Dassault Aviation

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Dassault Aviation
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StatoBandiera della Francia Francia
Forma societariaSociété anonyme
Borse valoriEuronext: AM
ISINFR0000121725
Fondazione1929 come Société des Avions Marcel Bloch
Fondata daMarcel Bloch
Sede principaleParigi
GruppoGruppo Dassault
ControllateDassault Falcon Jet Corp.
Dassault Falcon Services
Sogitec Industries
Dassault International Inc.
Thales
Persone chiaveMarcel Dassault, Auguste Le Révérend, Benno-Claude Vallières, Serge Dassault, Charles Edelstenne, Éric Trappier
SettoreAeronautica, Astronautica, Difesa
ProdottiFalcon
nEUROn
Rafale
Prodotti pirotecnici
Veicoli aerospaziali
Fatturato 7,34 miliardi (2019)
Utile netto€ 814 milioni (2019)
Dipendenti12 757 (2019)
Slogan«Higher Together»
Note(FREN) DASSAULT AVIATION, su infogreffe.fr.
Sito webwww.dassault-aviation.com
Un Dassault Mirage III.
Un Dassault Mirage 2000.
Un Dassault Super-Étendard.
Un Dassault Rafale.
Un SEPECAT Jaguar.
Un Dassault-Dornier Alpha Jet.
Un Dassault Atlantique 2.
Un Dassault Mercure.
Un Dassault Falcon 900.
Un Dassault Falcon 2000.
Un Dassault Falcon 7X.

La Dassault Aviation è un'azienda aeronautica francese di progettazione e produzione velivoli. Essa fu fondata nel 1917 da Marcel Bloch (poi Dassault) con la denominazione originaria di Société des avions Marcel Bloch.

Essa costruisce soprattutto aeromobili d'affari (Falcon), ma anche aerei militari. La società è attualmente guidata da Éric Trappier. Nel settore degli aeromobili a reazione high-end, Dassault Aviation occupava una posizione di leader nel 2005 con una quota di mercato del 40%. La statunitense Gulfstream Aerospace e la canadese Bombardier Aerospace sono i suoi principali concorrenti in questo segmento. Al 2017, il settore civile (Falcon) rappresenta più del 60% del fatturato dell'azienda.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1915, Marcel Bloch realizza l'elica Éclair per gli aerei Caudron G.3 e nel 1916 insieme a Henry Potez crea la Société des Hélices Éclair. Nel 1916 è fondata da Henry Potez, Marcel Bloch e Louis Coroller la Société d'études aéronautiques (SEA), che produrrà diversi prototipi e un aereo di serie, il SEA IV. Le due aziende sono liquidate nel 1919, dopo la fine della prima guerra mondiale.

La Société des avions Bloch[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Société des avions Marcel Bloch.

Nel 1929, Marcel Bloch fonda la Société des avions Marcel Bloch. A seguito della nazionalizzazione delle aziende aeronautiche (vedi Fronte Popolare), le officine di Marcel Bloch sono state incorporate nella Société Nationale de Constructions aéronautiques du Sud-Ouest (SNCASO). Per disporre liberamente di un proprio ufficio di studi, Marcel Bloch crea il 12 dicembre 1936 con i suoi mezzi a disposizione la Société anonyme des Avions Marcel Bloch (SAAMB) con l'obiettivo di progettare e costruire prototipi per essere prodotti dalle aziende nazionalizzate. Ma l'indipendenza non durerà. Il 17 febbraio 1937, il Ministero dell'Aria integra l'ufficio nella SNCASO.

Durante la seconda guerra mondiale, Marcel Bloch è arrestato, considerato come pericoloso per la difesa nazionale e la sicurezza pubblica. Gli occupanti cercheranno invano di ottenere la sua collaborazione, egli si rifiuterà basandosi sulla sua salute fragile. Nel frattempo, i dipendenti si incaricano di preservare al massimo gli interessi della Société anonyme des Avions Marcel Bloch (SAAMB). Deportato al campo di concentramento di Buchenwald il 17 agosto 1944, egli rischierà di essere impiccato, per essersi rifiutato di lavorare di nuovo. Saranno dei militanti comunisti a salvargli la vita, sostituendo il suo numero di matricola a quello di un deceduto. Sarà liberato l'11 aprile 1945.

