Maserati Khamsin

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Maserati Khamsin
Descrizione generale
CostruttoreBandiera dell'Italia Maserati
Tipo principaleCoupé
Produzionedal 1973 al 1983
Sostituisce laMaserati Ghibli (1967)
Sostituita daMaserati Biturbo
Esemplari prodotti430[senza fonte]
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezza4440 mm
Larghezza1800 mm
Altezza1140 mm
Passo2550 mm
Massa1680 kg
Altro
AssemblaggioModena
ProgettoGiulio Alfieri
Paul Magès
StileMarcello Gandini
per Bertone
Stessa famigliaMaserati Indy
Auto similiAston Martin V8
Ferrari 400
Lamborghini Jarama

La Maserati Khamsin è un'autovettura prodotta dalla casa automobilistica italiana Maserati dal 1973 al 1982.

Storia del modello[modifica | modifica wikitesto]

La nascita[modifica | modifica wikitesto]

Dopo che Citroën aveva assunto il controllo della Maserati nel 1968, l'influenza della nuova proprietà si era concretizzata in due sportive a motore centrale, la Bora e la Merak, tecnicamente tanto innovative quanto distanti dalle lussuose granturismo a motore anteriore che avevano resa famosa la Casa del tridente; ciò lasciò scontenta una fetta della clientela più tradizionalista. Con la Khamsin la Maserati era intenzionata a coprire questo vuoto nella sua gamma[1].

Ultima Maserati progettata sotto la supervisione dell'ingegner Giulio Alfieri la Khamsin, designata internamente come Tipo AM120, è una coupé 2+2 lussuosamente rifinita. Disegnata da Marcello Gandini per Bertone, debuttò come prototipo (col marchio Bertone) nell'autunno del 1972 al Salone dell'Automobile di Torino. Nel marzo dell'anno successivo, al Salone dell'Automobile di Ginevra, furono tolti i veli al modello di serie. Il nome deriva da quello dell'omonimo vento caldo del deserto egiziano.[2]

La carrozzeria era quella di una classica granturismo 2 più 2 con linee molto affilate, caratterizzata da due elementi stilistici particolarmente originaliː la griglia sul cofano per lo sfogo dell'aria calda asimmetrica ed il pannello posteriore trasparente su cui vennero montati i fanali e il logo del Tridente.

La produzione[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante le sue buone qualità stradali, le ottime prestazioni (275 km/h, 0-100 in 7,3 secondi) e gli evidenti miglioramenti rispetto all'apprezzata Ghibli, la Khamsin fu seriamente penalizzata sia dalla crisi petrolifera degli anni '70 (per fare 100 km servivano 17,5 litri di benzina) sia dalle difficoltà finanziarie della Citroën, che portarono i francesi a chiedere la liquidazione della Maserati (1975): gli appena 435 esemplari prodotti ne sono la conseguenza.

L'evoluzione[modifica | modifica wikitesto]

La Khamsin rimase sostanzialmente inalterata per tutti i dieci anni in cui fu prodotta anche se nel 1977 la carrozzeria fu leggermente modificata inserendo tre fessure sopra la calandra per migliorare il raffreddamento.

Inoltre la vettura venne modificata pesantemente all'esterno e all'interno per soddisfare le rigide normative USA in materia di sicurezza e inquinamento. Al motore vennero date tarature specifiche per rientrare nei parametri ecologici necessari, la carrozzeria venne dotata di paraurti ad assorbimento d'urto e su quello posteriore vennero spostati addirittura i fanali dal pannello di vetro trasparente.

L'ultima modifica arrivò nel 1979 quando il motore fu depotenziato da 320 CV a 280 CV riducendo così la velocità di punta a 250 km/h[1].

La vettura[modifica | modifica wikitesto]

La Maserati Khamsin; si notino le tre fessure al di sopra del paraurti anteriore, introdotte nel 1977.

Nonostante l'interasse di dimensioni simili all'antenata Ghibli, la Khamsin fu progettata attorno a un telaio completamente rinnovato: la scocca portante d'acciaio sostituiva il telaio tubolare, mentre al posteriore il ponte rigido con balestre della Ghibli lasciava posto a raffinate sospensioni indipendenti (a quadrilateri deformabili con barra antirollio, come all'anteriore), con la particolarità dei doppi gruppi molle-ammortizzatori.

