Sale delle Crociate

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Le Sale delle Crociate

Le Sale delle Crociate sono una serie di cinque sale della Reggia di Versailles realizzate per volontà di re Luigi Filippo di Francia nel 1843 per celebrare le Crociate. In esse sono presenti gli stemmi e i nomi dei principali capi crociati.

Antefatto[modifica | modifica wikitesto]

La riscoperta e lo studio del medioevo, già iniziati in Francia da prima del 1789, vennero amplificati all'indomani della Rivoluzione francese. L'apice di maggior successo fu l'anno 1831 con la pubblicazione di Notre-Dame de Paris di Victor Hugo. Fu sotto la Restaurazione del resto che il Museo del Louvre acquisì degli importanti fondi documentali di epoca medievale oltre ad una serie di collezioni di oggetti del periodo. Nel 1844 venne inaugurato il Museo Nazionale del Medioevo all' hotel de Cluny. Eugène Viollet-le-Duc, restaurò i principali siti nazionali nel corso del Secondo Impero francese. In Gran Bretagna, quasi nello stesso periodo, usciva Ivanhoe, romanzo storico di Walter Scott, mentre in Germania si diffondeva il romanticismo.

L'idea di Luigi Filippo di riprendere i temi del medioevo nella realizzazione delle Sale delle Crociate era un modo per riconciliare i francesi dopo gli eccessi dell rivoluzione, con la nuova realtà monarchica. "Ciò che re Luigi Filippo ha fatto a Versailles è buono", commentò Victor Hugo, "con la realizzazione di queste opere ha dimostrato di essere un re imparziale come i re-filosofi; ha consentito la realizzazione di un monumento nazionale in un monumento monarchico [ovvero la Reggia di Versailles], dando a questo magnifico libro un'altrettanto magnifica rilegatura che si chiama Versailles".[1]. L'intento del "re borghese" era anche quello di riconciliarsi con gli ultimi Borboni, con la nobiltà tradizionalista e con il clero che gli erano ferocemente ostili. Nel 1830, infatti, molti ufficiali dell'esercito si erano dimessi per dimostrare la loro lealtà a Carlo X. Il tentativo di Luigi Filippo ad ogni modo fallirà miseramente in quanto la maggior parte delle famiglie che qui vennero onorate erano ormai estinte e le poche rimaste, denunciarono errori, reali o presunti, nella rappresentazione degli stemmi, mettendo in burletta l'intento originario del sovrano, non tanto per fervore storico di precisione, ma per opposizione a Luigi Filippo.

Già nel 1834, Luigi Filippo aveva deciso di dedicare un salone alle Crociate, immediatamente dietro il Salone di Ercole. L'idea, ad ogni modo, venne scartata a favore di una più ampia sala al piano terra, nell'ala nord. Per arredare questa nuova sala Luigi Filippo commissionò 150 dipinti con oltre 300 figure. Fece riportare in Francia direttamente da Rodi le storiche porte dell'Ospedale dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme per essere inserite nella nuova cornice neogotica degli ambienti, ideata dall'architetto Frédéric Nepveu.

Il problema degli stemmi e le falsificazioni[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'inaugurazione delle sale, un gran numero di famiglie presentò atti che dimostrarono la partecipazione di uno dei loro antenati alle Crociate. Questi atti erano in gran parte falsi ed acquistati presso Courtois, un abile falsificatore che utilizzava autentici documenti e sigilli medievali, raschiandoli ed aggiungendo i nomi desiderati. La sua bravura riuscì ad ingannare l'esperto nominato dal re, Léon Lacabane. Il meccanismo di queste falsificazioni venne scoperto solo 1956 ad opera di Robert-Henri Bautier.[2]

Philippe du Puy de Clinchamps, nel suo libro "La nobiltà", scrisse: "[Luigi Filippo] ha aperto nel 1839-1840, una stanza delle Crociate alla Reggia di Versailles, dove, per adulare la vecchia nobiltà monarchica, si trovano gli stemmi dei cavalieri crociati (il che è, agli occhi della critica storica, un inganno enorme montato da un certo Courtois, assistito da un discepolo, che è diventato vero e proprio forgiatore di diritti)".[3]

Recenti analisi hanno ad ogni modo dimostrato come non tutte le famiglie avessero portato documenti falsi, ma tra questi ve ne sarebbero numerosi originali e quindi legittimati a comparire.[4]

La prima sala delle Crociate[modifica | modifica wikitesto]

La prima sala delle Crociate e la parte del vestibolo che la precede, occupano lo spazio un tempo corrispondente all'appartamento che all'epoca di Luigi XIV era occupato dal maresciallo d'Estrées, e, sotto Luigi XV, era stato predisposto per madame de Conflans, governante dei figli della casa d'Orléans, e poi per la duchessa di Lauraguais, dama di compagnia della delfina. I soffitti e le pareti di questa sala sono interamente decorate con gli stemmi dei re, principi, signori e cavalieri che presero parte alle tre prime crociate, dal 1095 al 1191[5].

