Fernando Pannullo

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Fernando Pannullo (Gorizia, 27 settembre 1936Roma, 1º marzo 2019) è stato un attore teatrale, regista teatrale e drammaturgo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso della sua lunga carriera ha lavorato come attore con alcuni tra i principali Teatri Stabili italiani (Napoli, Bolzano, Roma), con alcune importanti cooperative (ad es. Compagnia Italiana), con compagnie private (ad es. Compagnia degli Ipocriti, Teatro Nuovo di Torino)[1].

Nel 1975 fonda il Teatro Popolare di Roma assieme a Maurizio Scaparro, Pietro Nuti, Adriana Innocenti e Pino Micol[2].

Ha lavorato con registi quali Maurizio Scaparro, Franco Enriquez, Luca Ronconi, Massimo Castri, Ugo Gregoretti, Renzo Giovampietro, Sandro Sequi, Roberto Guicciardini, interpretando ruoli teatrali in spettacoli sia classici sia moderni[3][4].

Ha partecipato a diversi film e a numerosi sceneggiati televisivi[5].

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Scatto di scena da Amleto. Teatro Stabile di Bolzano (1972)
Scatto di scena da Amleto. Teatro Stabile di Bolzano (1972)

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Drammaturgo[modifica | modifica wikitesto]

Scatto di scena da Giorni di lotta con Di Vittorio. Teatro Stabile di Bolzano (1971)

Regista[modifica | modifica wikitesto]

  • Tango misogino, di Fernando Pannullo e Giulio Pizzirani (1990)
  • Ria Rosa diva eccentrica from Italy
  • Laura allo specchio (dedicato a Laura Betti e Pier Paolo Pasolini) (2006)
  • Le donne di Garibaldi (2007)[18]
  • Le Donne dell'Unità d'Italia
  • Cristina e il sogno romano
  • Maria Sofia Di Baviera, Regina di Napoli
  • Cinemilonga, Piccola storia d'amore di tango e vita (2013)
  • Napoli-Buenos Aires andata e ritorno
  • Un thè-tango per Evita
  • La divina Giulia Gonzaga (2013)[19]
  • Marika e il suo violoncello (2016)[20]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Ultima fermata: Cinecittà, regia di Fernando Pannullo (2014)[22]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Scomparso il grande attore e regista Fernando Pannullo, su Giornale L'Ora. URL consultato il 27 giugno 2023 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2023).
  2. ^ Teatro Popolare di Roma, su Dizionario dello Spettacolo Mame. URL consultato il 19 marzo 2020.
  3. ^ Pannullo, su Dizionario dello Spettacolo Mame. URL consultato il 19 marzo 2020.
  4. ^ Fernando Pannullo, su RB Casting. URL consultato il 17 marzo 2020.
  5. ^ (EN) Latest Movies and TV Shows With Fernando Pannullo, su IMDb. URL consultato il 17 marzo 2020.
  6. ^ a b Teatro 1970-1971, su Rai Teche. URL consultato il 21 marzo 2020.
  7. ^ “Giorni di lotta con Di Vittorio” (opera teatrale di Nicola Saponaro, 1971), su Associazione Casa Di Vittorio. URL consultato il 21 marzo 2020.
  8. ^ Hamlet (Amleto) - Archivio digitale della Fondazione Giorgio Cini Onlus, su Fondazione Giorgio Cini. URL consultato il 20 marzo 2020.
  9. ^ Teatro 1973-1974, su Rai Teche. URL consultato il 21 marzo 2020.
  10. ^ Teatro 1975-1976, su Rai Teche. URL consultato il 21 marzo 2020.
  11. ^ Teatro 1977-1978, su Rai Teche. URL consultato il 21 marzo 2020.
  12. ^ Teatro 1979-1980, su Rai Teche. URL consultato il 21 marzo 2020.
  13. ^ Teatro 1980-1981, su Rai Teche. URL consultato il 21 marzo 2020.
  14. ^ Teatro 1985-1986, su Rai Teche. URL consultato il 21 marzo 2020.
  15. ^ Teatro 1991-1992, su Rai Teche. URL consultato il 21 marzo 2020.
  16. ^ Teatro 1996-1997, su Rai Teche. URL consultato il 21 marzo 2020.
  17. ^ Teatro 2000-2002, su Rai Teche. URL consultato il 21 marzo 2020.
  18. ^ a b Le donne di Garibaldi, su Istituto Italiano di Cultura di Lima. URL consultato il 21 marzo 2020.
  19. ^ a b Julia d’alma e d’amoroso foco…la Divina Giulia Gonzaga, su teatro91.com. URL consultato il 21 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2020).
  20. ^ a b La Shoah dell'arte - Giornata della memoria, su MiBACT (Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo). URL consultato il 21 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2020).
  21. ^ Andria, su Mymovies. URL consultato il 18 marzo 2020.
  22. ^ Ultima fermata: Cinecittà, su e-performance.tv. URL consultato il 21 marzo 2020.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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