Giuseppe Sala (politico)

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Giuseppe Sala
Giuseppe Sala nel 2015

Sindaco di Milano
In carica
Inizio mandato21 giugno 2016
PredecessoreGiuliano Pisapia

Sindaco metropolitano di Milano
In carica
Inizio mandato21 giugno 2016
PredecessoreGiuliano Pisapia

Dati generali
Partito politicoIndipendente
(sostenuto dal PD)

Giuseppe Sala (Milano, 28 maggio 1958) è un politico e dirigente d'azienda italiano, sindaco di Milano e della città metropolitana dal 21 giugno 2016.

Ha ricoperto l'incarico di commissario unico di Expo 2015 dal 2013 al 2015 ed è stato amministratore delegato di Expo 2015 S.p.A dal 2010 al febbraio 2016.[1]

Biografia

Cresciuto a Varedo[2], nel 1983 si è laureato in economia aziendale all'Università Bocconi. Ha iniziato la sua carriera in Pirelli ricoprendo diversi incarichi nelle aree del controllo di gestione, della pianificazione strategica, della valutazione degli investimenti e nelle nuove iniziative di business.

Carriera amministrativa

Nel 1994 diventa direttore controllo di gestione e pianificazione strategica del settore pneumatici di Pirelli e nel 1998 è nominato amministratore delegato della Pneumatici Pirelli.[3] Nel 2001 è vicepresidente senior, responsabile delle strutture industriali e logistiche del settore pneumatici.

Nel 2002 lascia il settore pneumatici per le telecomunicazioni, e assume la carica di chief financial officer (CFO) di TIM[3], mentre dal 2003 al 2006 è direttore generale di Telecom Italia Wireline[3] e infine della società nata dalla fusione tra TIM e Telecom Italia.[3]

Nel 2007 e 2008 si dà alla finanza: è consulente senior per Nomura Bank e presidente di Medhelan Management & Finance.[3]

Sala al Padiglione USA di Expo 2015 all'apertura del Milano Pride 2015.

Nel 2009, su chiamata del sindaco di Milano Letizia Moratti, Sala passa all'amministrazione pubblica, assumendo l'incarico di direttore generale del comune di Milano, che detiene per un anno e mezzo, fino a giugno 2010.[3][4] Da febbraio a maggio 2012 ricopre poi la carica di presidente di A2A, l'azienda pubblica lombarda di energia e servizi.[5]

È rappresentante del comune di Milano nel consiglio di amministrazione di Expo 2015 S.p.A., l'azienda italiana di totale proprietà pubblica incaricata della realizzazione, organizzazione e gestione dell'Esposizione Universale di Milano del 2015, società della quale Sala è stato amministratore delegato da giugno 2010[6] fino alle sue dimissioni in dicembre 2015.

Il 6 maggio 2013 l'allora Presidente del Consiglio Enrico Letta lo ha nominato commissario unico delegato del governo per l'Expo.[7][8]

Il 29 ottobre 2015 entra a far parte del CdA di Cassa depositi e prestiti[9], da cui si dimette il 24 giugno 2016.[10]

Carriera politica

Sindaco di Milano

A fine dicembre 2015 annuncia la sua candidatura alle primarie del Partito Democratico[11] per individuare il candidato sindaco per il comune di Milano[12], come successore di Giuliano Pisapia, sebbene cinque anni prima avesse dichiarato di non voler ricoprire tale ruolo.[6] A coordinare la sua candidatura l'ex candidato alla presidenza regionale per il centro sinistra, Umberto Ambrosoli.[12]

Le primarie si chiudono il 7 febbraio 2016 con 60.634 votanti e Sala risulta il vincitore con 25.600 voti pari al 42%, superando gli altri tre candidati, la vicesindaco di Milano Francesca Balzani (20.516 voti, 34%), l'assessore comunale alle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino (13.916 voti, 23%) e il direttore generale di UISP Milano, Antonio Iannetta (443 voti, 1%).[13] Si presenta quindi sostenuto oltre che dal PD (con capolista Majorino) anche da Italia dei Valori, Sinistra per Milano e la lista civica Beppe Sala - Noi Milano.[14]

Alle elezioni del 5 giugno Sala ottiene 224 156 voti, ovvero il 41,69%, non sufficienti per essere eletto al primo turno[15]. Il 19 giugno 2016 viene eletto sindaco di Milano raccogliendo il 51,70% dei consensi, battendo l'altro candidato al ballottaggio, Stefano Parisi (48,30% dei voti).[15][16]