I crociati della prima sala[modifica | modifica wikitesto]

1096 Amerigo I, visconte di Narbona.
Arnaud de Grave.
Isarn de Die.
Pierre de Champchevrier.
Humbert de Marssane.
Patri de Chourses.
Hervé di Léon.
Chotard d'Ancenis.
Renaud de Briey.
Folcran de Berghes.
Hugues de Gamaches.
Riou de Lohéac.
Conan de Lamballe.
Hélie de Malemort.
Foulques de Grasse.
1101 Renaud II, signore di Château-Gontier.
1102 Stemma Aicardo di Marsiglia Aycard de Marseille
1106 Hugues du Puiset, visconte di Chartres.
1113 Riwallon de Dinan.
1119 Robert de Roffignac.
1120 Folco V d'Angiò, conte di Anjou, da re di Gerusalemme.
1124 Guillaume de Biron.
1130 Hugues Rigaud, cavaliere dell'Ordine del Tempio.
1136 Robert le Bourguignon, gran maestro dell'Ordine del Tempio.
1144 Baldovino III, re di Gerusalemme.
1147 Pierre de France, signore di Courtenay.
Pons de Beynac e Adhémar de Beynac.
Évrard des Barres, gran maestro dell'Ordine del Tempio.
Stemma Guillaume de Varennes Guillaume de Varennes.
Stemma Artaud de Chastelus Artaud de Chastelus.
Jean de Dol.
Hugues de Domène.
Guiffray de Virieu, signore
Hesso de Reinach, signore.
1153 Guillaume II de Chanaleilles, cavaliere dell'Ordine del Tempio.
Bertrand de Blanquefort, gran maestro dell'Ordine del Tempio.
1159 Hugues IV de Châteaudun, visconte di Châteaudun.
1160 Auger de Balben, gran maestro dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme.
1161 Gilbert d'Aissailly, gran maestro dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme.
1162 Amaury I di Gerusalemme, re di Gerusalemme.
1168 Philippe de Naplouse, gran maestro dell'Ordine del Tempio.
Caste de Murols, gran maestro dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme.
1170 Joubert de Syrie, gran maestro dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme.
1171 Odon de Saint-Chamant, gran maestro dell'Ordine del Tempio.
1173 Baldovino IV, re di Gerusalemme.
1179 Arnau de Torroja, gran maestro dell'Ordine del Tempio.
Terric, gran maestro dell'Ordine del Tempio.
1185 Baldovino V, re di Gerusalemme.
1187 Corrado di Monferrato, marchese di Tiro.
Garnier de Naplouse, gran maestro dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme.
Padre Guerino, cavaliere dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme.
1188 Gérard de Ridefort, gran maestro dell'Ordine del Tempio.
1190 Guy II de Dampierre.
Guillaume d'Estaing, signore.
Albert II de La Tour du Pin, signore.
Jean de Chastenay e Gauthier de Chastenay.
Hugues e Renaud de La Guiche.
Alain IV de Rohan, visconte.
Hugues II de Bauffremont e Liébaut III de Bauffremont.
Dreux de Nettancourt.
Gilles de Raigecourt.
Henri e Renaud de Cherisey.
Ulric de Dompierre, signore di Bassompierre.
Hugues de Clairon.
Hugues de Foudras.
Renaud e Herbert de Moustier.
Jean e Guillaume de Drée.
Guigues de Moreton.
Guillaume e Pierre de Vallin.
André d'Albon.
Raoul de Riencourt.
Foulques de Pracomtal.
Bernard de Castelbajac.
Foulques de Beauvau.
Albéric d'Allonville.
Thibaut des Escotais.
Hervé de Broc.
Harduin de La Porte.
Mathieu de Jaucourt.
Foucauld de La Rochefoucauld.
Guillaume e Humbert Leclerc.
Stemma Frolois Miles de Frolois.
Elie de Cosnac.
Gilon de Versailles.
Geoffroy de La Planche.
G. de Bueil.
Simon de Vignacourt.
1191 Jean de Lur.
Hugues Bonin
Géraud de Boysseulh[5].


