Satanismo: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
→‎Satanismo spiritualista (o teista): Aggiungendo 2 riferimenti con relative note
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 105: Riga 105:
[[File:Pentagram4.svg|thumb|upright|left|[[Pentacolo]] rovesciato, uno dei simboli esoterici più adottati dal Satanismo]]
[[File:Pentagram4.svg|thumb|upright|left|[[Pentacolo]] rovesciato, uno dei simboli esoterici più adottati dal Satanismo]]


Il Satanismo [[spirituale|spiritualista]] detto anche "teista" è ritenuto, dagli appartenenti a questa corrente, il più antico culto satanico, dato che si rifà ai [[Religioni della Mesopotamia|culti sumeri-accadici-babilonesi]] e al [[pantheon]] ad essi appartenente; Satana viene identificato dagli adepti con il dio [[Enki|Ea-Enki]] e chiamato ''"padre"'' o ''"dio delle origini".'' Secondo la mitologia sumero-accadico-babilonese, Ea-Enki (Satana), fu colui il quale "creò" l'umanità attraverso un processo di [[ingegneria genetica]], le diede la [[conoscenza]] e la salvò dal [[diluvio universale]]. Gli spiritualisti professano una vera e propria forma di [[fede]] [[Religione|religiosa]], sono particolarmente avversi alle religioni dei giudeo-cristiani, poiché li ritengono responsabili di aver infangato le loro divinità, attribuendogli un'immagine malevola e diabolica, che, nei fatti, gli spiritualisti non riscontrano minimamente. Inoltre credono nella [[magia]] e nelle pratiche legate alle energie dell'[[universo]]. Gli spiritualisti non praticano sacrifici umani e animali: questi sono profondamente osteggiati dal loro [[clero]], e li ritengono causa di "punizione" da parte del dio e dei demoni nei confronti di chi li commetta.
Il Satanismo [[spirituale|spiritualista]] è la corrente [[teismo|teista]] ed è ritenuta, dagli appartenenti a questa corrente, la più antica religione di sempre, dato che si rifà ai [[Religioni della Mesopotamia|culti sumeri-accadici-babilonesi]] e al [[pantheon]] ad essi appartenente; Satana viene identificato dagli adepti con il dio [[Enki|Ea-Enki]] e chiamato ''"padre"'' o ''"dio delle origini".'' Secondo la mitologia sumero-accadico-babilonese, Ea-Enki (Satana), fu colui il quale "creò" l'umanità attraverso un processo di [[ingegneria genetica]], le diede la [[conoscenza]] e la salvò dal [[diluvio universale]]. Gli spiritualisti professano una vera e propria forma di [[fede]] [[Religione|religiosa]], sono particolarmente avversi alle religioni dei giudeo-cristiani, poiché li ritengono responsabili di aver infangato le loro divinità, attribuendogli un'immagine malevola e diabolica, che, nei fatti, gli spiritualisti non riscontrano minimamente. Inoltre credono nella [[magia]] e nelle pratiche legate alle energie dell'[[universo]]. Gli spiritualisti non praticano sacrifici umani e animali: questi sono profondamente osteggiati dal loro [[clero]], e li ritengono causa di "punizione" da parte del dio e dei demoni nei confronti di chi li commetta. La più importante organizzazione internazionale degli spiritualisti è il [[Joy of Satan]]<ref>http://joyofsatan.org</ref>, il cui ministero italiano è la ''Gioia di Satana''<ref>http://itajos.com</ref>.


=== Satanismo gnostico ===
=== Satanismo gnostico ===

Versione delle 00:10, 6 mar 2017

Illustrazione di Martin van Maële sul Sabba, nell'edizione del 1911 di La Sorcière, di Jules Michelet.

Satanismo è un termine generale che ricopre un'ampia gamma di significati, principalmente letterari, artistici, poetici, religiosi e filosofici, che hanno come punto di riferimento la figura di Satana, inteso e rappresentato in numerosi modi, non necessariamente biblici; talvolta come un simbolo o un archetipo, altre volte come un personaggio immaginario, e ancora come un essere realmente esistente.

Originariamente indicava un genere immaginativo poetico-letterario, con iconografie caratteristiche, attestato per la prima volta come fenomeno letterario nell'ambito della letteratura inglese del romanticismo nel XIX secolo; diffusosi poi in Europa, si ritrova anche in alcuni autori del decadentismo come P. B. Shelley, Lord Byron, Oscar Wilde, Charles Baudelaire e vari altri[1].

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia degli ebrei, Storia di Israele e Storicità della Bibbia.

Età antica

(EN)

«Satan's ancestry is the result of an elaborate cross-breeding of traditions that has spanned millennia.»

(IT)

«L'ascendenza di Satana è il risultato di un elaborato incrocio di tradizioni che è durato millenni.»

La figura occidentale di Satana o del demonio risale a numerosi secoli antecedenti rispetto alla nascita della cultura giudaico-cristiana: si possono ritrovare le sue origini nella zona del Medio Oriente, in particolare nelle mitologie e religioni del Vicino Oriente antico, mesopotamiche, egizia, zoroastriana, caldea e cananea, caratterizzate da un pantheon o dalla credenza in divinità o spiriti malvagi e crudeli, ma anche neutrali o associati a catastrofi naturali (cfr. Set)[2][3].

Miti della mezzaluna fertile
serie
Antica mitologia mesopotamica
Antica mitologia levantina
Nomi di Dio nella Bibbia ebraica
Antica mitologia araba
Religione mesopotamica

Fu principalmente a causa dell'influenza zoroastriana sull'élite ebraica di Gerusalemme, avvenuta durante l'esilio babilonese, che l'ebraismo del Secondo Tempio iniziò a sviluppare una complessa teologia morale sul dualismo dell'eterna lotta tra bene e male, le cui tracce si possono abbondantemente ritrovare nell'apocalittica giudaica[4] e nel giudaismo enochico[5] (corrente di pensiero ebraica a cui vanno attribuiti numerosi apocrifi dell'Antico Testamento)[6].

