Kiss (gruppo musicale): differenze tra le versioni
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Versione delle 15:52, 14 mag 2008
«You wanted the best! You've got the best! The hottest band in the world... KISS!»
I Kiss (talvolta scritto anche KISS per richiamare il logo ufficiale) sono un celebre gruppo rock statunitense, formatosi a New York nel 1973 per iniziativa di Gene Simmons e Paul Stanley.
Sebbene rimasti in attività, i Kiss hanno pubblicato l'ultimo disco in studio, Psycho Circus, nel 1998 e, dopo un certo periodo di silenzio, hanno ripreso a suonare dal vivo, anche se l'uscita di un nuovo disco non è stata ancora annunciata e probabilmente non avverrà mai, poiché Simmons ha dichiarato, in un'intervista di febbraio 2008, che una volta pubblicato finirà gratuitamente in rete[1].
Al loro attivo hanno 22 dischi d'oro, nonché 80 milioni di copie dei loro album vendute complessivamente in tutto il mondo[2].
Storia del gruppo
Gli inizi (1972-1973)
I Kiss traggono le loro radici dai Wicked Lester[3], una band fondata da Gene Simmons (bassista) e da Paul Stanley (chitarrista ritmico) a New York. Nel 1972, dopo l'abbandono di quasi tutti i componenti del gruppo (che ha anche inciso un album che non sarà mai pubblicato), Simmons e Stanley decidono di rifondare il gruppo con una nuova line-up.
Cercando un batterista, Simmons legge un' inserzione nella rivista musicale Rolling Stone (che, contrariamente a quanto dichiarato, non recita "Batterista disposto a tutto pur di avere successo"[4]) pubblicata da Peter Criscuola, un batterista con un passato di membro di band jazz. Simmons risponde all'inserzione e decide di ammettere il batterista (che per l'occasione cambia il proprio nome in Peter Criss) all'interno della band. Durante questo periodo il trio sperimenta il genere musicale da suonare, scegliendo un rock più duro rispetto a quello suonato precedentemente, nonché il proprio modo di presentarsi sul palco durante i concerti, provando diversi tipi di trucco e costumi.
Nel 1972 il gruppo (ancora con il nome di Wicked Lester) non riesce inoltre a trovare un accordo con la casa discografica A&R (nome con il quale era allora nota la casa Epic Records)[5] a causa di una lite con il direttore Don Ellis che dichiara di odiare il gruppo. Nel gennaio del 1973 Simmons e Stanley tengono alcune audizioni per cercare un chitarrista solista, che trovano nella personalità di Ace Frehley dopo che quest'ultimo ha avuto la meglio su Bob Kulick che stava ormai per entrare nella band. Dopo alcune settimane, il gruppo decide, su suggerimento di Stanley[3], di cambiare il nome in Kiss, adottando un logo (la scritta "KISS" con le "S" a forma di fulmini) che sarà disegnato da Ace Frehley[6]. Tale logo sarà in seguito oggetto di controversie soprattutto in Germania in quanto le due "S" assomigliavano molto, se accostate, al logo delle SS naziste. Per tale ragione, sulle copertine degli album prodotti in Germania le S sono disegnate in modo molto diverso dall'originale, proprio allo scopo di evitare critiche per la somiglianza all'emblema delle SS. Lo stesso nome del gruppo sembra essere l'acronimo della frase "Knights In Satan's Service", ovvero "cavalieri al servizio di Satana"[7]. Ad ogni modo, tali controversie risulterebbero infondate per varie ragioni, dato che Gene Simmons è ebreo e le tematiche trattate nelle canzoni riguardano l'ambiente sentimentale e, più o meno esplicitamente, sessuale.
Oltre all'adozione del nuovo nome e del logo, ogni singolo membro creerà le maschere e il trucco facciale che successivamente diverranno marchi di fabbrica dei Kiss. Così Gene Simmons assumerà l'aspetto di un personaggio dalle sembianze da demone (The Demon), Paul Stanley quello del figlio delle stelle (The Starchild, un personaggio amante dall'aspetto androgino e rockstar suprema), Ace Frehley l'aspetto da uomo dello spazio (The Spaceman), mentre Peter Criss quello del gatto (The CatMan).