I dipinti della prima sala[modifica | modifica wikitesto]

Battaglia di Cérami, 1061.
Raymond de Saint Gilles, conte di Tolosa.
Alessio Comneno riceve a Costantinopoli Pietro l'Eremita.
I capi dei crociati attraversano il Bosforo.
Battaglia presso le mura di Nicea.
Baldovino si impadronisce della città di Edessa.
Combattimento di Roberto, duca di Normandia, con un guerriero saraceno.
Presa d'Antiochia.
Battaglia d'Antiochia.
Presa di Gerusalemme.

La seconda sala delle Crociate[modifica | modifica wikitesto]

L'appartamento su cui insistono queste sale venne abitato sotto Luigi XV dal maresciallo d'Estrées, poi da madame de Goesbriant, dama di compagnia delle principesse Vittoria, Sofia e Luisa[6]. Gli stemmi che decorano il soffitto e le pareti appartengono ai partecipanti alle cinque prime crociate tra il 1096 ed il 1248.

I crociati della seconda sala[modifica | modifica wikitesto]

1096

  • Hugues de Salignac.

1144

  • Eustache de Montboissier.

1175.

  • Amanieu d'Astarac.

1179.

1190.

  • Poncet d'Anvin.
  • Guillaume de Prunelé.
  • Jodoin de Beauvilliers.
  • Payen du Buat e Hugues du Buat.
  • Juhel de Champagné.
  • Jean d'Andigné.
  • Gervais de Menou.
  • Humphroy de Biencourt.
  • François de Vimeur.
  • Jean de La Béraudière.
  • Hermangard d'Asp, gran maestro dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme
  • Hélie de La Cropte.
  • Jean de Chaunac.
  • Jourdain d'Abzac.
  • B. de Cugnac.
  • Guillaume de Montléart.
  • Stemma Gaudechart Guillaume de Gaudechart.
  • Guigues de La Porte e Herbert de La Porte (nel Delfinato).
  • Renaud de Tramecourt.
  • Wautier de Ligne.
  • Hamelin e Geoffroy d'Antenaise.
  • Isnard d'Agout.
  • Guethenoc de Bruc.
  • Raoul de L'Angle.
  • Bertrand de Foucaud.
  • B. de Mellet.
  • Gilles de Hinnisdal.
  • Guillaume de Lostanges.
  • Jean d'Osmond.
  • Juhel de La Motte.
  • Bernard de Durfort.
  • Eudes de Tournon.
  • Thierry, seigneur de Misnie.
  • Pons de Bastet.
  • Raoul de Saint-Georges.

1191.

1196.

1201.

1202.

  • Alfonso del Portogallo, gran maestro dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme
  • Baldovino delle Fiandre, imperatore di Costantinopoli.
  • Thierry e Guillaume de Los.
  • Geoffroy de Beaumont-au-Maine.
  • Hugues de Chaumont.
  • Geoffroy de Lubersac.
  • Guillaume de Digoine.
  • Thomas de Berton.
  • Guillaume de Dampierre.
  • Otbert de Roubaix.
  • Guillaume de Straten.
  • Philippe de Caulaincourt.
  • Milon de Bréban, signore di Provins.
  • Hugues de Beaumez.
  • Gautier de Vignory.
  • Baudouin de Comines.
  • Gilles de Landas.

1204.

1217.

1218.

  • Colin d'Espinay.
  • Foulques de Quatrebarbes.
  • Guy de Hauteclocque.
  • Foulques d'Orglandes.
  • Barthélemy de Nédonchel.
  • Robert de Maulde.
  • Guillaume de La Faye.
  • Gilles de Croix.
  • Jean de Dion.
  • Baudouin de Mérode.

1219.

  • Jean de Hédouville.
  • Guillaume de Saveuse.
  • Pierre de Montaigu, gran maestro dell'Ordine del Tempio.
  • Colard de Sainte-Marie.

1220.

  • Eudes de Ronquerolles.

1230.

1231.

1236.

1239.

  • Raussin de Rarécourt.
  • Richard de Chaumont, in Charolais.

1240.

  • André de Saint-Phalle.
  • Guillaume de Messey.
  • Adam de Sarcus.
  • Girard de Lezay.

1241.

1244.

1247.

1248.

  • Robert I de Dreux, conte.
  • Guillaume de Courtenay, II signore d'Yerre.
  • Guillaume de Goyon.
  • Alain de Lorgeril.
  • Hervé de Saint-Gilles.
  • Olivier de Rougé.
  • Payen Féron.
  • Geoffroy de Goulaine.
  • Guillaume de Kergariou.
  • Hervé Chrétien[7].