L'influenza zoroastriana e caldea tuttavia fu molto importante anche per il passaggio dal concetto di Sheol a quello dell'Inferno (insieme alla visione greca del Regno dei Morti), del giudizio divino, della punizione per i malvagi, dell'identificazione del male con il serpente[7], e, infine, con la nascita della demonologia nel giudaismo rabbinico[8].

Nel Tanakh e nell'ebraismo del Secondo Tempio

Il Tanakh o "Bibbia ebraica" è molto povero di riferimenti a Satana (viene citato solo quattro volte)[9], e comunque viene relegato ad un ruolo minore nei pochi libri in cui compare[10]. La maggior parte dei demoni che vengono citati sono in realtà delle divinità presenti nei pantheon cananei ed egizi, che sono stati "demonizzati" in seguito alla divisione degli antichi israeliti dal popolo di Canaan e dalle altre popolazioni che all'epoca risiedevano in Palestina e nel Levante, per ragioni di carattere nazionalistico e indipendentista[11][12][13][14].

Nonostante Satana venisse già citato nel libro di Zaccaria, il primo manoscritto biblico in cui Satana fa la sua vera comparsa è il libro di Giobbe, uno dei testi prodotti dalla corrente del giudaismo sapienziale, la quale, così come gli apocalittici, cercava un modo per spiegare l'origine del male e la sofferenza umana[15].

Illustrazione del libro di Giobbe da un manoscritto miniato (1200).
Nell'immagine sono presenti Giobbe piagato e due diavoli che gli si avvicinano.

Satana nel Tanakh svolge sempre il ruolo di angelo subordinato a Dio ed esegue gli ordini di quest'ultimo, senza mai ribellarsi. L'interpretazione teologica che vede Satana nel serpente di Genesi è in realtà molto tardiva, e non venne formulata dagli ebrei ma dai cristiani, che ancora oggi utilizzano questo modo di considerare il suddetto animale nel mito in questione. Sta di fatto però che nella cultura ebraica il serpente non ha nessun significato particolare[16].

Dopo la scomparsa della corrente apocalittica giudaica e la fine del periodo del Secondo Tempio, i cui unici rimasugli furono le sette del giudeo-cristianesimo e una minore influenza sull'ebraismo rabbinico[17], gli ebrei rabbinici abbandonarono le idee apocalittiche e tornarono a considerare l'esistenza di un esclusivo Dio benevolente, usando come basi gli insegnamenti dei rabbini del Talmud, e l'impossibilità di ribellione da parte degli angeli, in quanto creati senza peccato[18]. Nonostante ciò le tradizioni ebraiche su Samael, che comprendono racconti, leggende ecc. riportati nell'Aggadah (ereditate anche dai cristiani) e le spiegazioni sull'esistenza del male presenti nella Qabbalah continuarono in momenti diversi a far riemergere la figura di un angelo ribelle[19]. Ma nell'ebraismo il diavolo (costruito soprattutto su religioni e tradizioni straniere) rimane un'allegoria delle inclinazioni o comportamenti negativi che fanno parte della natura umana[20].

Nel Nuovo Testamento

Raffigurazione del Leviatano dalla Miscellanea ebraica del Nord della Francia. 1278 circa.

Il Nuovo Testamento presenta Satana, o il diavolo, molto più di frequente rispetto al Tanakh, in una maniera del tutto nuova e assolutamente negativa di questo personaggio[21]. Egli acquisisce un ruolo molto importante nelle narrazioni su Gesù come suo tentatore o accusatore.Viene inoltre associato a numerosi demoni-divinità straniere del Tanakh, come Baal o Beelzebub[22], e a figure mostruose della mitologia ebraica, come il Leviatano, soprattutto nell'Apocalisse di Giovanni.

Il Nuovo Testamento contiene una sorprendente agitazione di forze demoniache. Nel cristianesimo, Satana assume definitivamente il ruolo di spirito maligno e portatore dell'oscurità, contrapposto al Dio buono della luce, in questo caso Ahura Mazdā[23][24][25].

Ahreman scritto in medio persiano, presente nel Libro Pahlavi.

Nel giudeo-cristianesimo, prodotto del giudaismo enochico così come l'essenismo e influenzato anche da quest'ultimo (cfr. Rotoli del Mar Morto)[26][27], Satana assume definitivamente negli scritti evangelici lo stesso ruolo che Angra Mainyu ricopre nello zoroastrismo, cioè di spirito maligno e portatore dell'oscurità contrapposto al Dio buono della luce, in questo caso Ahura Mazdā[28][29][30].

I vangeli hanno contribuito enormemente a costruire una identità malvagia vera e propria di Satana, attribuendogli la totalità del male[31], molto distinta dal suo ruolo di angelo obbediente inviato da Dio, come invece era raffigurato nel Tanakh[32].

Età apostolica e patristica

Il primo scrittore cristiano a identificare il serpente di Genesi con Satana fu probabilmente Giustino, nei capitoli 45 e 79 del Dialogo con Trifone[33]. Altri padri della Chiesa a menzionare questo punto di vista furono Tertulliano e Teofilo[34].

Ulteriori interpretazioni errate cristiane sul Tanakh riguardo alla presenza o riferimenti a Satana sono ad esempio il passo biblico Isaia 14,12-15[35] del libro di Isaia, nel quale viene citata la "stella del mattino", cioè il pianeta Venere, che però in questo contesto diventa una metafora per la sconfitta del sovrano babilonese Nabucodonosor II, nemico degli israeliti, presente anche lui nel medesimo capitolo[36].

