Volpe a Nove Code (Naruto)

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Kurama
La Volpe durante l'attacco al Villaggio della Foglia
UniversoNaruto
Nome orig.九喇嘛 (Kurama)
Lingua orig.Giapponese
AutoreMasashi Kishimoto
StudioStudio Pierrot
EditoreShūeisha
1ª app. in
  • Manga: capitolo 1[1]
  • Anime: episodio 1[2]
Editore it.Panini Comics - Planet Manga
Voce orig.Tesshō Genda
Voce italianaWalter Rivetti
Caratteristiche immaginarie
Poteri

Kurama (九喇嘛?, Kurama, letteralmente "Nove Lama"), più comunemente noto come Volpe a Nove Code (九尾の猫俣?, Kyūbi no yōko) o Demone a Nove Code (九尾の尾獣?, Kyūbi no bijū) è un personaggio immaginario del manga Naruto, scritto e disegnato da Masashi Kishimoto. Compare anche nella serie televisiva anime da esso tratto e in altre opere derivate.

Considerato il cercoterio più potente che appaia nella serie, in grado di abbattere montagne e provocare maremoti con un singolo colpo di una delle sue code,[6] il demone è una bestia di pura malvagità, intelligente, sadico e aggressivo.

Quando attaccò il Villaggio della Foglia, il Quarto Hokage lo sigillò dentro un neonato di nome Naruto Uzumaki, suo figlio, utilizzando due Sigilli quadrangolari.[3] L'unione tra i due fa sì che possano vivere in simbiosi e che il protagonista del manga abbia numerosi poteri per mezzo del chakra della Volpe.

Creazione e sviluppo del personaggio

La prima apparizione del demone volpe è avvenuta in un episodio pilota del manga pubblicato sulla rivista Akamaru Jump nell'agosto 1997.[7] In questa storia è il demone a trasformarsi in Naruto e non viceversa.[7] Per la serie regolare, Kishimoto decise di cambiare tale particolare in seguito a una riunione con il suo redattore, poiché sarebbe stato difficile per il lettore immedesimarsi in una volpe.[7] Considerate queste modifiche, l'autore, prima della pubblicazione della serie su Shōnen Jump, concepì il demone in modo diverso, adattandolo al suo nuovo ruolo: infatti nell'episodio pilota, la volpe ha delle dimensioni decisamente più piccole rispetto a quella della serie regolare,[8] indossando inoltre gli stessi occhiali portati da Naruto prima di diventare Genin.[8]

«Questo disegno è come se fosse una di quelle immagini rappresentative usate nei film per trasmettere l'ambientazione allo staff.»

Il primo abbozzo del demone realizzato pensando alla serie regolare venne disegnato velocemente prima della pubblicazione e colpì Kishimoto a tal punto da lasciarlo immutato.[9] Sempre secondo l'autore, da quel disegno nacque la visione del mondo di Naruto, da cui è partito lo sviluppo dei personaggi e della storia.[9]

Inizialmente Kurama appare come una bestia di pura malvagità. È intelligente, sadico, aggressivo. Tuttavia, ha un certo senso dell'onore, e sembra avere un certo rispetto verso coloro che ritiene meritevoli di riceverlo, come Naruto ed il Quarto Hokage. Grazie all'influenza di Naruto, decide di mettersi completamente dalla sua parte e i due iniziano a collaborare.

Storia

L'occhio di Kurama

Come gli altri otto cercoteri, Kurama originariamente faceva parte del Demone Bestia Decacoda,[10] il cercoterio originale sigillato nel corpo dell'Eremita delle Sei Vie della Trasmigrazione.[11], il quale prima di morire divise il chakra del mostro in nove parti. Molti anni dopo tale evento Kurama venne soggiogata da Madara Uchiha, che la utilizzò nello scontro con Hashirama Senju nella Valle dell'Epilogo. In seguito alla sconfitta di Madara, Kurama entrò in possesso del Villaggio della Foglia, e venne sigillata in due Forze portanti: prima in Mito Uzumaki[12], moglie del Primo Hokage, e successivamente in Kushina Uzumaki[13], moglie del Quarto hokage.

