George Stevens

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George Stevens mentre tiene in mano l'Oscar per il miglior regista vinto per il film Il gigante
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior regista 1952
Statuetta dell'Oscar Oscar alla memoria Irving G. Thalberg 1954
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior regista 1957

George Cooper Stevens (Oakland, 18 dicembre 1904Lancaster, 8 marzo 1975) è stato un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, direttore della fotografia e attore teatrale statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio degli attori Landers Stevens e Georgie Cooper, fin da piccolo calcò le scene insieme a loro nella piccola impresa teatrale di famiglia, il cui repertorio comprendeva anche diverse opere classiche. Stevens aveva circa 18 anni quando i genitori lasciarono le scene per trasferirsi in California insieme a lui e all'altro figlio John Landers, per trovare lavoro nel cinema. Il giovane lasciò gli studi per accompagnare i familiari alle audizioni, dove per altro trovarono lavoro come attori in piccole parti, e per sopperire alla mancanza di educazione studiò da autodidatta il teatro e la letteratura. All'inizio degli anni '20, la casa che produceva le commedie di Stan Laurel e Oliver Hardy lo scritturò come sceneggiatore e fu proprio qui che, nel 1923, debuttò prima come fotografo quindi come direttore della fotografia, assumendo il nome d'arte di Jack Stevens.

Arrivò al grande cinema nel 1935 quando Katharine Hepburn lo volle come regista di Primo amore che valse a lei la candidatura agli Oscar, e una anche al film. Subito dopo, Stevens diresse Follie d'inverno con la coppia Fred Astaire e Ginger Rogers, mentre nel 1939 tentò un nuovo genere: dopo la commedia, passò all'avventura con Gunga Din, film con Cary Grant e Douglas Fairbanks Jr., tratto dal poema di Rudyard Kipling. Nei primi anni della guerra girò tre commedie, di cui la più nota è La donna del giorno (1942), ancora con Katharine Hepburn e Spencer Tracy, poi nel 1944 si arruolò nell'esercito e partì per il fronte. Con una piccola unità riuscì a filmare parte dello sbarco in Normandia, la liberazione di Parigi e il Campo di concentramento di Dachau. I suoi preziosi filmati vennero in seguito utilizzati durante il Processo di Norimberga.

Tornato dalla guerra, fondò con i commilitoni Frank Capra e William Wyler la casa di produzione Liberty e si risedette sulla poltrona da regista. Se quelle dell'ante guerra erano state le sue ultime commedie, l'esperienza sul fronte bellico cambiò il tema delle sue produzioni, e negli anni successivi girò film più cupi, quali Un posto al sole (1951), Mamma ti ricordo (1948), Il cavaliere della valle solitaria (1953), Il gigante (1956), Il diario di Anna Frank (1959) e il kolossal La più grande storia mai raccontata (1965).

Vinse il premio Oscar al miglior regista nel 1952 per Un posto al sole e nel 1957 per Il gigante. Padre del regista George Stevens Jr. e marito dell'attrice Yvonne Howell, fu presidente della Screen Directors Guild dal 1941 al 1943. Nel 1975, quando morì per un attacco cardiaco, se ne andò un grande regista, la cui professionalità, oltre che dalle sue numerose opere è dimostrata anche dal grande numero di premi vinti o per cui era stato solo candidato.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Premio Oscar[modifica | modifica wikitesto]

  • 1944Candidatura miglior regista per Molta brigata vita beata
  • 1952Candidatura miglior film per Un posto al sole
  • 1952 – Miglior regista per Un posto al sole
  • 1954 – Candidatura miglior film per Il cavaliere della valle solitaria
  • 1954 – Candidatura miglior regista per Il cavaliere della valle solitaria
  • 1954 – Oscar alla memoria Irving G. Thalberg
  • 1957 – Candidatura miglior film per Il gigante
  • 1957 – Miglior regista per Il gigante
  • 1960 – Candidatura miglior film per Il diario di Anna Frank
  • 1960 – Candidatura miglior regista per Il diario di Anna Frank

Golden Globe[modifica | modifica wikitesto]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Produttore[modifica | modifica wikitesto]

Direttore della fotografia[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatore[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

  • Five Came Back, regia di Laurent Bouzereau (2017) - documentario a lui dedicato

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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