Nabucodonosor
Dipinto di William Blake, 1795-1805, Tate Britain

Questa interpretazione cristiana e la sua erroneità va attribuita a san Girolamo, che tradusse, verso il 408[37], la Bibbia dal greco al latino, quindi dal termine Φωσφόρος (Phosphoros, cioè "portatore della luce") dedusse quello di Lucifer ("Lucifero"), il quale era già ricco di significati e proveniente da una tradizione letteraria e mitologica greco-romana affermata, che lo metteva in relazione con il leggendario Prometeo[38]. A causa di questa traduzione, la Vulgata, ma più che altro della sua interpretazione letterale, nella quale Girolamo considerava la "stella del mattino" di Isaia un angelo ribelle che cade dal cielo, egli pensò che si riferisse a Satana, e non al sovrano Nabucodonosor II, facendo entrare il termine "Lucifero" nel linguaggio cristiano come uno dei nomi di Satana.

Allo stesso modo anche altri passi del Tanakh; ad esempio il Ezechiele 28,14-15[39] del libro di Ezechiele viene interpretato dai cristiani come un riferimento a Satana, perché narra di un cherubino che, nonostante la sua perfezione, cade in disgrazia. Il passo in questione, insieme all'intero capitolo, è però riferito al re di Tiro[40].

La concezione dualistica tra bene e male del paleocristianesimo venne influenzata anche dal contrasto tra materia e spirito dell'orfismo e platonismo greci[41]. Già dal 94-97 i cristiani del Mediterraneo concepivano Satana come un antagonista il cui obbiettivo è di condurre la cristianità alla dannazione. Ignazio di Antiochia affermava nelle sue lettere che Satana regna sul mondo da quando quest'ultimo è nato e che, grazie all'incarnazione di Gesù e all'imminente parousia, la fine del suo dominio sarebbe arrivata molto presto.

È chiaro quindi che Ignazio, così come la stragrande maggioranza dei successivi padri della Chiesa e leader cristiani, prendeva la Bibbia alla lettera invece di interpretarla. Ad ogni modo, le opere di Ignazio sono importanti dal punto di vista linguistico, poiché egli utilizza per primo per riferirsi a Satana la parola ἄρχων ("arconte")[42], termine che avrebbe assunto un particolare significato nello gnosticismo.

L'insistenza di Ignazio per Satana era dovuta al suo continuo e incessante pensiero verso il martirio, ed era tale da considerare persino un'iniziativa ecclesiastica priva dell'autorizzazione di un vescovo come un atto effettuato da un adoratore del diavolo[43]. In seguito venne bollata come un'opera di Satana la comparsa di scismatici ed eretici, contro i quali la Chiesa pronunciava anatemi sull'impossibilità di raggiungere il regno di Dio[44][45][46]. Dopo il I secolo diventò una misura standard da parte della Chiesa, accusare gli eretici o gli eterodossi di essere alla mercé del diavolo.[47]

Età moderna e contemporanea

Illustrazione dal Compendium maleficarum (1620 circa)

Le origini dei movimenti culturali e filosofici aventi come culto la figura di Satana non possono essere fatte risalire anteriormente al XIX secolo:[48] in particolare, secondo Dawn Perlmutter, la nascita del Satanismo, inteso come fenomeno religioso, potrebbe essere fatta risalire alla figura di Aleister Crowley e ai suoi scritti.[49]

A cominciare dal XV secolo si era tuttavia diffusa la credenza, in ambito cristiano, dell'esistenza di fenomeni organizzati di devozione a Satana, che furono pesantemente condannati in opere sulla stregoneria quali il Malleus maleficarum (1486 circa) e il Compendium maleficarum[50] (1620 circa). I movimenti aventi come culto la figura di Satana hanno avuto sorti alterne di repressione e di revivescenza «a partire dai tempi di Luigi XIV, alla cui corte vengono celebrate le prime messe nere per ottenere favori e vantaggi materiali[51] fino al Satanismo contemporaneo, che nasce con Aleister Crowley, un facoltoso inglese vissuto nella seconda metà dell'Ottocento, che dedicò la sua vita all'occultismo. Crowley fondò la prima congregazione satanista della storia, a cui, nel 1911, fornì un'abbazia in Italia, a Cefalù, dove Crowley visse per qualche anno.

Nella storia del Satanismo riveste grande importanza la figura del regista underground di Hollywood, Kenneth Angaer e il suo amico Anton Szandor LaVey — pseudonimo di Howard Stanton Levey (1930-1997) — e con il cineasta underground di Hollywood Kenneth Anger, fondatori del Magic Circle nel 1961 e della Chiesa di Satana nel 1966»[52].

Nel 1966 il californiano Anton LaVey fondò a San Francisco la Chiesa di Satana, diffondendo questo culto prima negli Stati Uniti e, successivamente, in Europa, durante il periodo della cosiddetta controcultura[53]. In questo contesto venne proposto il "mito" dell'esistenza di un "Satanismo antico" che andava recuperato al fine di generare un autentico "Satanismo moderno". La stessa biografia "leggendaria" di Anton Lavey è oggi messa in discussione.[54]

Nel 1975 Michael Aquino, il quale aveva aderito nel 1969 alla Chiesa di Satana fondata da Lavey, se ne distaccò per fondare un movimento satanista alternativo, il Tempio di Set.[55] Il tramonto della controcultura ha progressivamente ridotto il proselitismo delle Chiese sataniche anche se non ha ridotto l'interesse per il Satanismo. Durante gli anni ottanta negli Stati Uniti d'America, in Canada e in Europa le autorità pubbliche, allarmate da una serie di episodi criminali, sospetti o presunti rinvenimenti di sacrifici umani o animali, nonché da numerose testimonianze di psicoterapeuti che riferivano di abusi satanici durante l'infanzia da parte di loro pazienti, nonché testimonianze di bambini maltrattati, hanno avviato una serie di indagini coinvolgendo le chiese sataniste e creando "allarme sociale" intorno ai loro culti. David G. Bromley[56] evidenzia tuttavia che non vi è alcuna prova del coinvolgimento della Chiesa di Satana e del Tempio di Set in questi presunti accadimenti, i quali, peraltro, sono stati frequentemente via via spiegati diversamente. Questi accadimenti, occorsi negli anni ottanta, hanno ridotto drasticamente, sempre secondo David G. Bromley, la diffusione delle Chiese di Satana.[57]

Caratteristiche del Satanismo

Il Satanismo in senso stretto è un movimento che ha come perno della sua filosofia il culto di Satana, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualità.

