Abbazia di Thélema
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Abbazia di Thélema è il nome dato dall'occultista inglese Aleister Crowley (1875-1947) a Villa Santa Barbara di Cefalù, in Sicilia: l'edificio che egli scelse come tempio e luogo centrale di irradiazione del culto della sua comunità di adepti.
Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il progetto di Aleister Crowley ("Maestro Therion" o "Frater Perdurabo") fu quello di fondare un'abbazia nella quale una comunità di discepoli avrebbe potuto mettere in pratica le dottrine del Thélema[1].
Si tratta, al di là del significato magico o religioso, di un vero e proprio esperimento sociale che, secondo Martin Patrick Starr, può essere raffrontato con il falansterio di Charles Fourier (1772-1837): una forma di vita comune auto-gestita.
L'esperienza va ascritta tra i moderni tentativi di creare una comunità libertaria su basi utopiche: tale esperimento prevedeva difatti rituali vari, come lo studio delle pratiche dello Yoga del Tantra e del Buddhismo e dell'uso sacro di enteogeni, ma disdegnava ogni forma di legge o statuto interno[2].
Il luogo prescelto per mettere in pratica questo tentativo di vivere in azione il Libro della Legge (testo profetico ricevuto da Crowley a Il Cairo nel 1904 dal suo Santo Angelo Custode e su cui si fonda la religione-non-religione di Thélema), fu questa fattoria presa in affitto dal Barone Carlo La Calce[3], che divenne il centro propulsore ideale dell'opera di Crowley, una comunità spirituale archetipica basata sulla omonima che François Rabelais nel Cinquecento aveva fatto erigere a uno dei suoi più celebri personaggi, nel Gargantua e Pantagruele[4], con l'unica regola del “FA' QUELLO CHE VUOI, perché persone libere, bennate, ben istruite, che frequentano oneste compagnie, sentono per natura un istinto ed inclinazione che li spinge ad atti virtuosi, e li tiene lontani dal vizio” e in cui il gigante Gargantua costruì un'abbazia, denominata appunto Thélemè (da cui Crowley scelse il termine Thélema, dal greco θέλημα "Volontà") per farne una sorta di scuola ideale in cui potevano essere ammessi a vivere in comune ragazzi e ragazze che avevano certe caratteristiche (buoni, belli, gentili), indifferentemente dalla loro condizione sociale e di sangue.
Fu così che l'Abbazia di Thélema divenne il luogo d'incubazione di un intero cultic milieu, punto centrale d'irradiazione nel mondo della filosofia pratica di Thélema, il cui assunto era tutto nelle frasi dipinte sulle pareti del tempio[2][5].
Crowley aveva scardinato tutte le porte interne per farne un unico locale in cui stavano tutti nudi spesso, compreso due bambini molto giovani, davanti ai quali si accoppiavano anche liberamente. La grande stanza d'ingresso era divenuta un tempio con al centro un altare a sette lati, su cui poggiava un grande libro circondato da candele accese. Sul pavimento era segnata una stella a cinque punte (pentagramma) inscritta in una circonferenza, in altri punti della stanza erano posti quattro sgabelli triangolari e, di fronte all'altare, spiccava un braciere sacrificale. In questo luogo egli fece rivivere per la prima volta l'antico culto di Seth o Shaitan, gemello di Horus, il dio che in tempi più tardi, quando il cristianesimo ebbe imposto la sua supremazia, venne considerato sinonimo di Satana.
A Cefalù, Aleister Crowley trascorse gli anni cruciali della sua esistenza, qui portò a termine una gran quantità di lavori e fu l'ultimo capitolo importante della sua vita, lavorò a un'arte sia erotica sia muratoria, in questo paese viveva un'esistenza semplice, bucolica, attorniato da un gruppo internazionale di simpatizzanti che praticavano quello che ai suoi tempi era detto amore libero (poliamore) e, per accrescere la coscienza magica, secondo lo spirito del tempo, sperimentavano anche l'uso di svariate droghe (marijuana, hashish, cocaina, eroina, oppio, laudano, assenzio, peyote).
