Parco naturale della Valle del Ticino

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Parco naturale della Valle del Ticino
Tipo di areaParco regionale
Codice WDPA5930
Codice EUAPEUAP0218
Class. internaz.SIC (IT1150001)
StatiBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Piemonte
Province  Novara
ComuniGalliate, Trecate, Cameri, Oleggio, Bellinzago Novarese, Cerano, Romentino, Pombia, Varallo Pombia, Borgo Ticino, Oleggio Castello.
Superficie a terra6.561,11 ha
Provvedimenti istitutiviistituzione: L.R. n. 53 del 21 agosto 1978
GestoreEnte di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore
Mappa di localizzazione
Map
Sito istituzionale
Coordinate: 45°34′01.2″N 8°40′58.8″E / 45.567°N 8.683°E45.567; 8.683

Il parco naturale della Valle del Ticino, noto anche con il nome di Parco Valle Ticino, è un'area naturale protetta che sorge in undici comuni della provincia di Novara, vicino al fiume Ticino, al confine con il parco naturale lombardo della Valle del Ticino[1][2][3][4].

Quest'area, con sede presso la tenuta Villa Picchetta, nel comune di Cameri, è stata istituita per mezzo di una legge regionale del 1978 e nel corso degli anni è diventata Sito di interesse comunitario[5][4].

Il parco, infatti, è costituito da differenti ecosistemi che comprendono una fitta area ricca di boschi, prati, brughiere e una zona umida rappresentata dal fiume, dalle lanche e dalle risorgive[2][4].

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il parco Valle Ticino si estende in una porzione della provincia di Novara, a sud del Lago Maggiore[6], su di una superficie di circa 6.561 ettari che comprende una serie di comuni del Piemonte posti vicino fiume Ticino: Bellinzago Novarese, Cameri, Castelletto Sopra Ticino, Cerano, Galliate, Marano Ticino, Oleggio, Pombia, Romentino, Trecate, Varallo Pombia[2][4]. I boschi occupano circa il 60% dell'area e rappresentano la parte dominante di questa vallata, alternandosi alle numerosi coltivazioni presenti nel sud, nella parte più pianeggiante del Parco[2][3][4].

Flora[modifica | modifica wikitesto]

La maggior parte del territorio è occupata da boschi ricchi di latifoglie[2]. Questi si estendono dal nord della vallata verso sud, alternandosi alle coltivazioni e ai prati posti nella zona meridionale del parco. I rigogliosi boschi della zona sono composti da diverse piante, tra le quali: olmi, pioppi, robinie, querce, farnie. Nel sottobosco, invece, è possibile trovare noccioli, prugnoli e biancospini[2].

Tra le fioriture erbacee che si sviluppano all'interno dei boschi, lungo i prati e le brughiere, è possibile annoverare: il dente di cane, la scilla, la pervinca e la primula[2]. Le ninfee, i nanuferi e le tife costituiscono invece la tipica vegetazione acquatica dell'area[2].

Fauna[modifica | modifica wikitesto]

I principali mammiferi sono rappresentati da: scoiattoli, lepri, conigli e volpi, presenti nelle zone meno umide[2].

Nelle zone umide, invece, tra gli anfibi vi è il pelobate fosco[7], mentre a livello di fauna ittica del fiume si possono trovare trote, lucci e cavedani[2].

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Mulino Vecchio di Bellinzago Novarese[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Mulino Vecchio (Bellinzago Novarese).

Situato nel comune di Bellinzago Novarese, è l'unico mulino ad acqua funzionante nella valle del Ticino, oggi Centro regionale di Educazione Ambientale[2][6]. La struttura, menzionata nei documenti del XVI secolo, è stata acquistata dal Parco che - nel corso degli anni, con l'aiuto della regione - si è occupato di recuperarla e restaurarla, facendola diventare così centro di visita[6].

Villa Picchetta[modifica | modifica wikitesto]

Situata nel comune di Cameri la villa - di proprietà della regione - è nota anche con il nome di "Cascina Picchetta" e, al suo interno, trova la sede dell'Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore[2]. Il complesso architettonico, già noto nei documenti del XVI secolo, è costituito da rustici e da un palazzo che si distingue per i caratteri signorili[2].

Aree collegate[modifica | modifica wikitesto]

Insieme ad altri parchi del Piemonte orientale, l'area è gestita dall'Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore.

Nel 2002 la Valle del Ticino nel suo insieme (Parco naturale della Valle del Ticino e Parco Lombardo della Valle del Ticino) è stata riconosciuta come Riserva della Biosfera MAB ed è entrata a pieno titolo nella Rete Globale delle Riserve di Biosfera[8].

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elenco ufficiale delle aree protette (EUAP) 6º Aggiornamento approvato il 27 aprile 2010 e pubblicato nel Supplemento ordinario n. 115 alla Gazzetta Ufficiale n. 125 del 31 maggio 2010.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m Parco Valle Ticino - L'Area Protetta, su parchiticinolagomaggiore.it. URL consultato il 4 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2017).
  3. ^ a b L'area della riserva, su ente.parcoticino.it. URL consultato il 4 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2016).
  4. ^ a b c d e Territorio, su parcoticinolagomaggiore.it (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2016).
  5. ^ Rete Natura 2000- schede descrittive sintetiche dei Siti di Importanza Comunitaria, Regione Piemonte - settore pianificazione aree protette, 2007 (on-line in formato .pdf) Archiviato il 26 aprile 2015 in Internet Archive.
  6. ^ a b c Parco Naturale Valle del Ticino, su parks.it.
  7. ^ Gli Anfibi del Parco Ticino Piemonte e il Progetto Pelobates (PDF), su parcodelticino.pmn.it (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2003).
  8. ^ RISERVA DELLA BIOSFERA “VALLE DEL TICINO”, su parcoticinolagomaggiore.it (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2016).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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