I dipinti della seconda sala[modifica | modifica wikitesto]

Baudouin du Bourg, re di Gerusalemme. Dipinto di Édouard Odier.
Funerali di Goffredo di Buglione sul Calvario.
Predica della seconda crociata a Vézelay, in Borgogna. — 31 marzo 1146.
Louis VII prende l'orifiamma a Saint-Denis.
  • Eustache III, conte di Boulogne. Dipinto di Édouard Odier. - h. 1,04. — l. 0,77.
  • Baudouin du Bourg, re di Gerusalemme. Dipinto di Édouard Odier. — h. 1,04. — l. 0,77.
  • Alain Fergent, duca di Bretagne. Dipinto di Édouard Odier. — h. 1,04. — l. 0,81.
  • Battaglia di Ascalona. — 12 agosto 1099. Dipinto di Jean-Victor Schnetz del 1847. —h. 3,15. - l. 5,56.
  • Goffredo di Buglione depone nella chiesa del Santo Sepolcro i trofei di Ascalona. — agosto 1099. Dipinto di Graket del 1839. - h. 1,75. — l. 3,05.
  • Funerali di Goffredo di Buglione sul Calvario. — 23 luglio 1100. Dipinto di Édouard Cibot del 1839. - h. 1,15. - l. 1,47.
  • Presa di Tripoli. 1100. Dipinto di Charles Alexandre Debacq del 1842. — h. 1,15. — l. 1,46.
  • Josselin de Courtenay, conte di Edessa. Dipinto di Édouard Odier. — h. 1,04. — l. 0,81.
  • Combattimento a Jaffa. — 1102. Dipinto di Serrer del 1844. — h. 0,70. — l. 0,78.
  • Presa di Beirut. — 17 maggio 1109. Dipinto di Eugène Lepoittevin del 1844. — h. 0,70. — l. 0,78.
  • Difesa della Celesiria da parte di Raymond Dupuy. 1130. Dipinto di Édouard Cibot del 1844. - h. 0,70. - l. 0,79..
  • Raymond Dupuy fa prigioniero un corpo di turchi. — 1130. —h. 0,70. — l. 0,79.
  • Predica della seconda crociata a Vézelay, in Borgogna. — 31 marzo 1146. Dipinto di Émile Signol. — h. 3,14. — l. 2,3.
  • Eleonora d'Aquitania prende la croce con le dame della sua corte. — 1147. — h. 1,15, —l. 1,47.
  • Capito dell'Ordine del Tempio tenutosi a Parigi. — 22 aprile 1147. Dipinto di Granet. — h. 1,15. — l. 3,05.
  • Luigi VII prende l'orifiamma a Saint-Denis. —1147. Dipinto di Jean-Baptiste Mauzaisse del 1839. — h. 1,15. — l. 1,M.
  • Sorpresa al campo di Nuraddin, sultano d'Aleppo — 1150. H. 3,14. — L. 5,57[7].

La terza sala delle Crociate[modifica | modifica wikitesto]

Questa sala e la parte del vestibolo che la precedono formavano l'appartamento occupato sotto Luigi XV da monsieur de Clennon, primo scudiero del duca d'Orléans, poi dalla principessa di Carignano. Gli stemmi dei cavalieri che decorano il soffitto e le pareti di questa sala appartengono a cavalieri che hanno combattuto la sesta crociata.

I crociati della terza sala[modifica | modifica wikitesto]

1248.