Successivamente per opera di Minato Namikaze, la volpe venne spezzata e divisa in due parti formando dunque una doppia entità e due volpi a nove code anziché una sola creando di fatto due cercoteri da uno solo, le due metà verranno sigillate a opera di Minato la prima dentro suo figlio Naruto Uzumaki, che è la volpe composta di chakra Yang, la seconda dentro lo stesso Minato che provvederà a sigillarla all'interno del suo stesso corpo divenendo anch'egli una forza portante; la volpe di Minato differisce da quella di Naruto poiché la sua è composta dal chakra dello Yin. Le due volpi a nove code in questione hanno inoltre lo stesso potere e lo stesso quantitativo di chakra e sono dunque allo stesso livello di potenza per quanto concerne capacità e risorse.

La Volpe a Nove Code fa la sua prima apparizione nel primo capitolo del manga, venendo rappresentata in una sola immagine prima di essere sigillata dal Quarto Hokage, Minato Namikaze, nel corpo di Naruto. Questo è il primo momento del manga in cui il demone è mostrato a grandezza naturale.[1]

Il sigillo che contiene il demone

Essendo colui che ospita la Volpe a Nove Code, Naruto è in possesso di numerosi poteri per il parziale accesso al chakra delle Volpe: è infatti in grado di rigenerarsi velocemente, caratteristica che gli consente di riposarsi una sola notte per riprendersi anche dopo battaglie molto impegnative, oltre ad avere un'elevata resistenza. Naruto normalmente usa il chakra della Volpe a Nove Code quando è in collera o quando si trova in pericolo di morte. La prima volta che ha usufruito della forza del demone ha utilizzato la sua rabbia per controllarlo; tuttavia in seguito, grazie all'aiuto del suo maestro Jiraiya, ha imparato a controllarlo e a mantenere coscienza di sé quando richiama piccole quantità di chakra della Volpe. Per fare ciò, Naruto viaggia nella propria mente e chiede al demone di fornirgli il suo chakra. La Volpe accetta perché divertita dal coraggio di Naruto, ma anche perché conscia che il loro destino è legato.[14]

Il chakra del cercoterio ha però degli effetti collaterali: più Naruto ne utilizza, più la sua personalità svanisce, lasciando il posto a quella della bestia; il grado con cui ciò avviene è proporzionale alla quantità di chakra richiamata. L'effetto sulla personalità di Naruto diventa significativo una volta che il ragazzo accede alle trasformazioni con le code, dove un'aura di chakra rosso con la forma della volpe lo avvolge. Il numero di code di chakra indicano il livello di potenza: quando Naruto raggiunge le quattro code, perde completamente il controllo della propria personalità, oltre a cambiare radicalmente aspetto.[15] Questo accade durante lo scontro con Orochimaru, nel quale Naruto arriva a liberare quattro delle nove code del demone,[15] ferendo involontariamente Sakura Haruno e venendo fermato da Yamato.[16] Questo è il secondo momento in cui Naruto raggiunge questo livello: la prima volta avvenne durante un allenamento con Jiraiya, evento che il Sannin indica come la seconda volta in cui ha rischiato seriamente la vita.[17]

Successivamente alla battaglia con Orochimaru, la Volpe a Nove Code riappare nella mente di Naruto quando costui reincontra Sasuke Uchiha, che, grazie allo Sharingan, entra nella mente di Naruto e si imbatte nel Nove Code.[18] Il demone riconosce subito l'Uchiha proprio per il suo Sharingan, e, nonostante la sua malvagità, mostra un certo timore per gli occhi dell'Uchiha, affermando che Sasuke possiede un chakra più diabolico del suo e simile a quello di Madara Uchiha.[19] Sasuke ha un breve dialogo con la Volpe, che gli consiglia di non uccidere Naruto altrimenti se ne sarebbe potuto pentire.[20] È inoltre piuttosto orgoglioso e si arrabbia molto quando Naruto rifiuta il suo chakra per affrontare Sasuke.[21]

