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Gran Premio di Monaco 1972

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Monaco (bandiera) Gran Premio di Monaco 1972
212º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 4 di 12 del Campionato 1972
Data 14 maggio 1972
Nome ufficiale XXX Grand Prix Automobile de Monaco
Luogo Montecarlo
Percorso 3.145 km
Distanza 80 giri, 251.600 km
Clima Piovoso
Risultati
Pole position Giro più veloce
Brasile (bandiera) Emerson Fittipaldi Francia (bandiera) Jean-Pierre Beltoise
Lotus-Ford in 1:21.4 BRM in 1:40.0
(nel giro 9)
Podio
1. Francia (bandiera) Jean-Pierre Beltoise
BRM
2. Belgio (bandiera) Jacky Ickx
Ferrari
3. Brasile (bandiera) Emerson Fittipaldi
Lotus-Ford

Il Gran Premio di Monaco 1972, XXX Grand Prix Automobile de Monaco di Formula 1 e quarta gara del campionato di Formula 1 del 1972, si è disputato il 14 maggio sul Circuito di Monte Carlo ed è stato vinto da Jean-Pierre Beltoise su BRM.

Aspetti organizzativi

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L'evento venne, come da tradizione, organizzato dall'Automobile Club di Monaco.[1] Alla gara di Formula 1, per cui erano previste tre sessioni di prova oltre all'evento vero e proprio la domenica, venne affiancato l'appuntamento di Formula 3, previsto il sabato pomeriggio.[2] Furono inoltre spostati i box nella zona della chicane del porto, che venne avanzata di circa un centinaio di metri. Questa modifica, imposta dalla CSI come condizione essenziale per la permanenza in calendario della gara monegasca, suscitò diverse polemiche per la presunta pericolosità: le vetture, all'uscita dei box, si sarebbero immesse direttamente sul tracciato lungo la traiettoria ideale percorsa dalle altre monoposto con il rischio di incidenti, ma i piloti si opposero al progetto dell'Automobile Club di creare un'apposita piattaforma marittima e imposero l'uso di semplici semafori di avviso.[3]

Il giovedì, giorno di inizio del fine settimana automobilistico, ci fu una polemica tra gli organizzatori, associazione dei costruttori e dei piloti riguardo al numero dei partenti.[1] L'Automobile Club non voleva più di 23 vetture schierate al via per ragioni di sicurezza, mentre le controparti chiedevano che si schierassero in 25. Dopo aver minacciato di disertare l'evento gli organizzatori furono costretti a cedere.[1]

Aspetti sportivi

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Rispetto al precedente Gran Premio, la Ferrari e la McLaren dovettero rinunciare ai loro piloti Mario Andretti e Peter Revson, entrambi americani, perché impegnati in occasione della 500 miglia di Indianapolis. La squadra italiana si limitò a lasciare un posto vacante e schierò solo due vetture, mentre la McLaren sostituì Revson con l'inglese Brian Redman. Dal canto suo la BRM operò un cambio tra lo spagnolo Soler-Roig e l'austriaco Helmut Marko.

Si iscrisse nuovamente la Tecno, questa volta con 2 vetture per Nanni Galli e l'inglese Derek Bell. Anche in questo caso purtroppo la squadra bolognese non riuscì a schierare le 2 vetture e venne nuovamente costretta a dare forfait.

Nella prima giornata di prove, partita con mezzora di ritardo a causa dei contrasti tra organizzatori, piloti e costruttori,[1] Jacky Ickx realizzò i migliori parziali, girando in 1'23"3, staccando di due decimi Denny Hulme e di mezzo secondo Jackie Stewart, costretto a girare con la vettura di riserva.[1] A testimoniare le buone prestazioni della casa di Maranello vi fu anche il quarto posto di Regazzoni. Lotus e McLaren si nascosero nella prima sessione, ma mostrarono buon equilibrio aerodinamico e venivano indicate tra le possibili pretendenti alla vittoria della gara.[1] Molto più problematica era la situazione della BRM, in difficoltà nella ricerca dell'assetto ideale; in particolare Peter Gethin fu costretto ad interrompere le prove per un incendio sviluppatosi sulla sua vettura.[1] Anche François Cevert ebbe diversi problemi e non andò oltre l'ultimo posto, accusando un distacco di sedici secondi da Ickx.[1] Non parteciparono, invece, alla sessione Graham Hill e Rolf Stommelen, le cui vetture sarebbero giunte sul circuito la giornata seguente.[1]