I primi album (1973-1975)
Dopo alcune esibizioni dal vivo e la registrazione di alcuni demo-tape, i Kiss firmano nell'ottobre del 1973 un accordo con la casa discografica Emerald City Records, che verrà rinominata in quel periodo Casablanca Records. Alcuni mesi dopo, nel febbraio del 1974, i Kiss fanno il loro esordio discografico con l'omonimo album, lanciato due settimane dopo l'inizio del loro primo tour incominciato ad Edmonton in Canada.
Nello stesso periodo i Kiss fanno anche la loro prima apparizione in televisione nella trasmissione Dick Clark's in Concert, mentre il 29 aprile Gene Simmons rilascia la sua prima intervista nel talk-show Mike Douglas Show[3]. Nonostante la grande campagna promozionale, l'album riscuote uno scarso successo (circa 75 mila copie vendute), ma in seguito brani di questo lavoro come Strutter, Cold Gin e Deuce diverranno molto popolari tra i loro fans.
A Kiss, segue Hotter Than Hell (pubblicato il 22 ottobre) che, come l'album precedente, riscuote uno scarso successo, che spinge i Kiss ad abbandonare il tour e a registrare un nuovo album intitolato Dressed to Kill (pubblicato nel marzo del 1975), dalle sonorità meno distorte che si rivelò un buon successo commerciale e, attualmente, è definito uno dei migliori dischi del gruppo. Da questo album sono estratti pezzi noti come Rock Bottom, She e Rock n' Roll All Nite (quest'ultimo immancabile in ogni concerto dei KISS).
Intanto la band si crea un gran seguito di fans grazie ai loro concerti (caratterizzati da numeri eseguiti da Gene Simmons come mangiafuoco e sputi di sangue sintetico, chitarre che sparano fumo, e fuochi artificiali), e al loro look, caratterizzato da trucco facciale e appariscenti costumi.
Il successo (1975-1979)
Il 10 settembre del 1975 i Kiss pubblicano il loro primo album live, intitolato Alive!, con il quale riescono a raggiungere il successo discografico e che vincerà quattro dischi di platino portando alla ribalta alcuni brani dei primi tre album, primo fra tutti Rock And Roll All Nite, prima hit del gruppo), tutto questo nonostante il gruppo, in questo periodo, rischi di rescindere il contratto con la casa discografica a causa di problemi economici della stessa. Nonostante il successo, i quattro membri del gruppo non si facevano mai vedere a volto scoperto e questo incrementò esponenzialmente sia la loro fama che le vendite dei vari gadgets firmati con il marchio della band.
Nel marzo del 1976 i Kiss, avvalendosi del famoso produttore musicale Bob Ezrin, pubblicano l'album Destroyer, caratterizzato da sonorità più forti che in passato, conservando comunque gli aspetti melodici. Esso portò un grande successo di vendite ed è definito come uno dei lavori migliori della loro discografia, con singoli come Detroit Rock City, God of Thunder, Shout It Out Loud e la ballad Beth (che rappresenterà il singolo di maggior successo nella storia dei Kiss negli Stati Uniti[8]), che sono, ancora oggi, i loro "cavalli di battaglia" e verranno coverizzati da numerosi musicisti.
I due album successivi, Rock and Roll Over (pubblicato l'11 novembre 1976) e Love Gun (pubblicato il 30 giugno 1977), riscuotono un successo tale che negli Stati Uniti divengono la band più popolare, e in Giappone il loro successo di vendita supera quello riscosso dai Beatles all'interno della nazione. I Kiss si assicurano inoltre un ulteriore guadagno in denaro grazie ai numerosi oggetti firmati (fumetti, kit per il trucco facciale, bambole, maschere di Halloween, e in futuro anche preservativi, bare[9], pantofole e mutande) con il loro logo, che diviene un marchio registrato. Nel 1977 i Kiss pubblicano il loro secondo album live, intitolato Alive II (premiato al momento del lancio con quattro dischi di platino). Nel 1978 esce la loro prima raccolta, intitolata Double Platinum.
