Centopagine

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Voce principale: Giulio Einaudi Editore.

«Centopagine» è stata una collana editoriale diretta da Italo Calvino e pubblicata da Einaudi dal settembre 1971 al marzo 1985, all'inizio con uscite regolari mensili e poi con qualche intervallo sporadico, specialmente dal 1983, coincidente con la crisi della casa editrice.

Il pieghevole di presentazione della collana, scritto da Calvino stesso e incluso nei primi quattro titoli del 1971[1], spiega il criterio di scelta dei singoli titoli:

«"Centopagine" è una nuova collezione Einaudi di grandi narratori d'ogni tempo e d'ogni paese, presentati non nelle loro opere monumentali, non nei romanzi di vasto impianto, ma in testi che appartengono a un genere non meno illustre e nient'affatto minore: il "romanzo breve" o il "racconto lungo" che si basa sulla lunghezza, da non prendersi alla lettera, di 100 pagine, atte a facilitare la lettura nelle "giornate meno distese della nostra vita quotidiana", e soprattutto la "sostanza", ossia nel segno di aperture per ulteriori esplorazioni di grandi autori attraverso opere di minore impegno, curiosità di qualche inedito. [...] L'impostazione della collana non vuole essere affatto preziosa, di trouvailles curiose o di indicazioni di gusto, ma al contrario vuole rispondere a un fondamentale bisogno di "materie prime"».

Solo 17 dei 77 titoli di «Centopagine» furono recuperati da altre collane Einaudi, confermando il carattere autonomo che Calvino impostò per la collezione. Ci furono traduzioni di opere mai pubblicate in Italia.

Il periodo che prevale è quello dell'Ottocento, con nuove note introduttive in gran parte scritte appositamente da critici e scrittori italiani, e precisamente: 46 titoli sono della seconda metà dell'Ottocento, 14 della prima metà, 7 del Novecento, 6 del Settecento, 2 del Cinquecento e 2 del Seicento.

La grafica della prima di copertina fu simile ma non identica: in alto, il nome e cognome dell'autore su fondo di vario colore, poi una striscia con fregi di vario tipo, quindi il titolo dell'opera su fondo di vario colore diverso dal precedente e di differente altezza, al di sotto in piccolo il nome della collana col numero del volume e l'editore, il resto della copertina (più o meno metà) bianco.

Volumi pubblicati[modifica | modifica wikitesto]

1971

1972

1973

1974

1975

1976

1977

1978

1979

  • 56. Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, Gli elisir del diavolo, saggio introduttivo di Claudio Magris, trad. di Carlo Pinelli
  • 57. Enrico Pea, Moscardino. Il servitore del diavolo. Il volto santo, a cura di Marcello Ciccuto, introduzione di Silvio Guarnieri
  • 58. Denis Diderot, Jacques il fatalista e il suo padrone, a cura di Michele Rago, trad. di Glauco Natoli
  • 59. Herculine Barbin, Herculine Barbin, detta Alexina B.: Una strana confessione: memorie di un ermafrodito, presentate da Michel Foucault, nota introduttiva e trad. di Brunella Schisa

1980

1981

1982

1983

1984

1985

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Poi raccolto in Saggi, a cura di Mario Barenghi, Milano, Mondadori, 1995 ("I Meridiani"), , vol. II, pp. 1718-1720.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]