Kappo

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Con il termine Kappo (活法?, kappō, "tecniche di risuscitazione") si intendono le tecniche di rianimazione, comunemente utilizzate nelle arti marziali giapponesi come Jujutsu e Judo, basandosi sul principio Seiryoku Saizen Katsuyo (il miglior uso dell'energia).[1][2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Con il termine kappo ci si riferisce a tecniche che sarebbero in grado di rianimare una persona che ha subito ad esempio uno strangolamento e sono praticate nel Judo e Jujutsu.[1] In particolare si sono diffuse nel periodo Sengoku nelle ryū Muso Ryū, Yoshin Ryū, Shinmyo Ryū, Katsusatsu Ryū, Shibukawa Ryū e Tenshin Shin'yō-ryū; venivano tramandate oralmente e sono chiamate katsu o kuatsu, divise in: So Katsu, Eri Katsu, Sasoi Katsu, Ura Katsu, Se Katsu, Ishi Katsu, Asshi Katsu, Enshi Katsu, Kogan Katsu (Ko Katsu o Inno Kappo, rivolta in particolare ai testicoli).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Seiryoku Tenjin Kappo (PDF), su fijlkam.it, Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali, 2023. URL consultato il 5 febbraio 2024.
  2. ^ (EN) Neil Ohlenkamp, The Judo Choke: Resuscitation Techniques (Kappo), su fightingarts.com, Fightingarts. URL consultato il 5 febbraio 2024.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) E. J. Harrison, The Fighting Arts of Japan, Woodstock, New York, Overlook Press, 1955, ISBN 0-87951-154-0.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]