Sempre nel 1978, al culmine del loro successo commerciale e discografico, il gruppo escogita una nuova strategia commerciale: pubblicare simultaneamente quattro album solisti. La strategia risultò poi essere un vero e proprio bisogno dei singoli membri per appianare le divergenze musicali e intraprendere nuove ricerche sonore personali, così da far risaltare la propria personalità. Il 18 settembre i Kiss pubblicano infatti in contemporanea i quattro album solisti, che portano come titolo il nome del membro che lo ha inciso.
Mentre Paul Stanley e Ace Frehley mantengono il loro stile hard rock con i loro album, Peter Criss segue uno stile più ispirato al R&B, mentre Gene Simmons si esibisce in diversi stili musicali (hard rock, ballate, pop ispirato a quello dei Beatles), e conclude il proprio album con una cover della canzone When You Wish Upon a Star facente parte della colonna sonora del film Pinocchio. Gli album riscuotono un successo inferiore rispetto a quello dei due precedenti album (dovuto anche alla qualità musicale dei brani considerata non sempre eccelsa), e ciò determina un lieve calo della popolarità del gruppo. Alla fine del 1978 i Kiss fanno il loro esordio cinematografico con Kiss Meets the Phantom of the Park, film tv prodotto per la NBC da Hanna & Barbera dal quale sarà ricavata anche una versione teatrale intitolata Attack Of The Phantoms.
Il 23 maggio del 1979 i Kiss pubblicano l'album Dynasty, con il quale raggiungono il successo mondiale grazie soprattutto alle hit I Was Made For Lovin' You e Sure Know Something. L'album presenta tuttavia delle sonorità rasentanti la musica disco (che allora era la musica più in voga e I Was Made For Lovin' You fu un brano molto trasmesso nelle discoteche in quegli anni), il quale fa sì che il gruppo perda alcuni dei vecchi fans (abituati alle sonorità hard rock degli album precedenti), in favore di quelli del genere disco. Ace Frehley, in un'intervista, decretò quel periodo come l'inizio della crisi della band, anche se Dynasty fu un successo oltre ogni aspettativa.
Il declino e la ripresa (1979-1982)
Nonostante il gruppo abbia raggiunto il successo mondiale, proprio nel 1979 incomincia il declino della formazione originale. Già prima delle registrazioni di Dynasty, il produttore dell'album Vini Poncia suggerì di sostituire Peter Criss con Anton Fig nelle registrazioni dell'album, a causa del pessimo stato di Criss[10] causato dall'abuso di droghe e da un incidente stradale. In questo modo Peter suona solamente in una traccia su nove.
Nell'ottobre del 1979 il gruppo comincia a perdere popolarità negli Stati Uniti dopo una lite in diretta televisiva a causa di Ace Frehley che si presentò completamente ubriaco, mentre il 16 dicembre del 1979, data dell'ultimo concerto del Dynasty Tour, è anche l'ultima apparizione in concerto di Peter Criss come membro dei Kiss prima della reunion. L'ultima apparizione del batterista con il gruppo invece sarà quella nel video promozionale del brano musicale Shandi che sarà incluso nell'album Unmasked, uscito il 20 maggio del 1980. Come già accaduto nell'album Dynasty, le parti di batteria sono suonate da Anton Fig, sebbene Peter Criss sia raffigurato nella copertina e accreditato come batterista. Unmasked continua lo stile pop-disco dell'album precedente senza ottenere lo stesso successo di Dynasty, e si aliena sempre di più le simpatie del pubblico hard rock.
Nel giugno del 1980 entra ufficialmente a far parte della line-up del gruppo il batterista Eric Carr che apparirà nei concerti e nelle copertine degli album con una maschera e un trucco che hanno l'aspetto di una volpe (The Fox). Nel 1981 i Kiss pubblicano l'album Music from "The Elder" avvalendosi della produzione di Bob Ezrin e della preziosa collaborazione di Lou Reed. Il disco, che doveva essere la colonna sonora di un film mai prodotto, è un album sperimentale molto lontano dallo stile classico dei Kiss (sono presenti infatti strumenti mai usati dal quartetto come sintetizzatori, corni medievali e archi), ed è l'album che registrò meno vendite della carriera del gruppo.