  • Geoffroy de Beaumont-au-Maine
  • Hervé Budes.
  • Olivier de Carné.
  • Pierre Freslon.
  • Raoul Fretel, Baron de Vismes.
  • Rattier de Caussade.
  • Eudes de Quélen.
  • Jean de Québriac.
  • Raoul de La Moussaye.
  • Geoffroy du Boisbilly.
  • Roland des Nos.
  • Hervé de Saint-Pern.
  • Macé de Kérouarts.
  • Bertrand du Coëtlosquet.
  • Raoul de Coëtnempren.
  • Robert Kersauson.
  • Huon de Coskaër, seigneur de Rosanbo.
  • Hervé e Geoffroy de Beaupoil.
  • Jean du Marhallach.
  • Hervé de Sesmaisons.
  • Henri e Hamon Lelong.
  • Olivier de La Bourdonnaye.
  • Hervé de Boisberthelot.
  • Guillaume de Gourcuff.
  • Guillaume Hersart.
  • Henri du Couëdic.
  • Robert de Courson.
  • Hervé de Kerguélen.
  • Raoul Audren.
  • Guillaume de Visdelou.
  • Pierre de Boispéan.
  • Macé Le Vicomte.
  • Geoffroy du Plessis.
  • Aymeric du Verger.
  • Aymeric de Sainte-Hermine.
  • Aymeric de Rechignevoisins.
  • Geoffroy de Kersaliou.
  • Guillaume, seigneur de Mornay.
  • Guillaume de Chauvigny,
  • Gaillard de Pechpeyrou.
  • Sanction de Corn.
  • Bertrand de Lentilhac.
  • Guillaume de Courbon.
  • Aymeric e Guillaume de Montalembert.
  • Hugues Gourjault.
  • Guillaume Séguier.
  • Dalmas de Bouillé.
  • Bertrand de Thésan.
  • Hugues de Sade.
  • Aster o Austor de Mun.
  • Enguerrand Bournel.
  • Payen Gauteron.
  • Alain du Boisbaudry.
  • Hugues de Fontanges.
  • Amblard de Plas.
  • Guy de Chabannes.
  • Gautier de Sartiges.
  • Roger de La Rochelambert.
  • Guillaume de Chavagnac.
  • Bernard de David.
  • Stemma Lasteyrie Pierre de Lasteyrie.
  • Guillaume Amalvin e Gasbert de Luzech.
  • A. de Valon.
  • Pierre de Saint-Geniez.
  • Raymond e Bernard de La Popie.
  • F. de Roset.
  • J. de Feydit.
  • Bertrand de Las Cases.
  • Hugues de Gascq.
  • Guillaume de Balaguier.
  • Motet e Raoul de La Panouse.
  • Bernard de Lévézou.
  • Hervé Siochan.
  • Bernard de Cassaignes.
  • Amalvin de Preissac.
  • Bernard de Guiscard.
  • Pierre d'Yzarn.
  • Thibaut de Solages.
  • Pierre de Mostuéjouls.
  • Déodat e Arnaud de Caylus.
  • Dalmas de Vezins.
  • Hugues e Girard de Curières
  • Rostain de Bessuéjouls.
  • Laurent de La Laurencie.
  • André de Boisse.
  • Guillaume de Bonneval.
  • Guillaume de La Rode.
  • Adhémar de Gain.

I dipinti della terza sala[modifica | modifica wikitesto]

Battaglia d'Ascalona - 18 novembre 1177.
Filippo Augusto prende l'orifiamma a Saint-Denis.
Battaglia d'Arsuf.
Presa di Beirut.
Bonifacio del Monferrato, capo della quarta crociata, Soisson, 1201.
  • Assedio di Belbeys. — 1163. — II. 0,71. — L. 0,79.
  • Battaglia di Ascalona - 18 novembre 1177. Dipinto di Charles-Philippe Larivière. — h. 5,14. — l. 5,63.
  • Guido di Lusignano, re di Gerusalemme e di Cipro. Dipinto di François-Édouard Picot. - h. 1,04. — l. 0,82.
  • Corrado, marchese del Monferrato e di Tiro. Dipinto di François-Édouard Picot — h. 1,04. — l. 0,77.
  • Entrata di Filippo Augusto con Enrico II d'Inghilterra a Gisors. — 21 gennaio 1188. Dipinto di Gillot Saint-Evre del 1839. —h. 1,12. — l. 1,64.
  • Federico I, detto Barbarossa, imperatore di Germania. Dipinto di François-Édouard Picot. — h. 1,04. — l. 0,79.
  • Filippo Augusto prende l'orifiamma a Saint-Denis. — 24 giugno 1190. Dipinto di Pierre Révoil del 1841. — h. 0,71. — l. 0,79.
  • Battaglia d'Arsuf. — 1191. Dipinto di Éloi Firmin Féron del 1843. — h. 3,14. — l. 2,32.
  • Presa di Beirut. — 1197. Dipinto di Alexandre Hesse. — h. 1,73. — l. 3,43.
  • Sconfitta di Malek-el-Adel (Saphadin) tra Tiro e Sidone. — 1197. — h. 1,12. - l. 1,64.
  • Bonifacio del Monferrato, eletto capo della quarta crociata, a Soissons. — 1201. Dipinto di Henri de Caisne del 1849. — h. 0,70. — l. 0,79.
  • Conclusione del trattato tra i crociati ed i veneziani nella chiesa di San Marco. — 1201. Dipinto di Renoux del 1839. — H. S, U. — l. 2,33.
  • Baldovino I, conte delle Fiandre, imperatore di Costantinopoli. Dipinto di François-Édouard Picot. — h. 1,04. — l. 0,80.
  • Baldovino incoronato imperatore a Costantinopoli. — 16 maggio 1204. Dipinto di L. Gallait del 1847. — h. 3,14. — l. 5,63.
  • Jean de Brienne, re di Gerusalemme, imperatore di Costantinopoli. Dipinto di François-Édouard Picot — h. 1,04. — l. 0,77.
  • Andrea d'Ungheria entra nei cavalieri dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme. —1218. Dipinto di Gillot Saint-Evre. — h. 0,70. — l. 0,79.

