Premio U Giancu

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Il Premio U Giancu è un riconoscimento assegnato ogni anno, in occasione di Rapalloonia, a fumettisti (disegnatori, sceneggiatori) relativi all'anno precedente.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La nascita risale all 1992. Il nome U Giancu viene dal ristorante nel quale gli esponenti organizzatori del premio erano riuniti:[1] c'erano il proprietario del ristorante Fausto Oneto, sua moglie, il fumettista italiano Luciano Bottaro, il suo amico Piero Campana (storico braccio destro al ristorante), e Claudio Bertieri al quale venne in mente l'idea di ricordare il loro amico, il disegnatore Antonio Canale da poco scomparso.[1] Decisero così di chiamare immediatamente Emanuele Luzzati, un illustratore e animatore italiano, al quale chiesero di creare una statuetta ad hoc: la sua invenzione fu Il Pulcinella Bianco infatti il termine U giancu, è in dialetto genovese e significa "il bianco"; per completare l'opera, Oneto decise di collocare la statuetta in un'elegante scatola di legno di ulivo fatta dal suo falegname di fiducia.[2] Inizialmente il premio era destinato solo a disegnatori, uno di genere verista e uno di genere comico: i primi due premiati sono stati Aurelio Galleppini e Francesco Tullio Altan. Quando Carlo Chendi, dopo una decina di anni passati a Milano a lavorare per la Disney, nel 1996 fece ritorno a Rapallo e tornò a organizzare la M.I.C. (Mostra internazionale dei cartoonists), chiese a Fausto di associare il Premio U Giancu con la M.I.C., di spostare la Cena dei Cartoonists dal mercoledì al sabato e di assegnare un Premio anche a uno sceneggiatore. Così, nel 1996 il primo sceneggiatore a essere premiato fu Sergio Bonelli per le sue storie di Zagor, Mister No e Tex. Da quel momento, ogni anno il premio va a tre persone: un fumettista comico, uno per l'avventura e a un soggettista: nella sera del premio, infatti il ristorante, che è una specie di museo a fumetti, si riempie di fumettisti, autori, editori, comici, attori e ovviamente di moltissimi appassionati che attendono per un autografo fino a tarda notte. Dal 2015 viene assegnato anche un premio alle giovani promesse del fumetto, il PAChenTO. Il premio nasce da un'idea di Carlo Chendi, e da lui prende il nome e le sembianze: indossa infatti l'abito alla marinara di Paperino, ha il volto di Chendi e i pantaloncini di Topolino. La realizzazione grafica del premio (e mascotte di Rapalloonia) è opera del Maestro Giorgio Cavazzano.

Vincitori[modifica | modifica wikitesto]

ANNO VINCITORI
1993 Aurelio Galleppini e Francesco Tullio Altan
1994 Hugo Pratt e Guillermo Mordillo
1995 Milo Manara e Luciano Bottaro
1996 Moebius, Benito Jacovitti e Sergio Bonelli
1997 Paolo Eleuteri Serpieri, Quino e Giancarlo Berardi
1998 Hermann Huppen, Silver e Alfredo Castelli
1999 Ivo Milazzo, Giorgio Cavazzano e François Corteggiani
2000 Vittorio Giardino, Silvia Ziche e Tiziano Sclavi
2001 Sergio Toppi, Leo Ortolani e Carlo Chendi
2002 Giancarlo Alessandrini, Corrado Mastantuono e Claudio Nizzi
2003 Angelo Stano, Ro Marcenaro e Tito Faraci
2004 Alfonso Font, Sergio Staino e Francesco Artibani
2005 Carlo Ambrosini, Don Rosa e Mauro Boselli
2006 Fabio Celoni, Enrico Macchiavello e Maurizio Nichetti
2007 Giorgio Trevisan, Massimo Bonfatti e Mario Gomboli
2008 Laura Zuccheri, Donald Soffritti e Gianfranco Manfredi
2009 Lorenzo Mattotti, Roberto Santillo e Paola Barbato
2010 Josè Munoz, Massimo De Vita e Bruno Enna
2011 Bruno Brindisi, Bruno Bozzetto e Pasquale Ruju
2012 Antonio Serra, Paolo Bacilieri e Massimo Giacon
2013 Igort, Daniele Brolli e Andrea Freccero
2014 Claudio Chiaverotti, Sandro Dossi e Gipi
2015 Roberto Recchioni, Emiliano Mammucari, Mirka Andolfo. PAChenTO a Sio
2016 Luigi Cavenago, Daniele Caluri, Moreno Burattini. PAChenTO a Matteo De Longis
2017 Alessandro Bilotta, Federico Bertolucci, Giuseppe Camuncoli. PAChenTO a Greta Xella
2018 Mino Milani, Claudio Sciarrone, Manuele Fior. PAChenTO a Stefano Zanchi
2022 Giampiero Casertano, Stefano Turconi, Teresa Radice. PAChenTO a Eli2B
2023 Barbara Canepa, Francesco D'Ippolito, Davide Barzi. PAChenTO a Yi Yang

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b I Fumetti – U Giancu, su ugiancu.it. URL consultato il 27 gennaio 2024.
  2. ^ Il premio U Giancu, su ugiancu.it (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2014).
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