Enrico Ameri
Enrico Ameri (Lucca, 15 aprile 1926 – Albano Laziale, 7 aprile 2004) è stato un giornalista e radiocronista sportivo italiano. Considerato l'erede di Nicolò Carosio, fu la prima voce della trasmissione della Rai Tutto il calcio minuto per minuto dal 1960 al 1991.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di un funzionario di polizia, nacque a Lucca ma ben presto si trasferì a Genova, seguendo gli spostamenti lavorativi del padre; lì passò la sua infanzia e l'adolescenza diventando un tifoso del Genoa. Trasferitosi a Roma nel 1943 scelse di combattere nella Guardia Nazionale Repubblicana della neo costituita RSI, e per questo venne imprigionato dagli alleati insieme a Raimondo Vianello, Walter Chiari, Enrico Maria Salerno, Ezra Pound nel campo di concentramento di Coltano.
Entrò in Rai nel 1949 iniziando come inviato di cronaca: nel 1954 fu inviato in Indocina e successivamente seguì per il Giornale radio i principali avvenimenti, tra i quali il disastro aereo del Monte Terminillo del 13 febbraio 1955 e l'assegnazione del premio Nobel per la letteratura del 1959, che fu assegnato a Salvatore Quasimodo.[1] Il 16 luglio 1969 effettuò da Houston la radiocronaca della partenza della missione Apollo 11 e dello storico allunaggio di pochi giorni dopo.[2]
Passato allo sport, fu inviato nel ciclismo; la sua prima radiocronaca calcistica la effettuò il 1º maggio 1955, con la partita del campionato di Serie A 1954-1955 Udinese-Milan, terminata 3-2 per l'Udinese. In televisione, chiamato da Vittorio Veltroni, effettuò due sole telecronache di gare calcistiche tra squadre nazionali: la partita tra Italia e Jugoslavia disputata a Torino il 29 maggio 1955 e valevole per la Coppa Internazionale, terminata 4-0 per gli slavi, e l'amichevole tra Germania Ovest e Inghilterra disputata a Berlino il 26 maggio 1956, vinta dagli inglesi per 3-1.[3]
Nella prima puntata di Tutto il calcio minuto per minuto, il 10 gennaio 1960, fece la radiocronaca come quarta voce della partita Roma-Vicenza, insieme con Nicolò Carosio per Milan-Juventus, Piero Pasini per Bologna-Napoli, Amerigo Gomez per Fiorentina-Sampdoria, Nico Sapio per Genoa-Spal e Andrea Boscione (che comunicava per telefono i risultati allo studio centrale) per Alessandria-Padova. In seguito al passaggio di Carosio in televisione, Ameri venne promosso come prima voce della trasmissione e mantenne quel ruolo per 31 anni fino al 26 maggio 1991, quando effettuò l'ultima radiocronaca nella partita Genoa-Juventus, ultima giornata del campionato di Serie A 1990-1991 in cui annunciò la matematica conquista dello scudetto da parte della Sampdoria, per l'ultima volta nella sua carriera (dopo quelli vinti dalla Juventus nel 1972, 1975, 1977, 1978, 1982 e 1986, dalla Lazio nel 1974, dal Torino nel 1976, dalla Roma nel 1983, dal Verona nel 1985, dal Napoli nel 1987 e nel 1990, dal Milan nel 1988 e dall'Inter nel 1980 e 1989). Insieme a Roberto Bortoluzzi, Sandro Ciotti, Alfredo Provenzali, Claudio Ferretti, Enzo Foglianese ed Ezio Luzzi è stata una delle voci radiofoniche fedele e puntuale dei pomeriggi domenicali degli sportivi italiani. Insieme a tutte le voci storiche della trasmissione, nel 1984 apparve nel programma di Renzo Arbore Cari amici vicini e lontani.
Nel 1980 ideò la celeberrima trasmissione televisiva Il Processo del Lunedì, che condusse per due edizioni: la prima edizione (1980-1981) accanto a Novella Calligaris e la seconda (1981-1982) con Marina Morgan, nella quale appare per la prima volta Aldo Biscardi in cabina di regia. Venne sostituito da Marino Bartoletti.
Nella stagione 1991-1992 fu chiamato alla conduzione di Domenica Sport, trasmesso su Rai Radio Uno e StereoRai, e presentò saltuariamente su Rai Radio Due GR2 Anteprima sport (alle ore 12:00 della domenica su Rai Radio Due), a cura della redazione sportiva del GR2, che dava la linea agli inviati di Tutto il calcio minuto per minuto per le ultime dai campi prima dell'inizio delle partite.
Nella stagione 1992-1993 fu chiamato dal direttore di Rai 3 Angelo Guglielmi per introdurre le partite della serie A nella trasmissione televisiva Italiani, condotto da Andrea Barbato. Accanto ad Ameri c'è una giovanissima Paola Valenti, figlia del compianto Paolo. Il 6 ottobre 1993 effettuò la sua ultima radiocronaca calcistica, per la partita valevole per il secondo turno eliminatorio della Coppa Italia tra Milan e L.R. Vicenza, allo Stadio di San Siro, terminata 3-0 per i rossoneri. L'ultima sua apparizione televisiva avvenne nel programma di Bruno Vespa Porta a Porta.
Nel 1993, durante la campagna per l'elezione del sindaco di Roma si schierò a favore del candidato del Movimento Sociale Italiano – poi sconfitto – Gianfranco Fini.[4]
Al cinema fece due cameo nei film: Scuola elementare, diretto da Alberto Lattuada (1954) e Ultimo minuto, diretto da Pupi Avati (1987). La sua voce la si ascolta nei film: Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue; In nome del popolo italiano; Permettete signora che ami vostra figlia?; L'ingorgo; Io so che tu sai che io so; Al bar dello sport e Mani di fata.
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Morì in una clinica della provincia romana a 77 anni, a causa di una crisi cardiaca, un anno dopo Sandro Ciotti e un mese prima di Nando Martellini. Riposa al cimitero Flaminio a Roma.
Nella cultura di massa
[modifica | modifica wikitesto]Il gruppo musicale Elio e le Storie Tese ha dedicato una canzone alla mitica voce del cronista sportivo: il brano non è altro che il rifacimento del brano di Toto Cutugno Gli amori, con il testo ovviamente modificato ed il titolo cambiato in Ameri.[5]
Documentari radiofonici Rai
[modifica | modifica wikitesto]- Zingaresca, documentario a cura di Enrico Ameri, registrato tra gli zingari dell'Italia meridionale a alla Taverna Piccola Budarest di Roma, trasmesso il 7 giugno 1951.
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]Cameo
[modifica | modifica wikitesto]- I promessi sposi, regia di Tullio Solenghi, Anna Marchesini e Massimo Lopez – miniserie TV, parodia (1990)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ È morto Enrico Ameri - Il ricordo dei colleghi, su Rai Sport, 7 aprile 2004. URL consultato il 14 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2008).
- ^ Radiocronaca Apollo 11, su youtube.com.
- ^ È morto Enrico Ameri, voce del calcio, su Corriere della Sera, 7 aprile 2004. URL consultato il 14 febbraio 2021.
- ^ Sebastiano Messina, Un po' di rosso e tanto nero, su la Repubblica, 26 novembre 1993. URL consultato il 14 febbraio 2021.
- ^ Ameri (Gli amori) | Elio e le Storie Tese, su elioelestorietese.it. URL consultato il 19 luglio 2024.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Enrico Ameri
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Enrico Ameri
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Amèri, Enrico, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Enrico Ameri, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Enrico Ameri, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 90339779 · SBN SBLV220580 · GND (DE) 1235149722 |
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