Mandato

Il 26 giugno 2016 presenta la giunta, composta da dodici assessori, di cui cinque donne e sei provenienti dalla giunta Pisapia, segno di continuità con l'amministrazione precedente.[17][18]

Controversie

In relazione al suo incarico di amministratore delegato di Expo 2015, Sala è stato criticato per via di appalti che sarebbero stati aggiudicati, durante la sua gestione, in modo illegittimo.[19][20] Il Comitato Antimafia di Milano infatti ha denunciato nella sua sesta relazione semestrale[21] due affidamenti diretti, da parte della società Expo, per lo svolgimento di attività in relazione alle Linee Guida Antimafia per protocollo di legalità, per un totale di 741.500 euro, denunciando pratiche opache e nessuna risposta chiara in merito ai chiarimenti richiesti dal Comitato[22]. Inoltre sono stati indagati e arrestati tre suoi diretti collaboratori[23][24].

Il 29 luglio 2015 è stato indagato per abuso d'ufficio in relazione all'affidamento senza gara della ristorazione per l'Expo a Eataly. A gennaio 2016 il GIP ha disposto l'archiviazione del procedimento perché "rientra pienamente nella discrezionalità amministrativa" del commissario inserire l'appalto a Eataly tra quelli assegnabili senza gara. Inoltre per PM e GIP, non è perseguibile l'abuso d'ufficio perché "non sono emersi motivi sotterranei che hanno portato alla scelta" di Eataly.[25]

Sempre nel gennaio 2016 è balzato all'onore delle cronache l'affidamento per gli allestimenti del Padiglione Zero e dell'Expo Centre all'architetto Michele De Lucchi, lo stesso architetto che ha ristrutturato la villa al mare del manager a Zoagli[26][27].

Secondo quanto emerso da un inchiesta giornalistica condotta dal settimanale Panorama e da Marco Cappato dei Radicali Italiani, Sala risulterebbe incandidabile alla carica di sindaco di Milano. Il Testo unico sull'ordinamento degli enti locali dispone infatti l'ineleggibilità dei commissari del Governo nei territori in cui esercitino le proprie funzioni (art. 60, comma 1, n. 2)); a tale rilievo, Sala ha obiettato che le dimissioni dalla carica di amministratore delegato della Expo 2015 SpA comportebbero automaticamente le dimissioni da Commissario del Governo di Expo 2015. È stato tuttavia ribattuto che, ai fini dell'efficacia delle dimissioni da quest'ultimo incarico, sarebbe necessario un decreto del Governo che prendesse atto delle dimissioni rassegnate, provvedimento che, invece, il Governo non ha emanato.[28]A riprova di questa diversa impostazione, il consigliere comunale Marco Cappato dei Radicali Italiani ha richiamato l'esistenza di atti di gestione sottoscritti dal commissario unico Giuseppe Sala successivi al 18 gennaio. Il Movimento 5 stelle ha minacciato di presentare un ricorso al Tar contro la candidatura di Sala.[29] Il 17 maggio il Tar ha respinto il ricorso presentato dal Movimento Cinque Stelle sostenendo che non spetta al Tar decidere sulla incandidabilità di Sala. Alcuni schieramenti politici hanno però affermato che se venisse eletto alle elezioni Sala risulterebbe ineleggibile ai sensi della legge.[30][31]