Il fallimento commerciale dell'album fece prendere ai Kiss la decisione di non intraprendere nessun tour limitandosi solo ad alcune apparizioni in TV, tra cui una al Festival di Sanremo del 1982 in qualità di ospiti stranieri[11][12]. Per quell'occasione i Kiss si esibirono in collegamento via satellite da New York assieme ad altri personaggi della musica come Bee Gees, Village People e Van Halen[12]. Quell'esibizione è nota perché per la prima volta nella loro storia i Kiss si sono esibiti senza un componente, in quell'occasione era Ace Frehley[11].
Nel giugno del 1982, Ace Frehley viene allontanato dalla band per gli stessi motivi che portarono alla dipartita di Peter Criss, ovvero grossi problemi con alcool e droghe[senza fonte]. Frehley viene sostituito prima provvisoriamente da Bob Kulick, poi in maniera ufficiale nel dicembre del 1982 da Vinnie Vincent, che apparirà con il trucco e il costume di un guerriero egiziano (The Warrior) solamente nei tour e mai nelle copertine degli album, che invece continuano a ritrarre Frehley nonostante abbia già abbandonato la band.
I due album successivi all'abbandono di Frehley si intitolano Killers (una raccolta di brani non pubblicata negli Stati Uniti con alcune tracce inedite), e Creatures of the Night. Quest'ultimo album (che mostra in copertina ancora Ace Frehley) venne pubblicato nell'ottobre del 1982 e segna l'avvicinamento del gruppo a sonorità hard rock/heavy metal. Questo disco non venne subito accolto calorosamente dai fans all'inizio (forse a causa della perdita di fiducia per le ultime due uscite fallimentari) e si tradurrà all'inizio in un parziale insuccesso commerciale. Con il tempo, esso venne considerato un valido album grazie a pezzi come Creatures of the Night, I Love It Loud, I Still Love You e War Machine, brani che i Kiss suonano spesso dal vivo.
L'epoca hair metal (1983-1989)
Nel settembre del 1983 i Kiss fanno la prima apparizione in televisione (su MTV) senza il trucco e i costumi che li caratterizzavano fino ad allora, in concomitanza con la pubblicazione del loro nuovo album intitolato Lick It Up, premiato con il disco di platino. Con questo disco i KISS intraprendono un nuovo percorso musicale, incorporando elementi Hair Metal (genere molto in voga negli anni '80 e di cui i Kiss furono alcuni dei principali precursori).
Tuttavia, alla fine del tour seguente all'album, Vinnie Vincent se ne va per forti incrinature con Simmons e Stanley. Simmons dichiarò che venne cacciato a causa del suo comportamento immorale[13]. Più tardi, nel 1986, il chitarrista chiese il risarcimento di 6 milioni di dollari nei confronti del management del gruppo, per negati diritti d'autore su alcuni brani, ma Vincent perse la causa e non ricevette nulla.
Mark St. John venne reclutato come sostituto, il quale suona quasi tutte le parti di chitarra ritmica e solista nell'album Animalize (pubblicato nel settembre del 1984), l'album dei Kiss più venduto del decennio. Durante le prove del tour seguente all'uscita dell'album tuttavia Mark St. John abbandona il gruppo a causa di problemi di salute, avendo contratto la Sindrome di Reiter[13], ed il suo posto venne preso da Bruce Kulick, fratello di Bob, che sarebbe dovuto entrare come chitarrista nel gruppo nel 1973 prima che arrivasse Frehley. Nonostante i continui cambiamenti della formazione, i Kiss durante questo periodo ritrovano, almeno negli Stati Uniti, il successo, anche se inferiore a quello degli anni 70.
Con la nuova line-up, i Kiss incidono altri tre album (premiati come dischi di platino). Viene inciso Asylum (1985), album dalle sonorità potenti ma l'aspetto melodico e da "airplay" non mancava, ad esempio nel brano Tears Are Falling, uno dei singoli più noti del disco. Vennero in seguito pubblicati il più commerciale Crazy Nights (1987), con il singolo Crazy Crazy Nights che raggiunge il numero quattro nella classifica dei singoli britannica, e infine la compilation Smashes, Thrashes & Hits (1988).
Nel 1989 esce Hot in the Shade, album dalla struttura musicale elaborata, il cui singolo Forever (scritto da Stanley in compagnia di Michael Bolton) raggiunge il numero otto della classifica[5], migliore posizione dal 1979 ed ultimo singolo, finora, dei Kiss nella Top 10[5].