L'industria dell'aviazione francese è malridotta nel 1945, e Marcel Bloch integra nella SAAMB le officine di Saint-Cloud, Boulogne-Billancourt e Talence. Il 10 novembre 1945, gli azionisti si adattano alla sua nuova operazione trasformandola in una società a responsabilità limitata che si chiamerà Société des Avions Marcel Bloch. Egli crea delle filiali per agevolare la gestione della società: il 6 dicembre 1945, l'officina di Saint-Cloud sarà la Société des Moteurs et Hélices Marcel Bloch che diverrà il 12 settembre 1945 Saint-Cloud Avions Marcel Bloch. Allo stesso modo, lo stesso giorno, sono costituite le società Avions Marcel Bloch (a Boulogne-Billancourt) e Talence Avions Marcel Bloch (a Talence).

Société des Avions Dassault[modifica | modifica wikitesto]

Marcel Bloch cambia in seguito il suo nome in Marcel Dassault: tale cognome era stato durante la guerra lo pseudonimo di suo fratello Paul, uno dei leader della Resistenza. Anche la Société des Avions Marcel Bloch diventa la Société des Avions Marcel Dassault il 20 dicembre 1947. Il 9 maggio 1949, il consiglio di amministrazione della Société Talence Avions Marcel Dassault ha deciso di istituire una fabbrica sul campo d'aviazione a Mérignac per l'assemblaggio e le prove di volo del Flamant. Ciò è principalmente per evitare una possibile chiusura dello stabilimento Talence, che si trova in città. In effetti, era la volontà del Ministero dell'Aria al momento. Allo stesso tempo, Talence Avions Marcel Dassault diventa Mérignac Avions Marcel Dassault.

Il 22 febbraio 1950, il colonnello Auguste Le Révérend è nominato Amministratore Delegato di tre controllate. Questo risponde alla necessità di Marcel Dassault che intende candidarsi alle elezioni. Egli conserva la direzione tecnica e industriale come un consulente tecnico. Continuando la sua politica di creazione di filiali corrispondenti alla loro posizione geografica, si crea la Société Villaroche base aérienne Marcel Dassault. La sua gestione è affidata ad Auguste le Révérend e la direzione a Pierre Robert. Essa produce componenti per aeromobili, ma soprattutto effettua la messa a punto dei prototipi per conto della Saint-Cloud Avions Marcel Dassault.

Il 27 giugno 1952, il Consiglio di Amministrazione della Société Villaroche base aérienne Marcel Dassault decise di fonderla con Saint-Cloud Avions Marcel Dassault. La Société des Avions Marcel Dassault si specializza. Nel 1953, è creato il Dipartimento Reattori; l'anno seguente, il Dipartimento di Elettronica, che si installa ad Argenteuil. Il 1º gennaio 1956, la Générale Aéronautique Marcel Dassault (GAMD) viene creata dalla riunione delle tre società Mérignac Avions Marcel Dassault, Boulogne Avions Marcel Dassault e Saint-Cloud Avions Marcel Dassault, sotto l'egida di quest'ultima.

Nel 1957, è creato il Dipartimento Missili per lo studio di missili aria-terra e terra-terra. La collaborazione di Sud Aviation con Générale Aéronautique Marcel Dassault (GAMD) avviata in precedenza ha continuato nel 1960 per gli aerei civili (Super-Caravelle, Mercure) e militari (Balzac, Mirage III V, Spirale). Questa operazione viene ripetuta con il Concorde, con la British Aircraft Corporation e Sud Aviation.

Il Dipartimento di Vendite all'estero, che è responsabile per il marketing e la vendita, è stato riorganizzato il 26 aprile 1961, separando le due attività. L'attività elettronica di Dassault si è fortemente sviluppata, è diventata il Centre d'études et de recherches électroniques (CEREL) e si trasferisce a Saint-Cloud. Il 31 marzo 1962, ha cambiato il suo statuto per essere una SARL, Électronique Marcel Dassault, poi, il 28 gennaio 1963, una société anonyme porta lo stesso nome. Nel 1962, un nuovo complesso industriale viene creato ad Argonnex (diventata nel 1971 Argonay).