Secondo lo scrittore decadente Joris Karl Huysmans (1848-1907), il Satanismo è un atteggiamento che «consiste in una pratica sacrilega, in una ribellione morale, in un'orgia spirituale, in un'aberrazione per nulla ideale e cristiana; risiede anche in un godimento temperato dal timore... la gioia proibita di trasferire a Satana gli omaggi e le preghiere dovute a Dio; consiste nell'inosservanza dei precetti cattolici che vengon seguiti all'incontrario, commettendo, per oltraggiare più gravemente Cristo, i peccati che egli ha più espressamente maledetti: la contaminazione del culto e l'orgia carnale»[58].

Movimenti satanici

Esistono differenti tipi di movimenti satanici.[59] Massimo Introvigne e il CESNUR hanno classificato diverse tipologie di Satanismo[60] che recentemente sono state denominate: tradizionale occultista (o deista), spiritualista (o teista), razionalista (o ateo), gnostico, luciferiano, acido.[61]

Satana può essere considerato in diverse maniere: come archetipo di uno stato di coscienza superiore dell'uomo (Satanismo deista e gnostico) che talora tende verso l'ateismo militante (Satanismo razionalista); come una divinità sovrumana da venerare (Satanismo luciferiano e spiritualista), o come un'entità spirituale preternaturale (Satanismo tradizionale occultista).

Satanismo tradizionale occultista (o deista)

Uno dei simboli principali dell'ONA[62]

Il Satanismo tradizionale rappresenta la corrente più dura ed estrema di Satanismo che comprende quel particolare percorso della Via della Mano Sinistra che per secoli è stato insegnato su base individuale: il Sistema Settenario, il Canto Esoterico e l'addestramento completo dei novizi (compreso lo sviluppo del lato fisico), il Gioco Stellare nonché il sistema di magia interna (i Rituali del Grado, ecc). A questa corrente di Satanismo appartiene l'Ordine dei Nove Angoli che è stato il primo gruppo a descrivere il suo occultismo come "Satanismo Tradizionale" nel suo Libro Nero di Satana, pubblicato nel 1984[63], e che rappresenta il gruppo più influente di tale corrente. L'obiettivo del Satanismo tradizionale è quello di creare un nuovo individuo, più evoluto, attraverso un duro addestramento fisico, magico ed intellettuale, che prevede esperienza diretta, pratica, tramite azioni antinomiche e spesso illegali che portanto il praticante ad assumere un ruolo antagonistico all'interno della società, nonché ad eseguire alcune cerimonie oscure con l'obiettivo di raggiungere una comprensione dell'universo occulto noto come l'acausale; rispetto ad altre correnti più teoretiche che invece si limitano ad eseguire solo alcuni rituali cerimoniali o a studiare materie filosofiche e che quindi non contemplano alcuna azione antinomica all'interno della società. Così il Satanismo tradizionale, afferma l'Ordine dei Nove Angoli, richiede di avventurarsi nel regno del proibito e dell'illegale al fine di scuotere il praticante, libero dal condizionamento culturale e politico.[64] Il Satanismo tradizionale va ben oltre la gratificazione del principio del piacere e richiede il duro raggiungimento della padronanza di sé, del superamento di sé in senso Nietzschiano ed alla fine della saggezza cosmica. È una concezione del satanismo più pratica rispetto alle altre correnti, con l'accento sulla crescita individuale nei regni della tenebra e del pericolo attraverso atti pratici di abilità, resistenza, e in cui si rischia la vita.[65]. La figura di Satana all'interno del Satanismo tradizionale è considereta sia come una vera divinità, il Principe delle Tenebre, che come un archetipo, o simbolo dell'"oppositore", o "Avversario". Tuttavia l'origine del nome Satana non viene fatta risalire all'ebraico "‫שָטן‬" come è consuetudine nelle altre correnti Sataniche ma alla parola "αἰτία/αἴτιος" di origine greca antica.[66] Un altro aspetto che contraddistingue il Satanismo tradizionale è una visione differente dell'origine del nome Baphomet, che per i praticanti di questa corrente deriverebbe dall'antico greco "βαφή μητρίς"[67] con il significato di "madre del sangue" e che rappresenterebbe una divinità femminile considerata la Dea Oscura e Signora del Sangue che i Satanisti tradizionali adorano offrendole dei sacrifici umani in particolari periodi dell'anno. I gruppi che abbracciano la corrente del Satanismo tradizionale, come l'Ordine dei Nove Angoli sono fortemente critici verso altri gruppi satanici più grandi come la Chiesa di Satana e il Tempio di Set[68][69], che ritengono siano "finti satanici" perché abbracciano il "fascino associato con il satanismo" ma che hanno "paura di sperimentarne la tenebra sia all'interno che all'esterno di loro".[68]

Croce rovesciata (o di San Pietro), simbolo sia anticlericale che dell'anticristo molto usato nell'ambito del Satanismo
Bafometto, di Eliphas Lévi. Simbolo esoterico e magico collegato al Satanismo