Il nuovo percorso (1990-1996)
Per il loro primo album degli anni '90 i Kiss decidono di assumere di nuovo Bob Ezrin come produttore e si apprestano nella lavorazione di un nuovo disco, Revenge. Purtroppo, l'attività del gruppo subisce una battuta d'arresto nel marzo del 1991, quando viene diagnosticato un cancro al cuore al batterista Eric Carr. Nonostante un intervento chirurgico il cancro si espande ai polmoni rendendo così necessaria una chemioterapia che lo avrebbe fatto guarire in breve tempo. Tuttavia, a due mesi dalla guarigione, a settembre, Eric Carr viene ricoverato per due emorragie cerebrali[14]. Il 24 novembre, stesso giorno in cui morì il cantante dei Queen Freddie Mercury, Eric Carr si spegne, lasciando un vuoto sia all'interno del gruppo che tra i fans.
Passato lo shock della sua scomparsa, i Kiss sostituiscono Carr con Eric Singer (batterista con un passato di militanza in altri gruppi heavy metal come i Black Sabbath e Badlands. Con la nuova line-up, avvalendosi della collaborazione dell'ex chitarrista Vinnie Vincent nella stesura dei testi, i Kiss pubblicano nel maggio del 1992 l'album Revenge, caratterizzato da sonorità prettamente heavy metal e accolto bene dal pubblico. All'album segue il Revenge Tour, le cui registrazioni sono incluse nell'album Alive III, pubblicato nel 1993.
Nel 1995 i Kiss organizzano il Worldwide Kiss Convention Tour, durante il quale si esibiscono cover bands e in cui vengono allestite delle mostre in cui vengono esposti diversi oggetti e strumentazioni. Durante la prima data del tour (17 giugno), la band tiene un'esibizione dal vivo nella quale compare come batterista Peter Criss, che aveva lasciato il gruppo nel 1980.
Il 9 agosto dello stesso anno i Kiss si esibiscono allo show televisivo MTV Unplugged (dal quale sarà ricavato anche un omonimo album) nella loro line-up corrente (Kulick, Singer, Simmons e Stanley) con in più Peter Criss e Ace Frehley che si aggiungeranno agli altri nel corso dello spettacolo. Questa apparizione aumenta le certezze per un ritorno alla formazione originale, tuttavia Simmons e Stanley registrano un nuovo album (intitolato Carnival of Souls: The Final Sessions che sarà tuttavia pubblicato solo nel 1997) ancora con Kulick e Singer. L'album evidenzia sonorità molto distanti dal classico stile del gruppo, tramite l'incorporazione di elementi grunge ed elettronici irrobustendo ancor di più la loro musica. Questo tentativo di innovazione, tuttavia, si tradusse in un fallimento commerciale ed è considerato come uno dei punti più bassi della discografia dei Kiss.
Ritorno in scena (1996-2003)
Il 28 febbraio del 1996 i Kiss si ripresentano con la loro formazione originale in occasione della trentottesima edizione dei Grammy Awards[15]. Sono introdotti dal rapper Tupac Shakur che pronunciò le seguenti parole:
«You know how the Grammys used to be, all straight-looking folks with suits. Everybody looking tired. No surprises. We tired of that. We need something different...[15]»
«Sapete come erano le cerimonie di premiazione del Grammy Award, tutta gente vestita bene in abiti formali. Tutti sembrano stanchi. Nessuna sorpresa. Siamo stanchi di ciò. Abbiamo bisogno di qualcosa di diverso...»