La giornata di venerdì, al contrario di quella di giovedì, presentava un tempo incerto, ragion per cui gran parte dei piloti scese subito in pista per realizzare un tempo cronometrato.[4] Ad avere la meglio fu Emerson Fittipaldi che inanellò una serie di giri veloci, fino a realizzare il suo miglior parziale in 1'21"4, battendo il precedente record della pista appartenente a Jackie Stewart.[4] Il brasiliano, nonostante la soddisfazione del risultato e pur riconoscendo i progressi della vettura, rimase prudente sulla gara dell'indomani.[4] Dietro di lui, staccati di pochi decimi, si piazzarono Ickx e Regazzoni, confermando i buoni risultati ottenuti il giovedì. A chiudere i primi sei Beltoise, Amon e Peter Gethin. Soltanto ottavo Stewart, rallentato da un problema all'alimentazione sulla propria vettura, davanti a Pescarolo, primo tra i piloti della March.

La sessione di sabato, invece, si svolse sotto una pioggia battente che di fatto congelò i tempi ottenuti il venerdì.[5] Il più veloce fu Ickx, dato per favorito in vista della gara vista la sua abilità sul bagnato, che fu in grado di girare in 1'45"3, staccando di pochi decimi Regazzoni e di oltre un secondo Fittipaldi.[5]

Pos Pilota Costruttore Squadra Q1 Q2 Q3 Distacco
1 8 Brasile (bandiera) Emerson Fittipaldi Lotus-Ford John Player Team Lotus 1'24"4 1'21"4 1'46"8
2 6 Belgio (bandiera) Jacky Ickx Ferrari Scuderia Ferrari SpA SEFAC 1'23"3 1'21"6 1'45"3 +0.2
3 7 Svizzera (bandiera) Clay Regazzoni Ferrari Scuderia Ferrari SpA SEFAC 1'23"8 1'21"9 1'45"9 +0.5
4 17 Francia (bandiera) Jean-Pierre Beltoise BRM Marlboro BRM 1'24"4 1'22"5 ? +1.1
5 16 Nuova Zelanda (bandiera) Chris Amon Matra Equipe Matra Sports 1'24"3 1'22"6 ? +1.2
6 18 Regno Unito (bandiera) Peter Gethin BRM Marlboro BRM 1'25"2 1'22"6 ? +1.2
7 14 Nuova Zelanda (bandiera) Denny Hulme McLaren-Ford Yardley Team McLaren 1'23"5 1'22"7 ? +1.3
8 1 Regno Unito (bandiera) Jackie Stewart Tyrrell-Ford Elf Team Tyrrell 1'23"7 1'22"9 ? +1.5
9 22 Francia (bandiera) Henri Pescarolo March-Ford Team Williams Motul 1'25"5 1'22"9 ? +1.5
10 15 Regno Unito (bandiera) Brian Redman McLaren-Ford Yardley Team McLaren 1'25"1 1'23"1 ? +1.7
11 11 Regno Unito (bandiera) Mike Hailwood Surtees-Ford Brooke Bond Oxo Team Surtees 1'26"2 1'23"7 ? +2.3
12 2 Francia (bandiera) François Cevert Tyrrell-Ford Elf Team Tyrrell 1'39"0 1'23"8 ? +2.4
13 10 Australia (bandiera) Tim Schenken Surtees-Ford Team Surtees 1'28"1 1'23"9 ? +2.5
14 9 Australia (bandiera) Dave Walker Lotus-Ford John Player Team Lotus 1'24"9 1'24"0 ? +2.6
15 3 Svezia (bandiera) Ronnie Peterson March-Ford STP March Racing Team 1'25"4 1'24"1 ? +2.7
16 28 Svezia (bandiera) Reine Wisell BRM Marlboro BRM 1'29"6 1'24"4 ? +3.0
17 26 Austria (bandiera) Helmut Marko BRM Austria Marlboro BRM 1'27"5 1'24"6 ? +3.2
18 20 Regno Unito (bandiera) Graham Hill Brabham-Ford Motor Racing Developments Ltd senza tempo 1'24"7 ? +3.3
19 12 Italia (bandiera) Andrea De Adamich Surtees-Ford Clarke-Mordaunt-Guthrie Racing 1'27"4 1'24"7 ? +3.3
20 19 Nuova Zelanda (bandiera) Howden Ganley BRM Marlboro BRM 1'28"1 1'24"7 ? +3.3
21 21 Brasile (bandiera) Wilson Fittipaldi Brabham-Ford Motor Racing Developments Ltd 1'26"2 1'25"2 ? +3.8
22 4 Austria (bandiera) Niki Lauda March-Ford STP March Racing Team 1'29"1 1'26"5 ? +5.1
23 5 Regno Unito (bandiera) Mike Beuttler March-Ford Clarke-Mordaunt-Guthrie Racing 1'34"0 1'26"5 ? +5.1
24 23 Brasile (bandiera) Carlos Pace March-Ford Team Williams Motul 1'28"3 1'26"6 ? +5.2
25 27 Germania (bandiera) Rolf Stommelen Eifelland March-Ford Team Eifelland Caravans senza tempo 1'29"5 ? +8.1
Jean-Pierre Beltoise, qui fotografato nel 1969, vinse a Monaco la prima e unica gara in carriera a 35 anni

