Caproni Ca.309

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Caproni Ca.309 Ghibli
Il Caproni Ca.309 MM.12366 relativo ad un velivolo della V Serie ripreso sul campo di Ponte San Pietro[1]
Descrizione
Tipobombardiere leggero
aereo da collegamento
aereo da ricognizione
Equipaggio3
ProgettistaCesare Pallavicino
CostruttoreBandiera dell'Italia Caproni CAB
Data primo voloagosto 1936[1]
Data entrata in servizio1937
Utilizzatore principaleBandiera dell'Italia Regia Aeronautica
Altri utilizzatoriBandiera dell'Italia ICBAF
Bandiera della Repubblica Sociale Italiana ANR
Esemplari247 (tutte le versioni)[1]
Sviluppato dalCaproni Ca.308[1]
Dimensioni e pesi
Lunghezza13,30 m
Apertura alare16,20 m
Altezza3,25 m
Superficie alare38,70
Peso a vuoto1 745 kg
Peso max al decollo2 695 kg
Passeggeri6
Propulsione
Motore2 Alfa Romeo 115-II
Potenza200 CV (147 kW) ciascuno
Prestazioni
Velocità max250 km/h
Velocità di crociera210 km/h
Autonomia670 km
Tangenza4 500 m
Armamento
Mitragliatrici2 Breda-SAFAT calibro 7,7 mm nelle ali[1]
1 Lewis calibro 7,7 mm brandeggiabile nel muso[1]
Bombe336 kg
Notedati riferiti alla versione di serie

i dati sono estratti da Уголок неба[2] integrati dove indicato

voci di aerei militari presenti su Wikipedia
Il caratteristico muso vetrato del Ca.309 dotato della mitragliatrice Lewis calibro 7,7 mm brandeggiabile.

Il Caproni Ca.309 Ghibli era un bimotore multiruolo sviluppato dall'azienda italiana Caproni Aeronautica Bergamasca (CAB) nella seconda metà degli anni trenta. Destinato alla ricognizione armata e al collegamento prestò servizio con la Regia Aeronautica nelle colonie dell'Africa settentrionale italiana nella prima fase della seconda guerra mondiale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

Progettato dall'ingegner Cesare Pallavicino riprendeva le linee del Caproni Ca.308 Borea, suo precedente progetto. Il Ca.309 era un monoplano bimotore con ala bassa con struttura mista. Il carrello fisso aveva le gambe anteriori montate sotto le gondole dei due motori in linea Alfa Romeo 115-II e presentava ruote carenate. Venne costruito fino alla fine del 1943.

Impiego operativo[modifica | modifica wikitesto]

I primi esemplari iniziarono ad equipaggiare le squadriglie della Regia Aeronautica in Libia dal 1937, andando a sostituire i biplani IMAM Ro.1. Nel 1938 era in uso all'89ª Squadriglia di Sirte, alla 12ª Squadriglia di Mellaha, alla 104ª Squadriglia di Mellaha, alla 26ª Squadriglia di Berca (Bengasi) ed una Sezione della 23ª Squadriglia di El-Adem. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale erano in servizio 53 esemplari, che venivano impiegati per la ricognizione (in particolare integrati nelle Compagnie auto-avio sahariane) ed in operazioni di interdizione contro i mezzi terrestri britannici da esplorazione. Il Ca.309 disponeva infatti di 2 mitragliatrici alari, una brandeggiabile nel muso ed un carico di bombe di 330 kg. Il 10 giugno 1940 erano in dotazione al 1º Gruppo Aviazione Presidio Coloniale a Mellaha (oggi Aeroporto militare di Mitiga) ed all'Aviazione Sahariana (livello gruppo) di Hon (Libia) dell'Aeronautica della Libia - Ovest ed al 2º Gruppo Aviazione Presidio Coloniale di El-Adem (oggi Base aerea Gamal Abd el-Nasser) dell'Aeronautica della Libia - Est. I Ca.309 vennero impiegati anche nelle operazioni in difesa della Oasi di Giarabub, Cufra e Gialo.

Nel luglio 1942 i Ca.309 collaborano validamente alla riconquista di Giarabub ed alla presa di Siwa. In questa fase i « Ghibli » sono in carico alla 12ª Squadriglia A.P.C. (Aviazione Vigilanza Presidiaria) (aeroporto di Agedabia), alla 103ª Squadriglia (Misurata) ed alla 104ª Squadriglia (Mellaha oggi Aeroporto militare di Mitiga) del 1º Gruppo Aviazione Presidio Coloniale (1º Gruppo volo), alla 26ª Squadriglia dell'Aviazione Sahariana (aeroporto di Hon): non più di una decina i velivoli di pronto impiego.

«In agosto la 12ª squadriglia è avanzata a Siwa e tra il 16 ed il 22 settembre 1942 5 Ca.309 contribuiscono ad arrestare l'azione nemica contro l'oasi di Gialo. All'inizio di novembre la 12ª lascia Siwa, ripiega su Agedabia, indi su Sirte e Misurata (20 novembre) ove è anche la 103ª squadriglia. La 104ª è sempre a Tripoli-Mellaha e la 26ª ad Hon, con una Sezione distaccata a Sebha. A fine dicembre 1942 la situazione all'interno del Sahara libico non è meno grave che lungo la costa mediterranea. Il 4 gennaio 1943 deve essere abbandonata Sebha, il 7 gennaio Hon, il 16 gennaio Ghat: i Ca.309 proteggono fino all'ultimo il ripiegamento delle nostre colonne, dall'interno alla regione di Tripoli, quindi sono fatti rientrare in Italia. Col rimpatrio di 27 « Ghibli » si chiudono i cicli operativi dell'Aviazione Sahariana e di Presidio Coloniale.[3]»

Sul finire del 1942, con la perdita della Libia, i velivoli rimasti vennero rimpatriati in Italia, dove vennero utilizzati come aerei da trasporto e collegamento.

Nel 1947 era ancora in servizio l'ultimo Ca.309 presso la Squadriglia Collegamenti.

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Il Ca.309 Ghibli era un velivolo dall'aspetto convenzionale realizzato in struttura mista; bimotore, monoplano ad ala bassa a sbalzo con carrello fisso.

La fusoliera era realizzata in tecnica mista, anteriormente con struttura in acciaio saldata con rivestimento in lamiera di lega leggera che proseguiva con una struttura in tubi di acciaio saldati rivestita, centralmente, in tela verniciata e nella parte posteriore, in legno. La struttura integrava la cabina di pilotaggio a due posti affiancati, nelle ultime serie dotata di doppi comandi, che proseguiva posteriormente in un vano destinato ai sei eventuali passeggeri, alle merci ed al carico bellico e, nelle missioni da ricognizione, alle fotocamere planimetriche e panoramiche. Posteriormente terminava in un impennaggio classico monoderiva con piani orizzontali a sbalzo con struttura in legno con armature metalliche rivestita in compensato o tela verniciata.[4]

L'ala, montata bassa ed a sbalzo ed a pianta rastremata, era composta da una struttura bilongherone in legno con armature metalliche, rivestita in compensato telato e verniciato. Le superfici di controllo consistevano nei due alettoni e negli ipersostentatori ventrali, entrambi realizzati in legno con armature metalliche e rivestimento in tela.[4]

Il carrello d'atterraggio era un biciclo anteriore fisso e carenato, dotato di ruote indipendenti, con gambe di forza posizionate sotto le due gondole motore, integrato posteriormente da un ruotino d'appoggio orientabile, non retrattile, posizionato sotto la coda.[4]

La propulsione era affidata ad una coppia di motori Alfa Romeo 115-II, un 6 cilindri in linea rovesciato raffreddato ad aria capace di esprimere una potenza pari a 200 CV (147 kW), collocati in altrettante gondole posizionate sul bordo d'attacco ed abbinati ad eliche bipala, in legno o metalliche, a passo variabile in volo.[4]

L'armamento difensivo consisteva in due mitragliatrici Breda-SAFAT calibro 7,7 mm posizionate nelle radici alari con 500 colpi per arma integrate da una mitragliatrice Lewis calibro 7,7 mm brandeggiabile con 500 colpi, collocata nella parte anteriore del muso. Quello offensivo consisteva in bombe da caduta e spezzoni per un carico massimo di 336 kg posizionati in fusoliera.[4]

Varianti[modifica | modifica wikitesto]

Ca.309S
Ca.309 (MM.11875) trasformato in aeroambulanza (S per versione sanitaria).

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Militari[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera dell'Australia Australia
Un Ca.309 catturato nel 1943 ebbe le insegne di un reparto della RAAF di stanza in Italia.
Bandiera della Bulgaria Bulgaria
24 esemplari vennero costruiti dalla filiale bulgara della Caproni, con la designazione di Kaproni-Bulgarski KB 6/KB 309 Papagal (Pappagallo in lingua bulgara)
Bandiera dell'Italia Italia
Bandiera dell'Italia Italia
Bandiera della Repubblica Sociale Italiana Repubblica Sociale Italiana
Bandiera dell'Italia Italia
Bandiera del Paraguay Paraguay
2 esemplari

Civili[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera dell'Italia Italia
acquisì un esemplare nel marzo 1937.[1]

Utilizzi del nome Ghibli derivati dal soprannome dell'aereo[modifica | modifica wikitesto]

Il nome Ghibli è stato poi dato ad un altro aereo italiano, l'Aermacchi/EMBRAER AMX, cacciabombardiere leggero, entrato in servizio nella seconda metà degli anni ottanta.

Il nome di questo aereo è stato d'ispirazione per il regista giapponese Hayao Miyazaki, che ha chiamato il suo studio d'animazione Studio Ghibli proprio in onore di questo velivolo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g CAPRONI – CANTIERI AERONAUTICI BERGAMASCHI Ca.309 "Ghibli" in Gruppo Modellistico Sestese.
  2. ^ Caproni Ca.309 Ghibli in Уголок неба.
  3. ^ Sezione Storia: Vicende del Ca.309 "Ghibli" in Libia Archiviato il 23 agosto 2010 in Internet Archive..
  4. ^ a b c d e Caproni Ca.309 "Ghibli" in Ali e uomini.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA VV. Dimensione Cielo - Volume V, Bombardieri. Edizioni Bizzarri, Roma 1973
  • Rosario Abate. Gli aeroplani della Caproni Aeronautica Bergamasca 1920-1946 volume II. Edizioni dell'Ateneo & Bizzarri, Roma 1978
  • Gunston, Bill. Bombardieri della seconda guerra mondiale. Gruppo Editoriale Fabbri, Milano (1981)

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]