Dopo i falliti tentativi da parte di Itachi, Kisame e Deidara di catturare Naruto, lo stesso capo di Alba, Pain, insieme a Konan, si reca al Villaggio della Foglia per catturarlo, senza tuttavia riuscirvi.[22] L'ultimo momento in cui appare la Volpe è proprio durante la battaglia contro il leader dell'Organizzazione Alba: qui Naruto arriva a liberare da prima sei, per poi arrivare fino a otto delle nove code del demone, prendendo sempre più le sembianze e le fattezze del demone stesso[23]. Naruto arriva a togliere quasi del tutto il sigillo che tiene imprigionata la Volpe, ma viene tempestivamente fermato dal Quarto Hokage,[24] il quale poi rivela di essere suo padre.[25] Grazie al suo intervento, Naruto riesce a calmarsi e a ritornare al suo stato normale.[26] Minato Namikaze poi dà nuova energia al sigillo della Volpe, asserendo tuttavia che quella sarà l'ultima volta.[27]

Simbolo del clan Uzumaki

Naruto viene inviato dai cinque Kage ad allenarsi insieme a Killer Bee, la forza portante del Bue/Polpo a Otto Code, per imparare a controllare l'Enneacoda.[28] Entrando nella propria mente, Naruto affronta il Demone in un vero e proprio scontro[29] e incontra la madre, Kushina Uzumaki,[30] che rivela di essere la precedente Forza portante della Volpe a Nove Code e che aiuta Naruto a sconfiggere la Volpe, strappandole parte del suo chakra per potersene servire in battaglia.[31] Tuttavia la Volpe a Nove Code ha ancora a disposizione un potere enorme, che Naruto non è ancora riuscito totalmente a gestire.

È all'inizio della quarta guerra mondiale dei ninja che la Volpe sembra iniziare a provare simpatia per Naruto, offrendogli più volte il suo chakra senza prendere quello di Naruto in cambio.[32][33] Durante la battaglia contro Tobi, il quattrocode rivela a Naruto il nome del suo cercoterio, Kurama,[33] il quale, dopo una conversazione con Naruto, decide di fondere il proprio chakra con quello della sua forza portante, affidandogli così tutto il suo potere.[34][35] Nel mezzo dello scontro, la Volpe si riunisce telepaticamente con gli altri cercoteri e con le rispettive forze portanti: nella discussione che ne scaturisce, Naruto acquisisce la fiducia non solo del suo cercoterio, ma anche dei restanti e, nella figura di Naruto, Kurama rivive i momenti successivi alla sua nascita, mostrando nostalgia per i tempi passati. Kurama aiuta poi Naruto e l'alleanza durante lo scontro con il Decacoda e Obito, ma viene in seguito sigillato insieme a gli altri cercoteri da Madara. Tuttavia Minato, aiutato da Obito e Kakashi, inserisce la parte Yin della Volpe nel corpo del figlio, salvandolo. La parte Yin di Kurama aiuta così Naruto durante gli scontri con Madara che ha ottenuto i poteri Yin e Yang ovvero il Rinnegan e la Modalità eremitica, Kaguya e Sasuke, al termine del quale la parte Yang verrà liberata insieme agli altri cercoteri. Dopo la guerra Kurama, oramai completa, si ricongiunge alla sua Forza Portante.

La Volpe a Nove Code nella mitologia

La Volpe a Nove Code in un'antica illustrazione
Statua di Kitsune in un altare a Inari adiacente al tempio buddhista di Todaiji a Nara
Lo stesso argomento in dettaglio: Kitsune.

Masashi Kishimoto, l'autore del manga, per la Volpe a Nove Code, si è ispirato alla figura della volpe nella mitologia giapponese. In Giappone questa figura leggendaria è detta Kitsune?, , che significa semplicemente volpe.[36] In Giappone vivono due sottospecie di volpi: la volpe rossa giapponese (Hondo kitsune, vive sull'isola di Honshū; Vulpes vulpes japonica) e la volpe di Hokkaidō (Kita kitsune, vive sull'isola di Hokkaidō; Vulpes vulpes schrencki). Nella mitologia giapponese sono considerate demoni.