Come già la sessione di prove del sabato, anche la gara si svolse in condizioni di pista bagnata.[6] Al via scattò subito in testa Beltoise, che prese il comando della corsa per non lasciarlo più.[6] Dietro di lui seguivano Regazzoni, Fittipaldi, Ickx, Amon e Stewart.[6] Le posizioni si stabilizzarono fino al quinto giro, quando il belga della Ferrari si portò al secondo posto superando chi lo precedeva; il distacco con Beltoise ammontava, però, già a 12".[6] Ickx cercò quindi di riavvicinarsi al battistrada, recuperando circa cinque secondi, prima di incontrare i primi doppiaggi che lo riportarono al distacco iniziale.[6] Dietro di lui, Amon scivolò all'ottavo posto, mentre Stewart cominciò a rimontare liberandosi prima di Fittipaldi poi di Gethin e infine di Regazzoni, fino a raggiungere Ickx senza riuscire però a passarlo.[6] Nei giri seguenti si riaccese il duello tra lo scozzese e lo svizzero della Ferrari che si riprese la terza piazza, prima di uscire dalla competizione per un incidente al cinquantaduesimo giro.

A questo punto la situazione vedeva Beltoise in testa, dopodiché Ickx, Stewart, Fittipaldi, Redman e Amon. A pochi giri dal termine Stewart andò lungo alla curva del Gasometro, toccando un guard rail e rischiando il ritiro.[6] Dovette quindi cedere la posizione a Fittipaldi e procedere con prudenza fino al termine.[6] Si impose quindi Beltoise che vinse la sua prima gara in carriera.