In occasione della reunion i Kiss ritornano anche all'uso del trucco facciale e dei travestimenti, abbandonati nel 1983. Il 16 aprile dello stesso anno, in una conferenza stampa trasmessa in simultanea in 58 Paesi[3], il gruppo annuncia un tour con la lineup originale. Il 28 giugno i Kiss tengono il loro primo concerto del tour (intitolato Alive/Worldwide Tour) nel Tiger Stadium di Detroit, seguito da altri 192 (tra cui una data italiana il 18 dicembre 1996 a Milano al Forum di Assago) spettacoli il cui incasso finale risulterà il più alto registrato sia durante l'anno[16], sia nella storia del gruppo. Durante questo tour, la presenza di Peter Criss è tuttavia discontinua a causa di alcuni problemi muscolari accusati dal batterista, che inducono il gruppo a sostituirlo con dei batteristi di sessione appositamente truccati per assomigliare a Criss[17][18]
Nel settembre del 1998 viene pubblicato Psycho Circus, primo e unico album in studio registrato con la lineup originale dopo il 1977. Tuttavia, come già accaduto nei primi album degli anni 80, Psycho Circus è stato registrato con musicisti di sessione non accreditati e con la formazione incompleta: Peter Criss suona infatti soltanto in una traccia (in quelle restanti suona il batterista di sessione Kevin Valentine) e Ace Frehley in due (nelle altre suonano invece l'ex membro Bruce Kulick e\o il futuro membro Tommy Thayer).
Il 31 ottobre 1998 i Kiss iniziano lo Psycho Circus Tour partendo dal Dodger Stadium di Los Angeles. La prima data viene trasmessa in simultanea dalle radio statunitensi e diviene il primo concerto della storia in cui sul palco vengono utilizzati effetti visivi in tre dimensioni[19].
Nel 1999 i Kiss vengono introdotti nella Hollywood Walk of Fame (nella categoria Record Industry), e compaiono come comparse nel film Detroit Rock City. Nello stesso anno il gruppo lavora con la World Championship Wrestling per mettere in scena un wrestler ispirato al gruppo chiamato The KISS Demon che avrebbe dovuto assomigliare a Gene Simmons. Il gruppo avrebbe dovuto anche suonare il brano God of Thunder live durante la prima apparizione del personaggio, ed esibirsi il 31 dicembre dello stesso anno durante lo show New Devil's Eve. Tuttavia il progetto fallisce un mese dopo a causa di problemi finanziari da parte del presidente della WCW Eric Bischoff.
Nel febbraio del 2000 i Kiss annunciano che avrebbero intrapreso un tour intitolato Kiss Farewell Tour, dove avrebbero suonato per l'ultima volta nella loro formazione originale[20]. Il tour si prolungherà in seguito fino al 2002 aggiungendo delle date in Australia e in Giappone. Tuttavia, nei primi mesi del 2001, poco prima dell'inizio del tour in Australia, Peter Criss abbandona la formazione perché insoddisfatto del suo contratto[21]. I Kiss proseguono quindi il Farewell Tour con il loro ex batterista Eric Singer truccato come Peter Criss, creando il malcontento tra i fans della vecchia guardia.
Il presente (2003-2008)
Nel febbraio del 2003 i Kiss, coadiuvati dall'orchestra sinfonica di Melbourne, registrano nel Telstra Dome il loro quarto album live KISS Symphony: Alive IV, che sarà pubblicato nell'estate dello stesso anno. Durante questo concerto, compare per la prima volta Tommy Thayer come chitarrista solista al posto di Ace Frehley. Quest'ultimo aveva infatti abbandonato la band durante le ultime date del Farewell Tour. I Kiss (con Peter Criss ritornato nella formazione) intraprendono in quello stesso anno il World Domination Tour, assieme agli Aerosmith, che alla fine risulterà essere il settimo tour più seguito dell'anno[22].
Sempre nel 2003, su richiesta di Johnny Ramone, partecipano alla creazione di un'album tributo ai Ramones, We're a Happy Family, suonando la canzone Do You Remember Rock 'n' Roll Radio?.
Nel marzo del 2004 Simmons e Stanley non rinnovano il contratto a Peter Criss che abbandona quindi il gruppo favorendo il ritorno di Eric Singer. Nell'estate dello stesso anno i Kiss intraprendono il Rock the Nation Tour (da cui sarà ricavato anche un DVD pubblicato il 13 dicembre 2005), nel quale durante i concerti si può notare una certa staticità da parte di Paul Stanley, che si muove poco sul palco a causa di alcuni problemi all'anca, che lo costringeranno a sottoporsi ad alcuni interventi chirurgici[23].
