Noetica (pseudoscienza)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

La noetica (o secondo i propugnatori scienza noetica) viene definita dall'Institute of Noetic Sciences[1] come lo studio delle correlazioni dell'universo della mente (coscienza, anima, spirito). Essa vuole portare in primo piano e come oggetto di ricerche il cosiddetto "sesto senso".[2] Il suo scopo è anche quello di trovare le relazioni tra mondo fisico e mente umana, e come essa può influenzare determinati avvenimenti o processi fisici

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il termine Noetica, in un'accezione diversa da quella filosofica, viene utilizzato già nel 1973, quando l'ex astronauta Edgar Mitchell (con l'industriale Paul N. Temple)[3] fonda l'Institute of Noetic Sciences (IONS) in California. Compito dell'istituto è quello di indagare sul potenziale umano[4], includendo in tali ricerche la meditazione, forme di guarigione alternative, abilità psichiche[5].

Nel tempo, si caratterizza sempre come concetto pseudoscientifico e viene utilizzato da George Zarkadakis con l'intento di esprimere un diverso approccio al "conscio".

Diffuso nel 2001 col titolo di “Noetics: A proposal for a theoretical approach to consciousness” (poi ripreso nel libro “The Mystery of Mind: how the brain evokes consciousness”), il concetto di noetica, promosso da Zarkadakis, vuole, nelle intenzioni dell'autore, indicare una moltitudine di leggi che regolerebbero i fenomeni mentali.

Nella finzione letteraria[modifica | modifica wikitesto]

Il concetto di noetica è utilizzato da Dan Brown in un suo romanzo. Dan Brown descrive la noetica come una scienza nel suo quarto romanzo Il simbolo perduto (in inglese The Lost Symbol), pubblicato nell'autunno del 2009.

Nel romanzo, Katherine Solomon, coprotagonista con Robert Langdon, è la massima esperta mondiale di questa scienza e conduce i propri esperimenti in un laboratorio segreto denominato The Cube, costruito in un padiglione isolato dello Smithsonian Institute di Washington D.C..

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ovierview[collegamento interrotto]
  2. ^ Intervista a Mitchell, su digilander.libero.it. URL consultato il 27 dicembre 2009 (archiviato il 25 dicembre 2009).
  3. ^ Paul N. Temple at the Institute of Noetic Sciences, su noetic.org. URL consultato il 26 dicembre 2009 (archiviato il 21 novembre 2008).
  4. ^ Institute of Noetic Sciences. About: History of the Institute of Noetic Sciences Archiviato il 3 dicembre 2006 in Internet Archive.
  5. ^ Institute of Noetic Sciences. Research: Programs from the Institute of Noetic Sciences Archiviato il 13 maggio 2007 in Internet Archive.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]