Vittorio Bodini

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Vittorio Bodini

Vittorio Bodini (Bari, 6 gennaio 1914Roma, 19 dicembre 1970) è stato un ispanista, traduttore e poeta italiano.

I suoi studi e le sue traduzioni della letteratura spagnola (Federico García Lorca, Miguel de Cervantes, Rafael Alberti, Francisco de Quevedo, Calderón de la Barca) sono ancora oggi da alcuni reputati veri e propri modelli[1]. Si interessò della traduzione delle opere dei poeti surrealisti spagnoli (I poeti surrealisti spagnoli, Einaudi, Torino, 1957) e scrisse anche Sul Barocco di Gòngora (Roma, 1964). Fu un intellettuale che attraversò tutte le correnti artistiche del Novecento europeo (fu, tra l'altro, aeropoeta futurista).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Vittorio Bodini nacque da genitori salentini il 6 gennaio del 1914 a Bari, ma ancora in fasce venne portato a Lecce. Nel 1932 fondò un gruppo futurista leccese, il "Futurblocco". Nel 1937 si iscrisse alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Firenze, dove si laureò nel 1940. Qui diventò amico tra gli altri di Mario Luzi, Alessandro Parronchi e Piero Bigongiari. Tornato a Lecce, con Oreste Macrì, curò la terza pagina di Vedetta mediterranea, storico periodico fondato da Ernesto Alvino, poi collaborò a Letteratura, pubblicando le prime poesie; aderì al movimento Giustizia e Libertà e si inserì in Libera Voce.

Nel 1946 si trasferì in Spagna come lettore d'italiano e poi antiquario. Nel 1950 rientrò a Lecce e dopo due anni ebbe la cattedra di Letteratura spagnola presso l'Università di Bari. Nel 1954 fondò L'esperienza poetica, rivista che durò due anni. Continuò ad avere rapporti stabili con il Salento, anche se negli ultimi dieci anni si trasferì a Roma, dove morì il 19 dicembre 1970.[2]

Studioso del barocco, di Luis de Góngora e dei surrealisti spagnoli, Bodini diede vita a importanti traduzioni del Don Chisciotte della Mancia di Cervantes, del Teatro di García Lorca, uscite presso Einaudi, oltre che di riuscite pagine di Francisco de Quevedo, Rafael Alberti, Pedro Salinas, Pablo Neruda ecc.

È autore di numerosi scritti in prosa. Pubblicò inoltre apprezzati libri di poesia. Da ricordare La luna dei Borboni (1952), Dopo la luna (1956), Metamor (1967) e Poesie (1972, raccolta postuma uscita per Arnoldo Mondadori Editore e negli ultimi anni ripubblicata da Besa).

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • La luna dei Borboni, Ed. della Meridiana, Milano 1952 - finalista al Premio Viareggio [poesie]
  • Dopo la luna, Sciascia, Caltanissetta-Roma 1956 - Premio Carducci [poesie]
  • La luna dei Borboni e altre poesie, Mondadori, Milano 1962
  • Studi sul Barocco di Góngora, Edizioni dell'Ateneo, Roma 1964 [su Luis de Góngora]
  • Metamor, Scheiwiller, Milano 1967 [poesie]
  • Segni e simboli nella "Vida es sueño", Adriatica, Bari 1968 [su Calderón de la Barca]
  • La lobbia di Masoliver e altri racconti, a cura di Paolo Chiarini, All'insegna del pesce d'oro, Milano 1980
  • Tutte le poesie (1932-70), a cura di Oreste Macrì, Mondadori, Milano 1983; Besa, Nardò 2000
  • I fiori e le spade. Scritti civili (1931-1968), a cura di Fabio Grassi, Milella, Lecce 1984
  • Corriere spagnolo (1947-54), Manni, Lecce 1987 [reportage dalla Spagna]
  • Il sei-dita e altri racconti, Besa, Nardò 1998
  • Barocco del Sud. Racconti e prose, a cura di Antonio Lucio Giannone, Besa, Nardò 2003
  • La luna dei Borboni (1952), a cura di Antonio Mangione, Besa, Nardò 2006
  • Carteggio Bodini-Erba (1953-1970), a cura di Maria Ginevra Barone, Besa, Nardò 2007 [carteggio con Luciano Erba]
  • Dopo la luna (1956), a cura di Antonio Mangione, Besa, Nardò 2009
  • Metamor (1967), a cura di Antonio Mangione, Besa, Nardò 2010
  • Sud come Europa. Carteggio Bodini-Sciascia (1954-1960), a cura di Fabio Moliterni, Besa, Nardò 2011 [carteggio con Leonardo Sciascia]
  • «Carissimo omonimo». Carteggio (1946-1966), a cura di Simone Giorgino, Besa, Nardò 2016 [carteggio con Vittorio Sereni]

