Sally Hemings

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
L'unica immagine contemporanea conosciuta di Sally Hemings, datata circa 1804.

Sally Hemings (contea di Charles City, 1773[1]Charlottesville, 1835) è stata una schiava del terzo Presidente degli Stati Uniti Thomas Jefferson.

Per un quarto di origine africana e per tre quarti europea, si ritiene che fosse sorellastra della moglie di Jefferson, Martha Wayles Skelton Jefferson[2]. Sin dal 1802 si diffusero voci di una sua relazione con il presidente, non nuovo a sospetti di aver avuto relazioni e figli con altre schiave[2]. Esami del DNA condotti nel 1998 sui discendenti di Hemings hanno accertato che un maschio della famiglia di Jefferson, forse lo stesso presidente, fu padre di almeno uno dei suoi figli.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Stando alla testimonianza di uno dei suoi figli, Madison, Sally Hemings discendeva per parte della madre, Betty Hemings, dal capitano inglese Hemings e da una donna nativa dell'Africa. Insieme agli altri membri della sua famiglia, Sally era di proprietà di John Wayles. Alla morte di Wayles (1773), tutti gli Hemings passarono alla figlia Martha, moglie di Thomas Jefferson. Martha e Sally erano probabilmente sorellastre, nate entrambe da John Wayles. Alla morte di Martha (1782), Sally diventò di proprietà di Jefferson.[3]

Nel 1784, Thomas Jefferson, diventato ambasciatore statunitense in Francia, si trasferì a Parigi, dove, nel 1789, fu raggiunto dalla figlia di nove anni, Maria Polly Jefferson, e dalla giovane schiava Sally Hemings. Sally fu descritta di carnagione pressoché bianca con capelli lunghi e lisci. Jefferson ritornò nello stesso anno negli Stati Uniti.

Sally probabilmente trascorse il resto della sua vita a Monticello, dove lavorò come cameriera, e nelle vicinanze di Charlottesville, dove si trasferì dopo la morte di Jefferson. Non si sa se fosse capace di leggere o scrivere. Non fu mai ufficialmente affrancata, forse a causa di una legge della Virginia, che imponeva agli schiavi affrancati di lasciare lo Stato entro un anno.

Stando agli scritti di Jefferson, Sally ebbe sei figli:

  • Harriet Hemings (I) (1795 - 1797)
  • Beverly Hemings (forse William Beverly Hemings) (1798 – dopo il 1873)
  • Una figlia dal nome incerto, forse Thenia (1799 – morta nei primi anni nell'infanzia)
  • Harriet Hemings (II) (1801 – dopo il 1863)
  • Madison Hemings (forse James Madison Hemings) (1805 - 1877)
  • Eston Hemings (forse Thomas Eston Hemings) (1808 - 1856)

Negli scritti di Jefferson non c'è traccia di un trattamento privilegiato riservato ai figli di Sally rispetto agli altri schiavi di Monticello.

Discendenti[modifica | modifica wikitesto]

Tre dei quattro figli di Sally, che raggiunsero la maggiore età, Harriet, Beverley ed Eston, scelsero di effettuare il cosiddetto passing: grazie alla loro carnagione chiara riuscirono a farsi passare per bianchi. L'unico figlio a non compiere il passing fu Madison Hemings.

Nessun discendente maschio di Madison e di Beverley sopravvisse alla Guerra di Secessione, mentre ancora esistono discendenti maschi di Eston. I test del DNA, condotti nel 1998 su di loro, rivelarono la discendenza in linea maschile dal nonno paterno di Jefferson, rendendo quindi plausibile l'ipotesi della paternità di Jefferson.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Sally Hemings, su britannica.com, Encyclopædia Britannica, Inc. URL consultato il 9 agosto 2016.
  2. ^ a b (EN) Sally Hemings | Life of Sally Hemings, su monticello.org. URL consultato il 2 aprile 2024.
  3. ^ (EN) Lee Boomer, Life Story: Sally Hemings, su Women & the American Story. URL consultato il 2 aprile 2024.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN3734401 · ISNI (EN0000 0000 3007 604X · CERL cnp00559042 · LCCN (ENn78056413 · GND (DE119551527 · BNF (FRcb12020985j (data) · J9U (ENHE987007422561805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n78056413
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie