Siapiccia

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Siapiccia
comune
(IT) Siapiccia
(SC) Siapicìa
Siapiccia – Stemma
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
Provincia Oristano
Amministrazione
SindacoRaimondo Deidda (lista civica) dal 30-5-2010 (3º mandato dal 26-10-2020)
Territorio
Coordinate39°55′38.8″N 8°45′44.22″E / 39.927444°N 8.762283°E39.927444; 8.762283
Altitudine64[1] m s.l.m.
Superficie17,93 km²
Abitanti347[2] (31-1-2024)
Densità19,35 ab./km²
Comuni confinantiAllai, Fordongianus, Ollastra, Siamanna, Simaxis
Altre informazioni
Cod. postale09084
Prefisso0783
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT095076
Cod. catastaleI721
TargaOR
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Nome abitanti(IT) siapiccesi
(SC) siapicesus
Patronosan Nicola di Bari
Giorno festivo6 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Siapiccia
Siapiccia
Siapiccia – Mappa
Siapiccia – Mappa
Posizione del comune di Siapiccia all'interno della provincia di Oristano
Sito istituzionale

Siapiccia (Siapicia o Siipicìa in sardo) è un comune italiano di 347 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Posto alle porte del Barigadu tra le colline del Grighine (nome da cui deriva quello del territorio circostante), l'abitato ha origini che risalgono probabilmente al periodo fenicio-punico per la presenza nel territorio di tombe e graffiti, oltre che di nuraghi.

In epoca romana fu un presidio lungo una strada che collegava Fordongianus (l'antica Forum Traiani) con Usellus (l'antica Colonia Iulia). Doveva trattarsi probabilmente di una strada secondaria o comunque di minor lunghezza: il nome Siapiccia infatti viene dal sardo sa ìa picìa, cioè la strada piccola, opposto a quello dell'abitato limitrofo detto Siamanna, sa ìa manna, cioè la strada grande.

Durante il medioevo il paese era inizialmente sotto l'autorità del Giudicato di Arborea nella Curatoria di Simaxis. Alla caduta del giudicato (1420) entrò a far parte del Marchesato di Oristano. Alla definitiva sconfitta degli arborensi, nel 1478, passò sotto il dominio aragonese e divenne un feudo. Intorno al 1767, in epoca sabauda, venne incorporato nel marchesato d'Arcais, feudo dei Flores Nurra, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale, per cui divenne un comune amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale.

Nel 1928 venne costituita un'unica entità comunale insieme ai comuni di Villaurbana e Siamanna.

Nel 1947 si distacca insieme a Siamanna dal comune di Villaurbana e infine nel 1975 in seguito al risultato di un referendum si costituisce come comune autonomo.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone del comune di Siapiccia sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 4 ottobre 2001.[4]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

La variante del sardo parlata a Siapiccia è riconducibile alla Limba de mesania

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
30 maggio 2010 31 maggio 2015 Raimondo Deidda Lista civica "Unius pro Siapiccia" Sindaco
31 maggio 2015 26 ottobre 2020 Raimondo Deidda Lista civica "Unius pro Siapiccia" Sindaco
26 ottobre 2020 in carica Raimondo Deidda Lista civica "Unius pro Siapiccia" Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 14° Censimento della popolazione e delle abitazioni, su dawinci.istat.it, ISTAT. URL consultato l'11 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2019).
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 gennaio 2024.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Siapiccia, decreto 2001-10-04 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 25 luglio 2022.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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