Traduzioni principali[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "Ho letto Don Chisciotte nella traduzione di Vittorio Bodini, che è una meraviglia. Bisognerebbe affidare ai poeti anche la traduzione della prosa, perché hanno un ritmo interno che, quando si sposa, lo fa meravigliosamente bene e moltiplica le potenzialità di un autore" (Maria Luisa Spaziani intervistata per la trasmissione televisiva "Scrittori per un anno", Raiuno, 18 dicembre 2007).
  2. ^ Bodini torna a "casa": le spoglie presto nel cimitero di Lecce Archiviato il 22 novembre 2009 in Internet Archive.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Leonardo Mancino (a cura di), Omaggio a Bodini, Lacaita, Manduria 1972
  • Pierfranco Bruni, La provincia di Vittorio Bodini come riscoperta della cultura del territorio, in "Idea. Mensile di cultura politica e sociale", XLVII, 11/12 (novembre-dicembre 1991), pp. 41–46.
  • Donato Valli,, Vittorio Bodini, in Novecento, vol. IX, Marzorati, Milano 1979, pp. 8553–74.
  • Enzo Mazza, Ricordo di Vittorio Bodini, in "Realtà del Mezzogiorno", XI, 1 (gennaio 1971), pp. 89–93
  • L'esperienza poetica. Rivista trimestrale di poesia e di critica 1954-1959 diretta da Vittorio Bodini, introduzione e indici di Armida Marasco, Congedo, Galatina 1980 [ristampa fotomeccanica]
  • Renato Aymone, Vittorio Bodini. Poesia e poetica del Sud, Edisud, Salerno 1980
  • Oreste Macrì e Donato Valli (a cura di), "Le terre di Carlo V. Studi su Vittorio Bodini", Congedo, Galatina 1984
  • Joseph Perricone, Vittorio Bodini. Saggio critico, Schena, Fasano 1986
  • Michelangelo Zizzi, Il Sud e la luna : per una geografia della semantica in Vittorio Bodini attraverso la lingua, introduzione di Paolo Valesio, Levante, Bari 1999
  • Luca Isernia, Vittorio Bodini prosatore, Longo, Ravenna 2005
  • Antonio Marzo, Ricognizione per un'edizione critica delle poesie di Vittorio Bodini, in "Filologia e critica", XXXIII, 3, 2008, pp. 447–465
  • Giuseppe Moscati, Sandro Penna e Vittorio Bodini. Tracce di una compresenza poetica, Morlacchi, Perugia 2010
  • Serena Lezzi, il carteggio Vittorio Bodini-Mario Costanzo, in "l'Abaco", Annuario di critica letteraria, teatrale e cinematografica diretto da Rocco Paternostro, anno IV-VII numero 4-7, 2005-2008, pp. 49-104, Nettuno, Ugo Magnanti editore, Roma, Aracne editrice, 2010.
  • Giuseppe Leone, "Vittorio Bodini e l'arte di Allargare il gioco". Pomezia-Notizie, Roma, marzo 2021. Pp.18-19.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN14895347 · ISNI (EN0000 0001 0872 4095 · SBN CFIV000326 · BAV 495/150631 · LCCN (ENn81089412 · GND (DE118852310 · BNE (ESXX936673 (data) · BNF (FRcb127033335 (data) · J9U (ENHE987007278553905171 · CONOR.SI (SL56864099 · WorldCat Identities (ENlccn-n81089412