Con il Rising Sun Tour del 2006, la band torna di nuovo a suonare in Giappone, con la formazione Simmons, Stanley, Thayer e Singer. Nella scaletta della tournée giapponese vengono suonati brani mai o raramente eseguiti dal vivo come Kissin' Time (presente nel primo album della band) e Love'em Leave 'em (presente nell'album Rock and Roll Over del 1976). Il 31 ottobre dello stesso anno viene pubblicato il cofanetto DVD Kissology Volume One: 1974–1977, che secondo le dichiarazioni di Gene Simmons, dovrebbe essere il primo di una serie di dieci DVD contenenti filmati inediti ed interviste[24]. Nel gennaio del 2007 il DVD sarà premiato quintuplo disco di platino[25].
Il 5 aprile del 2007 Mark St. John, chitarrista che aveva militato nella band per pochi mesi nel 1984 prima di essere licenziato per motivi di salute, muore per un'emorragia cerebrale. Nel luglio del 2007 i Kiss partono per un nuovo tour intitolato Hit'n Run, costituito da sole quattro date negli Stati Uniti, nelle quali propongono anche il brano All American Man, proveniente dall'album Alive II, mai suonato dal vivo. Nel concerto fissato per la data del 27 luglio i Kiss, per la seconda volta nella loro storia, suonarono solamente in tre (la prima volta accadde nel 1982 in occasione dell'esibizione per il Festival di Sanremo, in cui mancava Ace Frehley) a causa di una indisposizione di Paul Stanley (era stato colpito da una tachicardia).[26]
Il 14 agosto del 2007 viene pubblicato il secondo cofanetto DVD Kissology Volume Two: 1978–1991, che il 25 ottobre dello stesso anno viene premiato con il disco di platino[27]. Durante la premiazione è stata inoltre annunciata la data di pubblicazione[27] del terzo cofanetto Kissology Volume Three: 1992-2000 contenente quattro DVD, avvenuta il 18 dicembre 2007.
Dopo ben 9 anni di assenza in Europa, la band ha confermato il 12 febbraio 2008 il Kiss Alive/35 World Tour, che toccherà 17 paesi europei compresa l'Italia. Due le date italiane, il 13 maggio 2008 all'Arena di Verona ed il 24 giugno al Datchforum di Milano.
Formazione
- Gene Simmons - Voce, Basso
- Paul Stanley - Voce, Chitarra ritmica
- Tommy Thayer - Chitarra solista, voce
- Eric Singer - Batteria, voce
Discografia
Videografia
Ufficiale
- 1978 - Kiss Meets the Phantom of the Park
- 1985 - Animalize: Kiss Live Uncensored
- 1987 - Exposed
- 1989 - Crazy Nights
- 1992 - X-Treme Close-Up
- 1993 - Konfidential
- 1994 - Kiss My Ass: The Video
- 1996 - Kiss Unplugged
- 1998 - Psycho Circus
- 1998 - The Second Coming
- 2003 - Kiss Symphony: The DVD
- 2005 - Kiss Rock The Nation Live!
- 2006 - Kissology Volume One: 1974–1977
- 2007 - Kissology Volume Two: 1978–1991
- 2007 - Kissology Volume Three: 1992-2000
Altri home video
- 1997 - Hell in the Asylum (Music Video)
- 1997 - Kissaholic Killers (Music Video)
- 1997 - Rock N Roll Thru the Night (Music Video)
- 1997 - Kiss of Death (Music Video)
- 1998 - Unmasked Revenge: Interview Sessions (Music Video)
- 1998 - Unmasked: Covered in Scandinavia (Music Video)
- 1999 - Tale of the Fox (Thoughtscape)
- 2000 - Killer Kiss (Music Video)
- 2000 - Unauthorized (Brentwood)
- 2000 - Hell's Guardians: Interviews (Music Video)
- 2001 - Rock and Roll Legends (BCI)
- 2001 - The Vintage (Music Video)
- 2002 - Live in Las Vegas (Music Video)
- 2003 - Unauthorized Part 2
- 2003 - Live at the Sydney Showgrounds 1980
- 2003 - Lost Concert (Passport)
- 2004 - 20th Century Masters (DVD Collection, Mercury)