Magia Sexualis[modifica | modifica wikitesto]
Fu il periodo di più intensa pratica da parte sua della magia sexualis dell'O.T.O. (Ordo Templi Orientis)[6], insieme a Leah Hirsig si dedicò a celebrare rituali che la maggior parte delle persone considerava morti da almeno duemila anni e, per esempio, nell'estate del 1921 un caprone venne indotto a copulare con l'inginocchiata Leah e l'animale ebbe tagliata la gola cerimonialmente nel momento dell'orgasmo: il più grande sacrificio cruento mai compiuto da Crowley dopo quello dei bambini e delle vergini. Durante il periodo siciliano egli prestò anche molta attenzione alla pratica omosessuale e della pedofilia personificando gli aspetti femminili del suo carattere e considerandoli un ente autonomo battezzato Alys Cusack: sul suo letto era sempre appeso un cartello che informava il mondo che “ALYS CUSACK IS -OT AT HOME” e, a seconda del suo umore, il trattino veniva sostituito con una “N” o “H”.
La fine del soggiorno siciliano di Aleister Crowley[modifica | modifica wikitesto]
Con l'avvento del fascismo, a causa di una morte all’interno dell’Abbazia, fu subito espulso dall'Italia dall'allora prefetto di Palermo come soggetto indesiderato (considerato una spia inglese); qualcuno afferma che Crowley abbia anche tentato di trattare con Benito Mussolini, e se sembra che la scelta sia stata voluta dal Consolato Inglese.
Fu la morte per dissenteria all'Abbazia di Raoul Loveday, studente di Oxford, che era giunto a Cefalù accompagnato dalla moglie Betty May, che determinò la chiusura dell'Abbazia. La signora May, sconvolta dalle pratiche degenerate e dallo squallore che regnava in quel luogo, oltre che dalla morte del marito, tornò in Inghilterra[7].
Dopo l'allontanamento di Crowley dall'Italia, le donne del gruppo vendettero tutti i mobili e gli arredi della casa agli abitanti del paese, per saldare i debiti che lui aveva lasciato e pagare il viaggio di ritorno in patria.
Riscoperta e revival dell'Abbazia di Thélema[modifica | modifica wikitesto]
L'Abbazia cadde nell'oblio finché decenni dopo non avrebbe voluto visitarla Kenneth Anger, giornalista e regista cinematografico californiano, che agli inizi del 1950 concentra i suoi interessi sulla magia ed entra nel gruppo di Jack Parsons, studiando Aleister Crowley e andando a riscoprire quanto restava dell'Abbazia di Thélema in Sicilia[8]. Anger, in compagnia del sessuologo Alfred Kinsey e del fotografo-scrittore Fosco Maraini vi realizzò un documentario e la riproduzione fotografica dei dipinti (le pitture murarie hard dello stesso Crowley erano state ricoperte per volontà delle autorità ecclesiastiche dell’epoca e sono visibili per intero soltanto nei rarissimi scatti di Fosco Maraini). Visse lì per tre mesi estivi, fu lui a togliere le pennellate di calce che per trent'anni avevano coperto gli affreschi dipinti a olio da Crowley sulle pareti del tempio: egli puliva con uno straccio e una mistura infiammabile di acqua e acido cloridrico, le mani protette da pesanti guanti di gomma nera e una lanterna di kerosene che illuminava davanti a lui. Egli inoltre contribuì a rimuovere un pavimento di cemento che rivelò un cerchio magico nella stanza dei riti.
Nell'estate del 1965, Emilio Servadio, già autore di alcuni articoli sulla figura di Aleister Crowley, presidente dell'Associazione Psicoanalisti Italiani, che fu amico di Julius Evola e fece parte del Gruppo di UR, tenne una conferenza, presso il Club Mediterranée di Cefalù, sul “Potere sconosciuto dell'uomo” nel corso della quale incontrò il Pietro Saja.