La Khamsin era spinta dal V8 bialbero di 4,9 litri a carter secco da 320 CV che aveva debuttato sulla Ghibli SS anche se era stato arretrato dietro l'assale anteriore per garantire un'ottimale distribuzione dei pesi.

Come nella migliore tradizione delle granturismo modenesi la Khamsin aveva di serie un cambio manuale ZF a 5 marce. Stavolta però venne adottato lo schema transaxle con il gruppo cambio-differenziale montato su un telaio ausiliario dotato di supporti elastici; in tal modo si isolava l'abitacolo dalle vibrazioni. A richiesta si potevano avere il differenziale autobloccante e anche un cambio automatico Borg-Warner a 3 rapporti.

Tra le caratteristiche più innovative di questa coupé c'è da annoverare il sistema idraulico, progettato da Paul Magès. Il servosterzo DIRAVI ad assistenza variabile, la frizione servocomandata, il sistema di frenata, i fari a scomparsa e la regolazione del sedile lato guida erano tutti azionati attraverso lo stesso circuito idraulico ad alta pressione[3] derivato da quello della Citroën SM, dato che allora la casa francese era proprietaria della Maserati.

Esemplari prodotti[modifica | modifica wikitesto]

Maserati Khamsin: produzione anno per anno[1]
Anno 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982
Esemplari prodotti 5 97 69 37 69 72 42 12 11 3
Maserati Khamsin: allestimenti e produzione[4] Cambio manuale a 5 marce Cambio automatico a tre rapporti
Esemplari commercializzati in Europa 335 95
Esemplari importati negli USA 100 55

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Caratteristiche tecniche - Maserati Khamsin
Configurazione
Carrozzeria: Coupé 2+2 Posizione motore: anteriore centrale Trazione: posteriore
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt. in mm): 4400 × 1800 × 1140 Diametro minimo sterzata: 10,5 m
Interasse: 2550 mm Carreggiate: anteriore 1440 mm - posteriore 1470 mm mm Altezza minima da terra: 140 mm
Posti totali: 4 Bagagliaio: Serbatoio: 90 litri
Meccanica
Tipo motore: 8 cilindri a V di 90° superquadro Cilindrata: (Alesaggio x Corsa=93,9 x 89,0 mm) 4.930 cm³
Distribuzione: due assi a camme in testa per bancata comandati da catena, due valvole per cilindro Alimentazione: quattro carburatori invertito a doppio corpo Weber 42 DCNF 6, filtro dell'aria a secco
Prestazioni motore Potenza: 320 cavalli a 5500 giri/min
Accensione: singola, accensione elettronica Bosch Impianto elettrico: 12 volt, alternatore 66 A e 72 Ah
Frizione: monodisco a secco, servo idraulico Cambio: manuale ZF a 5 rapporti, oppure automatico Borg-Warner a 3 rapporti
Telaio
Corpo vettura Scocca portante, schema Transaxle
Sterzo Servosterzo idraulico ad azione progressiva
Sospensioni anteriori: a ruote indipendenti / posteriori: a ruote indipendenti, bracci triangolari, Ammortizzatori e molle elicoidali, doppi al posteriore
Freni anteriori: a disco / posteriori: a disco, autoventilanti, servofreno idraulico
Pneumatici 215/70 VR 15
Prestazioni dichiarate
Velocità: 275 km/h Accelerazione: 7,3
Fonte dei dati: [5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c maserati-alfieri.co.uk
  2. ^ Fulvio Zucco, Maserati Khamsin, il tocco del maestro, su Ruoteclassiche, 21 maggio 2023. URL consultato il 3 novembre 2023.
  3. ^ Sito ufficiale Maserati, su maserati.it. URL consultato l'8 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2009).
  4. ^ Articolo in inglese, su thecarnut.com. URL consultato l'8 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2011).
  5. ^ Articolo di Quattroruote n.131 (novembre 1974) - tradotto in spagnolo, su pruebas.pieldetoro.net. URL consultato il 6 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Automobili: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di automobili