Il Satanismo occultista rappresenta la corrente più tradizionale ed ha una forte connotazione di stampo anticlericale. In questa corrente Satana viene considerato in grado di premiare chi si schiera con lui. Gli adepti tengono ben presente il racconto riportato dalla Bibbia giudeo-cristiana che descrive Satana come "principe delle tenebre", "angelo caduto" o "anticristo", e ne fanno un uso stereotipato del loro antagonismo. Tra i vari satanisti presenti sul territorio italiano, soprattutto a Torino,[70] la tendenza comune è quella di venerare Satana compiendo rituali magici finalizzati ad ottenere il suo aiuto e la sua protezione.[71]

Il Satanismo tradizionale è occultista poiché segue il sentiero oscuro tracciato dalla via della mano sinistra, quindi è molto legato all'uso della magia nera[72] che prende molti concetti dalle dottrine di Eliphas Lévi e Aleister Crowley. Il Satanismo occulto è sicuramente quello che può contare sul maggior numero di adepti. In questo ambito Satana è venerato come un'entità spirituale antica, non malvagia, in grado di dare conoscenze occulte e poteri terreni ai maghi più preparati.

La ritualistica occultista è molto complessa e ha molte fonti, come ad esempio la Clavicula Salomonis, il Grimorium Verum,[73] o la Cabala ermetica occidentale. Nella corrente occultista viene praticata l'oscura via dell'Ars goetia. Il Satanismo tradizionale opera anche sul piano sociale, andando contro le sovrastrutture consuete della società, dal monoteismo al materialismo, passando per tutti quei riti, considerati vuoti e inutili, del cerimoniale religioso odierno. Gli occultisti nei loro rituali trattano con demoni di varia natura, riconosciuti dalle caratteristiche peculiari di ognuno, che spesso sono opposte a quelle rivelate dalle religioni monoteiste. A questa corrente del Satanismo appartengono, tra gli altri, i seguaci del Tempio di Set di Michael Aquino.

Tra i tradizionalisti spiccano quelli italiani del Tempio di Satana di Torino, una congregazione satanica deista con alcuni elementi in comune agli spiritualisti, ai luciferiani e agli gnostici. Il Satanismo proposto dal Tempio di Satana è una sorta di "ecumenismo satanico" con una forte matrice anticristiana che onora Satana quale entità trascendentale volta a promuovere l'indulgenza in luogo della astinenza. In quest'ottica Satana è visto quindi come la divinità che "incarna" il pieno appagamento, sia dello spirito che del corpo. La loro visuale della struttura "uomo" è simile a quella induista in cui ogni esperienza, positiva o negativa, accresce il bagaglio karmico e partecipa all'accrescimento personale e spirituale. Satana viene qui visto anche come archetipo che rappresenta gli stati alterati di coscenza dell'individuo. Collegato al Deismo, il Satanismo è da molti erroneamente visto come ateo. Il Satanismo deista dei templari di Satana esalta l'ego umano e la piena espressione della vera volontà umana, non piegata da influenze moraliste e dogmatiche, rigettate e non condivise poiché contro la reale natura intrinseca dell'uomo. Ciò porta i tradizionalisti del Tempio di Satana a riconoscere nel proprio ego liberato l'intima scintilla satanica divina.

Satanismo razionalista (o ateo)

Lo stesso argomento in dettaglio: Satanismo di LaVey e Chiesa di Satana.
Logo della Chiesa di Satana

Il Satanismo razionalista nasce nella seconda metà del XX secolo per opera del suo fondatore Anton S. LaVey, che, attraverso La Bibbia Satanica, tentò di dare un fondamento razionale e compiuto alla sua visione del Satanismo. LaVey fondò la Chiesa di Satana.

Il Satanismo razionalista è fortemente ateo ed è concepito in chiave estremamente materialista, edonista, anticristiana e umanista: i suoi adepti, pur non credendo in alcuna divinità, adottano il nome "Satana" — considerato il "ribelle" contro il dio cristiano, e dunque, Satana viene visto semplicemente come una figura emblematica di ribellione contro il sistema di valori cristiani — in contrapposizione alla dottrina cristiana, che ritengono essere oscurantista, in quanto mortificherebbe l'uomo togliendogli ogni valore. I razionalisti propongono una visione antropocentrica della realtà.[74]

Satanismo spiritualista (o teista)

Pentacolo rovesciato, uno dei simboli esoterici più adottati dal Satanismo

Il Satanismo spiritualista è la corrente teista ed è ritenuta, dagli appartenenti a questa corrente, la più antica religione di sempre, dato che si rifà ai culti sumeri-accadici-babilonesi e al pantheon ad essi appartenente; Satana viene identificato dagli adepti con il dio Ea-Enki e chiamato "padre" o "dio delle origini". Secondo la mitologia sumero-accadico-babilonese, Ea-Enki (Satana), fu colui il quale "creò" l'umanità attraverso un processo di ingegneria genetica, le diede la conoscenza e la salvò dal diluvio universale. Gli spiritualisti professano una vera e propria forma di fede religiosa, sono particolarmente avversi alle religioni dei giudeo-cristiani, poiché li ritengono responsabili di aver infangato le loro divinità, attribuendogli un'immagine malevola e diabolica, che, nei fatti, gli spiritualisti non riscontrano minimamente. Inoltre credono nella magia e nelle pratiche legate alle energie dell'universo. Gli spiritualisti non praticano sacrifici umani e animali: questi sono profondamente osteggiati dal loro clero, e li ritengono causa di "punizione" da parte del dio e dei demoni nei confronti di chi li commetta. La più importante organizzazione internazionale degli spiritualisti è il Joy of Satan[75], il cui ministero italiano è la Gioia di Satana[76].