Note

  1. ^ http://www.expo2015.org/societa-trasparente/organizzazione/organi-di-indirizzo-politico-amministrativo/ Nomina Liquidarori di Expo 2015 SpA.
  2. ^ Il sindaco dell'Expo "Io dopo Pisapia? Non ci penso proprio (almeno per ora)", su repubblica.it, 25 maggio 2015.
  3. ^ a b c d e f Gianni Barbacetto, Elezioni Milano 2016, Giuseppe Sala: il preferito di Renzi è l’highlander di Expo con gli arrestati intorno, su ilfattoquotidiano.it, Il Fatto Quotidiano, 12 settembre 2015. URL consultato il 17 dicembre 2015.
  4. ^ E. So., Il manager, le cimici e i dossier delicati, su corriere.it, Corriere della Sera, 21 settembre 2009. URL consultato il 29 dicembre 2015.
  5. ^ A2A: Giuseppe Sala nuovo presidente del Consiglio di gestione, su bresciatoday.it, BresciaToday, 17 febbraio 2012. URL consultato il 17 dicembre 2015.
  6. ^ a b Oriana Liso, Expo, Sala rinuncia a Palazzo Reale "E guadagnerò meno di Lucio Stanca", su milano.repubblica.it, la Repubblica, 30 giugno 2010. URL consultato il 29 dicembre 2015.
  7. ^ Giuseppe Sala nominato Commissario Unico per Expo, su comune.milano.it, Comune di Milano, 6 maggio 2013. URL consultato l'8 giugno 2014.
  8. ^ Commissario Unico delegato per Governo per Expo 2015, su governo.it, Governo italiano. URL consultato l'8 giugno 2014.
  9. ^ Sala: "Sono disponibile a candidarmi come prossimo sindaco di Milano", su milano.repubblica.it, la Repubblica. URL consultato l'8 novembre 2015.
  10. ^ Giunta, ultimo vertice e si chiude. Firmato il bando per il nuovo dg, su milano.corriere.it, corriere.it, 25 giugno 016.
  11. ^ Sondaggi Primarie PD Milano 2016: Giuseppe Sala stacca tutti, su 02blog.it. URL consultato il 22 maggio 2016.
  12. ^ a b Milano, Sala: 'Sono ufficialmente candidato'. Parte corsa a primarie, su ansa.it, ANSA, 22 dicembre 2015. URL consultato il 29 dicembre 2015.
  13. ^ Francesca Gambarini e Pierpaolo Lio, Primarie del centrosinistra a Milano, Beppe Sala sarà il candidato sindaco, su milano.corriere.it, Corriere della Sera, 7 febbraio 2016. URL consultato l'8 febbraio 2016.
  14. ^ Al via la corsa per la poltrona di sindaco delle grandi città, su rainews. URL consultato il 22 maggio 2016.
  15. ^ a b Scrutini comunali di Milano, su elezioni.interno.it, 6 giugno 2016. URL consultato il 6 giugno 2016 (archiviato il 6 giugno 2016).
  16. ^ Tabella risultati ballottaggi Milano, su elezioni.lastampa.it, La Stampa. URL consultato il 20 giugno 2016.
  17. ^ Sala presenta la sua giunta: Scavuzzo vicesindaco e metà assessori di Pisapia, su ilgiorno.it, Il Giorno, 26 giugno 2016.
  18. ^ Milano, Sala presenta la sua giunta: ecco assessori e incarichi, su ilsole24ore.com, Il Sole 24 ORE, 26 giugno 2016.
  19. ^ Alessandro Da Rold, Sala, indagini su uno strano appalto per Expo 2015, su lettera43.it, Lettera43, 3 novembre 2015. URL consultato il 29 dicembre 2015.
  20. ^ QPA - Expo 2015: illegittimo l'affiancamento di un consulente esterno alla Commissione di gara, su www.ilquotidianodellapa.it. URL consultato il 22 maggio 2016.
  21. ^ Nando dalla Chiesa, Luca Beltrami Gadola, Maurizio Grigo, Ombretta Ingrascì, Giuliano Turone, SESTA RELAZIONE SEMESTRALE (PDF), aprile 2015, p. 5,6.
  22. ^ Luigi Franco, Expo 2015, la denuncia del Comitato antimafia comunale: “Pratiche opache”, in il Fatto Quotidiano, 23 aprile 2015.
  23. ^ Benedetta Dalla Rovere, Expo, nuovo caso di corruzione? Acerbo, vice di Sala, indagato per gli appalti a Maltauro, su leggo.it, Leggo. URL consultato il 29 dicembre 2015.
  24. ^ L'inchiesta su Expo e tangenti, in 7 punti, su ilpost.it, il Post, 9 maggio 2014.
  25. ^ Expo, il gip archivia Sala per l'appalto a Eataly, su ilGiornale.it. URL consultato il 22 maggio 2016.
  26. ^ Expo 2015, Sala: "Non sapevo dell’appalto dato da Fiera all'architetto De Lucchi". Ma i documenti lo smentiscono, su Il Fatto Quotidiano, 23 gennaio 2016. URL consultato il 22 maggio 2016.
  27. ^ Giuseppe Sala: "Mi attaccano perché sono forte, non sto lasciando buchi all'Expo", su Repubblica.it. URL consultato il 26 gennaio 2016.
  28. ^ Sala non può essere candidato. Ma per Renzi è tutto regolare, su ilGiornale.it. URL consultato il 22 maggio 2016.
  29. ^ Elezioni Milano 2016, "Sala incandidabile, mai dimesso da commissario Expo". Palazzo Chigi smentisce, su Il Fatto Quotidiano, 11 maggio 2016. URL consultato il 22 maggio 2016.
  30. ^ Elezioni Milano, il Tar boccia il ricorso del M5s contro Sala: "Inammissibile"
  31. ^ Giuseppe Sala è ineleggibile

Voci correlate

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Collegamenti esterni


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