Nel 1965, Marcel Dassault ha deciso di cambiare la ragione sociale: il nome Générale Aéronautique Marcel Dassault non riflette più l'attività dell'azienda a causa della partenza del Dipartimento di Elettronica. Essa ritorna dunque al suo nome originale: Société des Avions Marcel Dassault (SAMD). Il 27 giugno 1967, la SAMD acquista la Breguet Aviation, che conserva la propria individualità giuridica, tecnica, industriale e commerciale.

Il suo ufficio di studi lavora con la Dassault, ma mantiene la sua omogeneità. Dal 1º aprile 1971, le due società si somigliano, portando ad una fusione. Essa è approvata il 14 dicembre 1971 (con effetto retroattivo dal 1º gennaio 1971). Il nome è anche cambiato in Avions Marcel Dassault-Breguet Aviation (AMD-BA). Infine, la società ha adottato il nome Dassault Aviation il 19 giugno 1990.

Nel 1998, Dassault Électronique (ex Électronique Serge Dassault, ex Électronique Marcel Dassault) è integrata in Thomson-CSF e il gruppo Dassault ne diventa azionista. Nel 2000 Thomson-CSF diventa Thales; nel 2009 Dassault Aviation rileva la azioni di GIM Dassault e Alcatel-Lucent e diventa azionista di Thales all'altezza del 25%.

Evoluzione del nome

Gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Dirigenti[modifica | modifica wikitesto]

Azionisti[modifica | modifica wikitesto]

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Organigramma semplificato di Dassault Aviation
Organigramma semplificato di Dassault Aviation
Società consolidate

Presenza nel mondo[modifica | modifica wikitesto]

Dassault Aviation
Filiali
Rete DAS
  • Bandiera del Brasile Dassault Aircraft Services Sorocaba - Sorocaba
  • Bandiera degli Stati Uniti Dassault Aircraft Services Little Rock - Little Rock
  • Bandiera degli Stati Uniti Dassault Aircraft Services Reno - Reno
  • Bandiera degli Stati Uniti Dassault Aircraft Services Wilmington - Wilmington

Modelli[modifica | modifica wikitesto]

  • Sono riportate tutte le versioni principali, cronologicamente rispetto all'anno del primo volo.[3]
  • MB significa che i velivoli sono stati prodotti dalla Société des Avions Marcel Bloch
  • In grassetto i modelli attualmente (al 2018) in produzione

Militari[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Dassault Mirage.
Bloch
Dassault

Civili[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Dassault Falcon.
Bloch
Dassault

Spazio[modifica | modifica wikitesto]

  • Microlanceur Aéroporté "MLA"
  • Véhicule hypersonique réutilisable aéroporté (Vehra)
  • Véhicule suborbital habité - Vehra suborbital habité (VSH)
  • Véhicule de Rentrée IXV
  • Hermes

Esportazione[modifica | modifica wikitesto]

In Italia[modifica | modifica wikitesto]

L'Aeronautica Militare e l'Aviazione Navale hanno (o hanno avuto) operativi i seguenti velivoli Dassault:

Nel mondo[modifica | modifica wikitesto]

I velivoli militari della Dassault Aviation sono (o sono stati) impiegati dalle forze aeree terrestri e navali francesi e di molti altri paesi:

  • Bandiera dell'Argentina Argentina: Dassault Mirage III, Dassault Super-Étendard, Dassault Mirage 5
  • Bandiera dell'Australia Australia: Dassault Mirage III
  • Bandiera del Belgio Belgio: Dassault-Dornier Alpha Jet, Dassault Mirage III, Dassault Mirage 5
  • Bandiera del Brasile Brasile: Dassault Mirage III, Dassault Mirage 2000
  • Bandiera della Cambogia Cambogia: Dassault-Dornier Alpha Jet
  • Bandiera del Cile Cile: Dassault Mirage III, Dassault Mirage 5, Dassault Mirage 50
  • Bandiera della Costa d'Avorio Costa d'Avorio: Dassault-Dornier Alpha Jet
  • Bandiera della Colombia Colombia: Dassault Mirage 5
  • Bandiera di El Salvador El Salvador: Dassault MD 450 Ouragan
  • Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Emirati Arabi Uniti: Dassault Mirage 2000, Dassault Mirage 5
  • Bandiera dell'Ecuador Ecuador: Dassault Mirage F1, SEPECAT Jaguar
  • Bandiera dell'Egitto Egitto: Dassault-Dornier Alpha Jet, Dassault Mirage 2000, Dassault Mirage 5, Dassault Rafale
  • Bandiera della Spagna Spagna: Dassault Mirage III, Dassault Mirage F1
  • Bandiera del Gabon Gabon: Dassault Mirage F1, Dassault Mirage 5
  • Bandiera della Germania Germania: Dassault-Dornier Alpha Jet
  • Bandiera del Regno Unito Regno Unito: SEPECAT Jaguar
  • Bandiera della Grecia Grecia: Dassault Mirage F1, Dassault Mirage 2000, Dassault Rafale
  • Bandiera dell'Honduras Honduras: Dassault MD 454 Mystère IV
  • Bandiera dell'India India: Dassault MD 450 Ouragan, Dassault MD 454 Mystère IV, Dassault Mirage 2000, Dassault Rafale, SEPECAT Jaguar
  • Bandiera dell'Iran Iran: Dassault Mirage F1
  • Bandiera dell'Iraq Iraq: Dassault Super-Étendard, Dassault Mirage F1
  • Bandiera d'Israele Israele: Dassault MD 450 Ouragan, Dassault MD 454 Mystère IV, Dassault MD 454 Mystère IV, Dassault Mirage III
  • Bandiera della Giordania Giordania: Dassault Mirage F1
  • Bandiera del Kuwait Kuwait: Dassault Mirage F1
  • Bandiera della Libia Libia: Dassault Mirage F1, Dassault Mirage 5
  • Bandiera del Libano Libano: Dassault Mirage III
  • Bandiera del Marocco Marocco: Dassault-Dornier Alpha Jet, Dassault Mirage F1
  • Bandiera della Nigeria Nigeria: Dassault-Dornier Alpha Jet, SEPECAT Jaguar
  • Bandiera dell'Oman Oman: SEPECAT Jaguar
  • Bandiera del Pakistan Pakistan: Dassault Mirage III, Dassault Mirage 5
  • Bandiera del Perù Perù: Dassault Mirage 2000, Dassault Mirage 5
  • Bandiera del Portogallo Portogallo: Dassault-Dornier Alpha Jet
  • Bandiera del Qatar Qatar: Dassault-Dornier Alpha Jet, Dassault Mirage F1, Dassault Mirage 2000, Dassault Rafale
  • Bandiera del Sudafrica Sudafrica: Dassault Mirage III, Dassault Mirage F1
  • Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita: Dassault Mirage 5
  • Bandiera della Svizzera Svizzera: Dassault Mirage III
  • Bandiera della Thailandia Thailandia: Dassault-Dornier Alpha Jet
  • Bandiera del Togo Togo: Dassault-Dornier Alpha Jet
  • Bandiera di Taiwan Taiwan: Dassault Mirage 2000
  • Bandiera del Venezuela Venezuela: Dassault Mirage 5, Dassault Mirage 50
  • Bandiera dello Zaire Zaire: Dassault Mirage 5

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Aero Precision Repair & Overhaul Co., Inc., su aero-precision.com.
  2. ^ (EN) Dassault Falcon Service - Management Falcon, su dassaultfalconservice.com. URL consultato il 6 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2018).
  3. ^ (FREN) Dassault Aviation - Avions, su dassault-aviation.com. URL consultato il 6 giugno 2018.
  4. ^ BREGUET Br.1150 ATLANTIC, su aeronautica.difesa.it.
  5. ^ Falcon 50, su aeronautica.difesa.it.
  6. ^ Falcon 900EX, su aeronautica.difesa.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Libri
Articoli
Documentari

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN127511740 · ISNI (EN0000 0004 0608 8891 · LCCN (ENn83170581 · GND (DE5181661-1 · BNF (FRcb118687432 (data) · J9U (ENHE987007348488705171 · WorldCat Identities (ENlccn-n83170581