Satanismo gnostico

Il Satanismo gnostico[77] è una corrente spesso confusa con il Luciferismo;[78] in questo ambito Satana non è visto come il malefico descritto nella Bibbia, ma come una divinità che ha dato all'uomo la capacità di evolversi e tornare al suo stato divino originario. Prende molti concetti dalle dottrine dello gnosticismo, anche se rinnega la visione gnostica del mondo materiale inteso come una prigione da cui fuggire. Il fondatore di questa corrente, Dean Joseph Martin, riordinò tutta una serie di idee riferendosi agli aspetti religiosi mistici del pitagorismo, dello gnosticismo, dell'ermetismo e della Cabala esoterica.

Il tratto distintivo di questo lavoro di riordino e di unione di idee in apparenza dissimili tra loro è anche la principale chiave di lettura della corrente gnostica: ovvero che sia spiegabile anche il cosiddetto "dio" o "soprannaturale" con lo studio e le leggi scientifiche, in quanto parte di una realtà superiore, ma non per questo priva di logica, anzi strettamente soggetta alle leggi scientifiche. Si prefigge l'evoluzione dell'uomo fino al ritorno a uno stato di divinità, da cui proviene, utilizzando gli strumenti di cui è stato dotato, e che Satana ha contribuito a rendere utilizzabili concretamente. L'ignoranza, intesa come mancanza di conoscenza, è vista come un vero e proprio peccato, una condizione da cui l'uomo deve riscattarsi mediante lo studio e la conoscenza in senso lato, che si ottengono con il costante ragionamento sia sulle esperienze spirituali, sia su quelle fisiche. La vita stessa è intesa come una sorta di aula di studio, le cui esperienze sono una fonte inestimabile di conoscenza ed illuminazione. Vita che quindi, secondo il satanismo gnostico, va vissuta pienamente, senza condizionamenti esterni quali superstizioni o convenzioni sociali, ma nel rispetto di se stessi, degli altri e della legalità. Alcuni di questi principi del Satanismo gnostico risultano, quindi, molto simili a quelli della corrente razionalista di LaVey, per il quale Martin ammise sempre di avere rispetto e ammirazione.

Satanismo luciferiano

In questo contesto del Satanismo è più corretto parlare di "Luciferismo" in quanto qui si collocano la figura e il culto di Lucifero, considerato nella dottrina catara, l'angelo che era stato ingiustamente cacciato dal Cielo e di cui si attendeva il ritorno in Terra. Lucifero viene venerato come principio del "bene" in opposizione al dio del male e creatore del mondo: il Demiurgo. Questo perché Dio ha voluto negare agli uomini la conoscenza, che invece ha offerto Lucifero sotto forma di serpente dell'Eden. Lucifero, per inciso, non viene neanche identificato come Satana, bensì come l'Eone della Conoscenza, chiamato anche Sophia.[79] Gli aderenti a questa corrente, detti luciferiani,[80] non si definiscono neppure satanisti; proclamano che la salvezza si raggiunge tramite la conoscenza che viene ostacolata dai dogmi e dalla "cieca" fede. Un esempio di Luciferismo è dato dalla Process Church of the Final Judgment fondata a negli anni sessanta dall'inglese Robert De Grimston e oggi scomparsa.[81]

Satanismo acido

In questo contesto del Satanismo sarebbe più corretto parlare di "Acidismo", poiché, più che una corrente satanica, questo è, in realtà, un fenomeno indipendente dal movimento satanista, proprio della sottocultura giovanile; ossia di quei gruppi di giovani disadattati, dediti a episodi criminosi di vario tipo, tra cui: le azioni violente, la profanazione di cimiteri, l'abuso e lo spaccio di sostanze stupefacenti,[82][83] che loro dichiarano di compiere nel nome di "Satana" e contro il Dio cristiano.[84]

In Italia un'associazione criminale di tal natura furono le cosiddette bestie di Satana, una pseudo-setta criminale dedita a messe nere e omicidi rituali, ispirata all'Acidismo.[85] Analogamente negli Stati Uniti e in altri Paesi anche criminali solitari e leader carismatici come Ricky Kasso e Charles Manson rientrano in tale subcultura[82].

Note

  1. ^ A cura di Mario Praz, Satanismo in "Enciclopedia Italiana" (1936). Treccani.
  2. ^ Chris Mathews, Modern Satanism: Anatomy of a Radical Subculture. 2009, Greenwood Publishing Group, Inc. ISBN 978-0-313-36639-0.
  3. ^ Miguel A. De La Torre; Albert Hernandez. The Quest for the Historical Satan, pp.50-51. 2011, Fortress Press. ISBN 978-0-800-66324-7.
  4. ^ Paolo Sacchi, Apocrifi dell'Antico Testamento (1981), volume 1. Unione tipografico-editrice torinese. ISBN 88-02-03581-4.
  5. ^ Paolo Sacchi, op. cit.
  6. ^ Paolo Sacchi, op. cit.
  7. ^ Chris Mathews, op. cit.
  8. ^ (EN) Demonologia su Jewish Encyclopedia.
  9. ^ Silvano Petrosino, L'intenzionalità di Satana e l'autocondanna dello sguardo, p.84, in Il peccato originale e il male, Communio, num. 118. Jaca Book, Milano, 1991. ISBN 978-88-1670-118-2.
  10. ^ Chris Mathews, op. cit.
  11. ^ McNutt, Paula (1999). Reconstructing the Society of Ancient Israel, p.35. Westminster John Knox Press. ISBN 978-06-64-22265-9.
  12. ^ Finkelstein e Silberman in The Bible Unearthed (2001). Free Press, New York, p. 107. ISBN 0-684-86912-8.
  13. ^ Avraham Faust, How Did Israel Become a People? The Genesis of Israelite Identity. Biblical Archaeology Review 201: p. 62-69, 92-94.
  14. ^ (EN)

    «So what we are dealing with is a movement of peoples but not an invasion of an armed corps from the outside. A social and economic revolution, if you will, rather than a military revolution. [...] A slow process in which the Israelites distinguish themselves from their Canaanite ancestors, particularly in religion—with a new deity, new religious laws and customs, new ethnic markers, as we would call them today.»