La quarta sala delle Crociate[modifica | modifica wikitesto]

L'appartamento su cui insiste questa sala fu abitato, sotto Luigi XV, dalla principessa d'Egmont, poi dalla duchessa di Boufflers, dame di palazzo della regina. Gli stemmi dei cavalieri che adornano il soffitto e le pareti di questa sala sono quelli dei cavalieri di ordini religiosi che presero parti alle Crociate dal 1218 al 1553.

I crociati della quarta sala[modifica | modifica wikitesto]

1218.

  • Géraud de Bosredont.

1248.

  • Robert de Coustin.
  • Arnaud de Gironde.
  • Dieudonné d'Albignac.
  • Raoul e Guillaume du Authier.
  • Guy, Guichard e Bernard d'Escayrac.
  • Bernard de Montault.
  • Geoffroy de Courtarvel.
  • Pierre Isoré.
  • Robert e Henri de Grouchy.
  • Carbonnel e Galhard de La Roche.
  • Guillaume de Polastron.
  • André de Vitré.
  • Thomas de Taillepied.
  • Geoffroy de Montbourcher.
  • Thomas de Boisgelin.
  • Guillaume d'Asnières.
  • Guillaume de Maingot.
  • Arnaud de Noë.
  • Roux de Varaigne.
  • Pierre de l'Espine.
  • Pierre de Pomolain.
  • Guillaume de Brachet
  • Audoin de Lestranges.
  • Hugues de Carbonnières.
  • Harduin de Pérusse.
  • Bertrand d'Espinchal.
  • Payen Euzenou.
  • Guillaume de Cadoine.
  • Guillaume e Guillaume-Raymond de Ségur.
  • Guillaume e Aymon de La Roche-Aymon.
  • Pons Motier.
  • D. de Verdonnet.
  • Jean d'Audiffret.

1250.

1252.

  • Boemondo VI d'Antiochia, principe.
  • Guillaume-Raymond de Grossolles.
  • Geoffroy de Penne.
  • Pierre de Gimel.
  • Arnaud de Marquefave.
  • Pierre de Voisins.

1256.

1259.

1267.

  • Sicard de Lautrec, visconte

1269.

1270.

  • stemma sconosciuto Ferry de Verneuil, maresciallo di Francia.
  • Jean Britaut.
  • Raoul V Le Flamenc, signore di Cany, poi maresciallo di Francia.
  • Pierre de Blémus.
  • Erard de Valéry, connestabile dello Champagne.
  • Roger, figlio di Raimond II Trencavel, ultimo visconte di Béziers e di Carcassonne.
  • Jean III, Jean IV e Raoul de Nesle.
  • Stemma Simon de Clermont Simon de Clermont, signore di Nesle e d'Ailly.
  • Amaury de Saint-Cler.
  • Jean Malet.
  • Hugues de Villers.
  • Jean de Prie, signore di Buzançais.
  • Étienne e Guillaume Granche.
  • Gisbert I, signore di Thémines.
  • Geoffroy de Rostrenen.
  • Pierre de Kergorlay.
  • Maurice de Bréon.
  • Gui de Sévérac.
  • Gilles de Boissavesnes.
  • Guillaume de Patay.
  • Gilles de La Tournelle.
  • Jean de Chambly.
  • Simon de Coutes.

1273.

1278.

1289.

1291.

1293.

  • Odon de Pins, gran maestro dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme.

1300.

1345.

  • Jacques Brunier, cancelliere del Delfinato
  • Jean Aleman.
  • Guillaume de Morges.
  • Didier, signore di 'Sassenage.
  • Aymon e Guichard de Chissey.
  • Raymond de Montauban, signore di Montmaur.
  • Geoffroy de Clermont, signore di Chaste.

1354.

1355.

  • Roger de Pins, gran maestro dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme.

13/1.

1376.

1396.

1454.

1461.

1467.

1512.

1534.

1535.

1536.

1553.