I poteri dati a questi animali sono vastissimi e sono dovuti alle numerose storie di cui fanno parte. Secondo vari racconti essi sono capaci di cambiare aspetto, di assumere sembianze umane e di entrare nei sogni, oltre alla possessione, alla capacità di appiccare il fuoco con una coda o di sputare fuoco e all'abilità di creare illusioni molto complesse. Inoltre possiedono grande intelligenza, vita lunghissima e la capacità di rigenerarsi.[37][38]

Note

  1. ^ a b Naruto, Cap. 1, p. 26.
  2. ^ Naruto, I stagione, episodio n°1.
  3. ^ a b Naruto, Cap. 1, p. 1.
  4. ^ Kishimoto, Masashi, Capitolo 609, in Naruto.
  5. ^ Kishimoto, Masashi, Capitolo 519, in Naruto, Volume 53, Viz Media, 2011.
  6. ^ Naruto, Cap. 1, p. 12.
  7. ^ a b c Kishimoto, 2008, p. 236.
  8. ^ a b Kishimoto, 2009, p. 251.
  9. ^ a b c Kishimoto, 2008, p. 237.
  10. ^ Naruto, Cap. 467, p. 14.
  11. ^ Naruto, Cap. 467, pp. 15, 16.
  12. ^ Naruto, Cap. 500, p. 3.
  13. ^ Naruto, Cap. 499, p. 17.
  14. ^ Naruto, Cap. 95, p. 14.
  15. ^ a b Naruto, Cap. 293, pp. 16-17.
  16. ^ Naruto, Cap. 296, p. 8.
  17. ^ Naruto, Cap. 277, p. 9.
  18. ^ Naruto, Cap. 308, p. 16.
  19. ^ Naruto, Cap. 309, p. 2.
  20. ^ Naruto, Cap. 309, p. 6.
  21. ^ Naruto, Cap. 308, p. 14.
  22. ^ Naruto, Cap. 449, p. 12.
  23. ^ Naruto, Cap. 439, pp. 15-16.
  24. ^ Naruto, Cap. 439, p. 17.
  25. ^ Naruto, Cap. 440, p. 4.
  26. ^ Naruto, Cap. 440, p. 16.
  27. ^ Naruto, Cap. 440, p. 15.
  28. ^ Naruto, Cap. 512, p. 12.
  29. ^ Naruto, Cap. 496, p. 10.
  30. ^ Naruto, Cap. 497, p. 18.
  31. ^ Naruto, Cap. 499.
  32. ^ Kishimoto, Masashi, Capitolo 568, in Naruto.
  33. ^ a b Kishimoto, Masashi, Capitolo 569, in Naruto.
  34. ^ Kishimoto, Masashi, Capitolo 570, in Naruto.
  35. ^ Kishimoto, Masashi, Capitolo 571, in Naruto.
  36. ^ (EN) Karen Ann Smyers, The Fox and the Jewel: Shared and Private Meanings in Contemporary Japanese Inari Worship, Honolulu: University of Hawaii Press, pp. 127-128, ISBN 0-8248-2058-4.
  37. ^ "Smyers 1999, pp.127–128"
  38. ^ (EN) Lafcadio Hearn, Glimpses of Unfamiliar Japan, Tuttle Publishing, 2005, pp. 156-159, ISBN 0-8048-1145-8.

Bibliografia

  • Masashi Kishimoto, Naruto, Tokyo, Shūeisha, 1999, ISBN non esistente.
  • Masashi Kishimoto, Il Mondo di Naruto. La guida ufficiale del Manga vol.1 - Hiden Rin no Sho: Il Libro delle Sfide, Modena, Planet Manga, 2008.
  • Masashi Kishimoto, Il Mondo di Naruto. La guida ufficiale del Manga vol.2 - Hiden Hyo no Sho: Il Libro del Ninja, Modena, Planet Manga.
  • Masashi Kishimoto, Il Mondo di Naruto. La guida ufficiale del Manga Vol.3 - Hiden To no Sho: Il Libro dei combattimenti, Modena, Planet Manga.
  • Masashi Kishimoto, Il Mondo di Naruto. La guida ufficiale del Manga Vol.4 - Hiden Sha no Sho: Il Libro dei guerrieri, Modena, Planet Manga.
  • Masashi Kishimoto, Kai no Sho

Voci correlate

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