  15. ^ Paolo Sacchi, op. cit.
  16. ^ Chris Mathews, op. cit.
  17. ^ Gabriele Boccaccini, I giudaismi del secondo tempio. Da Ezechiele a Daniele, 2008. Morcelliana (collana Antico e Nuovo Testamento).
  18. ^ Jeffrey Burton Russell, Satan: The Early Christian Tradition, 1987. Cornell University Press. ISBN 978-0801494130.
  19. ^ Jeffrey Burton Russell, op. cit.
  20. ^ Jeffrey Burton Russell, op. cit.
  21. ^ Chris Mathews, op. cit.
  22. ^ Kersey Graves, Biography of Satan, ristampa 1999. Book Tree. ISBN 978-1885395115.
  23. ^ Chris Mathews, op. cit.
  24. ^ Winn, Shan M.M. (1995). Heaven, heroes, and happiness: the Indo-European roots of Western ideology. Lanham, Md.: University press of America. p. 203. ISBN 0819198609.
  25. ^ Antonino Pagliaro, Ahriman in "Enciclopedia Italiana" (1929). Enciclopedia Treccani.
  26. ^ Henry A. Kelly, Satan: A Biography, 2006. Cambridge University Press. ISBN 978-0521604024.
  27. ^ Jeffrey Burton Russell, op. cit.
  28. ^ Chris Mathews, op. cit.
  29. ^ Winn, Shan M.M. (1995). Heaven, heroes, and happiness: the Indo-European roots of Western ideology. Lanham, Md.: University press of America. p. 203. ISBN 0819198609.
  30. ^ Antonino Pagliaro, Ahriman in "Enciclopedia Italiana" (1929). Enciclopedia Treccani.
  31. ^ Henry A. Kelly, op. cit.
  32. ^ Chris Mathews, op. cit.
  33. ^ Henry A. Kelly, op. cit.
  34. ^ Henry A. Kelly, op. cit.
  35. ^ Is 14,12-15, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  36. ^ Chris Mathews, op. cit.
  37. ^ Philippe Henne, Saint Jérôme, Cerf, collana «Histoire», ottobre 2009, p.282.
  38. ^ Chris Mathews, op. cit.
  39. ^ Ez 28,14-15, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  40. ^ Carel Bakkes, Satan, Fact or Fiction?, 2004. Xulon Press, Inc. ISBN 978-15-91-60484-6.
  41. ^ Jeffrey Burton Russell, op. cit., p.33.
  42. ^ Jeffrey Burton Russell, op. cit., p.33.
  43. ^ Jeffrey Burton Russell, op. cit.
  44. ^ R. M. Grant, Gnosticism and Early Christianity, p.178. Seconda edizione, 1966, New York.
  45. ^ Roland Bainton, The Parable of the Tares as the Proof Text for Religious Liberty to the End of the Sixteenth Century, in Church History, volume 1 (1932). pp.67-89. Yale University.
  46. ^ Jeffrey Burton Russell, op. cit., p.36.
  47. ^ Chris Mathews, op. cit., p.7.
  48. ^ Massimo Introvigne. Op.cit.
  49. ^ Il satanismo religioso moderno.
  50. ^

    «Allegations of organized worship of Satan can be traced to Europe during the Middle Ages. Fears of Satan worship surfaced during the fifteenth-century witchhunts, and Christian manuals were produced for depicting and combating Satanism, most notably the Malleus maleficarum (c. 1486) and Compendium maleficarum (c. 1620).»

  51. ^ È opinione degli studiosi che siano state effettivamente celebrate delle "Messe nere" alla corte del re francese Luigi XIV aventi lo scopo di denigrare il culto cattolico (Historians suggest the existence of a satanic cult in the royal court of Louis XIV that conducted “Black Masses” to mock the Catholic Mass) D.G. Bromley, Op.cit. pag. 8126
  52. ^ Massimo Introvigne op.cit. Torino, 1997 pp.10-24
  53. ^ David G. Bromley, Op. cit. pag. 8126.
  54. ^ David G. Bromley, Op. cit.
  55. ^ David G. Bromley, Op. cit.
  56. ^ David G. Bromley, Op. cit..
  57. ^ David G. Bromley, Op. cit..
  58. ^ Joris Karl Huysmans, Controcorrente. Oscar Mondadori, 2013.
  59. ^ David Monti, Moreno Fiori, Alessia Micoli, L'abisso del sé: satanismo e sette sataniche, Giuffrè Editore, 2011 p.254
  60. ^ M. Introvigne identifica otto categorie di satanisti e quattro tipi di satanismo (Op.cit., pag. 676)
  61. ^ Gian Carlo Padula, Nefelim, Cavinato Editore International, 2015]
  62. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore lapisphilosophicus
  63. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore blackbook
  64. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Monette2013p=86
  65. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Goodrick-Clarke2003p=218
  66. ^ The Geryne of Satan (PDF), su O9A. URL consultato il 21 novembre 2016.
  67. ^ Baphomet - An Esoteric Signification (PDF), su O9A. URL consultato il 21 novembre 2016.
  68. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Gardell2003p=293
  69. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Baddeley2010p=155
  70. ^ Massimo Introvigne. Op.cit., pag. 676
  71. ^ Andrea Accorsi, Daniela Ferro, Milano giallo e nera, Newton Compton Editori, 2013
  72. ^ La magia nera vol.2 di Richard Cavendish - Edizioni Mediterranee Biblioteca dei Misteri, 1999
  73. ^ Grimorium verum - Amato Muzzi Editore, Firenze 1880
  74. ^ David Monti, Moreno Fiori, Alessia Micoli, L'abisso del sé: satanismo e sette sataniche, Giuffrè Editore, 2011 p.254
  75. ^ http://joyofsatan.org
  76. ^ http://itajos.com
  77. ^ David Monti, Moreno Fiori, Alessia Micoli, Op. cit. p.124
  78. ^ Marco Strano, Manuale di criminologia clinica, SEE Editrice Firenze, 2003 p.465
  79. ^ Cosimo Lorè, Tra scienza e società, Giuffrè Editore, 2008 p.840
  80. ^ Termine che li accomuna ai seguaci del vescovo San Lucifero di Cagliari, vissuto tra il III e il IV secolo, che combatté con estremo rigore l'eresia ariana. Fu giudicato a sua volta scismatico da Sant'Ambrogio. (in Pio Paschini, Enciclopedia italiana Treccani alla voce "Luciferiani")
  81. ^ Massimo Introvigne, Op.cit., pag. 676
  82. ^ a b (EN)