Nel 1968 Robert De Grimston Moore, personaggio di spicco della setta The Process, nel corso di una sua visita in Italia, andò in pellegrinaggio all'Abbazia di Thélema. De Grimston aveva coltivato l'idea, presto abbandonata, di cercare un legame con gruppi crowleyani per riaprire l'Abbazia.
Sempre nel 1968 svernavano a Cefalù gli attori del Living Theatre, che nella cittadina normanna stavano preparando il loro famoso Paradise Now: essi chiedevano alla gente del luogo di Crowley, ma quasi nessuno ricordava niente tranne qualche anziano che si riferiva alla tribù thelemica come a i mormoni identificandoli con la setta protestante americana che aveva alle origini come caratteristica la poligamia, anche se altri identificarono Crowley con “u magu”.
Nel 1974 anche Jimmy Page dei Led Zeppelin, il maggiore collezionista al mondo di cimeli crowleyani, visitò per la prima volta la dimora di Crowley.
L'Abbazia di Thélema e la letteratura siciliana[modifica | modifica wikitesto]
Alcuni scrittori siciliani si sono interessati alla vicenda, come: Giuseppe Quatriglio ne Il diavolo a Cefalù[9]" e ne "L'uomo orologio e altre storie", Leonardo Sciascia in Apocrifi sul caso Crowley (che ha ispirato l'omonimo film del regista italiano Ferdinando Vicentini Orgnani) ne "Il mare color del vino, Vincenzo Consolo in Nottetempo, casa per casa (Premio Strega 1992) MarcoFax Bonafede ne L'ultima notte di Crowley e Accursio Soldano col romanzo La maledizione dell'abbazia di Thelema (2016).
La situazione dagli anni '90 in poi: prospettive museali e fallimentari di vendita[modifica | modifica wikitesto]
Nel dicembre del 1990 l'Assessore Regionale ai Beni Culturali, Turi Lombardo, su richiesta del Comune di Cefalù, provvisto di un'ampia documentazione fornita dal Prof. Pietro Saja, firmò il decreto di vincolo per l'edificio ritenuto d'importante interesse artistico. Nel febbraio del 1997 si è svolto a Cefalù un convegno internazionale, inaugurato dall'allora sindaco Alfredo La Grua, dal titolo "Un mago a Cefalù. Aleister Crowley e il suo soggiorno in Sicilia": nel programma dello stesso, l'allora Commissario Straordinario dell'Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Cefalù, la dottoressa Francesca Adele Di Sparti Cera, ha sottolineato come Crowley goda in parecchi Paesi europei di una fama diversa da quella cui si fa normalmente riferimento, trovando interesse nel ricostruire la vicenda del personaggio come importante contributo al recupero della memoria storica di Cefalù. In passato il Consiglio Comunale di Cefalù ha deliberato l'acquisto e il restauro dell'immobile per destinarlo a museo crowleyano. Particolarmente interessati al recupero dell'ex casa di Crowley si erano rivelati Roberto Negrini promotore, per questo scopo, della creazione di una “Fondazione Crowley”, il direttore del CESNUR (Centro Studi Nuove Religioni) Massimo Introvigne, il professore J. Gordon Melton dell'Università di S. Barbara in California e il Prof. Eileen Barker della London School of Economics.
Il 5 luglio 2008, a Cefalù, Pietro Saja, con Vincenzo Crivello, Nicola Cinalli, Paolo De Carlo, Alessandro Tozzi e Marco Giacalone hanno tenuto l'incontro “Crowley e il mistero di Cefalù” cui farà seguito il 25 febbraio 2011 l'organizzazione a cura di Antonino Napoli, questa volta a Palermo, del convegno nazionale dal titolo “Crowleyana” sull'iniziativa di recupero e valorizzazione dell'Abbazia da un punto di vista storico-culturale e artistico.
