Chiesa di Santa Maria della Vittoria (Milano)

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Chiesa di Santa Maria della Vittoria
La chiesa di Santa Maria della Vittoria
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàMilano
IndirizzoVia De Amicis
Coordinate45°27′26.95″N 9°10′48.71″E / 45.457486°N 9.180198°E45.457486; 9.180198
ReligioneChiesa ortodossa rumena
Diocesieparchia ortodossa rumena d'Italia
Stile architettonicobarocco
Inizio costruzione1579
Completamento1669

La chiesa di Santa Maria della Vittoria si trova a Milano, nei pressi della Porta Ticinese medievale, all'incrocio tra le vie Arena e De Amicis.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'iconostasi

La chiesa è stata realizzata sull'area precedentemente occupata da un convento femminile risalente al XIII secolo e appartenente prima all'ordine di Sant'Agostino e poi a monache domenicane[1]. Durante degli scavi archeologici effettuati negli anni ottanta del XX secolo sono stati trovati i resti della chiesetta del convento e alcuni affreschi risalenti al XIV secolo che decoravano la sua abside[1].

Nel XVII secolo fu deciso di demolire la piccola chiesa del convento per realizzare una nuova e più grande chiesa di stile barocco[1] che sarebbe diventata il mausoleo della famiglia Omodei[2]. I lavori ebbero inizio probabilmente nel 1579 per terminare nel 1669[2]. A questo nuovo edificio religioso fu dato il nome di Santa Maria della Vittoria. La chiesa conserva ancora oggi le tombe dei famigliari del cardinale Luigi Alessandro Omodei[1]. Il monastero fu soppresso nel 1810[2]. La chiesa, nel 1996, è stata data in uso alla comunità ortodossa rumena.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio è a pianta quadrata, con cupola emisferica sormontata da una lanterna[1]. Nel 1674 Giovanni Ghisolfi realizzò il dipinto con la Liberazione di San Simon Pietro dal carcere sull'altare sinistro della chiesa.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Chiesa di Santa Maria della Vittoria, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 13 aprile 2021.
  2. ^ a b c Santuario di Santa Maria della Vittoria, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 13 aprile 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Vittani, Santa Maria della Vittoria in Milano. Cenni storici, Milano, 1903.
  • Fausto Ruggeri, Santa Maria della Vittoria: note storiche, Milano, NED, 1987.
  • Fausto Ruggeri, Le origini e il titolo del monastero di S. Maria della Vittoria nei documenti dell’Archivio di Stato di Milano, “Studi di storia medioevale e di diplomatica”, 10 (1989), pp. 77-84.
  • Roberto Cassanelli, Maria della Vittoria, chiesa di S., in Dizionario della Chiesa ambrosiana, vol. III, Milano, 1989, pp. 1960-1961.
  • Fausto Ruggeri, Nuovi dati documentari su Santa Maria della Vittoria, “Civiltà ambrosiana”, 7 (1990), 1, pp. 22-26.
  • Cristina Anfossi, Una tradizione di imprenditrici. Umiliate e domenicane in S. Maria della Vittoria (secoli XIII–XIX), “Archivio storico lombardo”, CXXI (1995), vol. II, pp. 103-155.
  • Andrea Spiriti, Chiesa e convento di Santa Maria della Vittoria, in Arte Lombarda, n. 119, Milano, Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda, 1997, pp. 62-64, ISSN 0004-3443 (WC · ACNP) (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2014).

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