I dipinti della quarta sala[modifica | modifica wikitesto]

Filippo III di Francia (Filippo l'Ardito), re di Francia.
Guillaume de Clermont difende Tolemaide.
Jacques Molay conquista Gerusalemme.
I cavalieri di San Giovanni ristabiliscono il cristianesimo in Armenia.
  • Riconquista del castello di Jaffa. — 1192. Dipinto di Edouard Girardet de 1844. — h. 0,70. — l. 0,79.
  • Ricevimento di Jean de Brienne a Tolemaide. — 13 settembre 1210. -h. 3,17. -l. 5,57.
  • Sbarco di San Luigi IX in Egitto. — 4 giugno 1249. Dipinto di Georges Rouget del 1839. — h. 1,73. — l. 1,12.
  • San Luigi IX riceve a Damietta il patriarca di Gerusalemme. — 1249. Dipinto di M. Oscar Gue — h. 0,70. — l. 0,70.
  • Gaucher de Châtillon difende con pochi compagni la strada verso Miniéh. — 1250. - Dipinto di Karl Girardet. — h. 1,1 — L. 1,12.
  • Filippo III l'Ardito, re di Francia. Dipinto di Alexandre Laemlein. — h. 1,05. — l. 0,77.
  • Concilio di Lione. — 1274. - h. 1,11. — l. 1,35.
  • Guillaume de Clermont difende Tolemaide. — 1291. Dipinto di Dominique Papety. — h. 1,73. — l. 1,35.
  • Jacques de Molay conquista Gerusalemme. — 1299. Dipinto di M. Claudius Jacquand del 1846. — h. 73 — l. 3,15.
  • Presa di Rodi — 15 agosto 1310. Dipinto di Féron. — h. 1 — l. 1,45.
  • Difesa di Rodi contro il sultano ottomano. — 1315. — h. 3,17. - l. 5,57.
  • Battaglia navale di Episcopia. — 1323. Dipinto di Auguste Mayer. — h. 1,11. — l. 1,49.
  • Presa del castello di Smirne. — 1344. Dipinto di Charles Alexandre Debacq del 1845. — h. 1,7 — L. 1,35.
  • Battaglia navale d'Embro. — 1346. Dipinto di M. Eugène Lepoittevin del 1841. — h. 1,21. — l. 1,35.
  • I cavalieri di San Giovanni ristabiliscono il cristianesimo in Armenia. — 1347. Dipinto di Henri Delaborde del 1844. — h. 0,70. — l. 0,79.
  • Presa di Alessandria. — 1366. —h. 0,70. — l. 0,79.
  • Filippo d'Artois, conte d'Eu, connestabile di Francia. Dipinto di Alexandre Laemlein. — h. 1,03. — l. 0,80.
  • Giovanni Senza Paura, duca di Borbogna. Dipinto di Alexandre Laemlein. — h. 1,03. — l. 0,80.
  • Boucicault (Jean le Meingre) maresciallo di Francia. Dipinto di Alexandre Laemlein. — h. 1,03. — l. 0,77.
  • Fine dell'assedio di Costantinopoli. — 1402. Dipinto di Changée del 1839. — h. 1,73. — l. 1.12.
  • Capitolo generale dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme tenutosi a Rodi. — 1514. Dipinto di Claudius Jacquand. — h. 1,11. — l. 1,12.

La quinta sala delle Crociate[modifica | modifica wikitesto]

Questa sala, che si estende per tutta la larghezza del pavillon de Noailles, sotto Luigi XV era composta di due appartamenti, che nel 1735 vennero proposti rispettivamente per l'abate di Pomponne e per la marchesa di Mailly, dama di palazzo della regina, e nel 1755 per il principe Costantino, primo elemosiniere del re, e per il duca di Lussemburgo, capitano delle guardie. I muri che separavano questi appartamenti sono stati rimpiazzati da colonne. Le porte in cedro di questa porta provengono dall'ospedale dei cavalieri di San Giovanni a Rodi. Questi oggetti vennero donati nel 1836 a Luigi Filippo dal sultano Mahmud. Sono qui raccolti gli stemmi dei principi crociati dal 1096 al 1557.

I crociati della quinta sala[modifica | modifica wikitesto]

1096.

1099.

1100.

  • Guillaume IX de Guyenne, duca e conte di Poitiers.
  • Guillaume II de Nevers.
  • Eudes Herpin, visconte di Bourges.
  • Herbert II de Thouars.

1101.

  • Bernard Aston, visconte di Béziers.
  • Baudouin de Grandpré.
  • Hugues, detto Bardoul II, signore di Broyes.

1102.

1103.

  • Guillaume de Castelnau.

1106.

  • Robert de Damas.

1107.

  • Stemma Montfort-sur-Risle Robert de Montfort-sur-Rille.

1109.

  • Raymond II, conte di Substantion e di Melgueil.

1111.

  • Pierre de Noailles.

1112.

  • Gérard de Briord.

1119.

  • Raymond du Puy, gran maestro dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme.

1120.

  • Gauthier de Beyviers.
  • Archéric de Corsant.
  • Ulric de Baugé, signore di Bresse.
  • Pernold de Saint-Sulpis.

1128.

1131.

1133.

1146

Galéran IV, conte di Meulan.