La casa, in stato di abbandono negli anni 2000, è stata poi messa inutilmente in vendita per un breve periodo nel 2010[10].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Aleister Crowley. Vita e opere dell'occultista che stregò il '900, su ilGiornale.it, 5 dicembre 2020. URL consultato il 9 febbraio 2022.
- ^ a b Luigi Ippolito, Aleister Crowley, il dio Horus e i riti erotici. Fu un occultista o una spia?, su Corriere della Sera, 30 maggio 2021. URL consultato il 9 febbraio 2022.
- ^ Sesso, droga e Cefalù quando la cittadina conviveva col Male - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato l'8 febbraio 2022.
- ^ Tano Gullo, L'ombra nera dei satanisti, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 9 febbraio 2022.
- ^ Venne bandito da Cefalù per le orge e il satanismo: il mago Aleister Crowley - Day Italia News, su dayitalianews.com. URL consultato il 9 febbraio 2022.
- ^ Sulla tracce del mago più inquietante e discusso della storia, su HuffPost Italia, 1º dicembre 2020. URL consultato il 9 febbraio 2022.
- ^ PierLuigi Zoccatelli, Aleister Crowley: un mago a Cefalù, Edizioni Mediterranee, 1998, p. 129. URL consultato il 24 febbraio 2022.
- ^ Gli uomini, le donne e i mostri di Kenneth Anger, su Nocturno, 8 giugno 2020. URL consultato il 9 febbraio 2022.
- ^ IL DIAVOLO di CEFALÙ IL DIARIO DI CROWLEY 'GLI DEI MI GUIDANO VERSO QUESTA VILLA' - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato l'8 febbraio 2022.
- ^ In vendita su internet l'abbazia di Thelema che fu di Crowley - cefalunews.net 18/05/2010, su cefalunews.net. URL consultato il 19 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Pierluigi Zoccatelli (a cura di), Aleister Crowley: un mago a Cefalù, Edizioni Mediterranee, Roma, 1998. ISBN 88-272-1209-4
- Antonino Napoli, Thelema Abbey Road - Edizioni Private, Cefalù
- Marco Pasi, Aleister Crowley e la tentazione della politica - Franco Angeli
- Massimo Introvigne, Il cappello del mago - Sugarco
- Massimo Introvigne, Il ritorno dello gnosticismo - Sugarco
- Elémire Zolla, Uscite dal mondo - Adelphi
- Julius Evola, Maschera e volto dello spiritualismo contemporaneo - Edizioni Mediterranee
- Stephen Flowers, I signori della mano sinistra - Venexia
- Martin P. Starr, The Unknow God - Teitan Press
- Aleister Crowley, Magick - Astrolabio
- Aleister Crowley, Diary of drug fiend - Weiser
- Lawrence Sutin, Fai ciò che vuoi - Castelvecchi
- John Symonds, Aleister Crowley, la Bestia 666 - Edizioni Mediterranee
- Kenneth Grant, Aleister Crowley e il dio occulto - Astrolabio
- Marco Fax, L'ultima notte di Crowley - Dharba Editrice
- Leonardo Sciascia, Il mare color del vino - Adelphi
- Giuseppe Quatriglio, L'uomo orologio e altre storie - Sellerio
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Thelema: l'Abbazia misteriosa, su palermoviva.it. URL consultato l'8 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2015).
- Thelema Abbey Today, su sites.google.com.
- Approfondimento sull'Abbazia di Thelema, su www1.autistici.org. URL consultato il 5 aprile 2006 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2006).
- L'Abbazia di Thelema a Cefalù, su sotvl.org. URL consultato il 16 aprile 2006 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2006).
- Biografia di A.Crowley, su otoitalia.it. URL consultato il 17 settembre 2009 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2009).
- Pietro Saja, Aleister Crowley pittore e scalatore, su cesnur.org. URL consultato il 9 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2018).
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