Concertografia
- 1973 - Club Tour
- 1973-74 - Kiss Tour
- 1974-75 - Hotter Than Hell Tour
- 1975 - Dressed to Kill Tour
- 1975-76 - ALIVE! Tour
- 1976 - Destroyer Tour
- 1976-77 - Rock & Roll Over Tour
- 1977 - Love Gun Tour
- 1977-78 - Alive II Tour
- 1979 - Dynasty Tour
- 1980 - Unmasked Tour
- 1982-83 - Creatures of the Night Tour
- 1983-84 - Lick It Up Tour
- 1984-85 - Animalize Tour
- 1985-86 - Asylum Tour
- 1987-88 - Crazy Nights Tour
- 1990 - Hot in the Shade Tour
- 1992 - Revenge Tour
- 1994 - Kiss My Ass Tour
- 1996 - Alive/Worldwide Tour
- 1998-99 - Psycho Circus Tour
- 2000-01 - Kiss Farewell Tour
- 2003 - World Domination Tour
- 2004 - Rock the Nation Tour
- 2006 - Rising Sun Tour
- 2007 - Hit'n Run Tour
- 2008 - Kiss Alive/35 World Tour
Note
- ^ Intervista a Gene Simmons su blabbermouth.net
- ^ Melanie Falina, "Kiss My Asshole: Tongue-Wagging Gene Simmons Summons the Kiss Army", dal sito Chicago Innerview.com
- ^ a b c d Cronologia dei Kiss tratta dal loro sito ufficiale
- ^ Julian Gill. The Kiss Album Focus, Volume 1 (Terza edizione). Xlibris Corporation, 2005.
- ^ a b c Cronologia degli avvenimenti relativi ai Kiss, dal sito Kissfaq.con
- ^ Gebert & McAdams, Kiss & Tell, pgg. 41 e 42
- ^ Gene Simmons, KISS and Makeup. 2001, Crown
- ^ Pagina sulle posizioni in classifica raggiunte dai singoli dei Kiss dal sito kissfaq.com
- ^ Pagina dedicata alla bara KISS Kasket sul sito ufficiale, visibile dal sito Internet Archive.
- ^ Leaf and Sharp. KISS: Behind the Mask: The Official Authorized Biography, Warner Books, 2003
- ^ a b Cronologia delle lineups dei Kiss dal sito Kissfaq.com, a cura di Julian Gill Errore nelle note: Tag
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non valido; il nome "sanremo" è stato definito più volte con contenuti diversi - ^ a b Pagina dedicata al Festival di Sanremo del 1982
- ^ a b Intervista a Gene Simmons su www.classicbands.com
- ^ Articolo del New York Times sulla morte di Eric Carr
- ^ a b Grammy Flashback 1996, dal sito ufficiale di Mtv.
- ^ Pagina dedicata alle statistiche sugli incassi dei tour del 1996, dal sito usatoday.com
- ^ Cronologia degli eventi dei Kiss del novembre del 1997, dal sito ufficiale. Tra gli avvenimenti vi è l'annuncio della sostituzioene di Criss con un batterista di sessione
- ^ Storia del trucco di Peter Criss. Nella pagina vi è una sezione dedicata ai turnisti che hanno sostituito Criss durante l' Alive/Worldwide Tour.
- ^ Leaf and Sharp. Behind the Mask, pgg. 112 e 115
- ^ Articolo sull'annuncio delle date del Farewell Tour, dal sito Yahoo! Music
- ^ Peter Criss Leaves Kiss, Eric Singer Steps In, articolo di Yahoo! Music
- ^ Scheda sugli incassi dei tour del 2003, dal sito infoplease.com
- ^ Kiss frontman needs more hip surgery, articolo dal sito therockradio.com
- ^ Kiss To Continue Raiding Vaults For DVD Series Dichiarazioni di Gene Simmons su Kissology, dal sito billboard.com
- ^ KISS: 'Kissology' Certified Quintuple-Platinum
- ^ PAUL STANLEY Hospitalized Prior To California Gig; KISS Performs As Three-Piece - July 28, 2007
- ^ a b KISS: 'Kissology: Volume 2 1978-1992' Certified Sextuple Platinum
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- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kiss
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Voci correlate
- Elenco degli artisti musicali per maggiori vendite
- Celebrità della Hollywood Walk of Fame
- Glam rock
- Hair metal