  • Maurice de Montréal.
  • Soffrey de Beaumont.
  • Gilles le Brun de Trazegnies, detto Gillion, signore di Trazegnies.
  • Geoffroy Gayclip o Waglisp.
  • Hugues V de Beaumont-sur-Vigenne.
  • Ébles III, visconte di Ventadour.
  • Ithier de Magnac.
  • Manassès de Bulles.
  • Ugo VII di Lusignano.
  • Geoffroy de Rancon.
  • Guy IV de Comborn, visconte di Limoges.
  • Hugues Tyrel de Poix.
  • Renaud de Tonnerre.

1148.

1149.

1177.

1190.

1191.

1196.

1202.

  • Venezia La repubblica di Venezia.
  • Geoffroi de Villehardouin.
  • Simon IV de Montfort.
  • Renaud de Montmirail.
  • Richard, conte di Montbéliard.
  • Eustache de Saarbruck.
  • Eudes e Guillaume de Champlitte.
  • Eustache de Conflans.
  • Pierre de Bermond, barone d'Anduze.
  • Guillaume d'Aunoy.
  • Guigues III de Forez.
  • Eudes, signore di Ham.
  • Nicolas de Mailly.
  • Baudouin d'Aubigny.
  • Henri de Montreuil-Bellay.
  • Bernard III de Moreuil.
  • Gauthier, signore di Bousies.
  • Othon de La Roche, signore di Ray.
  • Anselme de Cayeux.
  • Enguerrand de Fiennes.
  • Eustache de Canteleu.
  • Robert Mauvoisin.

1207.

1215.

1217

  • Guillaume de Vismes.

1218.

1221.

1228.

1233.

1248.

1270.

1288.

  • Jean III de Saint-Mauris-en-Montagne.
  • Guillaume de Montjoye.

1298.

1310.

1319.

1346.

1365.

1396.

1397.

1437.

  • Jean de Lastic, gran maestro dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme.

1476.

1503.

1514.

1521.

1557.

I dipinti della quinta sala[modifica | modifica wikitesto]

Hugues de Payens, primo gran maestro dell'Ordine del Tempio.
L'istituzione dell'Ordine del Tempio.
Luigi VII di Francia, re di Francia..
Papa Eugenio III riceve gli ambasciatori del re di Gerusalemme.
Assemblea dei crociati a Tolemaide.
Presa di Ascalona.
Tolemaide si arrende a Filippo Augusto ed a Riccardo Cuor di Leone.
Presa di Costantinopoli.
Luigi IX (san Luigi), re di Francia.
Jean de Joinville, siniscalco dello Champagne.
L'ordine di San Giovanni prende possesso dell'Isola di Malta-
Presa di Damietta. —1219. Dipinto di Henri Delaborde del 1839.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ cit. in Guy Antonetti, Louis-Philippe, Parigi, ed. Fayard, 2002, p.784.
  2. ^ Robert-Henri Bautier, « La Collection de chartes de croisade, dite collection Courtois », Comptes rendus de l'Académie des Inscriptions et Belles-Lettres, 1956, vol. 100, p.382-386.
  3. ^ Philippe du Puy de Clinchamps, La noblesse, collection Que sais-je ?, PUF, 1959, page 89.
  4. ^ Claire Constans et Philippe Lamarque, Les Salles des Croisades - Château de Versailles, Editions du Gui, 2002, p. 482.
  5. ^ a b Notice du Musée Impérial de Versailles, par Eudoxe Soulié, pubblicato da C. de Mourgues e fratelli, 1859, Notes sur l'article: v. 1, p.83 e seguenti. Copia dell'esemplare all'Università di Oxford.
  6. ^ Notice du Musée Impérial de Versailles, par Eudoxe Soulié, publié par C. de Mourgues frères, 1859, Notes sur l'article: v. 1, p.83 e seguenti. Copia dell'esemplare all'Università di Oxford.
  7. ^ a b Notice du Musée Impérial de Versailles, Par Eudoxe Soulié, Publié par C. de Mourgues frères, 1859, Notes sur l'article: v. 1, p. 83 et suivantes. Copie de l'exemplaire Université d'Oxford.
  8. ^ Quest'opera venne commissionata all'artista Eugène Roger (1807-1840), il 3 giugno 1840, per la somma di 1500 franchi. Questi morirà il 29 luglio 1840. La tavola venne terminata poi da Gavard.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

(FR) Charles Gavard, Galeries historiques du palais de Versailles, 1839-1848

(FR) Eudore Soulié, Notice du musée impérial de Versailles, 1859

(FR) Alphonse Léon de Delley de Blancmesnil, Notice sur quelques anciens titres, suivie de considérations sur les salles des croisades au Musée de Versailles, 1866

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