    «Relatively unorganized black-magic groups include not only sexually oriented groups but also the highly publicized, though rare, Acid Satanists of the Charles Manson variety. Such groups are almost completely untraditional and revolve around the hypnotic or charismatic nature of the cult leadership. As the name "Acid Satanism" implies, the use of drugs, especially LSD, is central to these cults.»

  83. ^ (EN)

    «[...] adolescent Satanism (also called "acid Satanism" for its association with drugs) composed of small groups of young people [...]. They are lacking in ritual and organizational continuity ad contacts with the groups of organized Satanism. [...] they perform eclectic Satanic rituals under the influence of movies, television, comics, and certain musical subcultures, but they are also affected by reports on Satanism made by the mass media wich appear as stereotypical shocking narratives.»

  84. ^ Massimo Introvigne, op. cit., p.676
  85. ^ Bestie di Satana, la setta degli orrori. Così uccidevano gli adoratori del diavolo, in la Repubblica, Milano, 15 maggio 2007. URL consultato il 27 giugno 2015.

Bibliografia

  • Jean Bricaud, La Messa Nera Antica e Moderna. I riti La storia I segreti, Rebis, 2009, ISBN non esistente;
  • Gianluca Gatta, Il forcone spuntato. Origini culturali del moderno satanismo, Forli, Foschi Editore, 2009, ISBN 978-88-89325-78-0
  • Massimo Introvigne, Il cappello del mago. I nuovi movimenti magici dallo spiritismo al satanismo, Sugarco, 1996, ISBN 88-7198-021-2
  • Danilo Campanella, Il satanismo: un'analisi filosofico-politica, BdS, Bologna 2013;
  • Massimo Introvigne, Il satanismo (Collana religioni e movimenti), Elle Di Ci, 1997, ISBN 88-01-00799-X
  • Massimo Introvigne, I satanisti. Storia, riti e miti del satanismo, Sugarco, 2010, ISBN 978-88-7198-587-9
  • Bromley, David. Satanism: The New Cult Scare. In The Satanism Scare, edited by James Richardson, Joel Best, and David Bromley, pp. 49–74. Hawthorne, N.Y., 1991;
  • Hicks, Robert. In Pursuit of Satan: The Police and the Occult. Buffalo, N.Y., 1991;
  • Kahaner, Larry. Cults That Kill: Probing the Underworld of Occult Crime. New York, 1988;
  • La Fontaine, Jean. The Extent and Nature of Organized and Ritual Abuse: Research and Findings. London, 1994;
  • Lanning, Kenneth. Satanic, Occult, Ritualistic Crime: A Law Enforcement Perspective. Police Chief 56 (1989): 62–83;
  • Nathan, Debbie, and Michael Snedeker. Satan's Silence: Ritual Abuse and the Making of a Modern American Witch Hunt. New York, 1995;
  • Ofshe, Richard, and Ethan Watters. Making Monsters: False Memories, Psychotherapy, and Sexual Hysteria. Berkeley, Calif., 1994;
  • Pulling, Patricia. The Devil's Web: Who Is Stalking Your Children for Satan? Lafayette, La., 1989;
  • Richardson, James, Joel Best, and David Bromley, eds. The Satanism Scare. Hawthorne, N.Y., 1991;
  • Smith, Michelle, and Lawrence Pazder. Michelle Remembers. New York, 1980;
  • Stratford, Lauren. Satan's Underground: The Extraordinary Story of One Woman's Escape. Eugene Ore., 1988.
  • Chris Mathews, Modern Satanism: Anatomy of a Radical Subculture, 2009, Greenwood Publishing Group, Inc. ISBN 978-0-313-36639-0.
  • Peter Faxneld; Jesper Aa. Petersen, The Devil's Party: Satanism in Modernity, 2013. Oxford University Press, Madison Avenue, New York. ISBN 978-0-19-977923-9.
  • Jeffrey Burton Russell, Satan: The Early Christian Tradition, 1987. Cornell University Press. ISBN 978-0801494130.
  • Paul Carus, The History of the Devil: With 350 Illustrations, ristampa 2008. Dover Publications; Dover Ed edition. ISBN 978-0486466033.
  • Elaine Pagels, The Origin of Satan: How Christians Demonized Jews, Pagans, and Heretics, 1996. Vintage (editore). ISBN 978-0679731184.
  • Philip C. Almond, The Devil: A New Biography, 2014. Cornell University Press. ISBN 978-0801453373.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 19096 · LCCN (ENsh85117624 · GND (DE4051735-4 · BNF (FRcb119371609 (data) · J9U (ENHE987007558482705171