^ Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali: Relazione del Consiglio di Amministrazione del 27 aprile 1863. Torino-1863
  8. ^ La Cirio a Castellammare di Stabia [collegamento interrotto], su liberoricercatore.it. URL consultato il 6 giugno 2008.
  9. ^ Storia di Gragnano: la ferrovia e la pasta, su centroculturalegragnano.it. URL consultato il 6 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2009).
  10. ^ Data d'apertura della ferrovia Castellammare di Stabia–Gragnano, su trenidicarta.it. URL consultato il 07-06-2008.
  11. ^ Data d'apertura dei raccordi, su trenidicarta.it. URL consultato l'08-06-2008.
  12. ^ Il raccordo per Castellammare di Stabia Marittima, su stazionidelmondo.it. URL consultato l'8 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2008).
  13. ^ Il tram Castellammare di Stabia - Sorrento, su stazionidelmondo.it. URL consultato l'8 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2008).
  14. ^ Immagini del servizio merci e del trasporto della pasta nella stazione di Gragnano [collegamento interrotto], su lestradeferrate.it. URL consultato l'8 giugno 2008.
  15. ^ Fermata di Castellammare Industriale, su lestradeferrate.it. URL consultato il 3 novembre 2016.
  16. ^ La lista dei rami secchi, su ilmondodeitreni.it. URL consultato il 06-06-2008.
  17. ^ Storia della stazione di Castellammare di Stabia Marittima, su stazionidelmondo.it. URL consultato l'8 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2013).
  18. ^ Le novità con il nuovo orario 2003, su sito.regione.campania.it. URL consultato l'8 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2007).
  19. ^ Chiusure in Campania, in "I Treni" n. 352 (ottobre 2012), p. 5
  20. ^ Ferrovie riaperte in Campania, in "I Treni" n. 354 (dicembre 2012), p. 4
  21. ^ EAV: finanziato il tram elettrico Gragnano - Castellammare - Torre Annunziata, su ferrovie.it, 22 maggio 2022. URL consultato il 20 gennaio 2023.
  22. ^ Ordine di Servizio n. 45 del 1940
  23. ^ Rotabili sulla ferrovia Torre Annunziata - Gragnano, su lestradeferrate.it. URL consultato l'08-06-2008.

Bibliografia

  • Rete Ferroviaria Italiana, Fascicolo Linea 123
  • Gambini Antonio, Neri Paolo. Napoli - Portici. La prima ferrovia d'Italia. 1839. Napoli, Fausto Fiorentino Editore, 1997.
  • De Biase Corrado. Il problema delle ferrovie nel Risorgimento Italiano. Modena, Società Tipografica Modenese, 1940.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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