Pos Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Pos. Griglia Punti
1 17 Francia (bandiera) Jean-Pierre Beltoise BRM 80 2:26:55.3 4 9
2 6 Belgio (bandiera) Jacky Ickx Ferrari 80 + 38.2 2 6
3 8 Brasile (bandiera) Emerson Fittipaldi Lotus-Ford 79 + 1 Giro 1 4
4 1 Regno Unito (bandiera) Jackie Stewart Tyrrell-Ford 78 + 2 Giri 8 3
5 15 Regno Unito (bandiera) Brian Redman McLaren-Ford 77 + 3 Giri 10 2
6 16 Nuova Zelanda (bandiera) Chris Amon Matra 77 + 3 Giri 6 1
7 12 Italia (bandiera) Andrea De Adamich Surtees-Ford 77 + 3 Giri 18  
8 26 Austria (bandiera) Helmut Marko BRM 77 + 3 Giri 17  
9 21 Brasile (bandiera) Wilson Fittipaldi Brabham-Ford 77 + 3 Giri 21  
10 27 Germania (bandiera) Rolf Stommelen Eifelland March-Ford 77 + 3 Giri 25  
11 3 Svezia (bandiera) Ronnie Peterson March-Ford 76 + 4 Giri 15  
12 20 Regno Unito (bandiera) Graham Hill Brabham-Ford 76 + 4 Giri 20  
13 5 Regno Unito (bandiera) Mike Beuttler March-Ford 76 + 4 Giri 23  
14 9 Australia (bandiera) Dave Walker Lotus-Ford 75 + 5 Giri 14  
15 14 Nuova Zelanda (bandiera) Denny Hulme McLaren-Ford 74 + 6 Giri 7  
16 4 Austria (bandiera) Niki Lauda March-Ford 74 + 6 Giri 22  
17 23 Brasile (bandiera) Carlos Pace March-Ford 72 + 8 Giri 24  
NC 2 Francia (bandiera) François Cevert Tyrrell-Ford 70 Non Classificato 12  
Rit 22 Francia (bandiera) Henri Pescarolo March-Ford 58 Incidente 9  
Rit 7 Svizzera (bandiera) Clay Regazzoni Ferrari 51 Incidente 3  
Rit 11 Regno Unito (bandiera) Mike Hailwood Surtees-Ford 48 Incidente 11  
Rit 19 Nuova Zelanda (bandiera) Howden Ganley BRM 47 Incidente 20  
Rit 10 Australia (bandiera) Tim Schenken Surtees-Ford 31 Incidente 13  
Rit 18 Regno Unito (bandiera) Peter Gethin BRM 27 Incidente 5  
Rit 28 Svezia (bandiera) Reine Wisell BRM 16 Motore 16  

Piloti

Costruttori

  • 17ª e ultima vittoria per la BRM
  • 60° podio per la BRM
  • 15º e ultimo giro più veloce per la BRM

Motori

  • 18ª e ultima vittoria per il motore BRM
  • 110° podio per il motore Ford Cosworth
  • 14º e ultimo giro più veloce per il motore BRM

Giri al comando

Salvo indicazioni diverse le classifiche sono tratte da Sito di The Official Formula 1, su formula1.com.

  1. ^ a b c d e f g h i Guido Rancati, Per ora la Ferrari di Ickx la più veloce a Montecarlo, in Corriere dello Sport, 12 maggio 1972, p. 10. URL consultato il 21 giugno 2014 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2015).
  2. ^ Guido Rancato, Da oggi a Montecarlo prove del Gran Premio, in Corriere dello Sport, 11 maggio 1972, p. 10. URL consultato il 21 giugno 2014 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2015).
  3. ^ Michele Fenu, Montecarlo, i rischi di un Gran Premio, in La Stampa, 10 maggio 1972, p. 17.
  4. ^ a b c Guido Rancati, Fittipaldi scatenato: 1'21"4, in Corriere dello Sport, 13 maggio 1972, p. 8. URL consultato il 21 giugno 2014 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2015).
  5. ^ a b Michele Fenu, Ickx e Fittipaldi all'assalto di Stewart in un G. Premio di Monaco che fa paura, in La Stampa, 14 maggio 1972, p. 21.
  6. ^ a b c d e f g h Michele Fenu, Beltoise sorprende tutti nel diluvio, in La Stampa, 15 maggio 1972, p. 13.
Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 1972
 

Edizione precedente:
1971
Gran Premio di Monaco Edizione successiva:
1973
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